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Unife e Air Break | Installati i nuovi sensori per monitorare lo stato idrico del terreno di Ferrara

02/12/2022

Unife, le imprese e il territorio

Unife e Air Break | Installati i nuovi sensori per monitorare lo stato idrico del terreno di Ferrara
Da sinistra la prof.ssa Claudia Cherubini e i suoi collaboratori Sathish Sadhasivham e Nandini Viswa

Riguarda il monitoraggio dello stato idrico del terreno ferrarese l’ultimo intervento effettuato nell’ambito di Air Break, progetto cofinanziato dall'Unione Europea e coordinato dal Comune di Ferrara con la supervisione scientifica dell’Università di Ferrara.

Nell’ambito del progetto, che mira al miglioramento della qualità dell’aria in ambito cittadino, è stata effettuata lo scorso giugno e recentemente potenziata l'installazione  di un sistema di sensori nel sottosuolo per la raccolta e l'elaborazione dei dati ambientali. 

Il nuovo sistema di monitoraggio ha l’obiettivo di migliorare la gestione di fenomeni estremi dovuti ai cambiamenti climatici, ossia da una parte eventi piovosi di forte intensità, dall’altra il prolungarsi di eventi siccitosi.

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Da sinistra la prof.ssa Claudia Cherubini e i suoi collaboratori Sathish Sadhasivham e Nandini Viswa

“Oltre al deflusso a mare di acqua dolce, che non riesce a ricaricare gli acquiferi, gli eventi pluviometrici intensi, se non contrastati, possono portare a inondazioni, esondazioni, alluvioni, fenomeni di dissesto idrogeologico.
Rendere i contesti rurali, ma soprattutto quelli urbani, più “assorbenti”, seguendo il concetto di “Sponge City” ossia “città spugna”, rappresenta la soluzione per queste situazioni.
In tale contesto, lo studio sperimentale è finalizzato a sviluppare sistemi per prevenire situazioni critiche sotto il profilo idrico” 
spiega Claudia Cherubini, Professoressa del Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra di Unife e coordinatrice dell’attività.

Insieme a lei, i collaboratori Sathish Sadhasivham e Nandini Viswa, idrogeologi di esperienza decennale che, prima di prendere servizio in Ateneo, erano ricercatori rispettivamente all’UAE National Water Centre, e al Christcollege a Keral (India).

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La docente Claudia Cherubini con i suoi collaboratori Sathish Sadhasivham e Nandini Viswa, insieme all'assessore comunale all'Ambiente Alessandro Balboni (a destra) nel corso della presentazione alla stampa

 

Nuove strategie contro siccità e eventi metereologici avversi 

L’implementazione del sistema ha comportato l’aumento del numero dei sensori in funzione, portati da sei a nove ed installati ad una maggiore profondità, e l'inserimento di un Modem GPRS che permette di monitorare i dati da remoto, rendendo così più semplice ed efficace il monitoraggio della situazione.

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Uno dei sensori introdotti nel suolo grazie al progetto Air Break

“Il nuovo sistema di monitoraggio ha lo scopo di analizzare il tenore di umidità, la temperatura del terreno e la sua conducibilità elettrica. Tutto questo sarà finalizzato a monitorare il grado di umidità ottimale per le specie piantumate e inoltre a ricostruire un modello numerico di infiltrazione dell’acqua piovana e quindi di ricarica degli acquiferi” spiega Claudia Cherubini.

“Si tratta di un altro importante investimento nell’ambito del progetto Air-Break che assume ancor più valenza vista l’ondata di siccità di quest’anno. Nella piena consapevolezza dell’aggravarsi delle condizioni climatiche, questi nuovi sensori ci permettono di studiare strategie e stanziare fondi per sviluppare contromisure efficaci e sostenibili. Questo è lo scopo delle nostre rilevazioni: riuscire ad avere un quadro dettagliato del delicato aspetto idrico del nostro territorio" sottolinea Alessandro Balboni, assessore comunale dell’ambiente.

Il progetto AIR BREAK

Air Break è il progetto coordinato dal Comune di Ferrara di cui l’Università di Ferrara è partner in qualità di curatore della parte scientifica. Ѐ cofinanziato dall'Unione Europea nell'ambito del programma UIA "Urban Innovative Actions". 

Ferrara è tra le 11 autorità urbane europee selezionate su un totale di 222, e grazie ad AirBreak ha l'opportunità di sperimentare soluzioni innovative, smart e sostenibili per affrontare le principali sfide legate al tema della qualità dell'aria.

 

Il progetto prevede anche la realizzazione di nuove piste ciclabili "smart", la messa in opera in zone strategiche della città di circa 2000 piantumazioni di alberi e arbusti antismog e la realizzazione di nuove centraline per il monitoraggio della qualità dell’aria.

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