Notizia

Giornata ‘L' Europa per la Pace’ | Il 10 maggio l'iniziativa Unife per riflettere sulla crisi internazionale attuale e sul ruolo dell'Unione Europea

02/05/2023

Vita universitaria

Giornata ‘L' Europa per la Pace’ | Il 10 maggio l'iniziativa Unife per riflettere sulla crisi internazionale attuale e sul ruolo dell'Unione Europea
Da sinistra: Alfredo Mario Morelli e Giuseppe Scandurra, coordinatori del Laboratorio per la Pace di Unife, la Rettrice Laura Ramaciotti, Rossella Zadro del Movimento Federalista Europeo, Silvia Borelli e Sophia Salmaso del Centro Documentazione e Studi sull'Unione Europea dell’Ateneo estense

La Giornata ‘L' Europa per la Pace’, organizzata per il prossimo 10 maggio a Ferrara, vuole mettere a fuoco il ruolo che l'Unione Europea sta giocando nel momento drammatico che il nostro continente sta vivendo, con il conflitto in Ucraina e con le altre aree di crisi nell'Europa orientale.

L'iniziativa è promossa dal Laboratorio per la Pace dell’Università di Ferrara, coordinato dai Professori Alfredo Mario Morelli e Giuseppe Scandurra, insieme al Movimento Federalista Europeo, al Centro Documentazione e Studi sull’Unione Europea di Unife, alla Rete Pace Ferrara e al Movimento Nonviolento, con il patrocinio, oltre che dell’Ateneo, della Rete Universitaria nazionale per la Pace, RUNIPace, e del Comune di Ferrara.

L’idea è quella di unire un momento di incontro e dialogo con tante realtà del territorio (scuole superiori, movimenti, associazioni attive su questi temi), previsto per il mattino al Laboratorio Aperto Ferrara, Ex Teatro Verdi, (via Castelnuovo, 10), a una riflessione scientifica multidisciplinare, in un convegno che avrà luogo nel pomeriggio a partire dalle ore 14.45 nell'Aula Magna del Dipartimento di Economia e Management in Via Voltapaletto 11. La mattina è previsto l’intervento di Carlo Corazza, Capo dell'Ufficio in Italia del Parlamento europeo', che entrerà in dialogo con docenti e studentesse e studenti delle scuole ferraresi, che da mesi preparano l’evento.

"Ho accolto subito con entusiasmo la proposta di un Laboratorio universitario sul tema della pace, perché gli anni che stiamo vivendo, come cittadine e cittadini, scienziate e scienziati, educatrici ed educatori sono complicati e inaspettati - afferma la Rettrice Laura Ramaciotti -. Il conflitto in atto in questo momento, che non dimentichiamo va a sommarsi a molti altri aperti da anni in più parti del globo, è arrivato forse inaspettatamente e prosegue protraendo effetti negativi e nefasti su tutti i fronti, umano, sociale, e materiale. Non posso quindi che augurare il meglio a questa importante iniziativa di sensibilizzazione rivolta non solo alla nostra comunità universitaria, ma a tutto il nostro territorio".

"La necessità è quella di una riflessione davvero collettiva sulla crisi ucraina. L’intreccio di enormi interessi economici e geopolitici ha portato a una informazione dai toni troppo spesso bellicisti: e l’UE, presa dai suoi problemi e contraddizioni attuali, non riesce a esprimere una voce unitaria, chiara e autorevole per una soluzione pacifica del conflitto. Che, non dimentichiamolo, è nel supremo interesse di noi europei e dell’umanità tutta", commenta Alfredo Mario Morelli, coordinatore del Laboratorio per la Pace di Unife.

Nel pomeriggio, l’analisi sarà centrata sui risvolti di ambito politico, economico, giuridico e socio-culturale dell’attuale crisi, sui singoli Paesi e sul grande progetto dell’Unione europea, nonché sul pacifismo come approccio al conflitto, difficile, attualmente sovrastato nel dibattito pubblico da altre istanze e interessi, ma necessario.

"Il Laboratorio per la pace di Unife è nato per uscire da un dibattito polarizzato e parlare di cultura del pacifismo in un'ottica transdisciplinare - spiega Giuseppe Scandurra, coordinatore del Laboratorio per la Pace di Unife -. Come Università abbiamo cominciato a dar vita in direzione della Terza missione a un ciclo di seminari divulgativi anche sollecitati dalla stesse studentesse e dagli stessi studenti che desideravano parlare di ciò che stava accadendo. Abbiamo convocato l'associazionismo e una serie di attori istituzionali e non che si muovono in città attorno a questi temi, ponendoci come contenitore conoscitivo e culturale. Nasce sotto questi auspici anche questa iniziativa del 10 maggio, nel corso della quale, soprattutto nella seconda parte della giornata dedicata proprio all'Europa e al pacifismo, tenteremo di rispondere a una serie di domande: cosa hanno da dire le antropologhe e gli antropologi  in merito al concetto di ‘pacifismo’ e ai conflitti bellici che hanno caratterizzato e tutt'ora caratterizzano la nostra contemporaneità? Come è possibile fare ricerca etnografica in un contesto di ‘fuoco’? Come riportare punti di vista differenti applicando una giusta distanza dall' oggetto quando è minacciata la nostra libertà di ricerca?

"Dal 1952 il Centro di Documentazione Europea è presente all'Università di Ferrara, per informare e discutere sulle tante iniziative promosse delle istituzioni europee - illustra Silvia Borelli del Centro Documentazione e Studi sull'Unione Europea di Unife-. Anche durante l'incontro ‘L'Europa per la pace’ proveremo a confrontarci su tante questioni. Ci domanderemo, ad esempio: quale organo ha adottato i dieci pacchetti di sanzioni contro la Russia? E qual è il loro contenuto? Che valore politico hanno queste misure? E perché si parla così poco di pace?".

“Il 9 maggio è la festa dell’Europa, ci saranno iniziative ovunque – afferma Rossella Zadro del Movimento Federalista Europeo -. Il significato della presenza dei federalisti all’incontro del 10 maggio è quello di continuare a tenere alta l’attenzione sul ruolo dell’Europa, sulle sfide che ha davanti, prima tra tutte la Pace. Se guardiamo a come nasce l’idea di Europa, troviamo uomini illuminati che, usciti dall’orrore della seconda guerra mondiale, si interrogarono su come garantire la Pace, il bene più prezioso insieme alla libertà. L’Europa oggi potrebbe avere la vocazione di un ruolo di ponte per la pace, anche per un sistema internazionale. Le giovani studentesse e i giovani studenti con cui abbiamo lavorato, relatrici e relatori del convegno, ci stupiranno con la chiarezza di idee e determinazione”.

"Un’Europa democratica e federata sarebbe un utile contributo alla pace - afferma Daniele Lugli della Rete per la Pace Ferrara e del Movimento non violento -. La sua assenza è fortemente avvertita in una guerra che minaccia escalation. Importanti sono anche le iniziative di associazioni e cittadine/i per una tregua immediata e per il sostegno a quanti, in Ucraina, Russia, Bielorussia, rifiutano la guerra obiettando e disertando".