Evento

Architettura | Convegno " Progettare il cambiamento: territori d'acqua, coste e patrimonio"

Seminari e convegni

Convegno "Progettare il cambiamento: territori d'acqua, coste e patrimonio", organizzato dal Dipartimento di Architettura dell'Università di Ferrara.

L'evento è coordinato all’interno delle attività dei due Progetti FIRD 2023 finanziati da Unife, “Territori d’acqua e manufatti della bonifica,  studio interdisciplinare sul patrimonio del delta emiliano-romagnolo” (referente scientifico Professoressa Elena Dorato) e “Geografie potenziali. Scenari pianificatori e progettuali per l’adattamento ai cambiamenti climatici nei paesaggi costieri deltizi” (referente scientifico Professor Romeo Farinella).

Abstract

Il tema dell’adattamento dei territori d’acqua, fluviali e costieri è dunque analizzato partendo dalle problematiche dell’impatto del rischio idraulico sulle urbanizzazioni costiere e del futuro del patrimonio naturale, urbano e paesaggistico in questi territori fragili. Obiettivo della giornata di studio è mettere a confronto esperienze nazionali condotte da docenti di altre università e laboratori di ricerca, in particolare delle Università di Padova, Chieti-Pescara, Bari, Sassari (Alghero), Ferrara. Come ripensare l’assetto urbanistico, paesaggistico e ambientale di questi territori fragili? La drammaticità del tema è insita nel processo che ha portato, nel corso del Novecento, a un progressivo irrigidimento della costa e dei fiumi e corsi d’acqua con urbanizzazioni fuori controllo, interventi di protezione costiera rigidi e pertanto discutibili, un dilagante consumo di suolo. Gli eventi meteorici di questi giorni non possiamo più considerarli delle situazioni eccezionali, al contrario si tratta di situazioni che si stanno stabilizzando in quanto conseguenza della crisi climatica. L’ approccio nella gestione del territorio continua ad essere sempre più emergenziale e non di pianificazione e di visione. I fenomeni oggi in corso ci impongono un cambio di visione e di paradigma, dobbiamo ripensare i nostri territori in funzione dei mutamenti in corso e in particolare nei territori deltizi da sempre in cambiamento. Il mondo intero condivide oggi i problemi derivanti dalla crisi climatica, le istituzioni internazionali preposte al governo globale, quali le Nazioni Unite tramite l’IPCC, da anni forniscono strumenti di indirizzo che sono patrimonio comune per tutta l’umanità, eppure ampiamente disattesi. I problemi strutturali delle nostre coste sono da decenni inquadrati in vecchie logiche settoriali e al di fuori di qualunque visione di territorio. Il tema dell’impatto dell’urbanizzazione costiera (tra cui vanno annoverate le strutture balneari) non è mai stato attentamente valutato e quindi le problematiche connesse con il rischio costiero non sono mai state poste in relazione con la necessità di ripensare le modalità dell’urbanizzazione, valutando anche ipotesi di “decostruzione”. Inoltre, non possiamo affrontare il problema delle coste senza affrontare quello dei fiumi che al mare affluiscono e che attraverso territori sempre più artificializzati. Riflettere sulla transizione ecologica o ambientale delle aree di costa e fluviali significa agire non solo in maniera sostenibile sui contesti insediati esistenti ma anche riflettere su parole chiave quali decostruzione, arretramento, delocalizzazione degli insediamenti, ampliamento e rinaturalizzazione degli alvei fluviali. In alcuni paesi europei come l’Olanda o il Regno Unito, si sono valutati e avviati «arretramenti» necessari alla messa in sicurezza della popolazione insediata, ovviamente anche in questa prospettiva la conoscenza dei contesti locali appare necessaria per evitare di generalizzare soluzioni non esportabili ovunque. Le coste e le urbanizzazioni fluviali dovranno certamente essere liberate da questo eccesso di insediamenti definendo nuovi quadri ambientali e nuovi paesaggi, riprendendo le suggestioni e le indicazioni del Design and Building with Nature consapevoli che stiamo parlando di territori dinamici e che richiedono una grande elasticità e capacità di adattamento ad un ambiente mutevole. Questo processo richiede anche un forte investimento in termini di conoscenze critiche e competenze necessarie alla gestione di queste trasformazioni istituendo delle agenzie pubbliche di progettazione strategica orientate alla sperimentazione operativa, sul campo, di nature and site based solution come del resto richiede la recente Nature Restoration Law promulgata dall’Unione Europea e alla quale l’Italia ha votato contro. La giornata di studi affronterà questi temi partendo da alcune situazioni locali, di diverse parti dell’Italia, all’interno di due sezioni. La sessione del mattino è dedicata al tema “Progettare con l’ambiente e per il rischio” e interverranno urbanisti e geologi mentre quella del pomeriggio sarà dedicata al tema “Progettare con il patrimonio” e oltre a docenti di diverse università parteciperà anche l’Arch. Carla di Francesco presidentessa del FAI Emilia-Romagna.

Programma 

ore 9.30 - Saluti istituzionali 

  • Romeo Farinella, Università degli Studi di Ferrara, Dipartimento di Architettura
    Giorgio Osti,
    Università di Padova, Dipartimento di Filosofa, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata 
  • Enrico Cocchi, Agenzia per la Ricostruzione Regione Emilia-Romagna

ore 10.30 - Progettare con l’ambiente e per il rischio

  • “Rischio da allagamento delle coste deltizie in condizione di mareggiata: strumenti di supporto alla pianifcazione costiera” - a cura di Paolo Ciavola, Università degli Studi di Ferrara, Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra
  • “Ricerche, strategie e progetti per il territorio costiero del Delta del Po emiliano-romagnolo” - 
    a cura di Elena Dorato, Università degli Studi di Ferrara, Dipartimento di Architettura
  • “Scenari paesaggistici per l'adattamento ai cambiamenti climatici nei territori costieri romagnoli” - a cura di Gianni Lobosco, Politecnico di Torino, Dipartimento Interateneo di Scienze Progetto Politiche del Territorio 
  • “Bocca di mare: progetti strategici a scala urbana e territoriale” - a cura di Alessandra Casu, Università degli Studi di Sassari, Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica
  • “Rischi e patrimoni costieri. Temi per il progetto urbanistico” - a cura di Matteo di Venosa e Lia Fedele, Università degli Studi Pescara-Chieti, Dipartimento di Architettura 

ore 14.30 - Progettare con il patrimonio

  • “Il progetto Interreg CoHeN - Coastal Heritage Network: Sulla rete di fari e torri costiere della Puglia” - a cura di Nicola Martinelli, Politecnico di Bari, Dipartimento di Architettura, Costruzione e Design
  • “Protezione, trasformazione, sostituzione: l'azione conservativa del territorio di bassa pianura ferrarese” - a cura di Marco Zuppiroli, Università degli Studi di Ferrara, Dipartimento di Architettura
  • “Su terre contese alle acque: patrimoni liminali come beni collettivi” -  a cura di Alessandra Marin, Università degli Studi di Ferrara, Dipartimento di Scienze dell'Ambiente e della Prevenzione
  • “Laboratorio Ambiente: un progetto del FAi per il territorio ferrarese” - a cura di Carla di Francesco, FAI Emilia-Romagna

Materiali utili