Notizia

Archeologia | Delegazione di sito UNESCO della Tanzania in visita al Museo nazionale Paleolitico de La Pineta

20/11/2022

Scienza, cultura e ricerca

Archeologia | Delegazione di sito UNESCO della Tanzania in visita al Museo nazionale Paleolitico de La Pineta
Scavi in corso nel sito de La Pineta di Isernia

Il 21 novembre 2022  una delegazione di alti dirigenti della Ngorongoro Conservation Area Authority (NCAA) della Tanzania faranno visita al Museo nazionale Paleolitico de La Pineta, attualmente in fase di riallestimento e che a breve sarà riaperto al pubblico.

Il sito de La Pineta è oggetto di indagine archeologica da parte del Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Ferrara, con direzione scientifica del Prof. Carlo Peretto, su concessione triennale del Ministero della Cultura.

Ngorongoro Conservation Area Authority (NCAA) e la Ngorongoro Conservation Area

La NCAA è l’organismo di gestione della Ngorongoro Conservation Area (NCA), uno dei luoghi più incredibili del mondo. Si tratta di un’area protetta, Sito Patrimonio dell'Umanità riconosciuto dall’UNESCO e Riserva della Biosfera e copre un’area di 8.292 chilometri quadrati. Si estende dalle pianure del Parco nazionale del Serengeti e della Maswa Game Reserve a ovest, fino al braccio orientale della Great Rift Valley. L’area si caratterizza per paesaggio, fauna selvatica, cultura e siti preistorici di fondamentale importanza per la comprensione delle nostre origini e della nostra evoluzione. Prende il nome dal cratere di Ngorongoro, grande caldera vulcanica profonda 610 metri con oltre 25.000 animali di grande taglia tra cui alcuni degli ultimi rinoceronti neri rimasti in Africa.

Ngorongoro è stato, ed è tuttora, un luogo per vaste ricerche archeologiche negli ultimi 100 anni, rivelando prove dell'evoluzione umana e delle dinamiche uomo-ambiente, che si sviluppano
su un arco temporale di quasi quattro milioni di anni. Importantissimo è il giacimento di Olduvai Gorge che ha restituito fossili di Australopiteco, Homo habilis ed Homo ergaster in stretta relazione con i primi strumenti fabbricati dai nostri progenitori, da cui il termine riconosciuto internazionalmente di Olduvaiano. Altri ritrovamenti hanno scritto e stanno riscrivendo la nostra storia profonda come le impronte di bipedi rinvenute a Laetoli risalenti a circa 3,5 milioni di anni fa.

La NCAA ha in programma di progettare e realizzare azioni per la valorizzazione e la promozione turistica sostenibile del proprio inestimabile patrimonio culturale, rappresentato non soltanto dai suddetti siti di Olduvai e Laetoli, ma anche da quelli, di recente riconoscimento, di Mbozi, Amboni, Engaruka e Muumba.

La visita in Italia

Nell’ambito di questa progettualità si inserisce la visita in Italia di una delegazione di cinque alti dirigenti della NCAA con lo scopo di confrontarsi con strutture di prestigio e di consolidato riconoscimento. La delegazione è formata da Gen. Venance Mabeyo - NCAA, Board of Directors Chairman, Dr. Freddy Manongi - NCAA, Chief Conservator,  Eng. Joshua Mwankunda - NCAA, Head of Cultural Heritage Section, Mr. Adam J. Minzi - NCAA, Gen. Mabeyo’s assistant, Mr. Selestinus E. Saitabau - NCAA, Dr. Manongi’s assistant.

Saranno accompagnati dai responsabili italiani del progetto italiano Tanzania Human Origins Resea (THOR) patrocinata dal nostro Ministero degli Esteri.

Sulla base di queste considerazioni, durante i giorni della visita in Italia della delegazione, saranno approfonditi e visitati alcuni “casi studio” di grande interesse nell’ambito della conservazione, dello studio e della valorizzazione del patrimonio culturale nazionale, da prendere come modello per lo sviluppo di strategie e sinergie future anche in quel Paese africano. Infatti, la musealizzazione dell’Area archeologica de La Pineta di Isernia rappresenta un formidabile esempio a questo riguardo e il gruppo di lavoro della Tanzania è particolarmente interessato all’insediamento preistorico e al museo per conoscere gli aspetti architettonici e museografici finalizzati alla comunicazione, alla fruizione e alla divulgazione.