UNESCO Chair on Urban Health, Sapienza Università di Roma

La UNESCO Chair “Urban Health Through Education and Research for Improved Health and Wellbeing in the Cities” è nata nel 2022 ed è diretta dal prof. Andrea Lenzi, Professore Emerito di Endocrinologia - Dipartimento di Medicina sperimentale, Sapienza Università di Roma.

L'obiettivo della Chair è promuovere un sistema integrato di ricerca, training e informazione sul tema della salute e del benessere urbano. L’iniziativa si basa sulla collaborazione internazionale tra ricercatori e docenti di università e istituzioni in Italia, Europa, Nord America, Africa, America Latina e nel resto del mondo. Viene infatti creato con la Cattedra uno spazio aperto per la condivisione e la promozione di studi, analisi e confronti inerenti fattori di rischio e determinanti di salute nelle città e l’opportunità di promuovere - specie attraverso l’istruzione primaria e gli ambienti educativi - un sapere condiviso e una cultura diffusa del benessere, degli stili sani e corretti e della qualità di vita. In tale contesto, la Cattedra opera perseguendo gli obiettivi UNESCO, finalizzati a creare le migliori condizioni per una cooperazione efficace a livello globale, sulla base della convinzione che il lavoro congiunto di accademici, ricercatori e amministratori di tutte le regioni del mondo apporterà vantaggi importanti per l’intera comunità.

Andrea Lenzi, Presidente anche di Health City Institute - think-tank, nato nel 2016 come risposta  civica all’urgente necessità di studiare i determinanti della salute nelle città -, dirige la Cattedra Prof. Andrea Lenzi.jpgUNESCO con l’intento di fornire supporto alle università e alle amministrazioni pubbliche negli studi e nel monitoraggio dei determinanti che contribuiscono alla costruzione di città in salute. Questo anche attraverso la sensibilizzazione dei bambini sul tema, attraverso programmi e strumenti didattici nelle scuole e la promozione dell’integrazione tra politiche pubbliche e programmi di livello nazionale e internazionale riguardanti la salute e il benessere nelle città.

Il rapporto tra salute, qualità della vita e ambiente è un argomento di interesse centrale nelle scienze della salute, ambientali e delle scienze sociali e per questo è stato costituito una Alleanza come network scientifico, denominato Science for Cities, che coinvolge oltre 100 Società scientifiche, Federazioni societarie ed Associazioni scientifiche, Enti di ricerca, Istituzioni dedicate e oltre all’adesione degli Intergruppi parlamentari che si occupano di salute e benessere. Anche il Comitato di Biosicurezza, Biotecnologie e Scienze della Vita della Presidenza del Consiglio di Ministri ha attivato un Gruppo di Lavoro tematico su l’Urban Health dimostrando il grande interesse delle Istituzioni sul tema. D’altra parte è ampiamente dimostrato che l’aumento del livello di incidenza globale delle malattie non trasmissibili, come il diabete, l'obesità e la sindrome metabolica e tutte le loro complicanze, è attribuibile ai maggiori livelli di urbanizzazione, all'invecchiamento della popolazione e a stili di vita più sedentari e malsani. Il termine “città sana”, coniato dall'OMS, descrive una città che è consapevole dell'importanza della salute come bene pubblico e, quindi, mette in atto politiche chiare per migliorarla. Il processo di pianificazione dei contesti sociali e ambientali delle città è in grado di modificare i bisogni emergenti, gli stili di vita e le aspettative individuali: tutti gli elementi dovrebbero essere presi in considerazione nell'orientamento delle politiche pubbliche.

L'urbanizzazione crea nuovi problemi: riduce l'equità, genera tensioni sociali e introduce minacce alla salute delle persone. L'attuale configurazione della città offre alla salute pubblica e individuale tanti rischi quante opportunità. La città potrebbe rappresentare un grande laboratorio di integrazione tra servizi socio-sanitari, socio-economici, culturali, educativi e di benessere. La sostenibilità futura dei sistemi sanitari di tutto il mondo non può prescindere dallo studio dei determinanti della salute nelle città attraverso un'ampia partnership significativa tra soggetti multidisciplinari e multilivello, come la Cattedra UNESCO propone. La pandemia di “Diabesità” (obesità e diabete di tipo 2) sarà probabilmente la più grande epidemia nella storia dell'umanità, come dichiarato dall'OMS. Il diabete, ma anche l’obesità, sono condizioni croniche classificate come malattia non trasmissibili e rappresentano un importante fattore di rischio per altre malattie non trasmissibili, come quelle cardiovascolari, neoplastiche e neurodegenerative. Inoltre, sono associate a un'elevata vulnerabilità alle malattie infettive a causa dei difetti immunitari correlati. La presenza di alterazioni metaboliche, rappresentano anche un fattore di rischio per lo sviluppo e l'aumento della mortalità di malattie trasmissibili come l'AIDS e la più recente pandemia Covid-19 da virus SARS-COV2.

Con tale programma la Cattedra opera per avvicinare l’Organizzazione UNESCO ai cittadini e alle comunità, in particolare attraverso:

  • l’empowerment degli studenti per diventare cittadini più consapevoli e creativi
  • un’agenda educativa che ponga al centro la pianificazione di città promotrici e generatrici di salute
  • un’interfaccia costante tra scienza, politica pubblica e società per la sostenibilità, con particolare riferimento alle dinamiche di sviluppo delle relazioni tra Nord e Sud del mondo;
  • la protezione e la promozione del patrimonio culturale materiale e immateriale.

Data l’importanza dei temi trattati e delle ricadute sulla società, l’elenco dei partner che collaborano con la Cattedra Urban Health Through Education and Research for Improved Health and Wellbeing in the Cities è composto da attori trasversali e di rilievo, tra i quali:

  • Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI)
  • Comitato delle Regioni dell’Unione Europea (EUCoR)
  • Confederazione dei piccoli comuni e municipalità dell’Unione Europea (CTME)
  • Istituto Superiore di Sanità (ISS)
  • Fondazione CENSIS
  • Federazione internazionale di Medicina dello Sport (FIMS)
  • Associazione Cittadinanza Attiva
  • Università di Brasilia
  • Health City Institute (HCI)
  • Fondazione IBDO (Italian Barometer Diabetes Observatory)
  • Cities Changing Diabetes program (CCD)
  • African Medical and Research Foundation (AMREF).

AMREF assume particolare rilievo nell’attività della Cattedra. Con sede a Nairobi, in Kenya, AMREF Health Africa è infatti la più grande organizzazione sanitaria no-profit con sede in Africa e serve milioni di persone ogni anno in 35 Paesi dell'Africa subsahariana. L'obiettivo della Fondazione è aumentare l'accesso sostenibile alla salute per le comunità africane attraverso soluzioni in materia di risorse umane per la salute, la fornitura di servizi sanitari e gli investimenti nella salute e nell'istruzione. In questo contesto, il ruolo della Cattedra UNESCO è quello di favorire il trasferimento di conoscenze sulla salute e l'educazione alla salute in Africa, per migliorare le condizioni di vita delle popolazioni africane.

Le persone che si trasferiscono nelle città hanno superato la metà della popolazione mondiale sia nei Paesi sviluppati che in quelli in via di sviluppo. L'obiettivo a lungo termine della Cattedra UNESCO è quello di attuare una strategia integrata nelle aree urbane, volta a costruire l'idea della città come “promotrice di salute”, attraverso un approccio multilivello che includa iniziative in ogni disciplina che interagisce con la salute.


Valentina Mini