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Il mercato del lavoro -- Tito Boeri (2013)

Video completo presto disponibile su https://www.eduflix.it Quello del mercato del lavoro è uno dei temi centrali della politica economica di ogni paese, ed è strettamente connesso al problema della disoccupazione. Nel suo significato più ampio, il termine "disoccupazione" indica semplicemente la condizione di chi non ha lavoro. Per gli economisti, però, questa definizione non tiene conto delle differenze che intercorrono tra diversi tipi di disoccupazione. Un operaio meccanico, le cui capacità non sono più richieste perché la sua industria ha trasferito all'esterno la maggior parte della produzione, non è disoccupato come lo è un impiegato a tempo determinato che, per ragioni di ordinaria flessibilità, resterà inattivo solo per un periodo limitato. Il grado di disoccupazione, per gli economisti classici, influenza il livello salariale, che tende a diminuire quando la disoccupazione è in aumento. La disoccupazione ha poi uno stretto rapporto con l'andamento dei prezzi. Questa relazione è stata studiata grazie alla cosiddetta "curva di Phillips", da cui deriva che in caso di disoccupazione elevata i prezzi tendono a scendere, mentre in caso di disoccupazione in calo i prezzi tendono a salire. La curva di Phillips, che rappresenta uno dei modelli più importanti per l'economia del lavoro, è stata interpretata in maniere molto differenti. Mentre per gli economisti neoliberisti, come Milton Friedman, c'è un tasso di disoccupazione "naturale" compatibile con una crescita stabile ed efficiente dell'economia, per gli economisti neokeynesiani il tasso di disoccupazione è condizionato dall'equilibrio macroeconomico e si può quindi regolare solo attraverso mirati interventi statali.