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PNRR | Anche Unife nel Centro Nazionale di Supercalcolo di cui oggi si aprono le attività

20/07/2022

Vita universitaria

Anche l’Università di Ferrara fa parte del Centro Nazionale di Supercalcolo, uno dei cinque Centri Nazionali previsti dal PNRR Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, di cui oggi 19 luglio si sono insediati gli organi direttivi.

Nel Centro Nazionale di Ricerca in High Performance Computing, Big Data e Quantum Computing, Unife si impegna in tre principali linee di ricerca e sviluppo.

La prima riguarda il future HPC e Big Data, coordinato dal Professor Sebastiano Fabio Schifano del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Prevenzione, referente dell’intero progetto. Altra linea di ricerca riguarda il tema del Fundamental research & space economy, coordinato dalla Professoressa Eleonora Luppi del Dipartimento di Fisica e Scienza della Terra. Infine, il settore della ricerca biomedica con il filone In-silico medicine & omics data, coordinato dal Professor Stefano Volinia del Dipartimento di Medicina Traslazionale e per la Romagna.

Proposto dall’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, il Centro conterà sul contributo di 51 partner di tutta Italia, provenienti dai settori pubblico e privato, della ricerca scientifica e dell’industria, e su un finanziamento di quasi 320 milioni di euro, per realizzare il più grande sistema italiano dedicatoal calcolo ad alte prestazioni, alla gestione dei big data e al calcolo quantistico, un’infrastruttura trasversale a supporto dei principali settori oggi strategici per il Paese.

Farà base al Tecnopolo di Bologna, una cittadella dell’innovazione promossa dalla Regione Emilia-Romagna, anche grazie a investimenti del Governo Italiano e della Comunità Europea, che già ospita il Data Center del Centro Meteo Europeo (ECMWF) e a breve accoglierà il supercalcolatore Leonardo gestito da CINECA, e il Centro di Calcolo dell’INFN, e metterà in rete e a sistema le specifiche conoscenze, competenze e risorse di realtà che operano in tutta Italia in molteplici ambiti, con l’obiettivo di costruire un’infrastruttura distribuita e trasversale che supporti la ricerca scientifica e il mondo produttivo nell’innovazione e digitalizzazione del Paese.

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