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Patologia venosa e linfatica | Intervista a Sergio Gianesini

03/07/2020

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Patologia venosa e linfatica | Intervista a Sergio Gianesini
Al centro della foto il Dott. Sergio Gianesini nel corso di una campagna umanitaria

“La forma cronica della patologia venosa, nota comunemente con il termine di "vene varicose", affligge potenzialmente più del 60% della popolazione (Robertson L.,  Phlebology. 2008). La forma acuta, nota come "trombosi venosa acuta", rappresenta invece una delle prime cause di morte prevenibile  (Wendelboe AM. J Thromb Haemost. 2015). Questi dati riguardano i paesi industrializzati. Nazioni in crisi economica presentano un'epidemiologia ancora più preoccupante. La mancanza di prevenzione e di gestione della patologia, porta a un’evoluzione verso stadi più avanzati, con conseguenze devastanti in termini di qualità di vita e di sostentamento economico delle famiglie del paziente impossibilitato a lavorare”.

Inizia a raccontarci così Sergio Gianesini, Ricercatore del Dipartimento di Morfologia, chirurgia e medicina sperimentale -  Sezione di Chirurgia e medicina traslazionale dell'Università di Ferrara, il suo impegno e quello di Unife nella cura e prevenzione della patologia venosa e linfatica attraverso iniziative umanitarie, accademiche e di ricerca.

Campagne internazionali umanitarie, educazionali e di sensibilizzazione in paesi con pazienti privi di possibilità economiche. Ci racconta qualcosa di questa esperienza?

Dal 2010 ad oggi ho preso parte all'organizzazione e allo sviluppo di missioni mediche umanitarie in Ecuador, Nicaragua e Repubblica Dominicana, in un progetto di assistenza clinica e di educazione medica a favore di colleghi e dei pazienti stessi. Il team medico coinvolto conta su massimi esperti provenienti da tutti i continenti. Dallo scorso anno abbiamo potenziato il progetto diminuendo il numero di casi trattati, prolungando i tempi operatori per permettere ai medici del posto di operare sotto la guida degli esperti internazionali. E’ per me motivo di grande orgoglio portare l'affiliazione dell'Università di Ferrara, tanto nel coordinamento del progetto medico quanto educazionale. 

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Quali sono i risultati ottenuti e quali le prospettive future?  

Mediamente più di 300 persone vengono operate da medici locali sotto la guida di una quindicina di massimi esperti internazionali. Una settantina di medici del posto vengono formati nella settimana dedicata alla missione, inoltre controllano e proseguono le cure nei mesi successivi, rimanendo sempre in contatto con i loro tutor internazionali. Non solo. La missione prevede un’attività di educazione alla salute pubblica. La prossima missione era prevista a luglio in Guatemala, ma a seguito della pandemia Covid-19 è stata posticipata di un anno. Studentesse, studenti e specializzande/i Unife possono partecipare come volontarie/i scrivendo a info@vwinfoundation.com e a gnssrg@unife.it

Come questo può impattare positivamente sulla salute della popolazione ?

Iniziative mediche umanitarie come queste portano benefici diretti ed indiretti alla popolazione. Il primo aspetto positivo è la risoluzione di problematiche mediche fortemente impattanti la qualità di vita dei pazienti e il miglioramento nella cura fornita dai medici istruiti dai massimi esperti del settore. Queste iniziative sono aperte gratuitamente a professionisti sanitari provenienti da tutto il mondo, permettendo così un diffuso miglioramento della gestione della patologia venosa. Non di secondaria importanza è la maggior consapevolezza sanitaria nella popolazione raggiunta dalle iniziative di educazione pubblica. La prevenzione assume infatti un ruolo fondamentale nella gestione dei disordini venosi. 

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Recentemente ha tenuto una lettura online all’Harvard University e per l’occasione ha presentato uno studio di cui è stato coordinatore. Cosa è emerso?

A settembre 2019, ho avuto il piacere e il privilegio di pubblicare insieme ad altri esperti internazionali provenienti dai più importanti atenei di tutti i continenti, i risultati di un lavoro scientifico sulle similitudini e controversie nelle linee guida internazionali per il trattamento della patologia venosa e linfatica. Le varie società scientifiche internazionali presentano raccomandazioni talvolta eterogenee nelle diverse aree geografiche, nonostante la letteratura su cui si basano sia la stessa. In questo lavoro abbiamo messo in evidenza l’omogeneità ed eterogeneità fra i diversi gruppi, suggerendo possibili linee future di ricerca finalizzate alla realizzazione di indicazioni per il miglior trattamento del paziente venoso e linfatico. Nel corso della lettura all'Harvard University si è tenuto un dibattito costruttivo su possibili direzioni future, in sinergia anche fra i vari atenei. 

Ha parlato anche del tema delle fake news nell’ambito di queste patologie, è in programma un progetto che coinvolgerà numerose società scientifiche, di cosa si tratta?

Un articolo pubblicato nel 2018 ha attirato la mia attenzione: denunciava la presenza di fake news mediche nel 40% dei siti web dedicati (Waszak M. Health Policy and Technology 2018). Ho pensato di organizzare un altro consenso scientifico coinvolgendo 69 società scientifiche del settore venoso e linfatico, in rappresentanza di tutti i continenti. I massimi esperti del settore stanno già lavorando alla realizzazione di un documento indirizzato tanto ai professionisti sanitari, quanto alla popolazioneSarà realizzato in 7 lingue diverse, conterrà informazioni fake-news free e sarà presentato durante un congresso internazionale a gennaio 2021 in congiunzione con l'EXPO mondiale di Dubai. Un sito web dedicato permette già adesso a chiunque di riportare eventuali fake news incontrate in campo venoso e/o linfatico e un comitato scientifico dedicato è a disposizione per rispondere, in qualsiasi idioma, alle eventuali segnalazioni e domande. 

In questo periodo di contenimento da Covid-19 ha realizzato vari progetti in favore dei pazienti e professionisti sanitari coinvolti nella patologia venosa e linfatica. Di cosa si tratta esattamente?

La patologia venosa degli arti inferiori si associa al sedentarismo e al rischio trombotico: due aspetti presenti nel contenimento domiciliare e nel covid stesso. Insieme ad un gruppo di esperti internazionali, abbiamo realizzato video educazionali accessibili gratuitamente, in varie lingue, dedicati all'informazione della popolazione circa la corretta gestione del drenaggio venoso e linfatico degli arti inferiori in tempo di contenimento e covid. Il progetto si chiama Chronic On-site Venous insufficiencey Damage-control (acronimo COVID) e i video sono accessibili al seguente sito. Il secondo progetto Food for Veins - Veins for Food prevede un corso online con 12 moduli costituiti da live webinars e da una piattaforma e-learning con 48 video lezioni sulla patologia venosa e linfatica tenuti da esperti internazionali del settore dei più importanti atenei. Il corso è no profit e i proventi ricavati da eventuali donazioni saranno devoluti al supporto di progetti alimentari correlati alla crisi economica post-contenimento da covid. Il progetto riunisce ogni domenica più di 1800 specialisti in live webinars. I risultati del fundraising saranno presentati il 16 ottobre in occasione della giornata mondiale della fame. 

Intervista a cura di CARLOTTA COCCHI