Che cosa si può leggere e che cosa sarebbe bene leggere

Questa breve nota riguarda un argomento trascurato ma di fondamentale importanza, che qui presento in forma provvisoria: per quali testi passa la conoscenza della Storia dello studente universitario medio? E per quali dovrebbe passare? La risposta alla prima domanda è che lo studente si forma un'idea della Storia moderna (per tenermi al mio campo) sul manuale prescritto dal docente e sulle eventuali letture aggiuntive. E' probabile che una volta completati gli studi, nel resto della sua vita l'ex studente, a meno che non diventi insegnante oppure professore o ricercatore universitario, oppure non abbia sviluppato un interesse proprio per qualche tema storico, abbia poche occasioni di leggere altri libri di storia generale e spesso anche di storia. Ne consegue che il tanto deprecato manuale, che fornisce un quadro di riferimento generale della storia, è uno strumento utile, e lungi dall'abbandonarlo a favore di una storia-spezzatino, consistente nello studio di questo o quell'argomento particolare, sia pure in maniera più approfondita, sarà opportuno tenerlo ben stretto come lettura obbligata. Al di là del manuale lo studente e poi il cittadino che si interessa di storia si rivolge al mercato editoriale. E normalmente legge libri in italiano. Questa apparente ovvietà non è sempre colta nelle sue implicazioni: la massima parte di chi legge di storia legge ciò che viene proposto dal mercato editoriale. Nel quale si trova di tutto: case editrici serissime e altre assai meno; libri di divulgazione pensati per un largo pubblico e altri rivolti ai soli specialisti. Ma in tutti i casi si legge quel che offrono gli scaffali delle librerie. E' sempre il meglio? E' sempre il sapere più aggiornato su ciascun argomento? E' sempre equamente distribuito sui diversi argomenti storici? La risposta è un triplice no. Cominciamo dalla fine. Sui temi giudicati attuali, a torto o a ragione (e spesso a torto), dagli editori e dai media viene prontamente scritto e tradotto un po' di tutto. Su altri temi, a ben pensarci altrettanto importanti, non si traduce quasi nulla. Il Novecento, ad esempio, è dominato dal Terzo Reich.