Evento

Anatomie della mente | Quarto appuntamento "La Ferrara delle Meraviglie"

Conferenze e dibattiti

Quarto appuntamento del ciclo Anatomie della mente - Conferenze dei Giovedì di Psicologia - Anno XVIa cura del Professor Stefano Caracciolo, Ordinario di Psicologia Clinica dell'Università di Ferrara.

L'iniziativa è realizzata in collaborazione con la Sezione di Neurologia, Psichiatria e Psicologia Clinica della Facoltà di Medicina, Farmacia e Prevenzione di Unife e la Biblioteca Comunale Ariostea.

Anatomie della mente anche quest’anno si propone di esplorare paesaggi straordinari come la storia, la follia, la musica, la malattia, l’anima, il cinema, la poesia, la morte e la vita attraverso la lente della Psicologia. Sei nuove tappe del percorso di un viaggio con la psicologia e altre storie.

Programma

“La Ferrara delle Meraviglie. De Chirico, Savinio, Carrà, de Pisis e Pozzati: ‘rivelazioni’ nella Città Metafisica"

Relatori:

  • Stefano Caracciolo, Professore Ordinario di Psicologia Clinica dell'Università di Ferrara
  • Adello Vanni, psichiatra e psicoterapeuta, già Direttore del Dipartimento di Salute Mentale di Ferrara, cultore di storia della psichiatria e autore di pubblicazioni di taglio psicobiografico sulle vicende dei fratelli De Chirico e della pittura Metafisica.

Abstract

Adello Vanni da molti anni ci accompagna nella esplorazione delle opere di Giorgio De Chirico, tanto da essere giunto alla terza monografia sul tema (La Ferrara delle Meraviglie, Curiosità, Misteri e Stranezze nella Città Metafisica, Edizioni Faust). In questa occasione l’esplorazione psicobiografica, introdotta da un contributo iniziale di Stefano Caracciolo, condurrà ad un dialogo sulla vita e sull’opera del grande pittore, in particolare centrato sugli anni ferraresi, trascorsi da De Chirico nell’Ospedale Militare di Ferrara assieme ad altri giovani artisti ‘imboscati’ nelle retrovie della Grande Guerra, fra cui il fratello Alberto Savinio, Filippo De Pisis, Carlo Carrà e Mario Pozzati. Nasce così la pittura Metafisica, all’ombra del Castello Estense e del Caffè Folchini di Corso Giovecca, in un vivacissimo incontro di talenti e di ingegni, che trae ispirazione da mitiche creature estensi (come il Worbas) e dagli scorci urbani di piazze e monumenti che tanto spazio trovano nelle varie fasi della produzione di De Chirico. Ma l’attenzione di Vanni è specialmente concentrata su uno dei più celebri di questi quadri, Le muse inquietanti (Ferrara, 1918) su cui costruisce con folgorante intuizione, basata su documentazione psicobiografica, una nuova ipotesi interpretativa che consente di seguire il percorso biografico, psicologico e artistico di De Chirico sotto una nuova luce. Proprio in quegli anni infatti nasce un amore tenuto a lungo segreto per una giovane ferrarese – Antonia Bolognesi – e destinato ad un esito amaro ma che ha di certo costituito una intensa fonte di ispirazione e, secondo le proposte di Vanni, ora, dopo la recente pubblicazione del carteggio fra i due innamorati, consente di intravvedere una possibile chiave di interpretazione nuova e originale, del tutto convincente, dei molti ‘enigmi’ di cui De Chirico ha disseminato la sua opera. Secondo Vanni, infatti, qualora questa ipotesi ‘sentimentalista’ venisse giudicata verosimile anche dalla comunità scientifica, alle attuali conoscenze sulla storia dell’arte metafisica si potrebbe aggiungere che a Ferrara de Chirico ebbe due rivelazioni: la prima, già conosciuta come la rivelazione del ghetto, ispirò i quadri detti “ interni metafisici” (1915-1917); la seconda rivelazione, quella nata dallo spirito dell’amore, avrebbe ispirato i quadri detti “esterni metafisici, con il ritorno di manichini e statue nelle piazze”. L’artista, che era stato sempre solerte ad annunciare le proprie rivelazioni, nei riguardi della seconda rivelazione ferrarese se ne stette sempre silenzioso. Perché?  Adello Vanni presenta alla comunità ferrarese questa ricerca psicobiografica, che lo ha accompagnato - indizio dopo indizio - per tre anni ed è condensata nel libro Le muse e le vergini inquietanti di Giorgio de Chirico. Uno psichiatra nella Metafisica ferrarese (Ed.Giraldi).

Come partecipare

L'accesso è libero.

 

Materiali utili