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Covid-19 | Studio Unife dimostra che l’attività fisica migliora lo stato psicologico nel long-covid

31/01/2023

Scienza, cultura e ricerca

L’esercizio fisico, in affiancamento alla terapia tradizionale, potrebbe costituire un approccio terapeutico promettente nel trattamento di ansia e depressione legate al Covid-19. 

È quanto emerge dallo studio di un gruppo di ricercatrici e ricercatori del Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione dell’Università di Ferrara, che ha analizzato i risultati di studi condotti su più di 1500 persone. 

“La pandemia da Covid-19 ha avuto un effetto drammatico sulla salute mentale delle persone, causando disturbi psichiatrici a lungo termine. L’idea di questo studio è nata a metà del 2021 quando, con l’insorgenza dei primi casi di sindromi da Long-Covid con sintomatologia psichiatrica associata, ci siamo interrogati sulla possibilità che la pratica di attività fisica potesse impattare positivamente anche sulla salute mentale delle persone che avevano sviluppato questa sindrome” spiega la Dottoressa Simona Mandini, ricercatrice del Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione e coordinatrice dello studio. 

I benefici dell'attività fisica regolare su diversi aspetti della salute umana sono ampiamente noti. Più recentemente però, le evidenze scientifiche suggeriscono che questi benefici possano riguardare anche il controllo dell'ansia e depressione, sia come sintomi primari che secondari ad altre di malattie croniche.

Da questa osservazione le ricercatrici e i ricercatori di Unife hanno supposto che l’avviamento a programmi di esercizio supervisionati da chinesiologi, per persone affette da Long-Covid-19, potesse essere utile per il mantenimento o il miglioramento della loro salute mentale.

“Lo scopo della nostra ricerca è stato quello di riassumere le prove riguardanti l’efficacia della pratica di esercizio fisico come trattamento per i sintomi di ansia e depressione insorti anche secondariamente a malattie croniche, che possono essere quindi accomunate agli individui con sindrome da Long-Covid-19” illustra Tommaso Piva, dottorando in Sostenibilità Ambientale e Benessere a Unife.

L’articolo si basa sui risultati di studi condotti su 1525 persone adulte ed anziane con sintomi di ansia e/o depressione, in alcuni casi secondari a diverse patologie croniche su base infiammatoria (obesità, esaurimento da stress, insufficienza cardiaca cronica, demenza, diabete e ipertensione).

“I potenziali meccanismi coinvolti nello sviluppo delle manifestazioni neuropsichiatriche di Covid-19 sembrano essere anch’essi principalmente legati alla risposta immuno-infiammatoria sistemica e agli stress psicologici indotti dall'infezione da SARS-CoV-2” aggiunge Simona Mandini. 

I risultati dello studio suggeriscono che la pratica di attività fisica svolta in gruppo o supervisionata da chinesiologi qualificati favorisce una riduzione più marcata dei sintomi di ansia e depressione.

“Ulteriore possibile sviluppo futuro sarà valutare gli effetti dell’attività fisica a breve e lungo termine su soggetti affetti da Long-Covid attraverso studi randomizzati controllati” conclude la Dottoressa Mandini. 

Per saperne di più

L’articolo “Exercise program for the management of anxiety and depression in adults and elderly subjects: Is it applicable to patients with post-covid-19 condition? A systematic review and meta-analysis” è stato pubblicato il 10 gennaio 2023 sulla rivista Journal of Affective Disorders.

Le autrici e gli autori sono Tommaso Piva, Sabrina Masotti, Andrea Raisi, Valentina Zerbini, Giovanni Grazzi, Gianni Mazzoni, Martino Belvederi Murri, Simona Mandini.