Archivio spettacoli

ultima modifica 19/06/2022 14:43

Teatro Ragazzi: "Il Mago di Oz" - Giovedì 24 Maggio 2018, ore 15.30 (ingresso su prenotazione), presso il CTU

ultima modifica 21/05/2018 17:33
Arriva alla conclusione il progetto teatrale “Fuori dai Margini” realizzato con gli alunni delle classi quarte della scuola primaria Poledrelli di Ferrara. Il progetto è stato finanziato dall’Istituzione Servizi Educativi, scolastici e per le famiglie, U.O. politiche familiari e integrazione scolastica, ufficio alunni stranieri del Comune di Ferrara, ed è stato condotto da Michalis Traitsis, regista e pedagogo teatrale di Balamòs Teatro.

 

Il progetto “Fuori dai Margini” ha avuto lo scopo di lavorare con il gruppo classe per comprenderne le dinamiche e attraverso la pratica teatrale, agire su di esse fornendo agli stessi partecipanti gli strumenti per trasformare le conflittualità, per sviluppare empatia e sensibilità verso ciascuno dei compagni, per conoscere e valorizzare le risorse e le specificità culturali e linguistiche di ognuno.

Tramite il racconto di sé e l'ascolto di quello altrui e la costruzione dei personaggi che implicano sempre il mettersi nei panni di un altro da sé, il laboratorio teatrale si è sviluppato come una sorta di viaggio che parte da sé, per approdare alla costruzione di un noi e ritornare a sé, con l’arricchimento dell’incontro e di punti di vista differenti.

La dimostrazione del lavoro finale con lo spettacolo “Il Mago di Oz” prende spunto dalla storia de “Il Meraviglioso Mondo del Mago di Oz” di L. Frank Baum, che si presta sia a un lavoro interdisciplinare, sia a uno sviluppo teatrale fondato sulla coralità. Attraversare la storia del Mago di Oz, diviene occasione per confrontarsi su tematiche quali la scomparsa delle certezze, dei valori, il mito dell’altrove e quello del partire quanto di tornare, il viaggio come metafora di crescita. Saranno proprio le differenze, anche fisiche, dei personaggi della storia che si riveleranno, lungo la strada, fondamentali per superare ostacoli, paure, difficoltà, aggressioni, ritrovando, di volta in volta, la gioia per continuare ad andare, proprio grazie alla collaborazione e all’amicizia. 

Lo spettacolo è diretto da Michalis Traitsis – Balamòs Teatro, disegno luci di Cristina Iasiello.

In scena: Ketelina Ampava, Rim Bellacheb, Nicolas Benchea, Sara Bini, Giulia Boldrini, Valeria Caunova, Matteo Cavallina, David Cerlinca, Matei Cerlinca, Anna Curci, Vladyslav Dmyshko, Odai Ennakhli, Luca Errani, Yann Guemne, Roman Ivanciuc, Monique Mutambala, Fabian Nisipeanu, Letizia Njamen, Matilde Riello, Octavian Sava.

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info: Balamòs Teatro – Associazione Culturale

mobile: 328 8120452; e-mail: info@balamosteatro.org; web-site: www.balamosteatro.org

Lo spettacolo teatrale "Altrove" per la Giornata Mondiale del Teatro 2018

ultima modifica 21/03/2018 11:25
Lunedì 26 Marzo 2018 alle ore 20.30 (ingresso a offerta libera), presso la Sala Estense (Piazza Municipale, Ferrara)

Lo spettacolo fa parte del progetto teatrale “Il teatro e il benessere” del 2017, promosso da ASP – Centro Servizi alla Persona del Comune di Ferrara e si colloca all’interno del più ampio programma regionale Caregiver Day, proponendosi come occasione di confronto tra coloro che si prendono cura di un proprio familiare e medici, operatori socio-assistenziali e sanitari, figure istituzionali, rappresentanti del Terzo Settore.

Dopo la prima rappresentazione nel luglio 2017 presso il Centro Teatro Universitario - che ha offerto partenariato e ospitalità al progetto -  lo studio teatrale Altrove viene replicato nell’ambito delle celebrazioni della Giornata Mondiale del Teatro promossa dall'International Theatre Institute, Unesco.

Altrove vede protagonisti persone con malattie neurodegenerative, familiari, caregivers, operatori, insieme ad alcuni allievi del laboratorio teatrale 2016-17 del CTU.

ASP – Centro Servizi alla Persona ha infatti tra le proprie finalità anche quella di dedicarsi a persone in difficoltà nella gestione della vita quotidiana e prive della concreta possibilità di ricevere aiuto dai propri familiari, fornendo un sostegno alle famiglie impossibilitate ad assistere un componente anziano totalmente o in parte non autosufficiente e coadiuvando la famiglia nel difficile compito di caregiving.

Sotto la regia di Michalis Traitsis sono in scena:

Amedeo Bergamini, Laura Bertoni, Valeria Brina, Roberta Capisani, Giancarla Cavallari, Giulia Gamberoni, Svetlana Grundan, Marisa Marchetti, Marilena Marzola, Giuseppe Mesiano, Patrizia Ninu, Rosina Pititto, Giada Rossi, Marco Sacchetto, Rosa Sandri

e gli allievi del CTU: Michele Bononi, Nicole Canino, Virginia Cavallaro, Giuseppe Cota, Pietro Fabbri, Giulia Tiozzo, Elisabetta Zecchi

con la partecipazione di Nawale Boulahnane

Collaborazione artistica Patrizia Ninu

Disegno luci Cristina Iasiello

Altrove - Locandina

“ALTROVE” - Giovedì 13 Luglio ore 21:00

ultima modifica 07/07/2017 18:41
Una dimostrazione di lavoro dal progetto teatrale “Il teatro e il benessere” rivolto a persone con malattie neurodegenerative, familiari, caregivers, operatori del settore e con il contributo degli allievi del laboratorio teatrale del Centro Teatro Universitario di Ferrara (ingresso su prenotazione: 328 8120452)

 

“Il teatro e il benessere” - organizzato nell'ambito del programma regionale Caregiver Day - si propone come occasione di confronto tra coloro che si prendono cura di un proprio familiare e medici, operatori socio-assistenziali e sanitari, figure istituzionali, rappresentanti del Terzo Settore.

Il progetto 2017, giunto alla terza edizione, è stato nuovamente condotto da Michalis Traitsis, regista e pedagogo teatrale di Balamòs Teatro.

Sostenuto da ASP–Centro Servizi alla Persona/Servizio Anziani, Centro Teatro Universitario di Ferrara, Sindacati CGIL, CISL, UIL, il percorso di laboratorio "Il teatro e il benessere" è finalizzato a fornire un luogo fisico ed emotivo all’interno del quale poter esprimere sensazioni, emozioni e pensieri legati al lavoro di cura, sia dal punto di vista del curante che dell’assistito.

ASP–Servizio Anziani del Comune di Ferrara si dedica a persone che si trovano in difficoltà nella gestione della vita quotidiana e prive della concreta possibilità di ricevere aiuto dai propri familiari, fornendo un sostegno alle famiglie impossibilitate ad assistere un componente anziano totalmente o in parte non autosufficiente, e coadiuvando la famiglia nel difficile compito di caregiving.

L’impegno di ASP è diretto al sostegno alla domiciliarità con l’offerta al caregiver di strumenti non solo di tipo assistenziale e sanitario ma anche affettivo ed emotivo, come dimostra la rinnovata scelta di utilizzo dei linguaggi di laboratorio teatrale e di ricerca maturati nel Centro Teatro Universitario inteso come luogo pedagogico di formazione e relazione individuale e di gruppo.

Il rinnovo per il 2017 del progetto “Il teatro e il benessere” oltre a rafforzare la collaborazione tra ASP, CTU e Balamòs Teatro, ha dunque consolidato il ruolo dell’Ateneo e dello stesso CTU in campo sociale nella direzione della sempre più ampia condivisione di programmi di lavoro con diversi soggetti del territorio impegnati in attività assistenziali e formative.

Per questo, con spirito di reciproco scambio e condivisione, alla conclusione dell'esperienza attuale si è aggiunto un gruppo di allievi del CTU per l’allestimento dello studio teatrale conclusivo “Altrove” diretto da Michalis Traitsis.

Partecipano:

Amedeo Bergamini, Laura Bertoni, Valeria Brina, Roberta Capisani, Anna Cavallini, Giulia Gamberoni, Svetlana Grundan, Marisa Marchetti, Marilena Marzola, Giuseppe Mesiano, Patrizia Ninu, Rosina Pititto, Giada Rossi, Marco Sacchetto, Rosa Sandri, Raffaella Vallini

e gli allievi del laboratorio teatrale 2016-17 del CTU:

Michele Bononi, Edoardo Buriani, Nicole Canino, Virginia Cavallaro, Giuseppe Cota, Pietro Fabbri, Francesca Lazzarin, Giulia Tiozzo, Elisabetta Zecchi

collaborazione artistica Patrizia Ninu

disegno luci Cristina Iasiello

Progetto teatrale Passi Sospesi. Venerdi' 4 maggio lo spettacolo Le Troiane a Padova

ultima modifica 02/05/2012 18:58
BALAMòS TEATRO - PROGETTO TEATRALE PASSI SOSPESI 2012 REPLICA DELLO SPETTACOLO “LE TROIANE” CON LE ALLIEVE DEL LABORATORIO TEATRALE "PASSI SOSPESI" DELLA CASA DI RECLUSIONE FEMMINILE DI GIUDECCA VENERDì 4 MAGGIO 2012 - ORE 20.00 - TEATRO MADDALENE - PADOVA

Lo spettacolo teatrale “Le Troiane”, libero adattamento dall’omonima tragedia di Euripide e diretto da Michalis Traitsis di Balamòs Teatro, ha concluso il progetto teatrale “Passi Sospesi” presso la Casa di Reclusione Femminile di Giudecca per l’anno 2011 lo scorso Dicembre, ed è stato replicato il 21 Gennaio 2012, presso l’Istituto Penitenziario Femminile della Giudecca.
"Le Troiane" sarà replicato Venerdì 4 Maggio 2012, alle ore 20.00, al Teatro Maddalene di Padova, nell'ambito del Festival "relAzione Urbana" a seguito dell'incontro "la Scena del Carcere" a cura del Coordinamento Nazionale Teatro e Carcere, che si terrà presso il Palazzo Trevisan, Centro Universitario di Padova.

 

Il progetto teatrale “Passi Sospesi” è attivo negli Istituti Penitenziari di Venezia dal 2006 ed è diretto da Michalis Traitsis, sociologo, regista e pedagogo teatrale di Balamòs Teatro. Ai sei percorsi laboratoriali attivati fino ad ora, hanno collaborato Enzo Vetrano e Stefano Randisi (registi e attori), Fabio Mangolini (attore e regista), Cèsar Brie (attore e regista), Maria Teresa Dal Pero (attrice e cantante), Davide Iodice (attore e regista), Pippo Delbono (attore e regista), Roberto Mazzini (regista), Elena Souchilina (coreografa), Fatih Akin (regista), Carlo Tinti (designer), Nicola Zampieri (attore), Giuseppe Lipani (studioso di teatro), Massimo Burigana (coreografo), Marco Valentini (videomaker), Andrea Casari (fotografo), Centro Teatro Universitario di Ferrara. Il progetto continua il suo nuovo percorso nel 2012, con l’obiettivo di ampliare, intensificare e diffondere la cultura teatrale all’interno degli Istituti Penitenziari di Venezia.

IL GIARDINO - giovedì 7 giugno 2012

ultima modifica 05/06/2012 19:31
Uno studio teatrale diretto dal Laboratorio di Altamira liberamente ispirato a "Il Giardino dei Finzi Contini"

Giovedì 7 giugno 2012

h. 19 (prima replica) - h. 22 (seconda replica) **

Il Giardino

regia di Pierangelo Pompa

musiche di Domenico Mannelli e Filippo Zattini

con Roberto Aldorasi e Silvia Lorenzo

e gli allievi del CTU:

Giulia Aguzzoni, Denise Ania, Roberta Crivelli, Fabio Gravina, Giuseppe Lipani, Alice Occhiali, Beatrice Sgaravatto, Alessandro Tagliati, Barbara Tardio, Nicola Zampieri, e con la gentile partecipazione del giovane Andrea Bocchi

Si ringraziano per la collaborazione Giovanni Marzola, Francesca Zucchini e il Museo La Tratta di Copparo

** Il lavoro è riservato a un numero massimo di 55 spettatori per ogni replica, è pertanto necessario confermare la prenotazione inviando una mail a ctu@unife.it o telefonando al numero 0532 293452 (segreteria telefonica)

 

Una serena passeggiata in un cimitero. Il dialogo con un bambino in un luogo di morte. L’immagine narrativamente generativa del Giardino dei Finzi Contini ci è sembrata anche il nodo drammatico più potente del racconto, quello in cui si concentrano gli enigmi e le risposte principali. Da essa si sprigiona tutta la fantasmagoria privata e storica di Giorgio Bassani.

L’itinerario nella necropoli si rivela infatti un rituale letteralmente evocativo, da cui riprendono corpo, in forma di memoria, le figure quasi spettrali di un passato biografico fondativo, che non possono smettere di ritornare.

Oltre la patina descrittiva del romanzo, aldilà del suo tragico contenuto storico, affiora una traccia fortemente fiabesca e simbolica, in cui la nascita e la morte dialogano attraverso continui echi reciproci, in cui figli e padri si disincontrano fino alla fine, e il mito dell’amore accompagna come un miraggio perduto il giovane uomo che si fa adulto.

Nel Giardino della memoria non vige distinzione tra presente e passato, prosa e poesia sfumano l’una nell’altra, parola e musica tornano ad essere la stessa cosa.

I vivi e i morti, finalmente, possono danzare insieme.

IL LAMENTO DI ISMENE

ultima modifica 23/07/2012 23:14
Uno studio teatrale ispirato all' "Antigone" di Sofocle

Lunedì 16 luglio è andato in scena lo studio teatrale "Il lamento di Ismene", esito del laboratorio teatrale 2011-12, diretto da Michalis Traitsis con gli allievi Chiara Baroni, Giuseppe Lipani, Martina Malavasi, Flavia Tisato e Sonia Todaro.

Il successivo mercoledì 18 lo studio è stato presentato anche presso la Casa Circondariale Maschile di Santa Maria Maggiore di Venezia e presso la Casa di Reclusione Femminile di Giudecca, nell'ambito del progetto "Passi Sospesi" diretto da Michalis Traitsis e del quale il CTU di Ferrara è partner da diversi anni.

A Tebe la lotta tra due fratelli Eteocle e Polinice, l’uno difensore della città, l’altro aggressore, è finita con la morte di entrambi. Eteocle è stato seppellito con tutti gli onori per volere del re Creonte, mentre Polinice, il nemico, è rimasto insepolto e la sua anima non potrà riposare. Antigone, sorella dei giovani morti e promessa sposa di Emone, figlio di Creonte, decide di sfidare quest’ultimo per dare sepoltura al fratello morto. L’altra sorella, Ismene, cerca di dissuaderla: è Creonte che stabilisce le leggi, e bisogna obbedire, ma Antigone è decisa a rendere onore al fratello. Creonte la condanna alla prigionia eterna, ma poi su consiglio di Tiresia, decide di liberarla. Troppo tardi: Antigone si è impiccata; Emone addolorato, si uccide; e alla notizia della morte del giovane anche la regina sua madre, Euridice, muore.

 

Antigone ribelle, Antigone dolente, Antigone eroica, Antigone martire, Antigone figlia, ma soprattutto Antigone sorella, che si oppone alla legge della città in nome dei diritti sacri della famiglia e del sangue. Da quando Sofocle ha messo in scena la figlia di Edipo nel suo confronto epocale con il re di Tebe Creonte, Antigone è stata elevata a modello della ribellione individuale contro la sopraffazione dello stato e raramente ha potuto abbandonare questo ruolo. Dovunque ci siano discriminazioni razziali, conflitti, intolleranze religiose, dovunque una minoranza levi la sua voce a reclamare giustizia, Antigone torna ad assumere il ruolo dell’eroina che sfida i regimi totalitari in nome di una pietas universale che “si estende dai fratelli di sangue a tutti gli uomini sentiti come fratelli, superando cosi ogni ethos tribale-nazionale”.

Ismene, la sorella, non ha la tempra di Antigone ed esita subito, ponendo ad Antigone una serie di domande e non promettendole di slancio il suo aiuto come la sorella sperava. Al contrario di Antigone, sarà proprio Ismene a ricordare ad Antigone che “le donne non sono capaci di tenere testa agli uomini” e che le donne “sono governate dai più forti” e che dunque è “loro dovere obbedire a questi ordini e ad altri ancora più ingrati”. Ismene è quindi consapevolmente sofferente per l’ingiustizia che stanno subendo, ma è priva di coraggio per reagire. Ismene conclude il colloquio con la sorella, definendo per due volte “impossibile” quanto la sorella ha in mente di compiere. Dopo il confronto con Antigone, Ismene viene condotta al cospetto di Creonte: sembra avere un sussulto di orgoglio, assumendosi la propria parte di responsabilità e chiedendo ad Antigone di “lasciarla morire, lasciarle venerare il morto insieme”. Quando infine Antigone viene condannata e portata via, Ismene nella sua pavidità può solo constatare: “che vita mi resta, sola, senza di lei?”. In queste parole c’è tutta la solitudine della vita che l’attende, senza nessun legame di sangue superstite e con il presunto disonore di appartenere ad una stirpe macchiata da orribili delitti.

"Insanie" - Evento conclusivo del laboratorio teatrale del CTU 2017-18

ultima modifica 13/07/2018 10:00
Martedì 17 Luglio 2018, ore 21:30 - Cortile del Centro Teatro Universitario di Ferrara, via Savonarola 19 - ingresso libero, info: 328 8120452

Studio teatrale diretto da Michalis Traitsis di Balamòs Teatro, con gli allievi del laboratorio del CTU:

Michela Arcidiacono, Alessio Bellodastress, Egidio Biamonte, Camilla Brazzale, Federica Bucchicchio, Nicole Canino, Giuseppe Cota, Agnese D’Elia, Giuseppe Dino, Emilio Emma, Pietro Fabbri, Manuela Ferlito, Edoardo Forghieri, Isacco Galante, Giuseppe Guidoboni,Dimitri Lazarou, Cristiano Mavridis, Chiara Scagliante, Antonia Strizzi,Giulia Tiozzo, Rosaria Zampino

collaborazione artistica: Patrizia Ninu

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Insanie è uno studio teatrale dedicato alla memoria di Franco Basaglia in occasione del quarantennale della legge 180 che ebbe il merito di restituire diritto, dignità e cura alle persone con disagio psichico.

La finalità primaria del laboratorio “L’arte del teatro e dell’attore” diretto da Michalis Traitsis con gli allievi del Centro Teatro Universitario di Ferrara, è la ricerca dell’espressività e della creatività personale attraverso la pratica teatrale che mobilita relazioni, confronti, domande, dubbi, esplorazioni umane e artistiche.

Quest’anno la scelta del lavoro si è orientata sul tema della “follia”. Una materia molto complesso, lontano e pressoché sconosciuto alle nuove generazioni. Al di là dell’esito finale del laboratorio, il percorso individuale e collettivo si è intessuto di un minuzioso lavoro di ricerca, non privo di difficoltà e interrogativi. Si è cercato di porre l’accento sull’attualità della tematica e sulla connessione fra la riforma dell’epoca e le ripercussioni sul presente, sul senso della cura e sulla necessità di restare umani in un periodo aggressivo e negante.

Si è scelto di dare alla ricerca un taglio leggero, pur nella consapevolezza che parlare di follia è quasi sempre parlare di dolore e di esclusione. Si è voluto sottolineare soprattutto il profilo creativo, la spinta propulsiva della follia come agente di cambiamento, di forza per lo sviluppo artistico, come matrice di poesia.

Da qui l’esplorazione e la ricerca di personaggi noti, meno noti, sconosciuti, definiti folli, che hanno lasciato attraverso le loro opere un’eredità di grande spessore. E l’incontro con un uomo che nel lontano 1979 diceva che “aprire l’istituzione non è aprire una porta ma la nostra testa di fronte al malato”. Per scoprire che dietro ad ogni disagio mentale c’è sempre una persona. E Franco Basaglia mise proprio la persona al centro di una grandiosa battaglia culturale e politica attraverso la terapia della parola, della dignità, della libertà.

 

 

 

 

 

 

 

 

Teatro Ragazzi: "Voci e suoni da un'avventura leggendaria"

ultima modifica 03/05/2018 12:30
Progetto teatrale “Sguardi Diversi” 2017 – 2018 - Repliche presso il Centro Teatro Universitario dello spettacolo diretto da Michalis Traitsis, musiche dal vivo di Martina Monti, disegno luci di Cristina Iasiello

 

Dopo la replica dello spettacolo realizzata il 28 Marzo 2018 alla Casa di Reclusione Femminile di Giudecca e nell’ambito della Giornata Mondiale del Teatro, il progetto teatrale “Sguardi Diversi” 2017 – 2018, promosso dall’Osservatorio Adolescenti del Servizio Giovani del Comune di Ferrara in collaborazione con l’Ufficio Alunni Stranieri dell’Istituzione Servizi Educativi, Scolastici e per le Famiglie del Comune di Ferrara, si conclude con altre cinque repliche e una prova aperta di “Voci e suoni da un’avventura leggendaria” nell’ambito della Stagione di Teatro Ragazzi del Teatro Comunale di Ferrara.

Il progetto teatrale “Sguardi Diversi” ha coinvolto gli alunni delle classi prime della scuola secondaria “T. Tasso” di Ferrara ed è stato condotto da Michalis Traitsis, regista e pedagogo teatrale di Balamòs Teatro.

il programma:

Lunedì 7 Maggio, ore 17.30, prova aperta

Martedì 8 Maggio, ore 10.00

Mercoledì 9 Maggio, ore 10.00

Giovedì 10 Maggio, ore 10.00

Venerdì 11 Maggio, ore 10.00

Sabato 12 Maggio, ore 18.00

 

Spettacoli riservati alle scuole di Ferrara e provincia; la replica di Sabato 12 Maggio è aperta ai familiari e al pubblico adulto previa prenotazione al numero 328 8120452.

“Voci e suoni da un’avventura leggendaria” è tratto dall’incredibile avventura di Odisseo e i suoi compagni all’isola dei Ciclopi. Eroiche avventure, miti e leggende senza tempo raccontate con leggerezza e ironia dagli allievi del laboratorio teatrale “Sguardi Diversi” delle I classi della scuola secondaria “T. Tasso” di Ferrara: Filippo Baggiani, Virginia Balboni, Reuben Bernacchia, Nicolò Bertacchini, Mehak Chhikara, Alessio Faggioli, Giulia Fontana, Stefano Marraffa, Loriana Miloti, Mael Morelli, Beatrice Pesci, Iyad Rassas, Filippo Endrigo Rizzo, Viviana Tuccillo, Clark Vergara, Andry Vizcaino Ubiera.

 

Progetto (R)esistenze 2018

ultima modifica 18/04/2018 10:05
Tornano per il tredicesimo anno consecutivo il progetto e lo spettacolo “(R)esistenze – storie della Resistenza nel ferrarese” a cura di Balamòs Teatro, con con quattro repliche (dal 18 al 20 Aprile 2018), presso il Centro Teatro Universitario di Ferrara, riservate alle scuole medie di Ferrara e provincia e a un pubblico adulto previa prenotazione.

(R)esistenze” è uno spettacolo teatrale basato sulla storia di un gruppo di giovani ragazzi ferraresi durante il periodo della Resistenza ed è tratto dal libro di Nico Landi “Una storia di Storia” (ristampato nel 2011 dal Comune di Ferrara e disponibile come e-book gratuitamente, scaricabile al link).

Lo spettacolo è diretto da Michalis Traitsis, regista e pedagogo teatrale di Balamòs Teatro, con gli allievi del laboratorio teatrale del Centro Teatro Universitario di Ferrara Claudia Cincotti e Giuseppe Lipani e l’attrice e musicista Lara Patrizio. Disegno luci di Cristina Iasiello.

Obiettivo è vivificare ricordi, immagini, testimonianze, attraverso la rievocazione di storie, tramandate come orme preziose dalle persone che hanno vissuto un periodo di rara intensità politica, sociale ed esistenziale. Lo spettacolo è stato espressamente immaginato per le giovani generazioni; ci si è accostati al tema della guerra e della resistenza con accenti delicati, nel tentativo di evitare toni celebrativi e retorici, per privilegiare un terreno sempre attuale di amicizie, solidarietà, tradimenti, sogni, amore.

Dalla nota della regia... "Noi pensiamo che la Resistenza abbia ancora qualcosa da dire alle nuove generazioni, che valga la pena di insistere a mantenerla viva ed accettare il rischio di passare per 'pedanti', custodi di un cerimoniale superato. Non si tratta di 'beatificare' la Resistenza, ma di parlare di resistenti, tutti – donne, uomini in carne e ossa, giovani – alla ricerca di una via d’uscita dall'infamia e dal dolore di una guerra, a cui troppi avevano creduto, perché la strada che conduce alla deriva della libertà è lastricata di menzogne, amplificate dai media e digerite piano piano dall'opinione pubblica. Ieri come oggi. La primavera del ’45 ci stimola. La Resistenza non ha 'predicato' la verità, è servita a testimoniarla. Ci ha lasciato un insegnamento che è sempre attuale: bisogna osare la speranza".

 

Programma “(R)esistenze – storie della Resistenza nel ferrarese” 2018:

  • Mercoledì 18/4 alle ore 9, mercoledì 18/4 alle ore 11.30, giovedì 19/4 alle ore 10, venerdì 20/4 alle ore 10: le rappresentazioni sono riservate alle scuole del territorio e si tengono nella sala teatro del Centro Teatro Universitario di Ferrara (via Savonarola 19)
  • Le repliche degli spettacoli sono aperte a ingresso libero anche per il pubblico adulto previa prenotazione: 328 8120452, info@balamosteatro.org

Il progetto è a cura di Balamòs Teatro in collaborazione con ANPI Ferrara, Centro Teatro Universitario di Ferrara e con il patrocinio della Regione Emilia Romagna e del Comune di Ferrara.

"Destinatario sconosciuto" - Giovedì 1 febbraio 2018, ore 21

ultima modifica 26/01/2018 07:35
In occasione delle celebrazioni per il Giorno della Memoria il gruppo "Orizzonte degli Eventi", diretto da Marco Silvestrini, operante nel settore della cultura e del volontariato, presenta uno spettacolo di impegno civile e divulgazione.

 

Marco Silvestrini e Anas Alhagiali interpretano "Destinatario Sconosciuto", ricavato dall'omonimo romanzo epistolare di Katherine Kressmann Taylor, scritto alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale e rimasto nascosto per 60 anni.

Novembre 1932. L'ebreo Max Eisenstein e il tedesco Martin Schulse, soci in affari a San Francisco e amici fraterni, si separano. Martin torna in Germania con moglie e figli e tra i due comincia uno scambio di lettere su cui si stende ben presto l'ombra nera della storia: nel 1933 Hitler prende il potere e Martin si lascia sedurre dall'ideologia nazista. Martin non cambia atteggiamento nemmeno quando Max, disperato, gli raccomanda di vegliare sulla sorella Griselle, un'attrice austriaca che è stata amante di Martin e che, nonostante gli avvertimenti ricevuti, ha voluto ugualmente recitare a Berlino. E proprio questo comportamento porterà a un simbolico rovesciamento dei ruoli e ad una raffinata vendetta

Un testo ricco di suspense, che gioca con l'eterna definizione di bene e male e lascia in sospeso la storia e il suo doppio negativo: per ricordare e non dimenticare mai, proposto nel periodo dedicato alla Memoria della Shoah.

Orizzonte degli Eventi è un gruppo di teatro civile e di testimonianza, composto da volontari, che porta in scena lavori finalizzati e sensibilizzare la cittadinanza sui temi più stringenti della nostra società attuale.

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Atto unico, durata 60'

Ingresso libero con prenotazione fino ad esaurimento dei 60 posti disponibili

inviando una mail all’indirizzo marcosilvestrini@libero.it

o telefonando al numero 349.47.55.632


"Lahażar/Ritornare": evento teatrale per il Giorno della Memoria 2018

ultima modifica 16/01/2018 15:13
L'Ateneo di Ferrara nel programma delle iniziative per il "Giorno della Memoria 2018”

 

 

 

Lunedì 22 gennaio 2018

Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza

Corso Ercole d’Este 37 – ore 17:15

 

Lahażar/Ritornare


Elaborazione drammaturgica e messa in scena a cura di Daniele Seragnoli

da testi e testimonianze di Elsa Morante, Roberto Riccardi, Liana Millu, Shlomo Venezia, Primo Levi, Agata Herskovitz, Franco Schönheit, Dora Venezia, Liliana Segre

la poesia In memoria di Ernst Toller è di Wystan Hugh Auden

con Alessandro Tagliati, Flavia Tisato, Alessandra Tracchi, Mara Vincenzi

collaborazione tecnica Michele Rossoni

un ringraziamento particolare a Luciana Roccas Sacerdoti per il prezioso aiuto nel reperimento dei materiali di lavoro

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pensieri, frasi, frammenti di memoria, nulla di più….

“È un mondo, il nostro, che paga le offese e in ogni scaracchio di colore vede il diluvio, un diluvio che per fortuna ha ancora paura di sé e lascia fermo quel nemico diviso in due dietro le stesse armi. È il gioco del benessere. Questi, sono racconti del malessere. Malessere è il terrore, la guerra, l’attesa della morte, la perdita della libertà, il buio, il freddo, l’ansia di guardare il cielo proibito, di parlare, di amare ed essere amati, la sconfitta della forza leale. Malessere è il ricatto della potenza, l’uomo-scommessa delle avventure, tutto il passato e tutto l’avvenire che non è nel nostro prossimo e nella nostra misura. Questi racconti rappresentano il prossimo, il passato e l’avvenire che sono nella nostra misura, in nome del dolore che ci porta ancora più dentro di noi” (Alfonso Gatto, in Il coro della guerra, 1963).

“Non siamo né storici né filosofi, siamo solo testimoni” (Primo Levi)

Il progetto teatrale “Passi Sospesi” di Balamòs Teatro nuovamente approvato dalla Regione Veneto

ultima modifica 25/07/2017 12:02
Giovedì 20 Luglio 2017 è stata pubblicata la graduatoria del bando della Regione Veneto DGR 1648 del 21 Ottobre 2016, avente per oggetto “Finanziamento di iniziative socio-educative a favore di persone detenute negli istituti penitenziari del Veneto e di persone in esecuzione penale esterna”.
Il progetto teatrale “Passi Sospesi” di Balamòs Teatro nuovamente approvato dalla Regione Veneto

"Cantica delle donne", con detenute della Casa di Reclusione di Giudecca (foto di scena)

 

Il progetto teatrale “Passi Sospesi” di Balamòs Teatro diretto da Michalis Traitsis e attivo dal 2006 negli Istituti Penitenziari di Venezia, è stato approvato nella categoria “progetti area penale interna” con punteggio 9/10, secondo nella graduatoria generale, nella quale erano stati inizialmente ammessi 29 progetti di cui solo 15 approvati per il finanziamento.

Il progetto “Passi Sospesi”, che si avvale tra gli altri del partenariato scientifico del Centro Teatro Universitario di Ferrara, prosegue dunque il suo percorso alla Casa di Reclusione Femminile di Giudecca grazie a questo ulteriore significativo riconoscimento delle attività svolte all’interno e all’esterno dell’istituto penitenziario.

Altri principali partner oltre al CTU: il Coordinamento Nazionale di Teatro in Carcere, l’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro, il Teatro Stabile del Veneto, la Biennale Cinema di Venezia, il Master sull’immigrazione dell’Università Ca’ Foscari, il Teatro Ca’ Foscari.

Non va inoltre dimenticato che per il progetto "Passi Sospesi" il 18 Aprile 2013 Michalis Traitsis ha ricevuto l’encomio da parte della Presidenza della Repubblica Italiana, al quale ha fatto seguito nel novembre dello stesso anno il premio dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 


 

 

 

 

Giovedì 20 Luglio 2017 è stata pubblicata la graduatoria del bando della Regione Veneto DGR 1648 del 21 Ottobre 2016, avente per oggetto “Finanziamento di iniziative socio-educative a favore di persone detenute negli istituti penitenziari del Veneto e di persone in esecuzione penale esterna”.

Balamòs Teatro - progetto “(R)esistenze” 2017

ultima modifica 19/04/2017 14:49
Torna per il dodicesimo anno consecutivo il progetto e lo spettacolo “(R)esistenze – storie della Resistenza nel ferrarese” diretto da Michalis Traitsis (Balamòs Teatro), con sei repliche (dal 19 al 22 Aprile 2017), presso il Centro Teatro Universitario di Ferrara, riservate alle scuole medie di Ferrara e provincia e con repliche aperte anche ad un pubblico adulto previa comunicazione telefonica.

 

La vita quotidiana, la morte, la guerra, la festa, l’amore, il lutto, la città, la lotta, le rovine, infine la pace: esistere e resistere.

“Noi pensiamo che la Resistenza abbia ancora e sempre qualcosa da dire. La Primavera del ’45 ci stimola”: 57 repliche in undici anni.

L'iniziativa è stata presentata in una conferenza stampa alla presenza di Daniele Seragnoli, Direttore del CTU, Massimo Maisto, vicesindaco di Ferrara e Michalis Traitsis, regista e pedagogo teatrale di Balamòs Teatro

“(R)esistenze” è uno spettacolo teatrale basato su alcune microstorie di vita quotidiana e di fatti storici accaduti tra Ferrara e Porotto durante il periodo della Resistenza, protagonisti un gruppo di giovani ragazzi ferraresi.

Lo spettacolo è tratto dal libro di Nico Landi “Una storia di Storia”, ed è diretto da Michalis Traitsis, regista e pedagogo teatrale di Balamòs Teatro, con gli allievi del laboratorio teatrale del Centro Teatro Universitario di Ferrara Claudia Cincotti e Giuseppe Lipani e l’attrice e musicista Lara Patrizio. Disegno luci di Cristina Iasiello.

L’intento degli allievi del laboratorio teatrale, nel cui ambito si è originato lo spettacolo, è stato quello di vivificare ricordi, immagini, testimonianze, attraverso la rievocazione di storie, tramandate come orme preziose dalle persone che hanno vissuto un periodo di rara intensità politica, sociale ed esistenziale.

Lo spettacolo è stato espressamente immaginato per le giovani generazioni; ci si è accostati al tema della guerra e della resistenza con accenti delicati, nel tentativo di evitare toni celebrativi e retorici, per privilegiare un terreno sempre attuale di amicizie, solidarietà, tradimenti, sogni, amore.

Alle classi che hanno aderito al progetto si è proposta la lettura del libro, accessibile e intenso, di Nico Landi (il libro è stato ristampato nel 2011 dal Comune di Ferrara e ora è anche disponibile come e-book gratuitamente scaricabile: http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=3886), in modo tale da potersi confrontare, in seguito alla visione dello spettacolo, con il regista e gli attori in un dialogo aperto intorno a tutto ciò che gravita intorno al lavoro: la storia dell’Italia, ma in particolare quella ferrarese, in un periodo drammatico e complesso, le tecniche dell’adattamento del testo, la messa in scena, la recitazione, l’interpretazione musicale, l’utilizzo dei materiali scenici e tutto quello che stimola la curiosità e l’interesse del giovane pubblico.

Dalla nota della regia: Noi pensiamo che la Resistenza abbia ancora qualcosa da dire alle nuove generazioni, che valga la pena di insistere a mantenerla viva, ed accettare il rischio di passare per “pedanti”, custodi di un cerimoniale superato. Non si tratta di “beatificare” la Resistenza, ma di parlare di resistenti, tutti - donne, uomini in carne e ossa, giovani - alla ricerca di una via d’uscita dall’infamia e dal dolore di una guerra, a cui troppi avevano creduto, perché la strada che conduce alla deriva della libertà è lastricata di menzogne, amplificate dai media e digerite piano piano dall’opinione pubblica.

Ieri come oggi.

La primavera del ’45 ci stimola. La Resistenza non ha “predicato” la verità, è servita a testimoniarla. Ci ha lasciato un insegnamento che è sempre attuale: bisogna osare la speranza.

 

"(R)esistenze - storie della Resistenza nel ferrarese" 2017

il programma completo:

Mercoledì 19/4 - ore 9.45 - Centro Teatro Universitario di Ferrara

Giovedì 20/4 – ore 9.00 - Centro Teatro Universitario di Ferrara

Giovedì 20/4 – ore11.30 - Centro Teatro Universitario di Ferrara

Venerdì 21/4 - ore 9.00 - Centro Teatro Universitario di Ferrara

Venerdì 21/4 – ore 11.30 - Centro Teatro Universitario di Ferrara

Sabato 22/4 - ore 10.30 - I.C. G. Bentivoglio di Poggio Renatico (Fe)

 

La replica delle 11.30 di Giovedì 20/4 è aperta a ingresso libero per il pubblico adulto previa prenotazione: 328 8120452, info@balamosteatro.org,  www.balamosteatro.org

 

progetto a cura di Balamòs Teatro - Associazione Culturale

in collaborazione con: ANPI Ferrara, Centro Teatro Universitario di Ferrara

e con il patrocinio di: Regione Emilia Romagna, Comune di Ferrara.

 

"Appunti Antigone" al Teatro Milanollo di Savigliano (CN), venerdì 24 marzo 2017

ultima modifica 21/03/2017 11:53
Lo studio teatrale “Appunti Antigone”, ispirato all’omonima tragedia di Sofocle e diretto da Michalis Traitsis regista e pedagogo teatrale di Balamòs Teatro, presentato venerdì 24 marzo 2017 alle ore 21.00 al Teatro Milanollo di Savigliano (CN), nell’ambito della rassegna teatrale “Corto Circuito” promossa dalla Fondazione “Piemonte dal Vivo” in collaborazione con l’Associazione “Voci Erranti Onlus”.

 

In scena gli allievi del laboratorio teatrale del Centro Teatro Universitario: Chiara Baroni, Michele Bononi, Nawal Boulahnane, Edoardo Buriani, Stefano Massarenti, Riccardo Ravani, Flavia Tisato, Giulia Tiozzo.

Collaborazione artistica Patrizia Ninu, suoni Riccardo Guidarini, disegno luci Cristina Iasiello.

Sabato 25 marzo, alle ore 10.00, sempre al Teatro Milanollo, la conferenza di Michalis Traitsis sul tema “Il progetto teatrale Passi Sospesi negli Istituti Penitenziari di Venezia”.

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Antigone, il dramma di una donna di cui, nei secoli si è detto, scritto, interpretato, riletto, messo in scena, da diversi punti di vista e contesti. Un nome, Antigone –  “nata contro” – che già di per sé sembra introdurre il tema portante della tragedia: l’opposizione e lo scontro tra le leggi della natura e quelle del potere, tra la pietas e la ragion di stato, tra l’amore e i razionali principi della legge, tra la vita e la morte, tra la giustizia e il suo contrario.

Antigone che diviene metafora e mito di ogni ribellione, in particolare quella femminile, non solo come asserzione di una supremazia etica della donna, ma come profondità della cura che non contempla abbandoni, ma solo comprensione, vicinanza, com/passione, al di fuori e al di sopra dell’accanimento e della irriducibilità del potere.

Antigone che oltrepassa ogni confine, lingua, pelle e religione, nella resistenza e coerenza alle leggi di umanità, in lotta contro le crudeli e bendate leggi terrene.

Il copione proposto attinge da svariati testi su Antigone. Non segue disciplinatamente il susseguirsi della tragedia sofoclea ma procede come un quaderno di appunti e di accenni di quadri, in un esercizio continuo di luci e ombre, che del resto punteggiano il dramma in ogni versione. E come in una fotografia che indugia su un dettaglio e s’imprime in una precisa angolatura, lo sguardo di Antigone viene colto in un profondo senso di solitudine e nella malinconia della perdita.

E forse il teatro, la cui forza è trasformare il dolore, persino la morte, in immagine poetica, alla fine interroga sé stesso e lo spettatore: se e come sia possibile recuperare la vista, ritrovando uno sguardo di desiderio e di impegno per ricercare nuove rotte. E provare a ripartire ogni volta. Oltre ogni morte e sconfitta.

"L'albero dei Giusti": giovedì 26 gennaio 2017

ultima modifica 20/01/2017 11:16
Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza, ore 17,30 - Azione scenica nell’ambito delle iniziative ferraresi per il "Giorno della Memoria 2017”

Elaborazione drammaturgica e messa in scena a cura di Daniele Seragnoli

con allievi allieve del Centro Teatro Universitario di Ferrara e del Corso di laurea in “Tecnica della riabilitazione psichiatrica”

Voci e corpi: Chiara Baroni, Alessandro Tagliati, Giulia Tiozzo, Flavia Tisato, Alessandra Tracchi, Federica Vento

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Dalle note di lavoro:

Per i Giusti ancora in mezzo a noi…

Ricordi, frammenti di memoria, citazioni, testimonianze di chi c’era e di chi ha raccontato dopo… ma pur sempre presenze… danno vita a un mosaico composito entro il quale non è necessario trovare un filo di narrazione convenzionale, ma il tessuto di una elaborazione fatta di “impressione di immagini” che invitano a riflettere su un tema generale e attuale ancora nel mondo d’oggi: quello della sofferenza degli oppressi, della “giustizia”, della “necessità” di aiutare e di sostenere, silenziosi e disinteressati, per poi tirarsi indietro senza chiedere nulla in cambio né aspettare una ricompensa diversa dalla riconoscenza e da un “semplice” grazie.

Nella “foresta dei Giusti” allo Yad Vashem di Gerusalemme abbiamo individuato e scelto solo alcuni dei tantissimi “alberi” possibili dai quali ricavare linfa per il nostro lavoro di ricerca. Con le radici attecchite nella Storia ma con i rami verso un cielo che dovremmo tutti guardare con attenzione e rispetto, per ricavarne insegnamenti e frutti non transitori.

Biografie di persone normali, che conducevano una esistenza normale, in una altrettanto normale quotidianità, che ci hanno consegnato racconti e squarci di vita, a volte tragici a volte ironici... che hanno salvato vite. Quante non importa. A quegli "alberi" abbiamo dato corpo e voce, in uno spazio scenico vuoto, affidandoci all'efficacia delle parole e dei gesti che le accompagnano, e non a un teatro ricolmo di orpelli, finto e inerte.

«Io darò loro, nella mia casa e tra le mie mura, un monumento (yad) e un nome (shem) più che se fossero figli e figlie; io darò loro un nome eterno che non sarà mai cancellato» (Isaia 56:5)

Zachor (Ricorda)………..

«Il Giusto è la dimostrazione che là dove la politica fallisce e le opinioni pubbliche sono sorde alla sorte delle vittime, all’individuo rimane sempre uno spazio personale per erigere comunque un argine al male. Nessuno può sfuggire a questa scelta. Anche se non si ha la forza di ribaltare la Storia si può seminare un granello di bene. Lo ha fatto il muratore Lorenzo ad Auschwitz quando ha offerto il suo pane a Primo Levi» (Gabriele Nissim)

«Non siamo né storici né filosofi, siamo solo testimoni» (Primo Levi)

 

«Chi salva una vita, salva il mondo intero»

(Talmud)

Giovedì 24 novembre, ore 21: “APPUNTI ANTIGONE” uno studio teatrale ispirato all’omonima tragedia di Sofocle diretto da Michalis Traitsis (Balamòs Teatro)

ultima modifica 21/11/2016 11:48
Evento conclusivo della rassegna “Uno sguardo al cielo”. Ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili, con prenotazione obbligatoria tramite invio di una mail a conversazionilutto@unife.it o telefonando al numero 349/3593164.
Giovedì 24 novembre, ore 21: “APPUNTI ANTIGONE” uno studio teatrale ispirato all’omonima tragedia di Sofocle diretto da Michalis Traitsis (Balamòs Teatro)

Foto di scena

 

Con gli allievi del laboratorio teatrale del Centro Teatro Universitario di Ferrara:
Giulia Aguzzoni, Chiara Baroni, Nawal Boulahnane, Edoardo Buriani, Claudia Cincotti, Riccardo Guidarini, Stefano Massarenti, Federica Mazza, Filippo Stefanoni, Giulia Tiozzo

Collaborazione artistica: Patrizia Ninu

Disegno luci: Cristina Iasiello

A Tebe la lotta tra i due fratelli Eteocle e Polinice, l’uno difensore della città, l’altro aggressore, finisce con la morte di entrambi. Eteocle viene seppellito con tutti gli onori per volere del re Creonte, mentre Polinice, il nemico, rimane insepolto e la sua anima non potrà riposare. Antigone, sorella dei giovani morti e promessa sposa di Emone, figlio di Creonte, decide di sfidare il volere del re per dare sepoltura al fratello morto. L’altra sorella, Ismene, cerca di convincerla: è Creonte che stabilisce le leggi, e bisogna obbedire. Ma Antigone è decisa nel suo proposito. Creonte la condanna alla prigionia eterna, ma poi su consiglio dell’indovino Tiresia decide di liberarla. Troppo tardi, Antigone si è uccisa. Emone, addolorato, si uccide a sua volta, e alla notizia della morte del giovane anche la madre regina, Euridice, muore.

Antigone, il dramma di una donna di cui, nei secoli si è detto, scritto, interpretato, riletto, messo in scena, da diversi punti di vista e contesti. Un nome, Antigone –  “nata contro” – che già di per sé sembra introdurre il tema portante della tragedia: l’opposizione e lo scontro tra le leggi della natura e quelle del potere, tra la pietas e la ragion di stato, tra l’amore e i razionali principi della legge, tra la vita e la morte, tra la giustizia e il suo contrario.

Antigone che diviene metafora e mito di ogni ribellione, in particolare quella femminile, non solo come asserzione di una supremazia etica della donna, ma come profondità della cura che non contempla abbandoni, ma solo comprensione, vicinanza, com/passione, al di fuori e al di sopra dell’accanimento e della irriducibilità del potere.

Antigone che oltrepassa ogni confine, lingua, pelle e religione, nella resistenza e coerenza alle leggi di umanità, in lotta contro le crudeli e bendate leggi terrene.

Il copione proposto attinge da svariati testi su Antigone. Non segue disciplinatamente il susseguirsi della tragedia sofoclea ma procede come un quaderno di appunti e di accenni di quadri, in un esercizio continuo di luci e ombre, che del resto punteggiano il dramma in ogni versione. E come in una fotografia che indugia su un dettaglio e s’imprime in una precisa angolatura, lo sguardo di Antigone viene colto in un profondo senso di solitudine e nella malinconia della perdita.

E forse il teatro, la cui forza è trasformare il dolore, persino la morte, in immagine poetica, alla fine interroga se stesso e lo spettatore: se e come sia possibile recuperare la vista, ritrovando uno sguardo di desiderio e di impegno per ricercare nuove rotte. E provare a ripartire ogni volta. Oltre  ogni morte e sconfitta.

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“Appunti Antigone” sarà replicato nella giornata di venerdì 25 novembre alla Casa di Reclusione Femminile di Giudecca nell'ambito del progetto teatrale "Passi Sospesi" in occasione delle celebrazioni della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne; e il successivo mercoledì14 dicembre al Teatro MPX di Padova all'interno della rassegna "Teatrando" riservata alle scuole del territorio.

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Il progetto " Uno sguardo al cielo",  diretto dalla Prof.ssa Paola Bastianoni, è realizzato  in collaborazione fra Università di Ferrara, Master “Tutela, diritti e protezione dei minori”, Comune di Ferrara, Onoranze funebri AMSEF e Pazzi Onoranze funebri.

La rassegna teatrale  è realizzata in collaborazione con Daniele Seragnoli, direttore del Centro Teatro Universitario, e con Michalis Traitsis di Balamòs Teatro.



Giovedì 17 novembre ore 21: "TA-PUM canti di guerra, resistenza, amore e altre passioni...", con Paola Sabbatani Trio

ultima modifica 12/11/2016 13:06
Quarto evento della rassegna “Uno sguardo al cielo”. Ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili, con prenotazione obbligatoria tramite invio di una mail a conversazionilutto@unife.it o telefonando al numero 349/3593164.
Giovedì 17 novembre ore 21: "TA-PUM canti di guerra, resistenza, amore e altre passioni...", con Paola Sabbatani Trio

Paola Sabbatani Trio in concerto

 

voce Paola Sabbatani
contrabbasso Roberto Bartoli
chitarra Daniele Santimone


Questo concerto è un racconto fatto di canzoni italiane e anche di altri paesi: della Grande Guerra, ma non solo, canzoni che parlano della assurdità e della disumanità di ogni guerra, di lotta e di resistenza, canzoni d’amore.
Il tempo che è passato non passerà mai, ecco perché questi canti non hanno addosso la polvere degli scavi, ma una nuda, netta, forte (talora dolcissima) carica di verità e di vita.


Paola Sabbatani Trio nasce dall'incontro di musicisti da sempre attivi nell'ambito della musica popolare, jazz e crossover. Dopo una lunga serie di multiformi collaborazioni, Paola Sabbatani, Roberto Bartoli e Daniele Santimone decidono di incrociare i loro percorsi di ricerca nell'occasione del centenario della Grande Guerra, allo scopo di riproporre un variegato repertorio che, partendo da canti storici, giunge a composizioni contemporanee.


Paola Sabbatani, dopo molti anni di lavoro con il Teatro Due Mondi di Faenza, intraprende un percorso individuale di pratica e insegnamento di musica e canto popolare che la porta a esibirsi, con varie formazioni, in Italia e in Europa.
Roberto Bartoli, contrabbassista attivo su tutto il territorio nazionale, da sempre collabora con musicisti di chiara fama e istituzioni musicali prestigiose, tra le quali vale ricordare almeno la Scala di Milano, dove ha presentato brani di propria composizione.
Il chitarrista Daniele Santimone, dopo gli studi a Boston nel prestigioso Berklee College of Music, dà avvio a una ininterrotta serie di collaborazioni con grandi musicisti italiani e internazionali, realizzando tournée mondiali e numerose incisioni, alle quali affianca una intensa attività di insegnamento in ambito accademico.
I componenti del trio affrontano questo progetto con l'intento di rinnovare un prezioso (e in parte non sufficientemente noto) repertorio di canzoni del Novecento.

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Prossimio e conclusivo evento della rassegna “Uno sguardo al cielo”:

24.11.2016 - "Appunti Antigone", regia di Michalis Traitsis, con gli allievi del Centro Teatro Universitario di Ferrara

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Il progetto " Uno sguardo al cielo",  diretto dalla Prof.ssa Paola Bastianoni, è realizzato  in collaborazione fra Università di Ferrara, Master “Tutela, diritti e protezione dei minori”, Comune di Ferrara, Onoranze funebri AMSEF e Pazzi Onoranze funebri.

La rassegna teatrale  è realizzata in collaborazione con Daniele Seragnoli, direttore del Centro Teatro Universitario, e con Michalis Traitsis di Balamòs Teatro.

Giovedì 3 novembre ore 21: “L’uomo invisibile”, di e con Paolo Musio

ultima modifica 28/10/2016 10:21
Terzo evento della rassegna “Uno sguardo al cielo”. Ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili, con prenotazione obbligatoria tramite invio di una mail a conversazionilutto@unife.it o telefonando al numero 349/3593164.
Giovedì 3 novembre ore 21: “L’uomo invisibile”, di e con Paolo Musio

Foto di scena

 

Che cosa significa invisibilità dell’uomo come prerogativa del mondo contemporaneo? Cosa comporta oggi essere invisibili? Su questi temi si interroga lo spettacolo teatrale creato e interpretato da Paolo Musio, attore e docente di recitazione, che approda al CTU di Ferrara dopo numerose repliche in Italia e in Europa. Particolarmente significativa la rappresentazione nella primavera 2016 presso la Casa di Reclusione Femminile di Giudecca organizzata da Michalis Traitsis nell’ambito del progetto “Passi sospesi”.

Da una personale e progressiva elaborazione di materiali ispirati a H.G. Wells ed E. Cioran, l’artista, come in un teatro anatomico, esamina quel che resta dell’identità dell’uomo occidentale, e come in un’aula di tribunale rende lo spettatore partecipe di una testimonianza impossibile. Oppure come in un reparto neonatale per adulti, ancora una volta si cerca un principio di azione, un senso reinventato di partecipazione, un modo per uscire in strada con una rinnovata volontà di rinascita. Ne esce una meditazione che è critica diretta al presente, fatto di insicurezze, paure, violenza, solitudine e egoismo, ma anche sollecitazione a produrre una pace duratura.

Da una nota dell'autore, ideatore anche dello spazio scenico:

“Nel mese di aprile 2016, con la presentazione dello spettacolo al Teatro Scientifico di Verona e a seguire alla Casa di Reclusione Femminile di Giudecca, avrà inizio il progetto Uomo invisibile tour europeo. Visiterò teatri e luoghi inusuali, atelier di artisti e appartamenti privati, incontrerò cari amici, persone pensanti impegnate a vario titolo nella società, a vivere da cittadini in modo attivo in Europa oggi. Porterò con me, come per un viaggio in un nuovo medioevo, una sorta di icona portatile, una lastra di vetro trasparente, e un testo poco rassicurante, come uno specchio in cui leggere il nostro presente contraddittorio, in un tentativo di ricomposizione. È un viaggio la cui necessità risiede per me nel desiderio insopprimibile di dare con il mio lavoro una possibilità alla pace, e ad una pace duratura, raggiunta senza far sconti alla nostra coscienza, mentre tutt’intorno c’è incertezza e paura, violenza solitudine ed egoismo”.

Paolo Musio è attore e autore di testi teatrali e docente di recitazione all’Accademia Nazionale di Arte Drammatica Silvio D’Amico di Roma. Negli anni ha collaborato come attore con molti registi di rilievo come Mario Martone, Luca Ronconi, Theodoros Terzopoulos, Eimuntas Nekrosius, Giorgio Barberio Corsetti, Arturo Cirillo, Luigi Squarzina, Massimo Castri, Werner Waas.

Nel 1993 ha fondato la compagnia “Quellicherestano”, in collaborazione con il direttore regista Werner Waas, lavorando sulle opere di Brecht, Jarry, Achternbusch, Buchner, Muller, Lorca, Strindberg, Platone, Schwab, Moravia. Come sceneggiatore ha realizzato adattamenti e opere originali come Renata, Voce, Il banchiere anarchico di Pessoa, Eremos di Michelstaedter. Nel 2012 ha aperto lo spazio culturale “Idiot” a Torino, nel quartiere multietnico di Porta Palazzo, per stare a diretto contatto con la condizione sociale contemporanea della città, in cui ha realizzato diversi lavori come Voce, in collaborazione con l’artista visivo Thorsten Kirchhoff, Grapes of Wrath di John Steinbeck, Eremos e L’uomo invisibile. Nel 2015 è stato al Wilma Theater di Philadelphia per la produzione americana di Antigone, diretta da Theodoros Terzopoulos.

Ha inoltre partecipato a numerose trasmissioni radiofoniche di Rai 3.

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Prossimi eventi della rassegna “Uno sguardo al cielo”:

17.11.2016 - "Ta-pum" concerto musicale di Paola Sabbatani

24.11.2016 - "Appunti Antigone", regia di Michalis Traitsis, con gli allievi del Centro Teatro Universitario di Ferrara

Inizio ore 21 per tutti gli spettacoli

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Il progetto " Uno sguardo al cielo",  diretto dalla Prof.ssa Paola Bastianoni, è realizzato  in collaborazione fra Università di Ferrara, Master “Tutela, diritti e protezione dei minori”, Comune di Ferrara, Onoranze funebri AMSEF e Pazzi Onoranze funebri.

La rassegna teatrale  è realizzata in collaborazione con Daniele Seragnoli, direttore del Centro Teatro Universitario, e con Michalis Traitsis di Balamòs Teatro.

Giovedì 20 ottobre, ore 21: “Rumore di acque” di Marco Martinelli, con Alessandro Renda (Teatro delle Albe di Ravenna)

ultima modifica 17/10/2016 10:13
Secondo evento della rassegna “Uno sguardo al cielo”.
Giovedì 20 ottobre, ore 21: “Rumore di acque” di Marco Martinelli, con Alessandro Renda (Teatro delle Albe di Ravenna)

Foto di scena di Claire Pasquier

Ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili, con prenotazione obbligatoria tramite invio di una mail a conversazionilutto@unife.it o telefonando al numero 349/3593164.


Da un’idea di Marco Martinelli ed Ermanna Montanari, e con il patrocinio di Amnesty International, nasce "Rumore di acque", uno spettacolo di forte impatto per aprire gli occhi e riflettere su un dramma ormai ventennale: quello dei disperati del mare, i gommoni, gli scafisti, i naufragi, le migliaia di morti. Una realtà tristemente e talmente quotidiana da passare quasi come “abituale”, così come i discorsi sulla “politica dei respingimenti”.

La forza attorica di Alessandro Renda dà voce alla figura del Generale che con la durezza del rigore e dell’ordine accoglie le migliaia di spiriti dispersi in mare, per conto di un crudele Ministero dell’Inferno.

“Quel generale monologante – scrive Martinelli nelle sue note di regia – è in realtà un ‘medium’, è attraversato da un popolo di voci e di volti che lo assediano, il popolo degli annegati, quello che neanche la sua indole burocratica riesce a ridurre a mera statistica. Sono gli scomparsi che si rendono presenti attraverso di lui: lui malgrado. Il generale è solo sulla sua isola sperduta nel Mediterraneo, ma è attorniato dai morti che non lo lasciano in pace, che lo tormentano, che gridano per essere ‘ricordati’ non solo come numeri”.

“Il primo racconto di traversata che ho ascoltato a Mazara, nell’autunno del 2008 – leggiamo ancora nelle note di regia –  fu quello di una minuta, coraggiosa donna tunisina: timida, col suo italiano spezzettato tra i denti, faceva fatica ad alzare gli occhi. Cambiai il suo nome in Jasmine, trasfigurando la sua storia e mantenendone gli aspetti essenziali. E’ l’unica storia, tra quelle evocate dal Generale, che riguarda non un annegato o uno scomparso, ma una vita che si salva. Si salva davvero? Nelle grinfie del vecchio italiano che, dice lui, “è sempre piaciuto”? Alla fine quando le chiesi se l’avrebbe rifatto quel viaggio, mi rispose decisa di no. Che se ne sarebbe rimasta a Tunisi”

Che cos'è la cultura, che cos'è il teatro, da Sofocle a Brecht, se non un cerchio ideale in cui l'umanità riflette sulla violenza e sulle contraddizioni drammatiche che la lacerano? Questo a mio avviso significa prendere sul serio le parole ‘cultura’ e ‘teatro’, affrontando i nodi ‘capitali’ della propria epoca. E tra questi la tragedia dei migranti e dei profughi: in relazione a questi ‘sacrifici umani’, a questa ecatombe senza fine, cosa può fare il nostro Vecchio Continente? L'Europa è davanti a una sfida che mette in gioco la sua stessa esistenza: deve dimostrare di essere all'altezza di questo momento storico, decisivo al fine di delineare la propria identità: un'Europa delle merci e dei burocrati, un'Europa impaurita in balia dei populismi arroganti, o un'Europa dei valori veri e della solidarietà come fondamento indispensabile di civiltà?”

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Il successivo programma della rassegna “Uno sguardo al cielo”:

03.11.2016 - "Uomo invisibile" di e con Paolo Musìo

17.11.2016 - "Ta-pum" concerto musicale di Paola Sabbatani

24.11.2016 - "Appunti Antigone", regia di Michalis Traitsis, con gli allievi del Centro Teatro Universitario di Ferrara

Inizio ore 21 per tutti gli spettacoli

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Il progetto " Uno sguardo al cielo",  diretto dalla Prof.ssa Paola Bastianoni, è realizzato  in collaborazione fra Università di Ferrara, Master “Tutela, diritti e protezione dei minori”, Comune di Ferrara, Onoranze funebri AMSEF e Pazzi Onoranze funebri.

La rassegna teatrale  è realizzata in collaborazione con Daniele Seragnoli, direttore del Centro Teatro Universitario, e con Michalis Traitsis di Balamòs Teatro.



Giovedì 13 ottobre: "Totò e Vicé" di F.Scaldati, con Enzo Vetrano e Stefano Randisi

ultima modifica 10/10/2016 10:07
Ai nastri di partenza al Centro Teatro Universitario di via Savonarola 19 la rassegna di spettacoli curata da Daniele Seragnoli e Michalis Traitsis, inserita nel progetto “Uno sguardo al cielo” coordinato dalla Prof.ssa Paola Bastianoni.

 

Tradizionalmente legata a percorsi di avvicinamento all’elaborazione del lutto, l’edizione 2016 di “Uno sguardo al cielo” accanto alla presentazione di libri d’autore e altre attività propone – in collaborazione con CTU e Balamòs Teatro – l’importante novità di momenti teatrali e musicali non strettamente dedicati al tema della fine della vita, ma a riflessioni e pensieri di più ampia portata sul senso dell’esistenza e della realtà.

Primo evento in calendario, giovedì 13 ottobre alle 21, “Totò e Vicé” di e con Enzo Vetrano e Stefano Randisi (Diablogues/Compagnia Vetrano-Randisi).

 

I due attori e registi di origine siciliana, tra i più acclamati e premiati del teatro pirandelliano negli ultimi anni, con questo lavoro ricavato da un testo di  Franco Scaldati, poeta, attore e drammaturgo palermitano, danno vita ai due teneri e surreali clochard del titolo: “Totò e Vicé sono legati da un'amicizia reciproca assoluta e vivono di frammenti di sogni che li fanno stare in bilico tra il mondo terreno e il cielo, in un tempo imprendibile tra passato e futuro, con la necessità di essere in due, per essere”.

“Lo spettacolo è un vero capolavoro – ha scritto il critico Massimo Marino sul Corriere della Sera – m quei due clown marginali, precipitati dal buio in uno spazio popolato solo da una panchina e da tanti lumini, parlano di vita, di smarrimenti, di fantasmi con l'ingenuità dei bambini o dei poeti... Sono morti? Sono vivi? Ci ricordano come quei confini siano labili, continuamente transitori. Con ritmi teatrali impeccabili ci fanno ridere un po' acre. Ci fanno pensare. Sognare.”

“Totò e Vicé” e i successivi eventi in calendario sono a ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili, con prenotazione obbligatoria tramite invio di una mail a conversazionilutto@unife.it o telefonando al numero 349/3593164.

 

Il programma completo della rassegna:

13.10.2016 - "Totò e Vicé" da Franco Scaldati, di e con Enzo Vetrano e Stefano Randisi (Diablogues/Compagnia Vetrano-Randisi)

20.10.2016 - "Rumore di acque", regia di Marco Martinelli, con Alessandro Renda (Teatro delle Albe)

03.11.2016 - "Uomo invisibile" di e con Paolo Musìo

17.11.2016 - "Ta-pum" concerto musicale di Paola Sabbatani

24.11.2016 - "Appunti Antigone", regia di Michalis Traitsis, con gli allievi del Centro Teatro Universitario di Ferrara

Inizio ore 21 per tutti gli spettacoli

Il progetto “Uno sguardo al cielo” è realizzato in collaborazione fra Università di Ferrara, Master “Tutela, diritti e protezione dei minori”, Comune di Ferrara, Onoranze funebri AMSEF, Pazzi Onoranze funebri.


"Funamboli". Studio teatrale a conclusione del laboratorio "Cura la mano e la persona"

ultima modifica 15/07/2016 12:56
Una dimostrazione di lavoro dal laboratorio teatrale rivolto a persone con malattie neurodegenerative, famigliari, caregivers e operatori del settore.

 

Martedì 19 Luglio, alle ore 18.30 presso il Centro Teatro Universitario di Ferrara, si conclude il laboratorio teatrale “Cura la mano e la parola” con la presentazione dello studio teatrale “Funamboli”.

Ingresso su prenotazione: info@balamosteatro.org oppure 328 8120452

La giornata si colloca all’interno del progetto regionale “Caregiver Day” proponendosi come occasione di confronto tra coloro che si prendono cura di un proprio famigliare e medici, operatori socio-assistenziali e sanitari, figure istituzionali, rappresentanti del Terzo Settore.

Promosso da ASP–Centro Servizi alla Persona/Servizio Anziani, Centro Teatro Universitario di Ferrara, sindacati CGIL, CISL, UIL, il laboratorio è stato condotto da Michalis Traitsis, regista e pedagogo teatrale di Balamòs Teatro.

Dopo il successo dell’esperienza del 2015, diretta dallo stesso Traitsis e culminata con la discussione pubblica e la proiezione del video documentario di Marco Valentini, ”Storie in bilico” all’interno del Caregiver Day “Cura la mano e la Parola”, nel 2016 è stato proposto un secondo percorso di laboratorio teatrale nuovamente indirizzato a caregivers, anziani e operatori del servizio, finalizzato a fornire un luogo fisico ed emotivo all'interno del quale poter esprimere sensazioni, emozioni e pensieri legati al lavoro di cura, sia dal punto di vista del curante che dell’assistito.

ASP–Settore Anziani si dedica a persone che si trovano in difficoltà nella gestione della vita quotidiana e prive della concreta possibilità di ricevere aiuto dai propri famigliari, fornendo un efficace sostegno alle famiglie impossibilitate ad assistere un componente anziano totalmente o in parte non autosufficiente, e coadiuvando la famiglia nel difficile compito di caregiving.

L'impegno di ASP è dunque particolarmente diretto al sostegno alla domiciliarità con l’offerta di strumenti non solo di tipo assistenziale e sanitario al caregiver ma anche affettivo ed emotivo. Tra il 2013 e il 2014 è stato per questo progettato un primo corso di informazione “Cura: la mano e la parola” con l’obiettivo di dare indicazioni, sviluppare competenze, favorire il confronto con specialisti e altri caregivers, fornire supporto coinvolgente ed emozionale.

Il rinnovo del progetto di intervento teatrale 2016, oltre a rafforzare la collaborazione del Centro Teatro Universitario con ASP e Balamòs teatro, consolida il ruolo dell’Ateneo e dello stesso CTU in campo formativo e sociale nella direzione della sempre più ampia condivisione di programmi di lavoro con diversi soggetti del territorio.

Anche quest’anno il laboratorio è stato condotto da Michalis Traitsis con l’impegno di creare un ulteriore legame tra processi di cura e processi creativi, offrendo rinnovate possibilità alle “best pratices” negli ambiti delle affinità tra “performing arts” e “medical humanities”.

Partecipano all’evento: Amedeo Bergamini, Donatella Bonora, Valeria Brina, Rodolfo Cafà, Roberta Capisani, Giancarla Cavallari, Giulia Gamberoni, Svetlana Grundan, Marisa Marchetti, Marilena Marzola, Antonietta Mazzanti, Giuseppe Mesiano, Laura Pisa, Rosina Pititto, Marco Sacchetto, Rosa Sandri, Luciana Venco.

 

Locandina Funamboli 2016

“Sogni. 11 + 1 esercizi teatrali sui personaggi di William Shakespeare”

ultima modifica 15/07/2016 12:53
Sabato 9 Luglio 2016, alle ore 21.30, presso il Centro Teatro Universitario di Ferrara (ingresso su prenotazione), si conclude il laboratorio 2015-16 “Linguaggi del teatro e dell’attore” con la presentazione dello studio “Sogni. 11+1 esercizi teatrali sui personaggi di William Shakespeare”, diretto da Michalis Traitsis e dedicato a Mariangela Tempera.

 

Uno dei paradigmi del teatro è il lavoro sul personaggio, meglio sarebbe dire sui personaggi, con cui, di improvvisazione in improvvisazione, ci si trova a confronto. Personaggi a volte amati, per desiderio o somiglianze, a volte odiati, per dissonanze o specchi. Personaggi che ci spingono, a tratti blandamente, a tratti ferocemente, a fare i conti con la complessità di molteplici voci, tratti, sfumature: in una parola con la “personalità”.

I personaggi non abitano mai in un solo luogo, in un unico contesto, in uno stesso panorama. Nel tempo del “qui e ora” abbracciano l’arco di un’esistenza ma, contemporaneamente, risiedono sempre nell’altrove. In un “altro luogo” che allude a un perenne viaggio esplorativo. Il personaggio deve infatti imparare a osservarsi per conoscersi, ad ascoltarsi per esserci, a guardarsi intorno per prepararsi agli incontri. Il personaggio varca una soglia, entra in scena, si espone, sfida e accetta il limite, si mette in gioco. Costringendo chi lo affronta a mettersi a sua volta in gioco e alla prova.

Quale migliore fonte di lavoro dunque per un laboratorio teatrale universitario se non i personaggi shakespeariani, non tanto per la loro vera o presunta immortalità, ma per la sfida e l’invito anche all’esplorazione di se stessi che la loro articolata natura offre? «Siamo fatti della materia di cui son fatti i sogni – è la nota battura di Prospero sul finire della “Tempesta” – e nello spazio e nel tempo d'un sogno è racchiusa la nostra breve vita».

All’interno dell’annuale percorso del CTU ne sono scaturiti undici esercizi individuali creati da altrettanti allievi del laboratorio diretto da Michalis Traitsis, non casualmente nell’anno delle celebrazioni per il quarto centenario della morte del grande uomo di teatro inglese. A essi sia aggiunge un’incursione nel copione del “Sir Thomas More”, prodotto di “gruppo” nella felice stagione elisabettiana, con la peculiarità di tre facciate del manoscritto redatte da Shakespeare. Le uniche sopravvissute di suo pugno e recentemente digitalizzate e messe in rete dalla British Library in occasione della mostra “Shakespeare in Ten Acts”.

Lo studio teatrale che ne deriva non è un semplice intervento nell’ambito dell’anno shakespeariano, ma soprattutto nelle intenzioni di tutti coloro che compongono il CTU ha il significato di un amichevole omaggio a ricordo di Mariangela Tempera, scomparsa lo scorso dicembre, professore ordinario di Letteratura inglese presso l’Università di Ferrara, fondatrice del “Centro Shakespeariano”, da sempre compagna di viaggio del Centro teatrale, instancabile ricercatrice e promotrice dell’opera di Shakespeare in Italia e nel mondo, e prima istigatrice dell’attuale evento.

Partecipano gli allievi: Chiara Baroni, Michele Bononi, Edoardo Buriani, Elia Filippini, Rémi Itiblitse, Giuseppe Lipani, Stefano Massarenti, Federica Mazza, Filippo Stefanoni, Giulia Tiozzo, Elisabetta Zecchi.


Ingresso su prenotazione: 328 8120452 – info@balamosteatro.org

Locandina Sogni Shakespeare  2016.jpg

Continua il viaggio teatrale di Odisseo

ultima modifica 24/06/2016 17:27
"Voci e suoni da un’avventura leggendaria" in scena al Teatro Vittoria di Pennabilli

 

Lunedì 27 giugno alle ore 17.00, al Teatro Vittoria di Pennabilli (RN), nell’ambito della scuola estiva del Master di I° livello dell’Università di Ferrara Tutela, diritti e protezione dei minori, sarà presentato lo spettacolo teatrale Voci e suoni da un’avventura leggendaria, tratto dalle imprese di Odisseo e dei suoi compagni all’isola dei Ciclopi.

La rappresentazione è nata nell’ambito del progetto teatrale Sguardi Diversi 2015 – 2016, promosso dall’Osservatorio Adolescenti del Servizio Giovani del Comune di Ferrara, in collaborazione con l’Ufficio Alunni Stranieri dell’Istituzione Servizi Educativi, Scolastici e per le Famiglie del Comune di Ferrara. Il percorso, che ha coinvolto gli alunni della scuola secondaria T. Tasso, è stato  condotto da Michalis Traitsis, regista e pedagogo teatrale di Balamòs Teatro e responsabile dei laboratori teatrali del Centro Teatro Universitario di Ferrara.

Spiega Michalis Traitsis: “Il progetto di pedagogia teatrale di Balamòs Teatro, attuato con la scuola secondaria T. Tasso di Ferrara a partire dall’anno scolastico 2013-2014, nonostante tutte le difficoltà che si trova ad affrontare oggi il mondo della scuola, rappresenta un’ottima opportunità di formazione attraverso le pratiche di laboratorio teatrale per le giovani generazioni. L’anima della proposta è il desiderio di stare insieme, di raccontarsi più che mostrarsi, di mettersi alla prova, di navigare insieme per scoprirsi e scoprire altri orizzonti possibili, di affrontare insieme paure, giudizi, conflitti. Con una metodologia che tende, attraverso stimoli precisi, a rendere ciascuno protagonista del proprio percorso, dei propri personaggi e delle proprie interpretazioni. Con il regista che si propone come pedagogo teatrale, accompagnatore, facilitatore, disponibile a navigare con i ragazzi tra i moti calmi e ondosi del lavoro teatrale, tra scoperte e frustrazioni, tra le bonacce e tempeste della crescita”.

A Pennabilli le avventure sempre attuali di Odisseo e dei suoi compagni nell'antro di Polifemo saranno dunque fatte rivivere dagli allievi della scuola Tasso:  Margherita Bertieri, Catalina Bocsaneanu, Monica Isede, Leonardo Molinari, Umberto Rossi, Fausto Sapienza e Helin Tekdal.

Lo spettacolo, diretto da Michalis Traitsis e con le musiche dal vivo di Martina Monti, è stato presentato con alternanza del gruppo degli allievi in scena in numerose altre occasioni, in festival e rassegne teatrali, alla stagione Teatro Ragazzi del Teatro Comunale di Ferrara (con repliche presso la sala del Centro Teatro UNiversitario) e alla Casa di Reclusione Femminile di Giudecca.

Un altro viaggio di Ulisse e dei suoi compagni verso l'isola dei Ciclopi

ultima modifica 27/05/2016 13:21
Dopo il successo delle cinque repliche presso la sala del CTU dal 16 al 21 maggio, lo spettacolo “voci e suoni da un’avventura leggendaria” approda per il secondo anno consecutivo alla Casa di Reclusione femminile di Giudecca a Venezia.

 

Nell’ambito del progetto teatrale “Passi Sospesi” di Balamòs Teatro attivo da un decennio nell'istituto penitenziario lagunare, mercoledì 1 Giugno 2016 alle ore 16.00 viene offerta a un pubblico di detenute, operatori e operatrici carcerarie e ospiti esterni la rappresentazione di Teatro Ragazzi tratta dall’incredibile avventura di Odisseo e dei suoi compagni all’isola dei Ciclopi.

Lo spettacolo fa parte del  progetto teatrale “Sguardi Diversi” promosso dall’Osservatorio Adolescenti del Servizio Giovani del Comune di Ferrara in collaborazione con l’Ufficio Alunni Stranieri dell’Istituzione Servizi Educativi, Scolastici e per le Famiglie del Comune di Ferrara, e con il Teatro Comunale e il Centro Teatro Universitario, la cui terza edizione è giunta al culmine a Ferrara nella giornata di sabato 21 maggio.

Nell'ambito non di una semplice rappresentazione teatrale ma di un ampio percorso progettuale che prevede un continuo rinnovarsi dello scambio di esperienze tra mondo della scuola, università e realtà carceraria, alla Casa di reclusione femminile viene presentata  l'edizione 2015 dello spettacolo che vede in scena gli alunni frequentanti oggi la seconda media della scuola secondaria di primo grado “T. Tasso” di Ferrara: Margherita Bertieri, Catalina Bocsaneanu, Niccolò Cuoghi, Licia Della Monica, Monica Isede, Leonardo Molinari, Umberto Rossi, Fausto Sapienza, Helin Tekda.

Significativa la partecipazione delle due detenute - Nawal Boulahnane e Samira Miloradovic - a sottolineare una volta di più come, attraverso il teatro, si possa dare vita a una straordinaria esperienza di crescita e di formazione umana oltre che teatrale.

Le musiche e i suoni dal vivo sono di Martina Monti.

La regia è di Michalis Traitsis.

Il 26 maggio al CTU “Il Mago di Oz”: a conclusione del laboratorio di teatro presso la scuola Poledrelli

ultima modifica 24/05/2016 12:38
Arriva al traguardo finale il progetto “Fuori dai Margini” realizzato con gli alunni di due classi V della scuola primaria Poledrelli di Ferrara.

 

Il progetto, finanziato dall’Istituzione Servizi educativi, scolastici e per le famiglie, U.O. Politiche familiari e integrazione scolastica, Ufficio alunni stranieri del Comune di Ferrara, è stato realizzato da Michalis Traitsis, regista e pedagogo teatrale di Balamòs Teatro, tramite un percorso di laboratorio teatrale iniziato nel novembre 2015.

Giovedì 26 Maggio 2016, alle ore 15.30, presso il Centro Teatro Universitario di Ferrara viene presentato lo spettacolo conclusivo “Il Mago di Oz” (ingresso su prenotazione).

Attraverso il progetto “Fuori dai Margini” è stato creato un percorso con i gruppi classe allo scopo di comprenderne le dinamiche e, attraverso la pratica teatrale, agire su di esse fornendo ai partecipanti numerosi strumenti per  trasformare le conflittualità, sviluppare empatia e sensibilità verso i compagni, conoscere e valorizzare le risorse e le specificità culturali e linguistiche di ognuno. Per raggiungere questi obiettivi si è lavorato tramite il racconto di sé, l'ascolto di quello altrui e la costruzione dei personaggi, che implica sempre il mettersi nei panni di un altro da sé.

Il laboratorio teatrale si è per questo sviluppato come una sorta di viaggio di andata e ritorno tra il sé e il noi, tornandone arricchiti grazie all’accumulo di incontri e punti di vista differenti.

La dimostrazione del lavoro finale prende spunto dal Meraviglioso Mondo del Mago di Oz di L. Frank Baum, storia che si presta sia a un lavoro interdisciplinare, sia a uno sviluppo teatrale fondato sulla coralità. Attraversare le vicende del Mago di Oz diviene infatti occasione per confrontarsi su tematiche quali la scomparsa delle certezze e dei valori, il mito dell’altrove, il viaggio come metafora di crescita.

Saranno proprio le differenze, anche fisiche, dei personaggi della storia a rivelarsi fondamentali lungo la strada per superare ostacoli, paure, difficoltà, aggressioni: riscoprendo di volta in volta la gioia per continuare ad andare, grazie alla collaborazione e all’amicizia.

Lo spettacolo è diretto da Michalis Traitsis – Balamòs Teatro, assistenza al laboratorio Ilaria Fantin, disegno luci di Cristina Iasiello.

In scena: Kamrul Amir, Narjiss Assaoui, Andrei Catalin Babaciu, Gilda Barbarisi, Simone Botea, Luca Luis Brasoveanu, Liviu Catana, Daria Cellini, Sumaker Chhikara, Jerson  Correa, Eleonora Cujba, Alessandro Cesare Favretti, Emanuel Giurgila, Alexandru Darius Gogoase, Ibtihal Hendali, Maria Kostic, Lidia Tamara Kushyk, Matteo Liang, Jan Lawrence Lucchini Gozo, Liddia Luzhanska, Belviane Darelle Mboujio Nandjou, Marjo Md, Samuele Menegatti, Matteo Adrian Patrichi, Elena Silvia Paun, Abdul Qayyum, Sara Rakut, Nadia Santelli, Alessia Sari Chiesa, Radman Sattari, Victor Sirbu, Lucia Stefano Doroti, Yvan Brandon Tiogo, Madalina Trufin, Tongxin Ye, Elena Zabusyk.

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info: Balamòs Teatro – Associazione Culturale mobile: 328 8120452- e-mail: info@balamosteatro.org - web-site: www.balamosteatro.org

“voci e suoni da un’avventura leggendaria” dal 16 al 21 maggio nella sala del CTU: primo evento conclusivo del progetto "Sguardi Diversi"

ultima modifica 09/05/2016 19:20
Giunge a conclusione per il terzo anno consecutivo il progetto teatrale “Sguardi Diversi” 2015–2016, promosso dall’Osservatorio Adolescenti del Servizio Giovani del Comune di Ferrara in collaborazione con l’Ufficio Alunni Stranieri dell’Istituzione Servizi Educativi, Scolastici e per le Famiglie del Comune di Ferrara

Nell’ambito del progetto, sotto la guida di Michalis Traitsis, regista e pedagogo teatrale di Balamòs Teatro e responsabile delle attività teatrali del CTU, un gruppo di alunni della scuola secondaria “T. Tasso” è stato coinvolto in un percorso di laboratorio della durata dell’intero anno scolastico.

Al termine di tale intensa attività, tra il mese di maggio e di giugno viene presentato tramite tre distinti eventi lo studio teatrale “voci e suoni da un’avventura leggendaria”, tratto dall’ avventura di Odisseo e dei suoi compagni nell’isola dei Ciclopi e atto finale del laboratorio.

La prima tappa del percorso ha inizio lunedì 16 maggio 2016 e si conclude sabato 21, presso la sala del Centro Teatro Universitario, con sei repliche dello spettacolo.

Il calendario:

Lunedì 16 Maggio, ore 10.30: per la scuola secondaria di 1° grado “G. Carducci” di Este (Padova)

Martedì 17 Maggio, ore 9.30: per la scuola secondaria di 1° grado “T. Tasso” di Ferrara,

Mercoledì 18 Maggio, ore 10.00: per la scuola secondaria di 1° grado Smiling  International School di Ferrara

Giovedì 19 Maggio, ore 10.00: per la scuola  secondaria di 1° grado Mirabello,

Venerdì 20 Maggio, ore 10,00, per la scuola secondaria di 1° grado Dante Alighieri di Ferrara

Sabato 21 Maggio, 18.00: per familiari e pubblico adulto.

Le repliche di mercoledì 18, giovedì 19 e venerdì 20 Maggio, concludono la Stagione Teatro Ragazzi 2015-2016 del Teatro Comunale di Ferrara.

Ingresso riservato.

“voci e suoni da un’avventura leggendaria” è diretto da Michalis Traitsis con le musiche dal vivo di Martina Monti, il disegno luci di Cristina Iasiello e l’assistenza al laboratorio di Ilaria Fantin.

Le eroiche avventure di Odisseo e compagni, l’incontro con Polifemo, miti e leggende senza tempo, saranno raccontati con leggerezza e ironia dagli allievi della scuola “T. Tasso”: Daria Bagieva, Niccolò Cuoghi, Anastasia Curcio, Licia Della Monica, Giulia Felisati, Marianna Guccione, Laura Isede, Caterina Mantovani, Elisa Scurria, David Thika, Alexander Yankovskiy, Alexandra Yemmegne Fotso.

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La seconda fase del percorso avrà luogo mercoledì 1 giugno, alle ore 16.00, nell’ambito del progetto teatrale “Passi Sospesi” di Balamòs Teatro presso la Casa di Reclusione Femminile di Giudecca con la presentazione di “voci e suoni da un’avventura leggendaria” nell'edizione 2015. Saranno dunque protagonosti gli alunni frequentanti la prima media nello scorso anno scolastico: Margherita Bertieri, Catalina Bocsaneanu, Monica Isede, Leonardo Molinari, Filippo Nanni, Francesco Ranaudo, Umberto Rossi, Fausto Sapienza, Helin Tekdal.

Con questo progetto scuola e carcere si incontrano attraverso il teatro in una straordinaria occasione di formazione teatrale e umana.

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La terza e, per ora, ultima tappa del progetto vedrà ancora in scena lo stesso gruppo di allievi impegnati nella replica dello spettacolo lunedì 27 giugno, alle ore 17.00, presso il Teatro Comunale di Pennabilli, nell’ambito della scuola estiva del Master di 1° livello dell’Università di Ferrara “Tutela, diritti e protezione dei minori”.

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Il progetto di pedagogia teatrale di Balamòs Teatro, attuato alla scuola secondaria “T. Tasso” di Ferrara a partire dall’anno scolastico 2013-2014, nonostante tutte le difficoltà che il mondo della scuola è chiamato ad affrontare oggi, rappresenta per le giovani generazioni un’ottima opportunità di formazione attraverso le pratiche di laboratorio teatrale.

L’anima della proposta è il desiderio di stare insieme, di raccontarsi più che mostrarsi, di mettersi alla prova, di navigare in gruppo per scoprirsi e scoprire altri orizzonti possibili, di affrontare solidalmente paure, giudizi, conflitti.

Con una metodologia che tende, attraverso stimoli precisi, a rendere ciascuno protagonista del proprio percorso, dei propri personaggi e delle proprie interpretazioni. E con la presenza di un regista che si pone come pedagogo teatrale, accompagnatore, facilitatore, disponibile a fare rotta con i ragazzi tra i moti calmi e ondosi del lavoro teatrale, tra scoperte e frustrazioni, tra le bonacce e tempeste della crescita.

 

 

 

 

 

 

 

Progetto (R)esistenze 2016

ultima modifica 16/04/2016 18:19
Torna per l’undicesimo anno consecutivo il progetto e lo spettacolo “(R)esistenze – storie della Resistenza nel ferrarese” a cura di Balamòs Teatro, con sei repliche (dal 18 al 23 Aprile 2016), presso il Centro Teatro Universitario di Ferrara, riservate alle scuole medie di Ferrara e provincia e con repliche aperte anche ad un pubblico adulto previa prenotazione.

 

“(R)esistenze” è uno spettacolo teatrale basato su alcune microstorie di vita quotidiana e di fatti storici accaduti tra Ferrara e Porotto durante il periodo della Resistenza, protagonisti un gruppo di giovani ragazzi ferraresi.

Lo spettacolo è tratto dal libro di Nico Landi “Una storia di Storia”, ed è diretto da Michalis Traitsis, regista e pedagogo teatrale di Balamòs Teatro, con gli allievi del laboratorio teatrale del Centro Teatro Universitario di Ferrara Claudia Cincotti e Giuseppe Lipani e l’attrice e musicista Lara Patrizio. Disegno luci di Cristina Iasiello.

L’intento degli allievi del laboratorio teatrale, nel cui ambito si è originato lo spettacolo, è stato quello di vivificare ricordi, immagini, testimonianze, attraverso la rievocazione di storie, tramandate come orme preziose dalle persone che hanno vissuto un periodo di rara intensità politica, sociale ed esistenziale.

Lo spettacolo è stato espressamente immaginato per le giovani generazioni; ci si è accostati al tema della guerra e della resistenza con accenti delicati, nel tentativo di evitare toni celebrativi e retorici, per privilegiare un terreno sempre attuale di amicizie, solidarietà, tradimenti, sogni, amore.

Alle classi che hanno aderito al progetto si è proposta la lettura del libro, accessibile e intenso, di Nico Landi (il libro è stato ristampato nel 2011 dal Comune di Ferrara e ora è anche disponibile come e-book gratuitamente scaricabile: http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=3886), in modo tale da potersi confrontare, in seguito alla visione dello spettacolo, con il regista e gli attori in un dialogo aperto intorno a tutto ciò che gravita intorno al lavoro: la storia dell’Italia, ma in particolare quella ferrarese, in un periodo drammatico e complesso, le tecniche dell’adattamento del testo, la messa in scena, la recitazione, l’interpretazione musicale, l’utilizzo dei materiali scenici e tutto quello che stimola la curiosità e l’interesse del giovane pubblico.

Dalla nota della regia: Noi pensiamo che la Resistenza abbia ancora qualcosa da dire alle nuove generazioni, che valga la pena di insistere a mantenerla viva, ed accettare il rischio di passare per “pedanti”, custodi di un cerimoniale superato. Non si tratta di “beatificare” la Resistenza, ma di parlare di resistenti, tutti - donne, uomini in carne e ossa, giovani - alla ricerca di una via d’uscita dall’infamia e dal dolore di una guerra, a cui troppi avevano creduto, perché la strada che conduce alla deriva della libertà è lastricata di menzogne, amplificate dai media e digerite piano piano dall’opinione pubblica.

Ieri come oggi.

La primavera del ’45 ci stimola. La Resistenza non ha “predicato” la verità, è servita a testimoniarla. Ci ha lasciato un insegnamento che è sempre attuale: bisogna osare la speranza.

"(R)esistenze - storie della Resistenza nel ferrarese" 2016:

Lunedì 18/4 - ore 9.45 - Centro Teatro Universitario di Ferrara

Martedì 19/4 - ore 9.45 - Centro Teatro Universitario di Ferrara

Mercoledì 20/4 - ore 9.45 - Centro Teatro Universitario di Ferrara

Giovedì 21/4 – ore 9.45 - Centro Teatro Universitario di Ferrara

Venerdì 22/4 - ore 9.45 - Centro Teatro Universitario di Ferrara

Sabato 23/4 - ore 10.30 - I.C. G. Bentivoglio di Poggio Renatico (Fe)


La replica di Venerdì 22/4 è aperta ad un pubblico adulto previa prenotazione
info: 328 8120452, info@balamosteatro.org

 

progetto a cura di Balamòs Teatro - Associazione Culturale

in collaborazione con: ANPI Ferrara, Centro Teatro Universitario di Ferrara

e con il patrocinio di: Regione Emilia Romagna, Comune di Ferrara.

11 aprile 2016: "Uomo invisibile" di Paolo Musìo alla Casa di Reclusione Femminile Femminile di Giudecca

ultima modifica 07/04/2016 20:33
Balamòs Teatro: progetto teatrale "Passi Sospesi" negli Istituti Penitenziari di Venezia - Lo spettacolo “Uomo invisibile” di Paolo Musìo alla Casa di Reclusione Femminile di Giudecca

 

Nell’ambito del progetto teatrale “Passi Sospesi” di Balamòs Teatro negli Istituti Penitenziari di Venezia e in occasione delle celebrazioni della 54a Giornata Mondiale del Teatro e la 3a Giornata Nazionale di Teatro in Carcere, lunedì 11 aprile  alle ore 16 alla Casa di Reclusione Femminile di Giudecca (ingresso riservato agli autorizzati), sarà presentato lo spettacolo di Paolo Musìo “Uomo invisibile”.

Paolo Musio è attore e autore di testi teatrali e docente di recitazione all’Accademia Nazionale di Arte Drammatica Silvio D’Amico di Roma. Negli anni ha collaborato come attore con molti registi di rilievo come Mario Martone, Luca Ronconi, Theodoros Terzopoulos, Eimuntas Nekrosius, Giorgio Barberio Corsetti, Arturo Cirillo, Luigi Squarzina, Massimo Castri, Giovanni Testori, Werner Waas. Ha partecipato a numerose trasmissioni radiofoniche di Rai 3.

 

Uomo invisibile, da H.G. Wells e E. Cioran: testo, spazio scenico, interpretazione Paolo Musìo

Come in un teatro anatomico esaminiamo i poveri resti dell'identità dell'uomo occidentale o come in un'aula di tribunale ascoltiamo una testimonianza impossibile, o come in un reparto neonatale per adulti tra le macerie della nostra vita attiva, cerchiamo ancora una volta un principio di azione, un senso reinventato di partecipazione, un modo per uscire in strada con una rinnovata volontà di rinascita.

Il testo esplora il tema dell'invisibilità come condizione nel mondo contemporaneo attraverso la narrazione del romanzo di Wells ed il commento di Cioran dagli scritti L'inconveniente di essere nati e La tentazione di esistere.

Un uomo invisibile in viaggio attraverso l’Europa.

 

Dalla nota dell'autore: nel mese di Aprile 2016, con la presentazione dello spettacolo al Teatro Scientifico di Verona e a seguire alla Casa di Reclusione Femminile di Giudecca, avrà inizio il progetto "Uomo invisibile tour europeo". Visiterò teatri e luoghi inusuali, atelier di artisti e appartamenti privati, incontrerò cari amici, persone pensanti impegnate a vario titolo nella società, a vivere da cittadini in modo attivo in Europa oggi. Porterò con me, come per un viaggio in un nuovo medioevo, una sorta di icona portatile, una lastra di vetro trasparente, e un testo poco rassicurante, come uno specchio in cui leggere il nostro presente contraddittorio, in un tentativo di ricomposizione. È un viaggio la cui necessità risiede per me nel desiderio insopprimibile di dare con il mio lavoro una possibilità alla pace, e ad una pace duratura, raggiunta senza far sconti alla nostra coscienza, mentr e tutt’intorno c’è incertezza e paura, violenza solitudine ed egoismo.

Lo spettacolo di Paolo Musìo alla Casa di Reclusione Femminile di Giudecca è completamente gratuito e ha come obiettivo quello di ampliare, intensificare e diffondere la cultura teatrale dentro e fuori gli Istituti Penitenziari di Venezia.

Lo spettacolo “Cantica delle donne. Istantanee per una storia quasi universale” al Teatro Comunale di Casalmaggiore

ultima modifica 29/02/2016 18:45
Sabato 5 marzo alle ore 21 presso il Teatro Comunale di Casalmaggiore nell’ambito delle celebrazioni della Giornata Internazionale della Donna organizzate dalla locale Associazione M.I.A., in scena una nuova replica dello spettacolo teatrale “Cantica delle donne” diretto da Michalis Traitsis, regista e pedagogo teatrale di Balamòs Teatro e responsabile del progetto “Passi Sospesi” negli Istituti Penitenziari di Venezia. Partecipano le donne detenute della Casa di Reclusione Femminile di Giudecca, Nawal Boulahnane, Ileana Padeanu, Sara Zorzetto, voce fuori campo di “Venere” Ifeoma Ozoeze, voce e musiche dal vivo Lara Patrizio, contributo artistico di Patrizia Ninu, video e coordinamento tecnico di Marco Valentini, foto di Andrea Casari.

Dalla nota di regia: "Il lavoro si è incentrato sulla valorizzazione della ricchezza e della complessità della figura femminile attraverso testi, immagini, musiche, canzoni, danze, al femminile. Le voci delle donne detenute provano a imprimere ai testi un proprio, particolare moto e respiro. Ci siamo interrogati sulla giornata internazionale della donna e la giornata mondiale contro la violenza sulle donne, per la convinzione che ogni giorno dovrebbe essere quello giusto per essere dalla parte dei diritti e contro ogni discriminazione. Noi non abbiamo risposte, se non il bisogno di valorizzare la ricchezza e la complessità della figura femminile attraverso testi, immagini, musiche, canzoni, danze. Anche con il nostro pensare e sperimentare realmente insieme attraverso il teatro. Perché forse la più grande forza del teatro è quella di trasformare il dolore in poesia. E di restituirci e restituire bellezza".

 

info - prenotazioni: www.balamosteatro.org - 0375 43984, 328 8120452

Recensione dello spettacolo di Teresa Megale: http://drammaturgia.fupress.net/recensioni/recensione1.php?id=6358

"CANTICA DELLE DONNE" in scena a Pesaro

ultima modifica 10/12/2015 15:58
Balamòs Teatro - progetto teatrale “Passi Sospesi” Rassegna Nazionale di Teatro in Carcere “Destini Incrociati” Chiesa della Santissima Annunziata - Pesaro Domenica 13 Dicembre 2015, ore 17.00 “Cantica delle donne – istantanee per una storia quasi universale”

Domenica 13 dicembre 2015, presso la chiesa della Santissima Annunziata di Pesaro, alle ore 17.00, nell’ambito della rassegna nazionale di teatro in carcere “Destini Incrociati” (Pesaro, 11 – 13 Dicembre 2015), promosso dal Coordinamento Nazionale di Teatro in Carcere in collaborazione con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e l’Istituto Superiore di Studi Penitenziari, sarà replicato lo spettacolo teatrale “Cantica delle donne” diretto da Michalis Traitsis, regista e pedagogo teatrale di Balamòs Teatro e responsabile del progetto teatrale “Passi Sospesi” negli Istituti Penitenziari di Venezia, con le donne detenute della Casa di Reclusione Femminile di Giudecca, Nawal Boulahnane, Ileana Padeanu, Sara Zorzetto, voce fuori campo di “Venere” Ifeoma Ozoeze, partecipazione di Luminita Gheorghisor, collaborazione dell'attrice e musicista Lara Patrizio, contributo artistico di Patrizia Ninu, video di Marco Valentini, foto di Andrea Casari.


Dalla nota di regia: "Il lavoro si è incentrato sulla valorizzazione della ricchezza e della complessità della figura femminile attraverso testi, immagini, musiche, canzoni, danze, al femminile. Le voci delle donne detenute provano a imprimere ai testi un proprio, particolare, moto e respiro. Ci siamo interrogati se una giornata internazionale (giornata internazionale della donna, giornata mondiale contro la violenza sulle donne) abbia un senso per il rischio di mettere a posto coscienze o di solidarizzare solo per un giorno, per la convinzione che ogni giorno dovrebbe essere quello giusto per essere dalla parte dei diritti e contro ogni discriminazione. Noi non abbiamo risposte, se non il bisogno di valorizzare la richezza e la complessità della figura femminile attraverso testi, immagini, musiche, canzoni, danze, al femminile e a ritrovare un senso, ogni giorno. Anche con il nostro provare a pensarci e sperimentarsi realmente insieme, attraverso il teatro. Perchè forse la più grande forza del teatro è quella di trasformare il dolore in poesia. E di restituirci e restituire bellezza".

 

info: www.teatrocarcere.it - www.balamosteatro.org

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Leggi la recensione dello spettacolo di Teresa Megale

"APPUNTI ANTIGONE" alla Casa di reclusione femminile di Giudecca - martedì 24 novembre 2015

ultima modifica 21/11/2015 17:44
Con inizio alle ore 16.00 (ingresso riservato agli autorizzati), presso la Casa di Reclusione Femminile di Giudecca di Venezia, nell’ambito del progetto teatrale “Passi Sospesi” di Balamòs Teatro negli Istituti Penitenziari di Venezia e in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, viene presentato lo studio teatrale dal titolo "Appunti Antigone" diretto da Michalis Traitsis, regista e pedagogo teatrale di Balamòs Teatro.

 

Il lavoro è realizzato con gli allievi del laboratorio teatrale del Centro Teatro Universitario di Ferrara: Giulia Aguzzoni, Chiara Baroni, Michele Bononi, Claudia Cincotti, Riccardo Guidarini, Stefano Massarenti, Federica Mazza, Giulia Tiozzo e  con il contributo delle donne detenute della Casa di Reclusione Femminile di Giudecca, Venezia.

A Tebe la lotta tra due fratelli Eteocle e Polinice, l’uno difensore della città, l’altro aggressore, finisce con la morte di entrambi. Eteocle viene seppellito con tutti gli onori per volere del re Creonte, mentre Polinice, il nemico, rimane insepolto e la sua anima non potrà riposare. Antigone, sorella dei giovani morti e promessa sposa di Emone, figlio di Creonte, decide di sfidare quest’ultimo per dare sepoltura al fratello morto. L’altra sorella, Ismene, cerca di dissuaderla: è Creonte che stabilisce le leggi, e bisogna obbedire. Antigone è decisa a rendere onore al fratello. Creonte la condanna alla prigionia eterna, ma poi su consiglio di Tiresia, decide di liberarla. Troppo tardi: Antigone si è impiccata; Emone addolorato, si uccide; e alla notizia della morte del giovane anche la regina sua madre, Euridice, muore.

“Appunti Antigone”, articolato su alcuni quadri/situazioni del dramma di Sofocle, offre uno spunto di riflessione sul conflitto tra Antigone, giovane donna ma forte moralmente e decisa a rispettare le leggi non scritte della natura (fìsis), e la volontà di Creonte tesa a imporre la forza dello Stato e della legge (nòmos). Vengono inoltre messe a fuoco le dinamiche tra le due figure femminili delle sorelle.

Antigone ribelle, Antigone dolente, Antigone eroica, Antigone martire, Antigone figlia, ma soprattutto Antigone sorella, che si oppone alla legge della città in nome dei diritti sacri della famiglia e del sangue. Da quando Sofocle ha messo in scena la figlia di Edipo nel suo confronto epocale con il re di Tebe Creonte, il personaggio è stato elevato a modello della ribellione individuale contro la sopraffazione dello Stato e raramente ha potuto abbandonare questo ruolo. Dovunque ci siano discriminazioni razziali, conflitti, intolleranze religiose, dovunque una minoranza levi la sua voce a reclamare giustizia, Antigone torna ad assumere il ruolo dell’eroina che sfida i regimi totalitari in nome di una pietas universale che “si estende dai fratelli di sangue a tutti gli uomini sentiti come fratelli, superando cosi ogni ethos tribale-nazionale”.

Ismene non ha la tempra di Antigone ed esita subito, ponendo una serie di domande e non promettendo di slancio il suo aiuto come la sorella spera. Al contrario di Antigone, sarà proprio Ismene a ricordare che “le donne non sono capaci di tenere testa agli uomini” e che le donne “sono governate dai più forti” e che dunque è “loro dovere obbedire a questi ordini e ad altri ancora più ingrati”. Ismene è quindi consapevolmente sofferente per l’ingiustizia che stanno subendo, ma è priva di coraggio per reagire. Conclude infatti il colloquio con la sorella definendo per due volte “impossibile” quanto Antigone ha in mente di compiere. Dopo il confronto Ismene viene condotta al cospetto di Creonte: sembra avere un sussulto di orgoglio, assumendosi la propria parte di responsabilità e chiedendo alla sorella di “lasciarla morire, lasciarle venerare il morto insieme”. Quando infine Antigone viene condannata e portata via, Ismene nella sua pavidità può solo constatare: “che vita mi resta, sola, senza di lei?”. In queste parole c’è tutta la solitudine della vita che l’attende, senza nessun legame di sangue superstite e con il presunto disonore di appartenere ad una stirpe macchiata da orribili delitti.

"CANTICA DELLE DONNE" al Teatro Ca' Foscari di Venezia

ultima modifica 12/11/2015 09:19
Venerdì 13 Novembre 2015, presso il Teatro Ca’ Foscari di Venezia, alle ore 16.45, sarà replicato lo spettacolo teatrale “Cantica delle donne” diretto da Michalis Traitsis, regista e pedagogo teatrale di Balamòs Teatro, collaboratore del CTU e responsabile del progetto teatrale “Passi Sospesi” negli Istituti Penitenziari di Venezia.

In scena le donne detenute della Casa di Reclusione Femminile di Giudecca: Nawal Boulahnane, Ileana Padeanu, Sara Zorzetto, voce fuori campo di “Venere” Ifeoma Ozoeze, partecipazione di Luminita Gheorghisor, collaborazione dell'attrice e musicista Lara Patrizio, contributo artistico di Patrizia Ninu, video di Marco Valentini, foto di Andrea Casari.

Il lavoro si è incentrato sulla valorizzazione della ricchezza e della complessità della figura femminile attraverso testi, immagini, musiche, canzoni, danze, al femminile. Le voci delle donne detenute provano a imprimere ai testi un proprio, particolare, moto e respiro.

A seguito dello spettacolo, alle ore 18, si svolgerà un pubblico dibattito moderato da Pietro Basso, professore del Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali e direttore del Master in Immigrazione all’Università Ca’ Foscari.

L’iniziativa è ideata e promossa da Balamòs Teatro, Master sull’Immigrazione di Ca’ Foscari, Teatro Ca’ Foscari, Ca’ Foscari Challenge School e Ca’ Foscari Sostenibile.

 

ingresso libero

www.unive.it - www.masterim@unive.it - tel. 0412346019

recensione dello spettacolo di Teresa Megale: http://drammaturgia.fupress.net/recensioni/recensione1.php?id=6358 e nelle News del sito CTU.

Appunti Antigone - Studio teatrale in scena martedì 10 novembre 2015

ultima modifica 04/11/2015 20:36
Martedì 10 Novembre 2015, alle ore 18.30 (ingresso su prenotazione), al termine del Convegno Internazionale di Studi "Sofocles’ Day" organizzato nell’ambito del Dottorato in Scienze Umane dell'Università di Ferrara viene presentato nella sala del CTU un breve studio teatrale dal titolo "Appunti Antigone" diretto da Michalis Traitsis, regista e pedagogo teatrale di Balamòs Teatro.

 

"Appunti Antigone" è realizzato con gli allievi del laboratorio teatrale del CTU: Giulia Aguzzoni, Chiara Baroni, Michele Bononi, Claudia Cincotti, Riccardo Guidarini, Stefano Massarenti, Federica Mazza, Giulia Tiozzo.

A Tebe la lotta tra due fratelli Eteocle e Polinice, l’uno difensore della città, l’altro aggressore, finisce con la morte di entrambi. Eteocle viene seppellito con tutti gli onori per volere del re Creonte, mentre Polinice, il nemico, rimane insepolto e la sua anima non potrà riposare. Antigone, sorella dei giovani morti e promessa sposa di Emone, figlio di Creonte, decide di sfidare quest’ultimo per dare sepoltura al fratello morto. L’altra sorella, Ismene, cerca di dissuaderla: è Creonte che stabilisce le leggi, e bisogna obbedire. Antigone è decisa a rendere onore al fratello. Creonte la condanna alla prigionia eterna, ma poi su consiglio di Tiresia, decide di liberarla. Troppo tardi: Antigone si è impiccata; Emone addolorato, si uccide; e alla notizia della morte del giovane anche la regina sua madre, Euridice, muore.

“Appunti Antigone”, articolato su alcuni quadri/situazioni del dramma di Sofocle, offre uno spunto di riflessione sul conflitto tra Antigone, giovane donna ma forte moralmente e decisa a rispettare le leggi non scritte della natura (fìsis), e la volontà di Creonte tesa a imporre la forza dello Stato e della legge (nòmos). Vengono inoltre messe a fuoco le dinamiche tra le due figure femminili delle sorelle.

Antigone ribelle, Antigone dolente, Antigone eroica, Antigone martire, Antigone figlia, ma soprattutto Antigone sorella, che si oppone alla legge della città in nome dei diritti sacri della famiglia e del sangue. Da quando Sofocle ha messo in scena la figlia di Edipo nel suo confronto epocale con il re di Tebe Creonte, il personaggio è stato elevato a modello della ribellione individuale contro la sopraffazione dello Stato e raramente ha potuto abbandonare questo ruolo. Dovunque ci siano discriminazioni razziali, conflitti, intolleranze religiose, dovunque una minoranza levi la sua voce a reclamare giustizia, Antigone torna ad assumere il ruolo dell’eroina che sfida i regimi totalitari in nome di una pietas universale che “si estende dai fratelli di sangue a tutti gli uomini sentiti come fratelli, superando cosi ogni ethos tribale-nazionale”.

Ismene non ha la tempra di Antigone ed esita subito, ponendo una serie di domande e non promettendo di slancio il suo aiuto come la sorella spera. Al contrario di Antigone, sarà proprio Ismene a ricordare che “le donne non sono capaci di tenere testa agli uomini” e che le donne “sono governate dai più forti” e che dunque è “loro dovere obbedire a questi ordini e ad altri ancora più ingrati”. Ismene è quindi consapevolmente sofferente per l’ingiustizia che stanno subendo, ma è priva di coraggio per reagire. Conclude infatti il colloquio con la sorella definendo per due volte “impossibile” quanto Antigone ha in mente di compiere. Dopo il confronto Ismene viene condotta al cospetto di Creonte: sembra avere un sussulto di orgoglio, assumendosi la propria parte di responsabilità e chiedendo alla sorella di “lasciarla morire, lasciarle venerare il morto insieme”. Quando infine Antigone viene condannata e portata via, Ismene nella sua pavidità può solo constatare: “che vita mi resta, sola, senza di lei?”. In queste parole c’è tutta la solitudine della vita che l’attende, senza nessun legame di sangue superstite e con il presunto disonore di appartenere ad una stirpe macchiata da orribili delitti.

Programma del Convegno:

UNIVERSITÀ DI FERRARA

Istituto Universitario di Studi Superiori - Dipartimento di Studi Umanistici - Dottorato in Scienze Umane
Convegno Internazionale di Studi
III Sophocles’ Day
Martedì, 10 Novembre 2015
IUSS, Via delle Scienze, 41/B, Aula 1


Ore 9.30 Saluti e apertura dei lavori.
Ore 10.00 I Sessione
Presiede: ALESSANDRO IANNUCCI (Università di Bologna).
GIULIO GUIDORIZZI (Università di Torino) - Il trauma e la memoria: il ricordo del male in Trachinie, Filottete ed Elettra.
ROBERT WALLACE (Northwestern University, Ill.) - Le difficoltà con Elettra.
Coffee break
LOWELL EDMUNDS (Rutgers University, NJ) - Il figlio maledetto dal padre nell’Edipo a Colono.

Ore 15.30 II Sessione
Presiede: LORENZO PERILLI (Università di Roma II – Tor Vergata).
EMILY ALLEN-HORNBLOWER (Rutgers University, NJ) - Gerarchie di sofferenza: la violenza messa in scena nelle Trachinie di Sofocle.
XAVIER RIU (Universitat de Barcelona) - Sofocle nella Poetica di Aristotele.
Coffee break
SILVIA MILANEZI (Université de Paris-Est Créteil Val-de-Marne) - Sofocle nei documenti ufficiali ateniesi.


Ore 18.30
Appunti Antigone, studio teatrale ispirato all’Antigone di Sofocle, diretto da MICHALIS TRAITSIS, con gli allievi del Laboratorio CTU, Via Savonarola, 19.


Comitato scientifico: Angela M. Andrisano, Giulio Guidorizzi, Daniele Seragnoli.
Segreteria: Cinzia Boccaccini, e-mail: cboccaccini@libero.it

“Voci e suoni da un’avventura leggendaria” al Festival nazionale di teatro scuola di Altopascio

ultima modifica 03/11/2015 12:40
Realizzato nell'ambito del progetto teatrale “Sguardi diversi” lo spettacolo teatrale diretto da Michalis Traitsis di Balamòs Teatro con gli alunni delle classi medie della scuola secondaria di I grado “T. Tasso” di Ferrara, in scena al Festival nazionale di teatro scuola “Strade Maestre” - Altopascio (LU) – sabato 7 novembre 2015.

Tratto dall’ avventura di Odisseo e dei suoi compagni all’isola dei Ciclopi lo spettacolo teatrale “Voci e suoni da un’avventura leggendaria” sarà presente come progetto speciale al Festival “Strade Maestre” di Altopascio in provincia di Lucca (5–8 Novembre 2015) nella giornata di Sabato 7 Novembre, con una replica per le scuole e una per gli operatori del settore.

Lo spettacolo fa parte del progetto teatrale “Sguardi diversi”, rivolto ogni anno agli alunni delle prime classi medie della scuola secondaria di I grado “T. Tasso” di Ferrara diretto da Michalis Traitsis con la collaborazione della musicista Martina Monti e promosso dall’Osservatorio Adolescenti del Servizio Giovani del Comune di Ferrara in collaborazione con l’Ufficio Alunni Stranieri dell’Istituzione Servizi Educativi, Scolastici e per le Famiglie del Comune di Ferrara.

Le eroiche avventure, i miti e leggende senza tempo di Odisseo e dei suoi compagni vengono raccontate con leggerezza e ironia dagli allievi del laboratorio teatrale Margherita Bertieri, Catalina Bocsaneanu, Monica Isede, Leonardo Molinari, Filippo Nanni, Francesco Ranaudo, Umberto Rossi, Fausto Sapienza, Helin Tekdal. Alla trasferta di Altopascio saranno presenti anche le insegnanti della scuola “T. Tasso” e referenti delle attività teatrali, Maria Teresa Scaramuzza e Livia Bonfà.

“Voci e suoni da un’avventura leggendaria”, è stato presentato dall’11 al 15 Maggio 2015 presso il Centro Teatro Universitario di Ferrara e ha chiuso la stagione Teatro Ragazzi 2014-2015 del Teatro Comunale di Ferrara.

Il progetto educativo “Sguardi diversi”, presente nella scuola media “T. Tasso” a partire dall’anno scolastico 2013-2014, nonostante tutte le difficoltà che affronta il mondo della scuola oggi rappresenta un’ottima opportunità di formazione attraverso le pratiche di laboratorio teatrale per le giovani generazioni. L’anima della proposta è il desiderio di stare insieme, di raccontarsi più che mostrarsi, di mettersi alla prova, di navigare insieme per scoprirsi e scoprire altri orizzonti possibili, di affrontare insieme paure, giudizi, conflitti. Con una metodologia che tende, attraverso stimoli precisi, a rendere ciascuno protagonista del proprio percorso, dei propri personaggi e delle proprie interpretazioni. E con il regista che si propone come pedagogo teatrale, accompagnatore, facilitatore, disponibile a navigare con i ragazzi tra i moti calmi e ondosi del lavoro teatrale, tra scoperte e frustrazioni, tra le bonacce e tempeste della crescita.

PER QUATTRO GIORNI ALTOPASCIO DIVENTA LA CITTÀ DEL FARE E DEL VEDERE TEATRO

“Vi sono luoghi del corpo e dell’anima, della festa e del rito, della ragione e dell’emozione, della memoria e dell’attualità. Luoghi di esperienza, di tensione utopica, di domande e risposte sulla condizione umana. Vi sono luoghi segreti che attraversano i confini della memoria ed entrano nel mondo del desiderio. Luoghi che si animano e vivono solo in presenza delle persone di ogni età, che a quei luoghi con/vengono per libera scelta. Lì vivono, tra memoria e desiderio, costruendo la comunità e la città. A queste persone s’è attribuito un ruolo: attore e spettatore. A questi luoghi dell’azione psicofisica s’è dato un nome: teatro, luogo dello sguardo. Un nome, uno spazio, una funzione che, nel corso del tempo, hanno assunto molte forme e significati. Il teatro, tuttavia, non può esserci senza un luogo, senza un pubblico, senza una comunità.” (Loredana Perissinotto)

Con 8 scuole provenienti da ogni parte d’Italia e una scuola estera, "Strade Maestre" si configura come il luogo di “incrocio”, il punto ideale che parte da Santiago di Compostela ed arriva fino ad Ostuni e vede in Altopascio lo spazio ideale di accoglienza come nella sua migliore tradizione storica.

"Strade Maestre" è occasione di incontro, scambio e confronto tra gli spettacoli, ma anche luogo di condivisione di nuove esperienze. In matinée e in serale, tutti insieme al Teatro Puccini per gli spettacoli, mentre nei pomeriggi, i ragazzi, suddivisi in gruppi misti partecipano ai laboratori guidati dagli operatori Agita. Nei “laboratori del fare teatro” si condividono le metodologie e le pratiche dei diversi linguaggi teatrali. Nei laboratori del vedere teatro, detti “salotti teatrali” due gruppi coadiuvati da un operatore si incontrano in un gioco di ruoli che privilegia l'ascolto, la proposta, la riflessione congiunta su quanto fatto e visto. Un momento di approfondimento per gli addetti ai lavori sarà il convegno “Strade Maestre: progettare per il futuro”. Non mancheranno le sorprese tra le quali "da Altopascio a Montecarlo / andata e ritorno", dono teatrale dello staff a tutte le scuole.

Strade Maestre ha lo scopo principale di:

favorire conoscenza e scambi tra le scuole partecipanti; attivare incontri di confronto sul “vedere teatro”; programmare attività laboratoriali per l’aggregazione dei giovani; organizzare strutturati momenti di riflessione teorica per gli adulti;  sviluppare incontri di scambio coi mediatori teatrali delle diverse realtà territoriali; curare il processo di formazione individuale, tenendo conto sia delle competenze e vocazioni personali, sia di carenze e bisogni evidenziati nel corso dell’attività.

Un grazie particolare al Sindaco, alla Giunta Comunale e all’Amministrazione tutta che sostiene e crede fortemente in questo progetto.

AGITA - Associazione Nazionale per la Promozione e la Ricerca Teatrale nella Scuola e nel Sociale

IL CTU A UNIFESTIVAL 2015 - Spettacolo "Cantica delle donne"

ultima modifica 15/09/2015 10:14
Domenica 27 settembre, ore 17, il CTU ospita lo spettacolo "Cantica delle donne" creato dalle detenute dell’Istituto penale femminile di Giudecca a Venezia e diretto da Michalis Traitsis.
IL CTU A UNIFESTIVAL 2015 - Spettacolo "Cantica delle donne"

Cantica delle donne - foto di scena

 

Da diversi anni Michalis Traitsis, regista e pedagogo teatrale di Balamòs Teatro, è responsabile del progetto teatrale “Passi Sospesi” negli Istituti Penitenziari di Venezia, con il partenariato scientifico del Centro Teatro Universitario di Ferrara.

Nell'ambito di tale progetto in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne del 2014 è nato lo studio teatrale "Cantica delle donne" che, oltre a un gruppo di detenute, vede in scena l’attrice e musicista Lara Patrizio. Al lavoro ha inoltre collaborato Patrizia Ninu.

"Ci siamo interrogati se una giornata internazionale abbia un senso - afferma Michalis Traitsis - per il rischio di mettere a posto coscienze o di solidarizzare solo per un giorno, per la convinzione che ogni giorno dovrebbe essere quello giusto per essere dalla parte dei diritti e contro ogni discriminazione. Noi non abbiamo risposte, se non il bisogno di esserci comunque e di provare, attraverso poesie e canti di donne, a ritrovare un senso, ogni giorno. Anche con il nostro provare a pensarci e sperimentarci realmente insieme, attraverso il teatro. Perché forse la più grande forza del teatro è quella di trasformare il dolore in poesia. E di restituirci e restituire bellezza. Anche se, come scriveva Reyhaneh Jabbari, la ragazza iraniana impiccata il 25 Ottobre 2014 con l'accusa di avere ucciso il suo presunto stupratore, al termine di un processo lacunoso: “... non sono tempi per la bellezza, madre. La bellezza dell’aspetto, la bellezza dei pensieri e dei desideri, una bella scrittura, la bellezza degli occhi e dello sguardo, e persino la bellezza di una voce. Il mondo non ci ama.”

Con la "Cantica" si intende restituire valore alla ricchezza e alla complessità della figura femminile attraverso
testi letterari e poetici, immagini, musiche, canzoni, danze, composti da donne e per le donne.

Dopo essere stato replicato a Venezia per due volte alla Giudecca nel 2014 e al Teatro Groggia in occasione dello scorso 8 marzo, l'evento approda ora all'Università di Ferrara a conclusione delle due giornate dedicate al teatro promosse dal Centro Teatro Universitario all'interno di Unifestival 2015.

Ingresso gratuito ma, data la dimensione della sala è OBBLIGATORIA LA PRENOTAZIONE:

Balamòs Teatro tel. 328 8120452, oppure inviando una mai a: info@balamosteatro.org


 

La scuola e il carcere si incontrano a Venezia - 3 giugno 2015

ultima modifica 02/06/2015 17:19
Nell’ambito del progetto teatrale “Passi Sospesi” di Balamòs Teatro presso la Casa di Reclusione Femminile di Giudecca viene presentato a un pubblico di detenute, operatori e operatrici e altri invitati lo studio teatrale “Voci e suoni da un’avventura leggendaria” nella versione del 2014.

Per questo importante appuntamento di alto valore sociale e formativo, accompagnati da un gruppo di famigliari e insegnanti, saranno "in scena", sotto la direzione di Michalis Traitsis gli alunni del laboratorio teatrale “Sguardi diversi” frequentanti le prime classi della scuola media "T.Tasso" di Ferrara nell'anno scolastico 2013-14: Claudia Berti, Davide Brescanzin, Luca Condotta, Madi Daoudi, Stella Guzzi, Viktoria Khramtsova, Michael Magri, Veronica Racovita, Luminita Sava, Sergio Stumbo, Maria Adriana Tuzi, Stella Valery, Maria Viktoria Voloshyn, Danny Vommaro.

Il progetto "Sguardi diversi" è promosso dall’Osservatorio Adolescenti del Servizio Giovani del Comune di Ferrara in collaborazione con l’Ufficio Alunni Stranieri dell’Istituzione Servizi Educativi, Scolastici e per le Famiglie del Comune di Ferrara e con il sostegno del Centro Teatro Universitario.

Il progetto di pedagogia teatrale di Balamòs Teatro attuato nella scuola media “T. Tasso” a partire dall’anno scolastico 2013-2014, nonostante tutte le difficoltà che affronta il mondo della scuola oggi, rappresenta un’ottima opportunità di formazione e di crescita attraverso le pratiche di laboratorio teatrale per le giovani generazioni.

Allo stesso modo la pluriennale presenza di laboratori teatrali presso gli istituti penitenziari della città lagunare, con il partenariato del CTU di Ferrara, offre a chi vive in stato di detenzione una altrettanto straordinaria opportunità per dare libero flusso a emozioni e sentimenti rimossi e repressi dalla contenzione carceraria, favorendo cooperazione, solidarietà, scambio con gli altri.

Scuola e carcere dunque possono incontrarsi nel segno della reciprocità, per modificxare sguardi e azioni, per superare le barriere del pregiudizio, per creare un efficace ponte fra il "dentro e il fuori"al servizio della comunità, valido sia per gli adulti sia soprattutto per le giovani generazioni.

"Voci e suoni da un’avventura leggendaria" - 11-15 maggio 2015

ultima modifica 20/05/2015 12:16
Presentazione dello studio teatrale conclusivo del progetto “Sguardi diversi” 2014 – 2015, promosso dall’Osservatorio Adolescenti del Servizio Giovani del Comune di Ferrara in collaborazione con l’Ufficio Alunni Stranieri dell’Istituzione Servizi Educativi, Scolastici e per le Famiglie del Comune di Ferrara, rivolto agli alunni delle classi medie della scuola “T. Tasso”.
Tratto dall’incredibile avventura di Odisseo e i suoi compagni all’isola dei Ciclopi, lo studio teatrale è diretto da Michalis Traitsis, con la partecipazione di Martina Monti (musiche dal vivo) disegno luci di Cristina Iasiello.
Le eroiche avventure, i miti e leggende senza tempo, sono raccontati con leggerezza e ironia dagli alunni della scuola media “T. Tasso” di Ferrara: Margherita Bertieri, Catalina Bogsaneanu, Francesco Delvecchio, Monica Isede, Leonardo Molinari, Filippo Nanni, Francesco Ranaudo, Umberto Rossi, Fausto Sapienza, Helin Tekdal.

11 maggio: Sala del Centro Teatro Universitario, via Savonarola 19, ore 17,30 (prova aperta)

12 maggio: Sala del Centro Teatro Universitario, via Savonarola 19, ore 10.00 (replica riservata alle classi medie della scuola “T. Tasso”)

13 maggio: Sala del Centro Teatro Universitario, via Savonarola 19, ore 18.00 (replica riservata alle famiglie e al pubblico esterno previa prenotazione a: info@balamosteatro.org)

14-15 maggio: Sala del Centro Teatro Universitario, via Savonarola 19, ore 10 (due repliche riservate alla scuola media "Dante Alighieri", alla scuola primaria “A. Costa” e alla secondaria di Mirabello, a chiusura  della stagione “Teatro Ragazzi” del Teatro Comunale di Ferrara)

Durata: 60’

L’anima della proposta è il desiderio di stare insieme, di raccontarsi più che mostrarsi, di mettersi alla prova, di navigare insieme per scoprirsi e scoprire altri orizzonti possibili, di affrontare insieme paure, giudizi, conflitti.

Con una metodologia che tende, attraverso stimoli precisi, a rendere ciascuno protagonista del proprio percorso, dei propri personaggi e delle proprie interpretazioni.

Con il regista che si propone come pedagogo teatrale, accompagnatore, facilitatore, disponibile a navigare con i ragazzi tra i moti calmi e ondosi del lavoro teatrale, tra scoperte e frustrazioni, tra le bonacce e tempeste della crescita.

Progetto “(R)esistenze” 2015

ultima modifica 08/04/2015 20:37
Spettacolo teatrale basato su alcune microstorie di vita quotidiana e di fatti storici accaduti tra Ferrara e Porotto durante il periodo della Resistenza, protagonisti un gruppo di giovani ragazzi ferraresi.

La vita quotidiana, la morte, la guerra, la festa, l’amore, il lutto, la città, la lotta, le rovine, infine la pace: esistere e resistere.

“Noi pensiamo che la Resistenza abbia ancora e sempre qualcosa da dire. La Primavera del ’45 ci stimola”: 51 repliche in dieci anni.

Torna per il decimo anno consecutivo il progetto e lo spettacolo “(R)esistenze – storie della Resistenza nel ferrarese” a cura di Balamòs Teatro, con sei repliche (dal 13 al 18 Aprile), riservate alle scuole medie di Ferrara e provincia (la replica del venerdì 17 Aprile al Teatro Verdi di Porotto è aperta anche al pubblico adulto).

Lo spettacolo è tratto dal libro di Nico Landi “Una storia di Storia”, ed è diretto da Michalis Traitsis, regista e pedagogo teatrale di Balamòs Teatro, con gli allievi del laboratorio teatrale del Centro Teatro Universitario di Ferrara Claudia Cincotti e Giuseppe Lipani e l’attrice e musicista Lara Patrizio. Disegno luci di Cristina Iasiello.

L’intento degli allievi del laboratorio teatrale, nel cui ambito si è originato lo spettacolo, è stato quello di vivificare ricordi, immagini, testimonianze, attraverso la rievocazione di storie, tramandate come orme preziose dalle persone che hanno vissuto un periodo di rara intensità politica, sociale ed esistenziale.

Lo spettacolo è stato espressamente immaginato per le giovani generazioni; ci si è accostati al tema della guerra e della resistenza con accenti delicati, nel tentativo di evitare toni celebrativi e retorici, per privilegiare un terreno sempre attuale di amicizie, solidarietà, tradimenti, sogni, amore.

Alle classi che hanno aderito al progetto si è proposta la lettura del libro, accessibile e intenso, di Nico Landi (il libro è stato ristampato nel 2011 dal Comune di Ferrara e ora è anche disponibile come e-book gratuitamente scaricabile: http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=3886), in modo tale da potersi confrontare, in seguito alla visione dello spettacolo, con il regista e gli attori in un dialogo aperto intorno a tutto ciò che gravita intorno al lavoro: la storia dell’Italia, ma in particolare quella ferrarese, in un periodo drammatico e complesso, le tecniche dell’adattamento del testo, la messa in scena, la recitazione, l’interpretazione musicale, l’utilizzo dei materiali scenici e tutto quello che stimola la curiosità e l’interesse del giovane pubblico.

Dalla nota della regia: “Noi pensiamo che la Resistenza abbia ancora qualcosa da dire alle nuove generazioni, che valga la pena di insistere a mantenerla viva, ed accettare il rischio di passare per “pedanti”, custodi di un cerimoniale superato. Non si tratta di “beatificare” la Resistenza, ma di parlare di resistenti, tutti - donne, uomini in carne e ossa, giovani - alla ricerca di una via d’uscita dall’infamia e dal dolore di una guerra, a cui troppi avevano creduto, perché la strada che conduce alla deriva della libertà è lastricata di menzogne, amplificate dai media e digerite piano piano dall’opinione pubblica. Ieri come oggi.La primavera del ’45 ci stimola. La Resistenza non ha “predicato” la verità, è servita a testimoniarla. Ci ha lasciato un insegnamento che è sempre attuale: bisogna osare la speranza”.

Il programma completo:

Lunedì 13/4 - ore 9.45 - Centro Teatro Universitario di Ferrara

Martedì 14/4 - ore 9.45 - Centro Teatro Universitario di Ferrara

Mercoledì 15/4 - ore 9.45 - Centro Teatro Universitario di Ferrara

Giovedì 16/4 – ore 10.30 – I.C. G. Bentivoglio di Poggio Renatico (Fe)

Venerdì 17/4 - ore 10.30 – Teatro Verdi – Porotto (Fe)

Sabato 18/4 - ore 9.45 - Centro Teatro Universitario di Ferrara

info: 328 8120452 - info@balamosteatro.org -  www.balamosteatro.org


progetto a cura di Balamòs Teatro - Associazione Culturale

in collaborazione con: ANPI Ferrara, Centro Teatro Universitario di Ferrara

e con il  patrocinio di:

Regione Emilia Romagna, Comune di Ferrara, Provincia di Ferrara.

 

 

"Noi, con le braccia alzate…" Martedì 27 gennaio 2015, Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza, Corso Ercole I d’Este 37, ore 17

ultima modifica 18/01/2015 22:31
Azione scenica liberamente ispirata a E. Springer, "L’eco del silenzio" e H. Schneider, "La baracca dei tristi piaceri", con testimonianze di voci di donne e di Primo Levi e testi poetici di B. Brecht e G. Heym. Nell’ambito delle iniziative ferraresi per il "Giorno della Memoria 2015”. Con la collaborazione di "se@unife - Centro di tecnologia per la comunicazione, l’innovazione e la didattica a distanza"

Noi, con le braccia alzate…

 

Elaborazione drammaturgica, organizzazione scenica e regia video di Daniele Seragnoli, con gli allievi e le allieve del Centro Teatro Universitario di Ferrara e del Corso di laurea “Tecniche della riabilitazione psichiatrica”

Voci e corpi in scena: Giulia Aguzzoni, Giuseppe Lipani, Alessandro Tagliati, Giulia Tiozzo, Flavia Tisato, Alessandra Tracchi

Colori emozionali: Paola Zannini

Presenze (corpi, volti e sguardi): Giulia Battaglia, Aurora Bertelli, Sofia Bongiovanni, Amalia Intermite, Lara Menegatti, Martina Succi Cimentini, Arianna Trentini, Eleonora Turcati, Paola Zannini

Riprese e montaggio video: Sara Guberti, Andrea Trevisani

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All’inizio c’era Berlino… anni Venti… la città cantata dai poeti e popolata dagli intellettuali e dagli artisti che si incontravano al Romanische Café… la bellezza di Josephine Baker che porta in Germania il charleston con la sua apparizione nel 1926 al Nelson-Theater sul Kurfürstendamm… la Berlino dell’Opera da tre soldi di Bertolt Brecht, del cinema, dei numerosi spettacoli di intrattenimento e varietà che accendevano la vita notturna… gli spazi della vita quotidiana migliorati anche dalla prima autostrada al mondo, un moderno aeroporto, la Torre della Radio… ma sullo sfondo vi sono anche le forti contraddizioni sociali della Germania del primo dopoguerra, la disoccupazione, la crisi economica, la Repubblica di Weimar… Fino all’arrivo dell’ “imbianchino” Hitler… Il resto è storia sin troppo nota, fino alla “soluzione finale”.

Il disastro di quel periodo lascia ancora sin troppo spazio a nuove scoperte e testimonianze, finché vi saranno vivi a testimoniare… storie di violenza e sopraffazione che non riguardano solo gli ebrei ma anche coloro che entrano in contatto con loro, come la vicenda di Marie Sanders nel 1935, bollata di infamia solo per essersi innamorata di un giovane ebreo… ma ancor più un disprezzo generalizzato che penetra in molte esistenze.

“L’immane tragedia della Shoah – è stato scritto – può essere interpretata anche come l’esito di molteplici espressioni di odio radicale, compreso quello nei confronti delle donne”.

Perché le donne? Si chiedono Dalia Ofer e Lenore J. Wetzman, curatrici del libro Women in the Holocaust. Le donne come “anello debole”, ma in realtà in grado di fare emergere tutto il loro coraggio una volta poste in condizione di vulnerabilità estrema, capaci di fornirci ancora oggi una testimonianza e una lezione di resistenza morale, dalle vessazioni nella vita quotidiana, ai campi di concentramento e di sterminio. Fino al canto desolato della madre che perde il figli accecato e ingannato dalla sirena hitleriana…

Facendo ricorso a molti e differenti materiali, abbiamo scelto, nel nostro lavoro, non il percorso del racconto lineare ma un montaggio di situazioni anche emozionali, come il teatro ci insegna e come gli inserti video e musicali indicano… un crescendo di frammenti che possano indurre a riflettere anche o soprattutto sulla più stringente attualità, poiché quelle condizioni, quell’odio e quelle violenze, sia pure sotto diverso nome, sono ancora vivi e quotidiani… All’interno del percorso si colloca tuttavia una storia particolare, quella dei Sonderbauten, i bordelli attrezzati in una dozzina di lager tra il 1942 e il ’45 su idea di Heinrich Himmler, per aumentare la produttività dei prigionieri offrendo loro lo “svago” della prostituzione. E’ una storia, in questo caso,  di ulteriore indicibile violenza nei confronti delle donne non ebree poiché queste furono escluse in quanto ritenute soggetti contaminanti la purezza della razza ariana. Ma è anche un panorama di bestialità morale che accomuna donne e uomini, tutti indistintamente vittime ma anche figure costrette ad abbrutirsi l’un l’altra all’interno del medesimo destino di sopraffazione e di lotta per vivere.

 


CANTICA DELLE DONNE - Martedì 16 novembre ore 16

ultima modifica 23/11/2014 18:43
Balamòs Teatro presenta lo spettacolo "Cantica delle donne", presso la Casa di Reclusione Femminile di Giudecca, nell’ambito del progetto teatrale Passi Sospesi e in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne,
“Cantica delle donne – istantanee per una storia universale” è uno spettacolo diretto da Michalis Traitsis, con le donne detenute dell’Istituto Penitenziario Femminile di Venezia, la collaborazione dell’attrice e musicista Lara Patrizio e il contributo artistico di Patrizia Ninu.

Il 17 dicembre del 1999 l’Assemblea generale dell’Onu ha fissato per il 25 novembre la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della violenza contro le donne. In tutto il mondo il 25 novembre è giornata di iniziative di varia natura per sensibilizzare, ricordare, mobilitare, denunciare.

Ci siamo interrogati se questo abbia un senso, per il rischio di mettere a posto coscienze o di solidarizzare solo per un giorno, per la convinzione che ogni giorno dovrebbe essere quello giusto per essere dalla parte dei diritti e contro ogni discriminazione. Noi non abbiamo risposte, se non il bisogno di esserci comunque e di provare, attraverso poesie e canti di donne, a ritrovare un senso, ogni giorno. Anche con il nostro provare a pensarci e sperimentarci realmente insieme, attraverso il teatro. Perché forse la più grande forza del teatro è quella di trasformare il dolore in poesia. E di restituirci e restituire bellezza.

Anche se, come scriveva Reyhaneh Jabbari, la ragazza iraniana impiccata il 25 Ottobre 2014 per aver ucciso il suo stupratore, “... non sono tempi per la bellezza, madre. La bellezza dell’aspetto, la bellezza dei pensieri e dei desideri, una bella scrittura, la bellezza degli occhi e dello sguardo, e persino la bellezza di una voce. Il mondo non ci ama.”

“Una questione di vita e di morte - Veglia per E. E.” di e con Luca Radaelli

ultima modifica 19/09/2014 09:48
Spettacolo teatrale nell'ambito del programma partecipato di Internazionale a Ferrara 2014 - Giovedì 2 ottobre 2014, ore 20, presso l’Aula Magna Drigo del Dipartimento di Studi Umanistici, via Paradiso 12. Ingresso libero fino a esaurimento dei 200 posti disponibili. Prenotazioni tramite mail indirizzata a: conversazionilutto@unife.it

Il caso di Eluana Englaro è noto. Se ne è discusso e polemizzato a lungo, prima e dopo la sua scomparsa avvenuta il 9 febbraio 2009 quando il padre Beppino riuscì finalmente a fare rispettare la volontà della figlia di essere lasciata morire dopo 17 anni e 22 giorni di stato vegetativo a seguito di un incidente stradale.

Con la rara efficacia che il linguaggio teatrale possiede ora la vicenda della giovane donna rivive tramite l’evento “Una questione di vita e di morte - Veglia per E. E.” di e con Luca Radaelli, scritto con il contributo e la collaborazione di Beppino Englaro e del suo libro “Eluana. La libertà e la vita”.

In tutte le culture – come dichiara l’autore – la morte è un fatto naturale. Dall’Irlanda all’isola di Bali, dalla Calabria alle steppe russe, le comunità si riuniscono a vegliare il morto con canti e racconti, mangiando o bevendo. Luca Radaelli riprende questa tradizione e propone una veglia, laica, anche per chi non ha avuto questa possibilità: oltre alla mera osservanza dei riti, l’umano sentire impone cura e rispetto per chi muore,  conforto e consolazione per chi rimane.

Nel caso “Englaro”, si è assistito a una sorta di veglia mediatica a reti unificate, dove la pietà è stata sostituita da una dura polemica nata dall’ idea che esistano una cultura della vita opposta ad una cultura della morte, in una società che pensa di difendersi dalla morte stessa rimuovendola, occultandola, o all’opposto, esponendola a un distorto senso di visibilità. Occorre, invece, parlarne. Ripercorrendo Dante, Shakespeare e Sofocle, lo spettacolo teatrale di Luca Radaelli consente di riflettere, attraverso canti, letture e brani poetici, sulla vita e sulla morte. Due aspetti complementari, e non contrapposti, dell’esistenza.

Radaelli dirige la compagnia Teatro Invito dal 1989. Ha partecipato a tournées e Festival Internazionali. Ha condotto diversi laboratori sul lavoro drammaturgico dell'attore e sul teatro di strada, oltre a essere regista di numerosi spettacoli.

Lo spettacolo rappresenta anche il momento di apertura dell’ampia rassegna “Pre-Senza. Nuove forme dell’assenza” che si articolerà tra ottobre e novembre proponendo numerose attività sotto forma di conferenze e laboratori. La rassegna è il naturale sviluppo del programma “Uno sguardo al cielo” che già nel 2012 e 2013 ha proposto incontri sul tema della morte seguiti da un folto pubblico. Dell’intero progetto è ideatrice e direttrice Paola Bastianoni, docente di Psicologia dinamica presso il l’Università di Ferrara. La progettazione è realizzata con la collaborazione e il sostegno di AMSEF e Comune di Ferrara.

"storie sparpagliate" - Serata conclusiva del laboratorio teatrale 2013-14

ultima modifica 04/07/2014 15:39
Lunedì 7 luglio 2014 ore 21,30 - CTU via Savonarola 19

storie sparpagliate

uno studio teatrale diretto da Michalis Traitsis - Balamòs Teatro

con gli allievi del laboratorio teatrale del Centro Teatro Universitario di Ferrara Giulia Aguzzoni, Alessia Beccari, Daniele Bolognesi, Giuliana Bolognesi, Martina Cuono, Roberto Gamberoni, Tania Notte, Roberta Pira, Giulia Tiozzo, Flavia Tisato

e le voci delle detenute della Casa di Reclusione Femminile di Giudecca

luci: Cristina Iasiello

 

ingresso su prenotazione: 328 8120452 info: www.balamosteatro.org

Lo studio teatrale conclude le attività 2013-14 del Centro Teatro Universitario, ed è stato preceduto mercoledì 2 luglio a Venezia dall’ormai tradizionale incontro di laboratorio tra gli allievi di Ferrara e le detenute della Casa di Reclusione Femminile di Giudecca: una sorta di scambio/baratto tra il lavoro su “storie sparpagliate” e “Cantica delle donne”, lo spettacolo che nel mese di marzo 2014 ha chiuso il percorso teatrale condotto da Michalis Traitsis presso il carcere. Da tale appuntamento sono stati tratti alcuni testi registrati dalle donne detenute che fanno parte dell’evento ferrarese.

“Nulla ci riduce a sogni senza sogni...”

È la battuta iniziale che da origine a visioni e frammenti che si collocano in una linea di confine tra la realtà e l’onirico, in un avvicendarsi di generazioni cosi diverse eppure cosi accomunate da speranze e spogliazione di ogni speranza, in un Paese che a tratti sembra non avere scampo. È una figura nera che la mormora e che da altri viene chiamato Maestro. Poco importa se sia un maestro di rivoluzioni o di fallimenti, di verità o finzioni. Quello che lascia passando e dileguandosi velocemente è un intangibile quaderno di memorie, di appunti sparsi che apparentemente non hanno connessione tra di loro ma che hanno intimamente a che fare con il dipanarsi degli anni, attraverso immagini, canzoni, poesie, personaggi che hanno lasciato orme e determinato scelte e fughe.

Ci sono frammenti di vita quotidiana, il mercato dei ricordi che rappresenta un crocevia di storie passate e di relazioni vissute, feste gioiose sotto la luna estiva, la ricerca di una luce come una direzione, un cabaret, parodia di un Italia sbandata; la storia di Salvatore Carnevale, un sindacalista difensore del diritto alla terra, che sulla terra viene giustiziato e lasciato morire; un pupo che rivendica un briciolo di libertà dal suo puparo, il puparo che non abdica al suo potere e che sembra alludere al lavoro di uomini, spesso stranieri, trattati come proprietà; due misteriosi elfi che prendono in giro se stessi e il mondo intero, apostrofando la generazione di un non meglio definito oggi come generazione sfortunata, e sembrano sollecitare a non trascurare l’ironia come possibilità di affrontare ogni bufera; la vicenda di Sacco e Vanzetti, ad ammonire che le ingiustizie non hanno tempo.

Il finale tratto dalle “Città Invisibili”, sigilla l’ultima pagina dell’ipotetico quaderno di appunti, una riflessione amara su questo tempo tetro e aggrovigliato, dove parlare di inferno non è purtroppo né eccessivo, né retorico, ma dove l’unica ancora della vita è esercitare la paziente ricerca di valorizzare quello che si ha.

Le voci registrate delle detenute della Casa di Reclusione Femminile di Giudecca rievocano pensieri e riflessioni da Pier Paolo Pasolini a Italo Calvino, su un Italia che fatica a ritrovarsi.

Teatro ragazzi: "Voci e suoni da un'avventura leggendaria" diretto da Michalis Traitsis. La presentazione dello studio teatrale al CTU

ultima modifica 12/05/2014 13:07
 Teatro ragazzi: "Voci e suoni da un'avventura leggendaria" diretto da Michalis Traitsis. La presentazione dello studio teatrale al CTU

La locandina dello spettacolo

Si conclude il progetto teatrale “Sguardi diversi” promosso dall’Osservatorio Adolescenti del Servizio Giovani del Comune di Ferrara in collaborazione con l’Ufficio Alunni Stranieri dell’Istituzione Servizi Educativi, Scolastici e per le Famiglie del Comune di Ferrara, rivolto ai alunni delle classi medie della scuola “T. Tasso” e condotto da Michalis Traitsis, regista e pedagogo teatrale di Balamòs Teatro.

Il progetto teatrale "Sguardi Diversi" si concluderà con la presentazione dello studio teatrale “Voci e suoni da un’avventura leggendaria”, tratto dall’incredibile avventura di Odisseo e i suoi compagni all’isola dei Ciclopi.

Lo studio teatrale sarà presentato Martedì 13 Maggio alle ore 10.00 presso il Centro Teatro Universitario di Ferrara, alle classi medie della scuola “T. Tasso” Mercoledì 14 Maggio alle ore 18.00, ai familiari e al pubblico adulto Giovedì 15 Maggio, alle ore 10.00 alle scuole primarie “A. Costa” e “Don Milani” e Venerdì 16 Maggio alle ore 10.00 alle scuole medie “Dante Alighieri” e Mirabello. Queste ultime due repliche concludono la stagione Teatro Ragazzi del Teatro Comunale di Ferrara 2013-2014.

“Voci e suoni da un’avventura leggendaria” sarà diretto da Michalis Traitsis con l’assistenza di Martina Monti, che eseguirà le musiche dal vivo e il disegno luci di Cristina Iasiello. Le eroiche avventure, i miti e leggende senza tempo, si racconteranno con leggerezza e ironia dagli alunni delle scuole medie “T. Tasso” di Ferrara: Claudia Berti, Davide Brescanzin, Luca Condotta, Madi Daoudi, Stella Guzzi, Viktoria Khramtsova, Michael Magri, Veronica Racovita, Luminita Sava, Sergio Stumbo, Maria Adriana Tuzi, Stella Valery, Maria Viktoria Voloshyn, Danny Vommaro.


Il progetto di pedagogia teatrale di Balamòs Teatro attuato nelle scuole medie “T. Tasso” per l’anno scolastico 2013-2014, nonostante tutte le difficoltà che affronta il mondo della scuola oggi, ha rappresentato e rappresenta un’ottima opportunità di formazione attraverso le pratiche di laboratorio teatrale per le giovani generazioni.

L’anima della proposta è il desiderio di stare insieme, di raccontarsi più che mostrarsi, di mettersi alla prova, di navigare insieme per scoprirsi e scoprire altri orizzonti possibili, di affrontare insieme paure, giudizi, conflitti.

Con una metodologia che tende, attraverso stimoli precisi, a rendere ciascuno protagonista del proprio percorso, dei propri personaggi e delle proprie interpretazioni.


Con il regista che si propone come pedagogo teatrale, accompagnatore, facilitatore, disponibile a navigare con i ragazzi tra i moti calmi e ondosi del lavoro teatrale, tra scoperte e frustrazioni, tra le bonacce e tempeste della crescita.

(R)ESISTENZE 2014

ultima modifica 09/04/2014 19:59

Nell’ambito del progetto “(R)esistenze”, torna per il nono anno consecutivo lo spettacolo “(R)esistenze-Storie della Resistenza nel ferrarese” di Balamòs Teatro, con cinque repliche (11, 12, 14, 15, 16 aprile 2014), riservate alle scuole medie di Ferrara e del territorio (la replica di sabato 12 è aperta anche al pubblico adulto).

Il testo è tratto dal libro di Nico Landi “Una storia di Storia”, ed è basato su alcune vicende (microstorie di vita quotidiana nel ferrarese e di fatti storici accaduti tra Ferrara e Porotto durante il periodo della Resistenza), incentrate su un gruppo di giovani ragazzi dell’epoca.

Dirige lo spettacolo Michalis Traitsis, di Balamòs Teatro, con gli allievi del laboratorio teatrale del Centro Teatro Universitario di Ferrara Claudia Cincotti e Giuseppe Lipani e l’attrice e musicista Lara Patrizio. Disegno luci di Cristina Iasiello.

L’intento degli allievi del laboratorio nel cui ambito si è originato il lavoro è stato quello di vivificare ricordi, immagini, testimonianze, attraverso la rievocazione di storie, semplici e complesse insieme, tramandate come orme preziose dalle persone che hanno vissuto un periodo di rara intensità politica, sociale ed esistenziale.

Le classi che partecipano al progetto si sono documentate tramite la lettura del libro di Nico Landi e in seguito alla visione dello spettacolo si confronteranno con il regista e gli attori in un dialogo aperto su tutto ciò che gravita intorno al lavoro: la storia dell’Italia, ma particolarmente quella ferrarese in un periodo complesso e delicato, le tecniche dell’adattamento del testo, la messa in scena, la recitazione, l’interpretazione musicale, l’utilizzo dei materiali scenici e tutto ciò che stimola la curiosità e l’interesse del giovane pubblico.


Dalla nota della regia
: noi pensiamo che la Resistenza abbia ancora da dire qualcosa alle nuove generazioni, che valga la pena di insistere a mantenerla viva, ed accettare il rischio di passare per “pedanti”, custodi di un cerimoniale superato. Non si tratta di “beatificare” la Resistenza, ma di parlare di resistenti, tutti, donne, uomini in carne e ossa, giovani alla ricerca di una via d’uscita dall’infamia e dal dolore di una guerra alla quale troppi avevano creduto, perché la strada che conduce alla deriva della libertà è lastricata di menzogne, amplificate dai media e digerite piano piano dall’opinione pubblica. Ieri come oggi. La primavera del ’45 ci stimola. La Resistenza non ha “predicato” la verità, è servita a testimoniarla. E ci ha lasciato un insegnamento che è sempre attuale: bisogna osare la speranza.


"(R)esistenze-Storie della Resistenza nel ferrarese" 2014:

Venerdì 11/4 - ore 9.45 - Centro Teatro Universitario

Sabato 12/4 - ore 9.45 - Centro Teatro Universitario

Lunedì 14/4 – ore 10.00 – I.C. 4 Corporeno – scuola secondaria di I grado di Casumaro - segue incontro con Nico Landi

Martedì 15/4 - ore 9.45 - Centro Teatro Universitario

Mercoledì 16/4 - ore 9.45 - Centro Teatro Universitario


info: 328 8120452

Progetto a cura di Balamòs Teatro - Associazione Culturale, in collaborazione con: ANPI Ferrara, Centro Teatro Universitario di Ferrara, e il patrocinio di: Regione Emilia Romagna, Comune di Ferrara, Provincia di Ferrara.

MA NON CI HANNO CANCELLATI… Giovedì 30 gennaio 2014 Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza Corso Ercole I d’Este 37 Ore 17

ultima modifica 24/01/2014 11:53
Azione scenica liberamente ispirata a "Chi vuole vedere la mamma faccia un passo avanti…", a cura di M.P. Bernacchia; E. Loewenthal, "La lenta nevicata dei giorni"; L. Dei, "Molecole d’autore in cerca di memoria"; nell’ambito delle iniziative ferraresi per il "Giorno della Memoria 2014”.

Elaborazione drammaturgica e organizzazione scenica a cura di Daniele Seragnoli, con gli allievi del Centro Teatro Universitario di Ferrara

Musiche originali composte da Filippo Zattini

Voci e corpi in scena: Giulia Aguzzoni, Martina Cuono, Konny Kohlgraf, Giuseppe Lipani, Roberta Pira, Alessandro Tagliati, Giulia Tiozzo, Alessandra Tracchi

Voci e corpi bambini e bambine: Alessandro, Aurora, Bianca, Federico, Francesco, Gaetano, Lorenzo, Matilda, Silvia

Esecutori musicali: Filippo Zattini (primo violino), Francesco Menini (secondo violino), Filippo Benvenuti (viola), Andrea Franchi (violoncello)

Collaborazione tecnica: se@unife. Centro di tecnologia per la comunicazione, l’innovazione e la didattica a distanza

Prendendo avvio dagli studi sulla situazione dell’infanzia negli anni fra il 1938 e il 1945 e da numerose testimonianze dei sopravvissuti alla Shoah, l’azione scenica intende offrire un momento di riflessione coinvolgente su un tema delicato come l’arresto, la separazione dagli affetti familiari, la deportazione, lo sterminio di migliaia di bambini e bambine da ogni parte d’Europa. Molti di questi episodi sono noti e studiati, altri sono venuti alla luce di recente, su altri probabilmente c’è da indagare ancora.

Da un’approfondita esplorazione di numerosi testi e materiali di varia natura si è realizzato non uno spettacolo nel senso convenzionale del termine, ma una “azione” (o testimonianza, o atto di memoria) costruita tramite i linguaggi della pluriennale ricerca teatrale sperimentata nel laboratorio del Centro Teatrale Universitario. Siamo infatti convinti che parole, gesti, oggetti, corpi in azione, musiche possano contribuire ad “attrarre” lo spettatore in maniera emotiva, ma non retorica, su un tema difficile e coinvolgente, osservato anche con gli occhi e dalla parte dei bambini.

La narrazione si svolge in uno spazio e in un tempo indefiniti, con continui rimandi tra la contemporaneità e quel recente passato che fa da sfondo. Una costrizione “necessaria” voluta non per prendere le distanze e distaccarsi, ma per evidenziare come una riflessione su simili crimini e orrori dell’umanità sia ancora oggi obbligatoria. Per questo le voci di quei bambini possono ancora risuonare e dirci “sì, ci hanno feriti, annientati, uccisi… ma non ci hanno cancellati… siamo ancora tra di voi per indurvi a meditare, prendere sempre coscienza e vivere consapevolmente quell’età adulta che a noi è stata negata”.

(R)esistenze - Storie di Resistenza nel ferrarese

ultima modifica 20/04/2012 16:16
Uno studio teatrale diretto da Michalis Traitsis (Associazione Culturale Balamòs di Ferrara) liberamente tratto dal libro "Una storia di Storia" di Nico Landi, in scena gli allievi del laboratorio teatrale CTU Claudia Cincotti e Giuseppe Lipani, accompagnamento musicale di Lara Patrizio, voce e fisarmonica. Giovedì 19/4 - ore 9.45 - Centro teatro Universitario (riservato alle scuole) Venerdì 20/4 - ore 9.45 - Centro Teatro Universitario (riservato alle scuole) Sabato 21/4 - ore 9.45 - Centro Teatro Universitario (scuole, ammesso pubblico adulto su prenotazione: 328 8120452)

 

 

 

Progetto in collaborazione con l'ANPI Ferrara, Centro Teatro Universitario di Ferrara e con il patrocinio di Regione Emilia Romagna, Comune di Ferrara, Provincia di Ferrara, Ufficio X - Ambito territoriale della Provincia di Ferrara.
Lo spettacolo viene proposto nell'ambito del programma delle manifestazioni celebrative in occasione del 67° anniversario della Liberazione e della Resistenza.

Elaborazione di alcune vicende, micro-storie di vita quotidiana nel Ferrarese, e di fatti storici accaduti tra Ferrara e Porotto durante la Resistenza.
L'intento degli allievi del laboratorio è stato quello di addentrarsi nella memoria storica intrecciandola con la propria memoria emotiva attraverso il linguaggio teatrale. Vivificare ricordi, immagini, testimonianze attraverso la rievocazione di storie, semplici e complesse insieme, tramandate come orme preziose dalle persone che hanno vissuto un periodo di rara intensità, non solo politica e sociale ma anche esistenziale.
Ci ha accompagnato il desiderio di srotolare i gomitoli del passato per ri-tesserli con gli occhi di nuove generazioni, attente a non perderne i fili.

Ci ha accompagnato l'immagine di parole, suoni ed emozioni che rimbalzano come echi da una generazione all'altra, da coloro che hanno originato le storie a quelli che le hanno raccolte, a noi, giovani o meno giovani, che ci siamo preparati a raccontarle con il cuore.

L'intero processo laboratoriale, non è stato il preludio di una spettacolarizzazione evidente: non l'ha esclusa, ma nemmeno l'ha prediletta a scapito del processo creativo. Ed è soprattutto questo processo di conoscenza, emozioni e memorie- storiche e personali- che vuole misurarsi con gli spettatori attraverso un evento teatrale e offrirsi come momento di condivisione con i presenti del lavoro e del percorso fatto dagli allievi insieme al conduttore.

Spazi della memoria

ultima modifica 18/10/2010 12:10
SABATO 18 OTTOBRE ORE 21 presso il Teatro Lolli di Imola i laboratori del CTU presentano la replica dello spettacolo dedicato a Leo de Berardinis.

SPAZI DELLA MEMORIA
DEDICATO A LEO…

drammaturgia e regia
Stefano Randisi ed Enzo Vetrano

leo_ottobre.jpgin scena
Carla Calò, Chiara Cantiello, Cristina Cipriani, Massimo Del Nero, Chiara Faccini, Maria Elena Farina, Anna Fogli, Sandro Ghisi, Laura Giacchero, Liliana Letterese, Andrea Lugli, Patrizia Ninu, Matteo Pederzoli, Carlotta Piva, Luca Ragazzini, Filippo Stefanoni, Alessandro Tagliati, Marco Trippa, Nicola Zampieri

Leo de Berardinis – maestro e “portatore di vita attraverso la scena” – è stato uno dei più sensibili interpreti della scena italiana del secondo Novecento. Il CTU gli rende omaggio riproponendo l’esito finale di un laboratorio progettato attraverso materiali drammaturgici, visioni e immagini ricavati da diversi frammenti del suo teatro.

info presso la segreteria del CTU
Tel. 0532 293452 (segreteria telefonica) – mail: ctu@unife.it

Scarica la locandina dello spettacolo

(R)esistenze

ultima modifica 18/10/2010 10:47
Martedì 7 Ottobre presso il dipartimento di Scienze Storiche, in Aula "A. Drigo", Via Paradiso 2, andrà in scena (R)esistenze. Storie di resistenza ferrarese

Liberamente tratto dal libro di Nico Landi
Una storia di Storia

Uno studio teatrale diretto da Michalis Traitsis
In scena gli allievi del laboratorio teatrale di Balamòs Gilberto Pocaterra e Elisabetta Zappaterra
Alla fisarmonica Lara Patrizio
Luci Cristina Iasiello

Si ringrazia il Teatro Comunale di Ferrara per la collaborazione tecnica

 

 

Foto spettacolo Resistenze: Gilberto Pocaterra, Elisabetta Zappaterra, Lara Patrizio Si tratta dell'elaborazione di alcune vicende, micro-storie di vita quotidiana nel Ferrarese, e di fatti storici accaduti tra Ferrara e Porotto durante la Resistenza.
L'intento degli allievi del laboratorio è stato quello di addentrarsi nella memoria storica intrecciandola con la propria memoria emotiva attraverso il linguaggio teatrale. Vivificare ricordi, immagini, testimonianze attraverso la rievocazione di storie, semplici e complesse insieme, tramandate come orme preziose dalle persone che hanno vissuto un periodo di rara intensità, non solo politica e sociale ma anche esistenziale.

 

 

Scarica la locandina dello spettacolo qui

DI NUOVO IN SCENA "ELDORADO"

ultima modifica 18/10/2010 11:20
La produzione di laboratorio del CTU a Venezia nell'ambito di un progetto di Teatro e Carcere

Venerdì 18 Dicembre, alle ore 16.00, presso la Sala Polivalente della Casa Circondariale di Santa Maria Maggiore di Venezia, a conclusione del progetto “Passi Sospesi” 2009 va nuovamente in scena lo spettacolo “Eldorado” prodotto dal Centro Teatro Universitario in collaborazione con l’Associazione Balamòs di Ferrara e diretto da Michalis Traitsis.
In questa occasione gli allievi del laboratorio teatrale del CTU agiscono insieme agli allievi del laboratorio teatrale della Casa Circondariale di Venezia. Una straordinaria occasione di incontro pedagogico e di riflessione sociale.
“Eldorado” nasce dalle suggestioni provocate dalla lettura dell’omonimo romanzo di Laurent Gaudé sul tema dell’immigrazione clandestina. Nello studio teatrale affrontato dai due gruppi che ne curano il montaggio comune si intrecciano personaggi e vicende a costruire immagini che oltrepassano il paradigma della migrazione per fare riflettere sulla condizione umana e sul percorso morale degli individui.


La manifestazione è organizzata dal Comune di Venezia-Assessorato alle Politiche Sociali Partecipative e dell’Accoglienza, Servizio Adulti-U.O.C. Autonomia degli Adulti, Casa Circondariale di Venezia, Centro Teatro Universitario di Ferrara e Associazione Culturale Balamòs.


La replica “integrata” di “Eldorado” chiude un intenso anno di lavoro e sarà preceduta, mercoledì 16 dicembre, dall’incontro seminariale “Teatro e Carcere: l’esperienza del progetto teatrale Passi Sospesi nelle Case Circondariali di Venezia”. Nel corso della giornata saranno presentati il video di Marco Valentini, “Passi Sospesi”, che documenta l’omonimo progetto teatrale, e un’anteprima del nuovo documentario relativo al progetto attualmente in corso.
La manifestazione, ospitata presso il Centro Culturale Candiani di Mestre con inizio alle 9,30, è rivolta alle scuole del territorio e alla cittadinanza locale.  




 

"Galileo in piazza" alla Notte dei ricercatori

ultima modifica 18/10/2010 12:36
Lo spettacolo prodotto dal CTU sul tema dell'astronomia in scena a Bologna il 25 settembre nella manifestazione "Notte dei ricercatori"

La locandina dello spettacolo "Galileo in piazza"

Galileo in piazza, ovvero dal lampadario al neutrino, lo spettacolo prodotto dai laboratori del CTU sotto la direzione di Vanda Monaco Westerstahl, è stato invitato a partecipare a Bologna nella sera del 25 settembre alla prestigiosa manifestazione “Notte dei ricercatori”.

Realizzato nella primavera 2009 su incarico della sezione di Ferrara dell’INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare in occasione dell’Anno Internazionale dell’Astronomia, Galileo in piazza si avvale della consulenza drammaturgica e tecnica di Giuseppe Lipani, e vede in scena Gloria Mantovani, Manuel Masiero, Laura Piva, Nello Russo, Maria Teresa Scaramuzza, Marco Trippa.
Luci e fonica: Cristina Iasiello
Cortile della Facoltà di Giurisprudenza, Via Zamboni 22, ore 21

Dal 2005 la Notte dei Ricercatori è un'iniziativa promossa dalla Commissione Europea nell'ambito del 7° Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo nella quale i ricercatori si danno appuntamento per incontrare il grande pubblico.
Eventi mediatici, spettacoli, esperimenti dal vivo, conferenze, mostre, visite guidate, laboratori aperti si svolgono nella stessa notte in tutta Europa.

Con l'organizzazione del consorzio ASTER, l'Emilia-Romagna partecipa per la prima volta con un evento centrale a Bologna e appuntamenti in altre sette città della regione. Per una notte da passare con i neuroni accesi.
A Bologna, la Notte dei Ricercatori si svolge in Via Zamboni, trasformata per un giorno nel villaggio della scienza: laboratori, microconference, giochi, dimostrazioni, mostre e spettacoli saranno proposti da gruppi di ricercatori.
In serata Serena Dandini condurrà il talk Show Parla con... la scienza
La Notte dei Ricercatori non è solo in Via Zamboni, ma anche nel Virtual Atelier del CINECA presso l’Urban Centre situato in Sala Borsa (Piazza del Nettuno) e presso l’Osservatorio Astronomico in Via Ranzani.
Partecipano le Università di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia e Cattolica di Piacenza, i centri di ricerca pubblici della regione CNR, INAF, ENEA, CINECA e inoltre Consorzio Cooperative Costruzioni/ICIE - Istituto Cooperativo per l’Innovazione e Fondazione Golinelli.

Programma completo della manifestazione alla pagina: www.aster.it/nottedeiricercatori/

LE TROIANE

ultima modifica 18/10/2010 12:31
Una nuova replica dello spettacolo, in scena venerdì 10 luglio 2009 presso il parco di Villa Bighi a Copparo

TroianeVenerdì 10 luglio 2009, ore 21:45, torna in scena presso il Parco di Villa Bighi lo studio teatrale, liberamente tratto da “Le Troiane” di Euripide e diretto da Michalis Traitsis - Associazione Culturale Balamòs

con gli allievi del laboratorio del CTU:
Giulia Aguzzoni, Carla Calò, Claudia Cincotti, Cinzia Lenzi, Giuseppe Lipani, Gloria Mantovani, Alice Occhiali, Alice Pelucchi, Adele Rasicci, Silvia Scalpello, Rosa Solimine, Nicola Zampieri
luci: Cristina Iasiello
“Le Troiane” è l'immagine di una città, Troia, devastata da una interminabile guerra. “Le Troiane” è l'immagine di un Coro di donne piangenti, private di tutto, sposi, figli, patria, libertà, speranza, mentre aspettano di essere sorteggiate come schiave e di essere quindi deportate in Grecia.
“Le Troiane” è l'immagine della violenza dei vincitori quando si riversa su quanti le guerre non le combattono direttamente ma le subiscono, soprattutto donne e bambini.
“Le Troiane” è una tragedia in cui le donne raccontano il dolore dei vinti. Tutto è già accaduto, l'azione drammatica è tessuta di ricordi, di sogni, di violenza, di sguardi smarriti che sostanzia l'attesa delle donne prigioniere. In quel lembo di terra tra il mare e le macerie di Troia, tra i vincitori che partono e la città che brucia, le Troiane parlano, raccontano, urlano, bisbigliano, lasciano che la guerra e il dolore risuonino nella loro anima. Non c'è tempo per azioni, ma solo una sospensione del tempo che diventa interminabile attesa.
“Le Troiane” può essere vista come la tragedia dello sradicamento. Non c'è sradicamento più devastante di quello che non solo costringe un popolo ad abbandonare la propria terra, ma perfino lo priva, attraverso la distruzione della stessa, della speranza di potervi un giorno tornare. Non c'è sradicamento più violento di quello che non solo divide gli uomini dalle donne, i figli dalle madri, i vivi dai morti, ma anche separa dal proprio suolo, e distrugge una comunità dalla scena del mondo.
Lo spettacolo è organizzato in collaborazione con il Centro Studi Dante Bighi e il Teatro Comunale De Micheli di Copparo
In caso di maltempo la rappresentazione avrà luogo presso il Teatro De Micheli

ELDORADO

ultima modifica 18/10/2010 12:29
In scena la nuova produzione dei laboratori del CTU

La locandina dello spettacolo

Lunedì 29 giugno ore 21,45

Cortile interno del Centro - Via Savonarola 19

Eldorado

studio teatrale
diretto da Michalis Traitsis
(Associazione Culturale Balamòs)
in scena:
Giulia Aguzzoni, Fabiana Bizzarri, Nino Burini, Carla Calò, Anna Fogli,
Giuseppe Lipani, Andrea Nisi, Adele Rasicci, Andrea Romanazzi,
Silvia Scalpello, Chiara Zannini
partecipazione straordinaria: Sherif Yakoub
luci: Cristina Iasiello
collaborazione tecnica:
Associazione Viale K, Mario Leziroli, Enrico Mughetti, Daniela Totero, Nicola Zampieri
In caso di maltempo lo spettacolo verrà presentato il giorno successivo
info: 0532-293452 o 328-8120452

 

”Eldorado” nasce dalle suggestioni provocate dalla lettura dell’omonimo romanzo di Laurent Gaudé sul tema dell’immigrazione. L’Europa è il nuovo Eldorado nella mente di tutti gli immigrati clandestini che affrontano la pericolosa traversata del Mediterraneo per raggiungere il paese dei propri sogni. Durante l’elaborazione del tema negli spazi del laboratorio teatrale sono emerse le domande che attraversano le pagine del romanzo e che oltrepassano la questione della migrazione: qualcuno ha il diritto di fermare? Esiste una differenza forte tra chi resta e chi va? Tutti gli esseri umani, per vivere, non hanno bisogno di un proprio Eldorado? Chi tiene in mano le fila di destini che continueranno a essere quelli di burattini anche quando si raggiungerà una terra ben diversa da quella sognata?
L’Eldorado è nella testa dei clandestini, “è una forza enorme – dichiara Gaudé – è un sogno che permette loro di avanzare, non è una menzogna. Eldorado è il desiderio di partire e di arrivare e questo sogno è vero”.
Salvatore Piracci da anni è al comando di navi che pattugliano i mari, salva i clandestini che fanno naufragio ma li condanna anche a una vita di umiliazioni e difficoltà. In seguito a una crisi di coscienza si sente in qualche modo complice degli scafisti e decide di compiere il viaggio al contrario, verso l’Africa, nella direzione opposta a quella di chi parte in cerca dell’Eldorado. Un lento e un progressivo spogliarsi, un percorso muto verso la disperazione, lasciando prima il lavoro, poi la propria città, poi la carta d’identità e dunque la vita stessa, nel tentativo di cancellare gli anni in cui è stato poliziotto.
Nello studio teatrale che ne è derivato, s’intrecciano numerosi personaggi e vicende con un ritmo e un montaggio quasi filmico. Si alternano le scene al di là e al di qua del Mediterraneo, attraverso incontri che vanno interpretati attraverso lo scambio di oggetti simbolici. Immagini che oltrepassano il paradigma della migrazione per fare riflettere sulla condizione umana e sul percorso morale degli individui.
“Eldorado” sarà replicato mercoledì 1 luglio presso la Casa Circondariale di Santa Maria Maggiore di Venezia, con la partecipazione di alcuni detenuti del laboratorio teatrale che l’Associazione Culturale Balamòs tiene da due anni presso l’Istituto Penitenziario nell’ambito di un più ampio progetto promosso dall’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Venezia e al quale collabora fin dagli inizi il CTU di Ferrara.

(R)esistenze. Storie della Resistenza nel ferrarese

ultima modifica 02/11/2009 20:35
Ancora una replica dello spettacolo alla Sesta festa della Funzione Pubblica, CGIL Ferrara

 

Lo spettacolo, liberamente tratto dal libro di Nico Landi "Una storia di Storia" e diretto da Michalis Traitsis, dopo la serie di repliche dello scorso mese di aprile ritorna in scena venerdì 12 giugno 2009 alle ore 16 presso il Teatro Comunale '900 di Tresigallo, nell'ambito della Sesta festa della Funzione Pubblica promossa dalla CGIL di Ferrara.

"(R)esistenze" narra, sul filo della memoria emotiva, le storie dei giovani uccisi dai fascisti nelle campagne di Porotto alla fine della seconda guerra mondiale.

Nato dalla collaborazione tra il Centro Teatro Universitario e l’Associazione culturale Balamòs, lo spettacolo vede impegnati due allievi del CTU – Claudia Cincotti e Giuseppe Lipani – con l’accompagnamento musicale di Lara Patrizio, voce e fisarmonica.

Ingresso gratuito

Info:

0532 783154 - www.fpcgilfe.it

328 8120452 - info@balamos.it - www.balamos.it

(R)esistenze. Storie di resistenza nel ferrarese

ultima modifica 18/10/2010 11:31
Una coproduzione CTU - Associazione culturale Balamòs di Ferrara
Dopo il successo e le numerose repliche dello scorso anno torna in scena, in una nuova versione, lo studio teatrale diretto da Michalis Traitsis, liberamente tratto dal libro di Nico Landi "Una storia di Storia".
Vera e propria coproduzione di laboratorio, nato dalla collaborazione tra il Centro Teatro Universitario e l’Associazione culturale Balamòs, lo spettacolo vede impegnati due allievi del CTU – Claudia Cincotti e Giuseppe Lipani – con l’accompagnamento musicale di Lara Patrizio, voce e fisarmonica.
Lo spettacolo elabora alcune vicende, micro-storie di vita quotidiana nel Ferrarese, e fatti storici accaduti tra Ferrara e Porotto durante la Resistenza.
Intento degli allievi del laboratorio è addentrarsi nella memoria storica intrecciandola con la propria memoria emotiva attraverso il linguaggio teatrale. Vivificare ricordi, immagini, testimonianze attraverso la rievocazione di storie, semplici e complesse insieme, tramandate come orme preziose dalle persone che hanno vissuto un periodo di rara intensità, non solo politica e sociale ma anche esistenziale.

Promotori del progetto (R)esistenze:
Regione Emilia Romagna
Assessorato alla Cultura e alla Pubblica Istruzione (Comune di Ferrara)
Assessorato alla Pubblica Istruzione (Provincia di Ferrara)
ANPI (Ferrara)
Istituto di Storia Contemporanea (Comune di Ferrara)
Circoscrizione Centro Cittadino (Comune di Ferrara)
Circoscrizione Nord Ovest (Comune di Ferrara)

Repliche attualmente già in calendario:
Giovedì 16 aprile, ore 9.30, scuole medie di Casumaro (per le scuole medie di Casumaro, Sant'Agostino, Vigarano)
Sabato 18 aprile, ore 10.30, Teatro Verdi di Porotto (per le scuole medie)
Domenica 19 aprile, ore 17,30, Villa Bighi di Copparo
Lunedì 20 aprile, ore 9.45, CTU Ferrara (per le scuole medie)
Mercoledì 22 aprile, ore 9.45, CTU Ferrara (per le scuole medie)
Giovedì 23 aprile, ore 21.00, Teatro Verdi di Porotto
Sabato 25 aprile, ore 18.00, Castello Estense di Ferrara

Nella serata di venerdì 17 aprile, presso il CTU sarà proiettato alle ore 21 il documentario di Germano Maccioni Lo Stato di Eccezione. Processo per Monte Sole 62 anni dopo, documentario sugli eccidi.
Saranno presenti Andrea Speranzoni, difensore dei familiari delle vittime di Marzabotto, e Loris Lepri, sceneggiatore del film.

PULCINELLA E' UN BASTARDO!

ultima modifica 18/10/2010 12:17
Una coproduzione teatrale del CTU

La locandina dello spettacolo "Pulcinella è un bastardo"

Domenica 22 marzo 2009, ore 21, presso l'Aulateatro CTU, Via Savonarola 19
il Centro Teatro Universitario e la Compagnia Monaco Acca
presentano la coproduzione di laboratorio

PULCINELLA E’ UN BASTARDO!

in scena:
VANDA MONACO WESTERSTÅHL
PAOLO NIKLI

regia:
FABIO ACCA

drammaturgia:
FABIO ACCA, VANDA MONACO WESTERSTÅHL

cura organizzativa e aiuto regia:
JACOPO LENTERI

 

“Pulcinella è un bastardo” vuole connettere la tradizione della nota maschera napoletana con una contemporaneità fulminante, estrema e provocatoria. Non più "popolare", semmai "pop", lo spettacolo remixa figure, temi, musiche e personaggi del nostro immaginario odierno: schegge rap-hip hop e il presidente degli Stati Uniti Barack Obama; Pierpaolo Pasolini piuttosto che Patty Pravo. Un lavoro divertente e irriverente che ritrova in una nuova forma l'indole caustica e "bastarda" della maschera più famosa del mondo.

Fabio Acca. Critico e studioso di teatro, regista e dj. Svolge attività didattica e di ricerca presso il DAMS di Bologna. Come studioso, si occupa di nuova performatività e collabora con riviste specializzate di settore tra cui “Culture Teatrali”, “Art’o”, “Prove di Drammaturgia” e “Hystrio”. Nel panorama della critica teatrale italiana è tra i fondatori e sostenitori della figura del “critico impuro”. Come regista ha firmato diversi lavori teatrali, fondati sulla ricognizione dell’immaginario contemporaneo: Dachau Disney Disco (2004), Made in China (2005), No Passport (2006), Res Pubblica - Cosa Pubblica (2007), Life on Vice (2007), dentro, fuori (2008), All'angolo (2008). A Bologna, è dj resident di “Veleni Eroici”.


60 posti, prenotazioni presso la segreteria del CTU, Via Savonarola 19, Ferrara - Tel. 0532 293452 (segreteria telefonica) – mail: ctu@unife.it

PROGETTO "ELDORADO" - 22-26 novembre 2010

ultima modifica 14/11/2010 10:25
Tra Ferrara e Copparo: una settimana di spettacoli, proiezioni e un convegno sul tema dell'immigrazione e del razzismo

I luoghi: Centro Teatro Universitario, Sala Estense, Aula Magna di Palazzo Renata di Francia, Teatro De Micheli di Copparo

Programma degli spettacoli:

lunedì-mercoledì 22-24 novembre, ore 9,45 (Aulateatro del CTU, via Savonarola 19): tre repliche di "Eldorado", studio teatrale dei laboratori del CTU, riservate alle scuole di Ferrara e del territorio, direzione di Michalis Traitsis (Associazione Culturale Balamòs), in scena Giulia Aguzzoni, Fabiana Bizzarri, Carla Calò, Anna Fogli, Giuseppe Lipani, Adele Rasicci, Silvia Scalpello, Filippo Stefanoni

giovedì 25 novembre, ore 21 (Sala Estense). replica serale di "Eldorado", aperta alla città

Programma delle proiezioni di film-documentari sul tema delle migrazioni (Aulateatro del CTU):

lunedì 22 novembre, ore 21, “U stisso sangu – storie più a sud di Tunisi”, di Francesco Di Martino, 2009, segue incontro con l’autore

martedì 23 novembre, ore 21, “Nìguri”, di Antonio Martino, 2009, 50’, segue incontro con l’autore

mercoledì 24 novembre, ore 21,Invisibles”, film prodotto da Javier Bardem per Medici Senza Frontiere e diretto da Mariano Barroso, Isabel Coixet, Javier Corcuera, Fernando León de Aranoa, Wim Wenders, 2007,95’, segue incontro con Barbara Chiari, operatrice di Medici Senza Frontiere

Tutte le manifestazioni sono a ingresso libero


Programma del convegno "Migrantes: superare ancora una rete…"

venerdì 26 novembre (Aula Magna di Palazzo Renata di Francia, via Savonarola 9)
Coordinamento di Angela Zanotti (Università di Ferrara)

Mattino, ore 9,15:

Proiezione del documentario “Eldorado. Uno studio teatrale” (20') di Marco Valentini, introducono Daniele Seragnoli, direttore del CTU e Michalis Traitsis

Riflessioni e testimonianze di Chiara Sapigni (Assessore ai Servizi alla Persona e Immigrazione, Comune di Ferrara), Don Domenico Bedin (Associazione Viale K di Ferrara), Roberto De Angelis (Università di Roma "La Sapienza")

Pomeriggio, ore 15,30:

Riflessioni e testimonianze di Stefano Liberti (giornalista del “manifesto” e scrittore), Antonello Mangano (scrittore), Kostas Moschochoritis (Direttore generale di Medici Senza Frontiere Italia), Alberto Burgio(Università di Bologna)

e con la partecipazione dell’attore Ascanio Celestini

...infine:

venerdì 26 novembre, ore 21 (Teatro De Micheli di Copparo): Spettacolo teatrale “Il razzismo è una brutta storia”, racconti di Ascanio Celestini

Scarica il pieghevole dell'evento.

Locandina Progetto Eldorado

”Eldorado”, studio teatrale del Centro Teatro Universitario, nasce dalle suggestioni provocate dalla lettura dell’omonimo romanzo di Laurent Gaudé sul tema dell’immigrazione. L’Eldorado, nella testa dei clandestini, “è una forza enorme – dichiara Gaudé – è un sogno che permette loro di avanzare, non è una menzogna. Eldorado è il desiderio di partire e di arrivare e questo sogno, per loro, è vero”. Nel racconto si intrecciano due viaggi, da sud a nord e da nord a sud. Quello del giovane Soleiman e quello di Salvatore Piracci, in piena crisi di coscienza dopo anni di pattugliamento dei mari a capo di una motovedetta: due personaggi diversi ma con punti in comune, due viaggi con momenti di abissi e vergogne per entrambi, ma anche di grande umanità.

Nello studio teatrale affrontato dagli allievi del CTU si incontrano uomini, donne e vicende tese a costruire immagini che oltrepassano il paradigma della migrazione per fare riflettere sulla condizione umana e sul percorso morale degli individui.

Per questa ragione, dopo essere stato già presentato in diverse occasioni, “Eldorado” viene riproposto al pubblico degli studenti e alla città di Ferrara all’interno di un più ampio progetto che comprende anche una serie di proiezioni sul tema dell’immigrazione e una giornata di riflessioni e testimonianze sull’argomento e, più in generale, sul razzismo. Un percorso che si conclude di nuovo in teatro, con la felice coincidenza della presenza di Ascanio Celestini al De Micheli di Copparo, dove sarà possibile assistere allo spettacolo “Il razzismo è una brutta storia”.

Il progetto, promosso dal Centro Teatro Universitario e dall’Associazione Culturale Balamòs,  è realizzato con il contributo dell’Assessorato alla Sanità, Servizi alla Persona, Immigrazione e dell’ Istituzione Servizi Educativi del Comune di Ferrara, e del Centro Servizi per il Volontariato: Progetto Inclusioni Diffuse; con il patrocinio di Regione Emilia Romagna, Provincia di Ferrara,

Ufficio Scolastico Provinciale di Ferrara; e con la collaborazione di UOI: Area Alunni Stranieri – Comune di Ferrara, CSII Ferra, ARCI Ferrara e Teatro Comunale De Micheli di Copparo

Referenti scientifici e operativi del progetto:

Daniele Seragnoli - Centro Teatro Universitario, Via Savonarola 19 - Ferrara, tel: 0532 293452 - e-mail:ctu@unife.it - website: www.unife.it/centri/ctu

Michalis Traitsis - Associazione Culturale Balamòs Teatro, tel: 328 8120452 - e-mail: info@balamos.it - website: www.balamos.it

"ELDORADO" IN SCENA A PORTOMAGGIORE

ultima modifica 29/10/2010 18:50
Ritorna in scena nella serata di giovedì 7 ottobre la produzione dei laboratori teatrali del CTU, "Eldorado", sul tema delle immigrazioni clandestine e liberamente ispirata all'omonimo romanzo di Lauren Gaudé

La replica di "Eldorado" avrà luogo presso il Teatro Smeraldo Papa Giovanni XXIII, con inizio alle ore 21, nell'ambito della 7a Festa della funzione pubblica CGIL di Ferrara.

Lo spettacolo è diretto da Michalis Traitsis, Associazione culturale Balamòs di Ferrara.
In scena gli allievi del Centro Teatro Universitario: Giulia Aguzzoni, Fabiana Bizzarri, Carla Calò, Stefano Farolfi, Anna Fogli, Giuseppe Lipani, Adele Rasicci, Silvia Scalpello, Marco Silvestri, Filippo Stefanoni.
Disegno luci: Cristina Iasiello
Ingresso libero
Info ctu@unife.it

(R)esistenze. Storie della Resistenza nel Ferrarese

ultima modifica 18/10/2010 12:42
Uno studio teatrale diretto da Michalis Traitsis, liberamente tratto dal libro "Una storia di Storia" di Nico Landi

Con gli allievi del laboratorio teatrale del Centro Teatro Universitario di Ferrara: Claudia Cincotti e Giuseppe Lipani
Voce e fisarmonica: Lara Patrizio

Disegno luci: Cristina Iasiello

Elaborazione di alcune vicende, micro-storie di vita quotidiana nel Ferrarese, e di fatti storici accaduti tra Ferrara e Porotto durante la Resistenza.
L'intento degli allievi del laboratorio è stato quello di addentrarsi nella memoria storica intrecciandola con la propria memoria emotiva attraverso il linguaggio teatrale. Vivificare ricordi, immagini, testimonianze attraverso la rievocazione di storie, semplici e complesse insieme, tramandate come orme preziose dalle persone che hanno vissuto un periodo di rara intensità, non solo politica e sociale ma anche esistenziale.
Ci ha accompagnato il desiderio di srotolare i gomitoli del passato per ri-tesserli con gli occhi di nuove generazioni, attente a non perderne i fili. Ci ha accompagnato l'immagine di parole, suoni ed emozioni che rimbalzano come echi da una generazione all'altra, da coloro che hanno originato le storie a quelli che le hanno raccolte, a noi, giovani o meno giovani, che ci siamo preparati a raccontarle con il cuore.
L'intero processo laboratoriale, non è stato il preludio di una spettacolarizzazione evidente: non l'ha esclusa, ma nemmeno l'ha prediletta a scapito del processo creativo. Ed è soprattutto questo processo di conoscenza, emozioni e memorie- storiche e personali- che vuole misurarsi con gli spettatori attraverso un evento teatrale e offrirsi come momento di condivisione con i presenti del lavoro e del percorso fatto dagli allievi insieme al conduttore.


PROGETTO "(R)ESISTENZE" 2010:

  • Venerdì 16 Aprile, ore 9.45, Centro Teatro Universitario di Ferrara, (per le scuole medie di Ferrara).
  • Sabato 17 Aprile, ore 9.45, Centro Teatro Universitario di Ferrara, (per le scuole medie di Ferrara).
  • Lunedì 19 Aprile, ore 9.45, Centro Teatro Universitario di Ferrara, (per le scuole medie di Ferrara).
  • Martedì 20 Aprile, ore 9.45, Centro Teatro Universitario di Ferrara, (per le scuole medie di Ferrara).
  • Giovedì 22 Aprile, ore 22.00, Centro Teatro Universitario di Ferrara, (Via Savonarola 19).

E' possibile assistere agli spettacoli rivolti alle scuole, previa prenotazione telefonica (328 81 20 452).

Tutti gli spettacoli sono a ingresso libero.

I promotori del progetto "(R)esistenze" 2010:

Comune di Ferrara
Provincia di Ferrara
Fondazione Teatro Comunale di Ferrara
Ufficio Scolastico Provinciale di Ferrara
ANPI (Ferrara)
Centro Teatro Universitario di Ferrara