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Vaccino Sputnik V | Unife sperimenta l’efficacia con ISS di San Marino e lo Spallanzani di Roma

06/04/2021

Scienza, cultura e ricerca

Vaccino Sputnik V | Unife sperimenta l’efficacia con ISS di San Marino e lo Spallanzani di Roma
Da sinistra: il Dott. Nicola Malagutti (ORL Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara) che ha collaborato per la messa a punto del test nasale, il Prof. Stefano Pelucchi e il Prof. Michele Rubini

Anche l’Università di Ferrara, con le équipe coordinate dal Professor Michele Rubini e dal Professor Stefano Pelucchi del Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione, prende parte alla sperimentazione sull’efficacia del vaccino “russo” Gam-COVID-Vac, il cosiddetto Sputnik V.

Insieme all’Istituto per la Sicurezza Sociale (ISS) di San Marino e all’Istituto Spallanzani di Roma, i ricercatori di Ferrara opereranno una valutazione qualitativa e quantitativa della risposta anticorpale prodotta dall’organismo dopo la somministrazione del vaccino, che secondo un recente studio comparso su “The Lancet”, presenta un’efficacia molto alta (91,6%).

Lo studio avviato da ISS, Spallanzani e Unife giunge puntuale per colmare l’attuale carenza di studi di popolazione. Nella “Serenissima” Repubblica, i cittadini che si vaccinano con Sputnik V, circa 10.000, previo consenso, vengono monitorati per la risposta anticorpale in occasione della seconda dose vaccinale e a 3 settimane di distanza da essa. L’analisi valuta sia la quantità di anticorpi “anti-spike” prodotti sia la qualità, cioè il contenuto reale di anticorpi capaci di neutralizzare il coronavirus.  Nel contempo, i soggetti, sia vaccinati che non, che dovessero presentare sintomi di sospetto Covid-19, verranno valutati sia con tampone molecolare naso-faringeo che con un nuovo test non-invasivo sviluppato a Unife dal gruppo di ricerca del Prof. Stefano Pelucchi (ORL) e del Prof. Michele Rubini (Genetica Medica) con la fattiva collaborazione dei colleghi impegnati nelle Degenze COVID dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cona, in grado di fornire una precisa valutazione della carica virale a livello della mucosa nasale.

Borin

La Dott.ssa Michela Borin (ORL Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara) effettua il prelievo non invasivo del campione nasale

Attualmente il ritmo delle vaccinazioni prosegue velocemente, circa un terzo della popolazione, ha infatti già ricevuto almeno una dose di vaccino.

La cooperazione tra Unife e Repubblica di San Marino si colloca nel contesto dell’accordo di collaborazione siglato tra le due parti nell’autunno scorso e si affianca alla attività di ricerca sulla genetica della suscettibilità a sviluppare Covid-19 avviata lo scorso anno dal Prof. Rubini e dal Dott. Massimo Arlotti, infettivologo dell’ISS di San Marino.

“Il nostro gruppo di ricerca, che è armonicamente costituito sia da otorinolaringoiatri che da genetisti, opererà sia sul Titano, che a Ferrara – spiega Rubini - A San Marino, affiancandosi agli operatori della vaccinazione con Sputnik V, gestirà la raccolta e la conservazione dei campioni biologici, i quali verranno poi inviati nei laboratori del Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione per le analisi molecolari di valutazione della carica virale e le indagini genetiche”. 

Rubini

Il Dott. Amin Ravaei (Genetica medica Unife) impegnato nelle indagini genetiche e molecolari

Mentre l'Ist. Spallanzani si occuperà principalmente di dare una valutazione dell’efficacia del vaccino Sputnik V in termini di capacità di evocare la produzione di anticorpi anti-coronavirus,

“il gruppo di ricerca dei professori Pelucchi e Rubini si focalizzerà prevalentemente sui casi di infezione da coronavirus che dovessero svilupparsi successivamente alla vaccinazione, con l'obiettivo di valutare la capacità di Sputnik V di contrastare la replicazione del coronavirus e di agire contro sue diverse varianti”.

L'ottenimento di queste informazioni è cruciale al fine di una approvazione di Sputnik V da parte dell’Agenzia Europea del Farmaco (EMA) e per un suo impiego strategico nella campagna di vaccinazione anti-Covid della popolazione Europea.

Oltre che in Russia, Sputnik V è utilizzato in Argentina, Bielorussia, Ungheria, Serbia ed Emirati Arabi Uniti, e ultimamente è stato adottato anche dalla Repubblica di San Marino. L’Agenzia Europea del Farmaco (EMA), per voce della direttrice Emer Cooke, ha recentemente espresso interesse al vaccino russo e da inizio marzo EMA ha avviato un percorso di revisione continua (“rolling review”) per Sputnik V.

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