Evento

La Notte europea dei ricercatori "entra in carcere"

Conferenze e dibattiti

La Notte europea dei ricercatori "entra in carcere": Lo fa tramite l’evento nazionale “L’empowerment femminile dentro e fuori le mura”, organizzato dalla Conferenza nazionale dei Delegati dei Rettori per i Poli universitari penitenziari (CNUPP).  All’iniziativa, inserita nel cartellone Aspettano la Notte, aderiscono 16 Università e 9 istituti penitenziari, tra i quali l’Università di Ferrara con la Casa circondariale, che si collegheranno all'evento nazionale. Un momento di riflessione che già nella prima edizione, lo scorso anno, è stato seguito da centinaia di persone detenute in istituti penitenziari diversi, grazie all’impegno comune di molte Università aderenti alla CNUPP, del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria e delle direzioni degli stabilimenti penitenziari coinvolti. 

Le persone interessate potranno seguire il collegamento con l'evento nazionale, nel carcere di Pozzuoli, in diretta streaming dall’Aula 7 del Dipartimento di Giurisprudenza (corso Ercole I d’Este 37), dove Niccolò Tronchin e Stella Dal Zotto, operatori dello Sportello di orientamento legale extragiudiziale per le persone detenute nella Casa circondariale di Ferrara, saranno presenti per introdurre l’iniziativa e rispondere alle domande dei presenti. 

A questa parte iniziale nazionale in streaming, seguiranno, nella seconda parte della mattina, iniziative locali in presenza per consentire a ricercatrici e ricercatori di esporre le loro ricerche alle persone detenute presenti. Negli istituti solo maschili, come quello di Ferrara, l’evento locale sarà dedicato al diritto all’affettività e genitorialità delle persone detenute. Ne discuteranno nella sala teatro della Casa circondariale di Ferrara la Professoressa Stefania Carnevale, Delegata della Rettrice ai rapporti con l’Amministrazione penitenziaria, e la Dottoressa Camilla Caselli, dottoranda di ricerca in Studi sulla criminalità organizzata. 

Con questo doppio evento l’Università di Ferrara è tra gli Atenei che si sono maggiormente impegnati nella comune giornata di sensibilizzazione su alcune delicate questioni che riguardano il mondo detentivo, coinvolgendo nella Notte europea dei ricercatori anche le persone detenute.

 

 

Come partecipare

  • L'accesso è libero

Materiali utili