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Contrattazioni integrative aziendali e produttività. Nuove evidenze empiriche sulle imprese italiane, Riccardo Leoni, Università degli Studi di Bergamo, Martedì 12 Dicembre 2017, Ore 15.00-17:00

Contrattazioni integrative aziendali e produttività. Nuove evidenze empiriche sulle imprese italiane Riccardo Leoni Università degli Studi di Bergamo Martedì 12 Dicembre 2017, Ore 15.00-17:00 Aula 5, via Adelardi 33 Dipartimento di Economia e Management
Contrattazioni integrative aziendali e produttività. Nuove evidenze empiriche sulle imprese italiane, Seminario di Riccardo Leoni
Contrattazioni integrative aziendali e produttività: nuove evidenze empiriche sulle imprese italiane, Laura Bisio (Istat) Stefania Cardinaleschi (Istat) Riccardo Leoni (Università di Bergamo, e CIRET ℅ Università La Sapienza, Roma)
approntata dall’ISTAT, che contiene informazioni relative alle imprese appartenenti al settore privato sopra i 10 addetti (agricoltura esclusa). Poiché le informazioni a disposizione riguardano la presenza in un certo periodo, e non l’introduzione, della contrattazione integrativa aziendale (CICA), non è possibile individuare e stimare l’esistenza di una relazione causale tra essa e la produttività totale dei fattori (PTF). Per superare tale difficoltà, nella relazione stimata si introduce un significativo ritardo tra la presenza della CICA e la PTF. Si procede analogamente anche nei confronti della contrattazione integrativa individuale (CIIA) e della loro combinazione, sempre rispetto alla PTF. A seconda quindi delle tipologie di contrattazione presenti, il campione è suddiviso in tre sottogruppi di imprese, ciascuno dei quali ha come controfattuale il sottogruppo di aziende che non ha alcun tipo di contrattazione integrativa. La metodologia di stima è a 3 stadi. Nel primo si stima una funzione di produzione con il metodo GMM-SYS, da cui si ricava una misura della PTF. Nel secondo, per mezzo di uno stimatore probit o OLS, si spiegano (tenendo conto delle dovute endogenità) le determinanti della presenza della CICA o (alternativamente) della variabile fattoriale che ingloba tutte le pratiche manageriali ed organizzative contrattate a livello aziendale. Nel terzo, infine, si indaga la relazione tra contrattazione integrativa e PTF, tenendo conto sia della potenziale endogenità che la caratterizza, sia delle pratiche manageriali e organizzative che rimangono sotto il controllo dei manager, sia infine dell’erogazione unilaterale di premi ai singoli dipendenti. Dalle stime emerge che: (i) la funzione di produzione stimata si comporta abbastanza bene; (i) la probabilità della presenza di una contrattazione è influenzata sia dalla performance finanziaria ritardata (intesa come possibilità di investire nell’incremento del capitale organizzativo dell’impresa), sia dal tasso di sindacalizzazione (interpretabile come strumento per vincere le resistenze autocratiche del management aziendale); (iii) la produttività non è influenzata tanto dalle singole pratiche e materie contrattate, quanto dall’insieme di queste, ivi inclusa la pratica dei premi aziendali. L’effetto medio stimato sulla produttività è pari al 7,9%, che scende però al 4,3% nel gruppo di imprese che pratica simultaneamente la contrattazione integrativa collettiva aziendale e quella individuale. Inoltre in tutti e tre i sottogruppi d’impresa emerge che l’erogazione unilaterale di premi ai dipendenti non ha effetti di miglioramento sulla produttività. Infine il paper affronta due ulteriori questioni: quella della tipologia di governance dell’impresa (imprenditore/famiglia versus manager) in relazione alla contrattazione aziendale e quella della path-dependence della produttività. NUOVA VERSIONE FEBBRAIO 2018
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