Notizia

L’Università di Ferrara ricorda Gloria Savonuzzi donatrice del Fondo Archivistico dedicato al padre Carlo

10/12/2025

Vita universitaria

L’Università di Ferrara ricorda Gloria Savonuzzi donatrice del Fondo Archivistico dedicato al padre Carlo
Carlo Savonuzzi, Veduta prospettica del palazzo della Società adriatica di elettricità (SADE) su piazza Santo Stefano, s.d. (FACS, Att. lib. prof., tubo 269)

Anche l’Università di Ferrara si unisce alle dichiarazioni di cordoglio per la scomparsa di Gloria Savonuzzi, che con lungimiranza e generosità ha affidato all’Ateneo nel 2006 il prezioso patrimonio di progetti, elaborati grafici, fotografie e idee del padre, l’ingegnere e architetto Carlo Savonuzzi.

 

Il ricordo di Unife

Con profondo e sincero cordoglio apprendiamo della scomparsa di Gloria Savonuzzi, una figura il cui ricordo sarà inscindibilmente legato a quello dell’amato padre Carlo e alla quale la nostra Università è grata per la fiducia e la generosità dimostrate.
A lei si deve la lungimiranza di aver voluto affidare le preziose testimonianze dell'ingegnere e architetto Carlo Savonuzzi al Dipartimento di Architettura di Unife. L’intenzione di donare le carte fu espressa fin dai primi anni duemila, e la donazione, perfezionata nel 2006, comprende elaborati grafici, fotografie e carteggi accumulati nel corso di una lunga carriera.
Con questo atto, Gloria Savonuzzi ha testimoniato la volontà di trasmissione di una preziosa eredità culturale, affidando i materiali a un luogo deputato allo studio e alla ricerca, alla formazione delle giovani e dei giovani e dei professionisti del futuro.
Le siamo molto grati per la fiducia riposta in noi quali custodi di un patrimonio di progetti e idee, e la ricordiamo in diverse occasioni come attenta e consapevole testimone dei progetti del padre. Con sorridente entusiasmo, aveva la capacità di trasmettere le sue vivide esperienze ai giovani studenti coinvolti nei laboratori didattici e nelle attività in archivio, condividendo l'emozionato ricordo di aver accompagnato il padre, ancora fanciulla, nei suoi sopralluoghi. In questi incontri, la Signora Savonuzzi testimoniava un messaggio di amore per il padre e al contempo spronava i giovani a un fiducioso sguardo verso il futuro.
Il Fondo Archivistico Carlo Savonuzzi, accuratamente riordinato e inventariato, con il restauro dei materiali più fragili, è stato in larga parte digitalizzato e messo a disposizione del pubblico a partire dal 2016, e la sua conoscenza è stata divulgata attraverso numerose attività.
Lo studio delle carte, la messa in valore dei suoi importanti contenuti progettuali e la trasmissione del ruolo determinante di Carlo Savonuzzi nella storia della città, in decenni cruciali per il suo sviluppo, sono l’impegno che manterremo, in continuità con quanto fatto in questi vent’anni, quale promessa della nostra comunità scientifica alla Signora Gloria Savonuzzi.

 

Carlo Savonuzzi

Carlo Savonuzzi (1897-1973) fu un assoluto protagonista del dibattito ferrarese e un professionista di cultura europea fortemente legato alla tradizione architettonica della sua città d’origine. Laureato in ingegneria civile nel 1922 e successivamente iscritto anche all’Albo Architetti, la sua attività spaziò dall’urbanistica alla progettazione e al restauro.

Negli anni Trenta, Savonuzzi realizzò a Ferrara alcuni edifici di primaria importanza, tra cui il foro boario e il serbatoio monumentale dell’acquedotto. Nello stesso periodo, nel quadrivio tracciato dal fratello Girolamo sul sedime dell’antico ospedale Sant’Anna, completò la scuola elementare “Umberto I” (oggi “Alda Costa”), il liceo musicale “Girolamo Frescobaldi” e l’attiguo complesso del dopolavoro provinciale “Giovanni Boldini”.

Alla sua carriera pubblica si affiancò una considerevole attività come libero professionista, con incarichi per l’arcispedale Sant’Anna (dal 1929 al 1946) e numerosi progetti di edilizia privata: progettò strutture produttive, uffici, complessi residenziali (anche popolari) e si occupò della ristrutturazione di edifici storici, soprattutto nel secondo dopoguerra.

Tra il 1946 e il 1962, ricoprì l’importante ruolo di ingegnere capo del Comune di Ferrara. In questa veste, fu incaricato del coordinamento generale e dello studio di strumenti fondamentali per la rinascita cittadina, come il piano di ricostruzione, il piano regolatore generale e il risanamento del rione di San Romano.

Il Fondo Archivistico, donato dalla figlia Gloria al Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Ferrara, testimonia la sua attività libero professionale ma reca anche testimonianze del lavoro da lui svolto in ambito pubblico.

ImmagineA.jpg

Carlo Savonuzzi, Palazzo Droghetti-Masotti, Ferrara, veduta prospettica (s.d., ma 1946 circa) (FACS, raccoglitore 7, foto 250)