Giovedì 24 novembre, ore 21: “APPUNTI ANTIGONE” uno studio teatrale ispirato all’omonima tragedia di Sofocle diretto da Michalis Traitsis (Balamòs Teatro)

ultima modifica 21/11/2016 11:48
Evento conclusivo della rassegna “Uno sguardo al cielo”. Ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili, con prenotazione obbligatoria tramite invio di una mail a conversazionilutto@unife.it o telefonando al numero 349/3593164.
Giovedì 24 novembre, ore 21: “APPUNTI ANTIGONE” uno studio teatrale ispirato all’omonima tragedia di Sofocle diretto da Michalis Traitsis (Balamòs Teatro)

Foto di scena

 

Con gli allievi del laboratorio teatrale del Centro Teatro Universitario di Ferrara:
Giulia Aguzzoni, Chiara Baroni, Nawal Boulahnane, Edoardo Buriani, Claudia Cincotti, Riccardo Guidarini, Stefano Massarenti, Federica Mazza, Filippo Stefanoni, Giulia Tiozzo

Collaborazione artistica: Patrizia Ninu

Disegno luci: Cristina Iasiello

A Tebe la lotta tra i due fratelli Eteocle e Polinice, l’uno difensore della città, l’altro aggressore, finisce con la morte di entrambi. Eteocle viene seppellito con tutti gli onori per volere del re Creonte, mentre Polinice, il nemico, rimane insepolto e la sua anima non potrà riposare. Antigone, sorella dei giovani morti e promessa sposa di Emone, figlio di Creonte, decide di sfidare il volere del re per dare sepoltura al fratello morto. L’altra sorella, Ismene, cerca di convincerla: è Creonte che stabilisce le leggi, e bisogna obbedire. Ma Antigone è decisa nel suo proposito. Creonte la condanna alla prigionia eterna, ma poi su consiglio dell’indovino Tiresia decide di liberarla. Troppo tardi, Antigone si è uccisa. Emone, addolorato, si uccide a sua volta, e alla notizia della morte del giovane anche la madre regina, Euridice, muore.

Antigone, il dramma di una donna di cui, nei secoli si è detto, scritto, interpretato, riletto, messo in scena, da diversi punti di vista e contesti. Un nome, Antigone –  “nata contro” – che già di per sé sembra introdurre il tema portante della tragedia: l’opposizione e lo scontro tra le leggi della natura e quelle del potere, tra la pietas e la ragion di stato, tra l’amore e i razionali principi della legge, tra la vita e la morte, tra la giustizia e il suo contrario.

Antigone che diviene metafora e mito di ogni ribellione, in particolare quella femminile, non solo come asserzione di una supremazia etica della donna, ma come profondità della cura che non contempla abbandoni, ma solo comprensione, vicinanza, com/passione, al di fuori e al di sopra dell’accanimento e della irriducibilità del potere.

Antigone che oltrepassa ogni confine, lingua, pelle e religione, nella resistenza e coerenza alle leggi di umanità, in lotta contro le crudeli e bendate leggi terrene.

Il copione proposto attinge da svariati testi su Antigone. Non segue disciplinatamente il susseguirsi della tragedia sofoclea ma procede come un quaderno di appunti e di accenni di quadri, in un esercizio continuo di luci e ombre, che del resto punteggiano il dramma in ogni versione. E come in una fotografia che indugia su un dettaglio e s’imprime in una precisa angolatura, lo sguardo di Antigone viene colto in un profondo senso di solitudine e nella malinconia della perdita.

E forse il teatro, la cui forza è trasformare il dolore, persino la morte, in immagine poetica, alla fine interroga se stesso e lo spettatore: se e come sia possibile recuperare la vista, ritrovando uno sguardo di desiderio e di impegno per ricercare nuove rotte. E provare a ripartire ogni volta. Oltre  ogni morte e sconfitta.

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“Appunti Antigone” sarà replicato nella giornata di venerdì 25 novembre alla Casa di Reclusione Femminile di Giudecca nell'ambito del progetto teatrale "Passi Sospesi" in occasione delle celebrazioni della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne; e il successivo mercoledì14 dicembre al Teatro MPX di Padova all'interno della rassegna "Teatrando" riservata alle scuole del territorio.

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Il progetto " Uno sguardo al cielo",  diretto dalla Prof.ssa Paola Bastianoni, è realizzato  in collaborazione fra Università di Ferrara, Master “Tutela, diritti e protezione dei minori”, Comune di Ferrara, Onoranze funebri AMSEF e Pazzi Onoranze funebri.

La rassegna teatrale  è realizzata in collaborazione con Daniele Seragnoli, direttore del Centro Teatro Universitario, e con Michalis Traitsis di Balamòs Teatro.