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Ricardo, Marx. La rendita e il profitto -- Giorgio Lunghini (2013)

David Ricardo nasce a Londra nel 1772 da una famiglia di ebrei di origine portoghese. Dopo un periodo di pratica commerciale ad Amsterdam, esercita la professione paterna di agente di cambio a Londra. In seguito al matrimonio con Priscilla Anne Wilkinson si converte al cristianesimo, separandosi così dalla famiglia e fondando un'azienda indipendente. Dopo essersi dedicato alla matematica, alla chimica, alla geologia e alla mineralogia, in seguito alla lettura dell'opera di Smith La ricchezza delle nazioni, si appassiona all'economia. I suoi interessi si dirigono verso i criteri di distribuzione della ricchezza e la rendita fondiaria, che analizza nelle sue due opere più importanti: il Saggio sull'influenza del basso prezzo del grano sui profitti del capitale, del 1815, e i Principi di economia politica e dell'imposta, del 1817. Vive in un periodo di profondi cambiamenti economici e sociali. La recente rivoluzione industriale aveva portato infatti il potere economico a concentrarsi nelle mani della borghesia, mentre la manodopera si era incanalata verso una sempre crescente massa di proletari. In Inghilterra l'introduzione di nuovi dazi sulle importazioni di cereali aveva favorito le rendite fondiarie. Questo spinse la borghesia capitalista a chiedere l'abolizione di queste protezioni e una riforma elettorale che ridimensionasse la rappresentanza dei proprietari terrieri in Parlamento. In questo contesto Ricardo elabora la sua originale teoria economica che resta un punto di riferimento per gli economisti successivi. Nel 1819 Ricardo entra a far parte della Camera dei comuni, opponendosi alla politica conservatrice del governo. Ma la sua carriera politica viene prematuramente interrotta dalla morte, avvenuta nel 1823, nel pieno della maturità e della sua attività di ricerca.

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