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A Giulia Bertaglia il premio GIMC per la miglior tesi di Dottorato in Meccanica Computazionale dei Fluidi

29/03/2021

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A Giulia Bertaglia il premio GIMC per la miglior tesi di Dottorato in Meccanica Computazionale dei Fluidi
Giulia Bertaglia al Workshop On High Order Nonlinear Numerical Methods for Evolutionary PDEs (HONOM) a Madrid nel 2019

Con una tesi incentrata sulla modellazione matematica e computazionale applicata ai settori della fluidodinamica e della biomatematica, Giulia Bertaglia, classe 1991, ha vinto il premio GIMC (Gruppo Italiano Meccanica Computazionale), bandito dall’Associazione Italiana di Meccanica Teorica ed Applicata (AIMETA), per la miglior tesi di Dottorato in Meccanica Computazionale dei Fluidi.

La tesi presentata per partecipare all’edizione 2020 del premio, dal titolo “1D augmented fluid-structure interaction systems with viscoelasticity: from water pipelines to blood vessels” (Sistemi aumentati 1D di interazione fluido-struttura con viscoelasticità: dalle condotte idriche ai vasi sanguigni), è stata sviluppata da Giulia Bertaglia nell’ambito del Dottorato di ricerca in Scienze dell’Ingegneria effettuato presso il Dipartimento di Ingegneria di Unife, percorso avviatosi al termine della Laurea Magistrale in Ingegneria civile presso lo stesso Dipartimento.

Giulia Bertaglia, oltre ad aver ottenuto il riconoscimento GIMC, è stata anche scelta come unica candidata italiana del Gruppo AIMETA all’ECCOMAS PhD Award, che rappresenta il premio europeo per le due migliori tesi di Dottorato in Computational Methods in Applied Sciences and Engineering. ECCOMAS, infatti, ha l’obiettivo di promuovere gli sforzi condivisi di Università, centri di ricerca e imprese attivi nel settore dei metodi numerici e delle simulazioni in ingegneria e scienze applicate nell’intero panorama europeo.

La tesi vincitrice del premio concilia contenuti multidisciplinari e apporta significativi risultati anche nel campo della ricerca medico-scientifica, infatti, tra i risultati più rilevanti della ricerca effettuata spicca l'affinamento dei modelli matematici relativi all'interazione fra le pareti di arterie e vene e il flusso sanguigno, contribuendo a una migliore affidabilità dei modelli di simulazione numerica del sistema cardiovascolare umano. 

“Sono davvero molto contenta di avere ottenuto questo riconoscimento – commenta Bertaglia – e ringrazio i miei due relatori, il Professor Alessandro Valiani e il Professor Valerio Caleffi per avermi seguita durante il dottorato, dedicandomi tempo e stimolando il mio percorso con spunti sempre costruttivi. Mi sento profondamente arricchita da tutto ciò che ho imparato in questi anni e sinceramente fortunata per avere avuto la possibilità di intraprendere questo progetto”.

Profondamente soddisfatto, il Professor Valerio Caleffi ha così commentato la notizia del premio: “La Dottoressa Giulia Bertaglia ha condotto con rigore metodologico un’attività di ricerca di frontiera a carattere fortemente multidisciplinare. Le capacità professionali, l'innata positività e la grande curiosità intellettuale di Giulia, hanno reso la nostra collaborazione un’esperienza per me estremamente proficua e stimolante. Apprendo quindi di questo meritato riconoscimento con grande soddisfazione, ma senza sorpresa”.

Giulia Bertaglia da novembre 2019 è Assegnista di Ricerca Post-doc al Dipartimento di Matematica e Informatica dell'Università degli studi di Ferrara. Dopo la Laurea Magistrale in Ingegneria Civile conseguita presso il Dipartimento di Ingegneria di Unife e un periodo di ricerca all’estero al Dipartimento di Scienza e Tecnologia dei Materiali e dei Fluidi dell'Università di Saragozza (Spagna), durante il periodo del Dottorato, ha ultimato il proprio percorso di ricerca discutendo la tesi divenuta oggetto del premio. Attualmente la sua attività di ricerca si sta concentrando su metodi numerici di quantificazione dell'incertezza per leggi di conservazione iperboliche strutturate su network spaziali.