IL GIARDINO - giovedì 7 giugno 2012

ultima modifica 05/06/2012 19:31
Uno studio teatrale diretto dal Laboratorio di Altamira liberamente ispirato a "Il Giardino dei Finzi Contini"

Giovedì 7 giugno 2012

h. 19 (prima replica) - h. 22 (seconda replica) **

Il Giardino

regia di Pierangelo Pompa

musiche di Domenico Mannelli e Filippo Zattini

con Roberto Aldorasi e Silvia Lorenzo

e gli allievi del CTU:

Giulia Aguzzoni, Denise Ania, Roberta Crivelli, Fabio Gravina, Giuseppe Lipani, Alice Occhiali, Beatrice Sgaravatto, Alessandro Tagliati, Barbara Tardio, Nicola Zampieri, e con la gentile partecipazione del giovane Andrea Bocchi

Si ringraziano per la collaborazione Giovanni Marzola, Francesca Zucchini e il Museo La Tratta di Copparo

** Il lavoro è riservato a un numero massimo di 55 spettatori per ogni replica, è pertanto necessario confermare la prenotazione inviando una mail a ctu@unife.it o telefonando al numero 0532 293452 (segreteria telefonica)

 

Una serena passeggiata in un cimitero. Il dialogo con un bambino in un luogo di morte. L’immagine narrativamente generativa del Giardino dei Finzi Contini ci è sembrata anche il nodo drammatico più potente del racconto, quello in cui si concentrano gli enigmi e le risposte principali. Da essa si sprigiona tutta la fantasmagoria privata e storica di Giorgio Bassani.

L’itinerario nella necropoli si rivela infatti un rituale letteralmente evocativo, da cui riprendono corpo, in forma di memoria, le figure quasi spettrali di un passato biografico fondativo, che non possono smettere di ritornare.

Oltre la patina descrittiva del romanzo, aldilà del suo tragico contenuto storico, affiora una traccia fortemente fiabesca e simbolica, in cui la nascita e la morte dialogano attraverso continui echi reciproci, in cui figli e padri si disincontrano fino alla fine, e il mito dell’amore accompagna come un miraggio perduto il giovane uomo che si fa adulto.

Nel Giardino della memoria non vige distinzione tra presente e passato, prosa e poesia sfumano l’una nell’altra, parola e musica tornano ad essere la stessa cosa.

I vivi e i morti, finalmente, possono danzare insieme.