FAQ – Piani Strategici Dipartimentali

1. Cos’è il Piano Strategico Dipartimentale (PSD)?

Il Piano Strategico Dipartimentale è il documento che definisce gli obiettivi strategici di ciascun Dipartimento universitario per un arco temporale triennale, in coerenza con il Piano Strategico di Ateneo. Include una parte descrittiva e una scheda con gli obiettivi, azioni, indicatori e target.

2. Chi è responsabile della redazione del Piano Strategico Dipartimentale?

Il Direttore di Dipartimento è il responsabile della stesura, con il supporto delle commissioni dipartimentali per la Ricerca e la Terza Missione. Altri soggetti possono essere coinvolti secondo l’organizzazione interna del Dipartimento.

Il Piano Dipartimentale deve essere approvato dal Consiglio di Dipartimento.

3. Qual è il ruolo del Presidio della Qualità di Ateneo nel processo?

Il Presidio della Qualità fornisce supporto metodologico, monitora i processi di pianificazione e di monitoraggio e garantisce il coordinamento con i Direttori dei Dipartimenti attraverso riunioni periodiche.

Il Presidio della qualità presenta periodicamente agli Organi di Ateneo gli esiti dell’analisi dei Piani Dipartimentali e del loro monitoraggio.

4. Cosa contiene la parte descrittiva del Piano?

La parte descrittiva include:

  • La struttura e il governo del Dipartimento
  • Le peculiarità dell’offerta formativa, della ricerca e della terza missione
  • Gli accordi di collaborazione con soggetti esterni
  • I piani di sviluppo di didattica, ricerca e terza missione.

5. Cosa prevede la scheda degli obiettivi strategici?

La scheda riporta gli obiettivi del Dipartimento per il triennio, le azioni previste per raggiungerli, gli indicatori utilizzati e i target attesi. Include anche obiettivi “liberi” specifici del Dipartimento, oltre a quelli derivati dal Piano Strategico di Ateneo.

6. Come si svolge il monitoraggio del Piano?

Il monitoraggio è annuale e avviene nel mese di dicembre. Serve a valutare lo stato di avanzamento degli obiettivi, analizzare gli scostamenti rispetto ai target e proporre eventuali azioni correttive. I risultati sono approvati entro febbraio e vanno utilizzati per la predisposizione del Piano successivo.

7. Cosa si intende per azioni correttive?

Le azioni correttive sono interventi specifici attivati in caso di criticità o opportunità di miglioramento. Devono includere responsabili, tempistiche e risorse, e sono monitorate nel ciclo successivo.

8. Cosa succede se cambiano gli obiettivi del Dipartimento?

In caso di modifiche significative agli obiettivi o agli indicatori, è necessario procedere alla rimodulazione del Piano Strategico Dipartimentale, approvando una nuova versione e aggiornando la scheda di monitoraggio e chiarendo le ragioni sottese alle modifiche.

9. Come si integra il progetto dei Dipartimenti di Eccellenza nel PSD?

I Dipartimenti finanziati devono integrare gli obiettivi del progetto di eccellenza nel Piano Strategico e nel relativo monitoraggio. Gli indicatori e i target devono essere coerenti con la durata quinquennale del progetto.

10. Come devono essere trattate le risorse interne nel Piano?

Il Dipartimento deve indicare criteri e modalità di distribuzione delle risorse economiche e umane, garantendo coerenza con il Piano Strategico Dipartimentale e con quello di Ateneo. I criteri possono essere inseriti nel Piano o richiamati da altri documenti.

Per maggiori informazioni

è possibile consultare le Linee Guida Piani Strategici Dipartimentali  pubblicate nella sezione “Assicurare la qualità” del portale Unife, alla pagina  Linee Guida per l'AQ approvate dal PQA ed emanate con Decreto Rettorale e alla pagina Pianificazione Dipartimentale.