Evento

Presentazione del libro "Materiali per lo studio della produzione a stampa nella Ferrara del XVIII secolo"

Seminari e convegni

Evento in occasione della pubblicazione del libro "Materiali per lo studio della produzione a stampa nella Ferrara del XVIII secolo" scritto dal Professore Ranieri Varese e organizzato dall'Accademia delle Scienze di Ferrara.

L’attività di stampa a Ferrara, nel XVIII secolo, non è mai stata oggetto di indagine storico – critica. Nella completa assenza di studi precedenti l’autore ha raccolto notizie e materiali che consentono un primo riconoscimento della situazione.

Numerosi sono gli editori attivi in città. Il più importante è certamente Bernardino Pomatelli il quale inizia la produzione nel XVII secolo e la continua, con gli eredi, sino alla prima metà del XIX. La marca editoriale, tre melograne col motto tassiano pulcriora latent, sarà ripresa da Filippo De Pisis. Presenza meno continua hanno Bernardino e Giuseppe Barbieri (sino al 1767); Bolzoni Giglio (sino al 1744); Giovanni e Antonio Coatti (negli anni ’70 del secolo); Giuseppe Rinaldi (1752 sino ai primi dell’ottocento). Più effimera la vita di Girolamo Filoni e Tommaso Fornari; Francesco Gardi ‘all’insegna del Sansone’ è presente solo nel 1760.

Importanti sono gli incarichi di ‘stampatore camerale’ e di ‘stampatore episcopale’ i quali godono dell’esclusiva delle stampe promosse dalla Legazione, dal Maestrato e dall’Arcidiocesi.

Il volume raccoglie esempi di associazioni, di dediche; pubblica l’inedita Lezione sulla dedica di Girolamo Baruffaldi; pubblica il catalogo della libreria di Bernardino Pomatelli del 1732, conservato a Parigi nella Bibliothèque Nationale de France; stampa il catalogo delle Imprese degli stampatori ferraresi del Faustini; raccoglie i nomi degli associati per la precoce traduzione italiana del testo di Rousseau Discorso sulle scienze e arti. Altro ancora.

Nelle tavole è raccolta larga esemplificazione dei capilettera utilizzati dagli editori ferraresi. Ampio spazio è dedicato al ruolo delle immagini all’interno dei libri editi nel secolo. Nel volume non si tacciono le difficoltà derivate dall’impossibilità di utilizzare l’archivio notarile antico depositato presso l’Archivio di Stato e inagibile a causa del terremoto del 2012; dal ridotto trasferimento, ad opera della Biblioteca Ariostea, delle schede Staderini in SBN e dalla mancanza degli ‘annali’. Si ricorda inoltre la vicenda dei disegni di Giuseppe Ghedini, già all’Ariostea, legati all’edizione del Ricciardetto, e il mancato intervento, per il loro recupero della Amministrazione Comunale.

L’autore, ferrarese, allievo della Scuola Normale Superiore e, a Pisa, già assistente di Carlo Ludovico Ragghianti, è stato direttore, a Ferrara, dei Musei Civici di Arte Antica dal 1970 al 1985; poi professore ordinario di storia dell’arte moderna presso le università di Urbino e di Ferrara.
La postfazione è di Maria Gioia Tavoni già direttrice della Biblioteca Manfrediana di Faenza, poi professore ordinario di Archivistica, bibliografia e biblioteconomia presso l’Alma Mater di Bologna.

Come partecipare

Sarà possibile seguire l'evento in presenza presso la sede dell’Accademia (Via del Gregorio 13, Ferrara).

 

Informazioni utili

Il programma degli eventi è visibile sulla pagina Facebook dell'Accademia delle Scienze di Ferrara e sul sito web www.accademiascienze.ferrara all'interno del widget 'Eventi'.