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Bando IUPALS | Dalya è la seconda giovane palestinese accolta dall’Ateneo estense

24/10/2025

Vita universitaria

Sono 49 le studentesse e gli studenti palestinesi arrivati in Italia nei giorni scorsi, accompagnati personalmente dal Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, nell’ambito del progetto IUPALS – Italian Universities for Palestinian Students.

Studentesse e studenti potranno ora studiare in 23 atenei italiani, tra cui anche l’Università di Ferrara, dove a inizio ottobre era già arrivata una prima studentessa, Aesha.

Appena atterrata in Italia, Dalya, questo il nome della seconda giovane palestinese a Unife, è stata accolta da una delegazione di docenti e staff dell’Ateneo. La ragazza  frequenterà il corso di laurea magistrale in Physics presso il Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra di Unife, usufruendo di una borsa di studio annualeBeneficerà inoltre di copertura sanitaria, alloggio gratuito, quota di servizio ristorativo ed esonero dalle tasse universitarie.

L’iscrizione di Aesha e Dalya all’Ateneo estense è stata possibile grazie al progetto IUPALS, frutto di un’ampia collaborazione istituzionale tra MUR, MAECI e CRUI, con il contributo fondamentale del Consolato italiano a Gerusalemme, dell’Ambasciata d’Italia in Giordania, della Guardia di Finanza, della Protezione Civile e del Meccanismo Europeo di Protezione Civile. Si sono mobilitati attivamente per garantire il corridoio accademico anche l’Unità di Crisi della Farnesina, le Scuole di Terrasanta e la Fondazione Giovanni Paolo II.

Dalya ha espresso grande emozione e gratitudine per questa opportunità, raccontando che ha sempre sognato di poter studiare nel nostro Paese.

“Accogliere studentesse e studenti provenienti da contesti difficili rappresenta un segno concreto dell’impegno dell’Università di Ferrara nel promuovere la conoscenza come strumento di pace, dialogo e crescita personale e collettiva – dichiara la Rettrice Laura Ramaciotti – Crediamo che ogni opportunità di studio possa diventare un ponte verso un futuro più giusto e inclusivo, capace di unire persone e culture diverse”.

Attraverso l’adesione a questo programma, l’Ateneo estense conferma il proprio impegno per la tutela del diritto allo studio, la costruzione di una cultura di pace e la promozione di una formazione universitaria come strumento di dialogo e rinascita anche nei contesti più fragili.