Ecosister | Conclusi i percorsi di innovazione territoriale a Ferrara
Unife, le imprese e il territorio

Il progetto Ecosister ha raggiunto un traguardo significativo con la conclusione delle Fasi 7 e 8 che hanno accelerato le soluzioni ideate per il territorio ferrarese.
Queste fasi cruciali sono state dedicate alla stretta collaborazione prima con i Challenge Owners e poi con il territorio, plasmando e affinando le proposte per trasformare delle idee in soluzioni concrete e scalabili.
I percorsi di innovazione trasformativa hanno mirato a ridisegnare tre aree chiave - l'Alto Ferrarese, il Basso Ferrarese e la Città con la Zona Interfluviale - rispondendo alle sfide della transizione ecologica con l'obiettivo ambizioso di farle diventare modelli replicabili a livello regionale.
Alto Ferrarese: Mobilità Sostenibile con "Bustrack"
La sfida della mobilità nell'Alto Ferrarese ha trovato risposta nella piattaforma "Bustrack", una piattaforma di tracciamento degli autobus in tempo reale sviluppata dall'Università di Ferrara.
Risultati Chiave:
- Piattaforma Tecnologica: "Bustrack" è concepita per integrare dati di trasporto sia in tempo reale che storicizzati, ponendosi come strumento fondamentale per migliorare la mobilità pubblica. Il suo duplice obiettivo è fornire informazioni essenziali all'utenza e dati storici preziosi ai decision maker. Ciò supporta la pianificazione ottimale del servizio, la gestione dei flussi di traffico e la cruciale riduzione delle emissioni. La soluzione è destinata principalmente alle amministrazioni comunali, aiutandole nella redazione di documenti strategici come il PGTU e il PUMS.
- Sinergia Istituzionale: sono state poste le basi per un solido partenariato tra AMI Ferrara, il Comune di Cento e l'Università di Ferrara, con la collaborazione di Lepida, in grado di fornire i dati di tracciamento. Questa sinergia consente di definire i requisiti per una piattaforma non solo utilizzabile nell'intera provincia, ma con un potenziale di estensione strategica all'intera Regione Emilia-Romagna. AMI Ferrara ha inoltre avviato un progetto di tesi per favorire la convergenza in un unico strumento di monitoraggio.
La maggiore difficoltà riscontrata è la frammentazione dei dati e il coordinamento necessario tra i diversi operatori di trasporto, in particolare per il trasporto a chiamata, che complica la creazione di un sistema perfettamente integrato.
Basso Ferrarese: Turismo "Slow" con "Delta 48h Experience"
Per contrastare le sfide economiche e ambientali, tra cui l'impatto della proliferazione del granchio blu sulla venericoltura, l'Università di Modena e Reggio Emilia ha ideato "Delta 48h Experience: Itinerari sostenibili tra natura e tradizione". Questo progetto intende diversificare l’economia del Basso Ferrarese, valorizzando il patrimonio naturale, culturale ed enogastronomico attraverso un modello di turismo "slow" e immersivo.
Risultati Chiave:
- Modello Esperienziale e Hub Digitale: La soluzione prevede lo sviluppo di percorsi turistici che abbracciano il concetto della "città dei 15 minuti", integrando diversi mezzi di trasporto per una mobilità multimodale. Al suo cuore vi è la creazione di una piattaforma digitale unica (app o hub) che raccoglie in tempo reale informazioni su servizi, attrazioni ed eventi, offrendo esperienze personalizzabili. Sono già stati definiti due scenari iniziali: un itinerario enogastronomico di 48 ore e un percorso di 8 ore per i cicloturisti.
- Prospettive: Il progetto ha già definito un modello di esperienza sostenibile e vede l’interesse di numerosi attori pubblici e privati del territorio, come il Parco del Delta e AMI Ferrara.
Persistono criticità legate alla frammentazione delle informazioni e, soprattutto, alla necessità di migliorare e potenziare le infrastrutture turistiche sul territorio. Le piste ciclabili necessitano di manutenzione e si riscontra una carenza di servizi essenziali (come bar e ristoranti) nelle zone più isolate.
Città e Zona Interfluviale: l'IA al Servizio della Pianificazione Sostenibile
La complessa sfida del conflitto tra lo sviluppo del fotovoltaico e la preservazione del suolo agricolo nel territorio “Città e zona interfluviale” ha indirizzato verso una soluzione promossa dall’Università di Ferrara: una "Mappatura (semi)automatica di impianti fotovoltaici e agrovoltaici".
Risultati Chiave:
- Sistema di Mappatura Intelligente: Il sistema, basato sull'Intelligenza Artificiale (IA), mira a centralizzare dati eterogenei e a distinguere automaticamente i diversi tipi di impianti, aggiornandosi frequentemente senza il bisogno di un costoso intervento manuale. Questo sistema fornisce un quadro fedele della copertura degli impianti, aiutando i decision maker a valutare gli impatti cumulativi e a supportare una pianificazione territoriale più equilibrata e trasparente.
- Accoglienza e Prospettive: La soluzione è stata accolta favorevolmente poiché si configura come un punto di raccordo per dati che sono attualmente frammentati tra diversi enti. L'Amministrazione comunale di Argenta ne ha riconosciuto l'utilità, suggerendone un' estensione a livello regionale per ottenere una visione strategica più ampia.
La criticità principale risiede nella difficoltà di raccogliere dati aggiornati e completi sugli impianti esistenti, a causa dell'attuale mancanza di una mappatura centralizzata e condivisa delle autorizzazioni.
Questi percorsi hanno dimostrato l'importanza della collaborazione tra università, enti pubblici e stakeholder per affrontare le sfide della transizione ecologica e si pongono come modelli strategici replicabili per l'intera Regione Emilia-Romagna, offrendo una potente opportunità per il rilancio del territorio.