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La crescita è precaria: record del lavoro a termine - Roberto Ciccarelli, 08.12.2017

I paradossi della crescita senza occupazione fissa. Nel terzo trimestre del 2017 il Pil è cresciuto dell'1,7% sull'anno, mentre aumenta l'occupazione a termine: la spinta viene dagli over 50. La crescita non produce occupazione fissa in un mercato del lavoro che penalizza la «generazione di mezzo» tra i 35 e i 49 anni. Più del Jobs Act, hanno fatto le «riforme» Fornero e Poletti. La prima ha prolungato l'età pensionabile, la seconda ha moltiplicato il numero dei rinnovi dei contratti a termine. E la disoccupazione resta stabile Stiamo vivendo una crescita senza occupazione fissa. Possono essere spiegati in questo modo i dati comunicati ieri dall’Istat sul terzo trimestre dell’economia italiana nel 2017. Da un lato il Prodotto Interno Lordo (Pil) cresce in termini congiunturali dello 0,4% e dell’1,7% su base annua; dall’altro lato cresce l’occupazione dei dipendenti a termine di 79 mila unità, in un anno sono 303 mila. Una platea di lavoratori soprattutto precari. Tra luglio e settembre di questanno hanno registrato un record storico: +13,4% su anno In totale sono 2 milioni e 784 mila, il dato più alto dal 1992.

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