Presentazione libro Hiroshima e il nostro senso morale, Ferrara 2 marzo 2013

ultima modifica 01/03/2013 14:53

Master in Giornalismo e comunicazione istituzionale della scienza

Sabato 2 marzo, ore 18.00

Sede IUSS Ferrara

Via Scienze 41/b - Ferrara

Marco Bresadola e Michele Fabbri presentano il libro di

Paolo Agnoli

Hiroshima e il nostro senso morale

(Guerrini e Associati 2012)

Interverranno, oltre all’autore

Pietro Greco, giornalista

Mauro Savriè, professore di fisica generale, Università di Ferrara

Sabato 2 marzo alle ore 18,30, presso la sede dello IUSS (Istituto Universitario di Studi Superiori dell’università di Ferrara) il Master in giornalismo e comunicazione istituzionale della scienza del nostro ateneo presenta il libro di Paolo Agnoli “Hiroscima e il nostro senso morale. Analisi di una decisione drammatica” (Guerrini associati 2012).

L’autore, fisico sperimentale e fondatore di Pangea, sarà introdotto da Michele Fabbri e Marco Bresadola, direttori del Master, e dialogherà con Mauro Savriè, professore di fisica generale della nostra Università e Pietro Greco, giornalista, scrittore e docente del Master

Il libro affronta il rapporti tra scienza ed etica partendo dalla decisione di costruire e lanciare la bomba atomica sulle città giapponesi di Hiroschima e Nagasaki alla fine della Seconda guerra mondiale. La decisone presa di Harry Truman nel luglio del 1945 di bombardare con ordigni nucleari il Giappone, piegato militarmente ma non ancora sconfitto, resta uno degli eventi più controversi di tutta la storia contemporanea e segna un punto di svolta nella riflessione sul ruolo della scienza e sulla responsabilità degli scienziati.

I quesiti allora aperti non sono del tutto esauriti: quale sarebbe stato il costo di vite umane se, rifiutando il bombardamento, si fosse scelta la strada dell’invasione di un Giappone che, come aveva dimostrato la guerra nel Pacifico, avrebbe difeso strenuamente ogni lembo di territorio? Perché gli americani avrebbero dovuto subire perdite di soldati ben maggiori di quelle che le nuove armi resero possibili? Era possibile vincere la resistenza giapponese con azioni puramente dimostrative su luoghi non abitati? Il libro di Agnoli ricostruisce e analizza anzitutto il contesto di circostanze in cui si trovarono a operare coloro che presero le decisioni.

Dal punto di vista morale, Agnoli affronta il tema con un’impostazione che, se da un lato dà una precisa risposta alla specifica questione storica (sostanzialmente una decisone accettabile), dall’altro apre al tema generale e sempre più urgente della responsabilità degli scienziati (e dei decisori politici) nell’era della potenza tecno-scientifica.

L’impostazione di Agnoli – e questo è l’altro elemento centrale aperto alla discussione – è di tipo pragmatico, non fondata su valori di carattere universale. Un’etica dei casi, fondata sulla condivisione di concrete situazioni, bisogni, quadri mentali e valoriali specifici di una dato contesto. La prospettiva di questo “senso morale” invocato dall’autore, e non condiviso da molti – dallo stesso Giulio Sappelli che ha curato la prefazione -, coinvolge tutti i cittadini in un’era in cui la Tecno -scienza è sempre più potente e impone la questione “se si può, si deve?”

Per informazioni: Marco Bresadola – tel. 0532 293418 – e-mail: bsm@unife.it