Controversie. Essere speciali. In cosa siamo diversi dal mondo dei viventi che stiamo trasformando?

ultima modifica 12/05/2019 18:47

Essere speciali

In cosa siamo diversi dal mondo dei viventi che stiamo trasformando?

Giovedì 9 maggio 2019

 

Ore 16.00 – 18.00

 

Aula A1, Palazzo Turchi di Bagno, C.so Ercole I d’Este 32

Siamo i responsabili di una nuova era geologica – l’Antropocene – in virtù della nostra capacità di modificare le caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche in cui si svolge ed evolve la vita. E non è detto che sarà un’era migliore, almeno per noi umani.

Il diritto allo sfruttamento delle risorse da parte della specie umana deve fare i conti oggi con la responsabilità che ci siamo assunti verso tutti i viventi per l’impatto senza precedenti delle nostre azioni.

 

“Essere speciali – In cosa siamo diversi dal mondo dei viventi che stiamo trasformando?” è l’incontro pubblico organizzato per giovedì 9 maggio alle ore 16.00 presso l’Aula A1 di Palazzo Turchi di Bagno in Corso Ercole I d’Este 32. L’organizzazione è a cura del Laboratorio di ricerca in storia e comunicazione della scienza DOS – Design of science e del Master in giornalismo e comunicazione istituzionale della scienza dell’Università di Ferrara.

Intervengono Laura Beani, zoologa dell’Università di Firenze e Marco Peresani, antropologo dell’Università di Ferrara.

 

Cosa ci differenzia da tutti gli altri esseri viventi? C'è veramente qualcosa che tutti gli altri viventi non hanno e che ci pone in una posizione così speciale? Dai tempi di Aristotele, via via fino a Cartesio e fino all’Ottocento l’uomo ha pensato di essere l’unico essere dotato di ragione e libero arbitrio. Ma dalla scoperta e dallo studio dei primati in poi, tutto è cambiato. Molto rapidamente. Oggi anche la tesi recente della “discontinuità radicale” basata sul linguaggio è entrata in crisi. Le ricerche rilevano nelle grandi scimmie antropomorfe capacità cognitive complesse per cui “sembrano sapere ciò che fanno mentre lo fanno”.

 

Ancora ad Aristotele risale l’idea, fino qui radicata, che le piante hanno un’“anima” di basso livello che permette loro esclusivamente la riproduzione. Ma, secondo gli scienziati che studiano il comportamento delle piante, saremmo – noi umani – vittime di una Plant blindness, una vera e propria disfunzione cognitiva che ci porta all’incapacità di vedere come le piante interagiscono fra loro, con gli altri esseri viventi e con l’ambiente.

 

Esseri speciali, dunque. Ma c’è un passaggio evolutivo che ci separa dal resto? Dov’è? E quanto ci separa dagli altri esseri viventi?

L’incontro “Essere speciali” apre per il 2019 la nuova serie di Controversie, l’iniziativa del Laboratorio DOS di Unife, che svolge ricerche sugli aspetti pubblici delle controversie scientifiche e soprattutto sui loro aspetti comunicativi.

 

Michele Fabbri e Marco Bresadola, direttori del Laboratorio DOS introducono il tema e coordinano l’incontro.

 

Info e contatti

Mariasilvia Accardo

email: mariasilvia.accardo@unife.it

Tel.: 0532 293518 oppure 3475938884