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Osservatorio economico sui grandi eventi | Presentata l’indagine sulle abitudini di vita e di consumo di studentesse e studenti Unife

08/04/2024

Unife, le imprese e il territorio

Osservatorio economico sui grandi eventi | Presentata l’indagine sulle abitudini di vita e di consumo di studentesse e studenti Unife
Nella foto da sinistra: Alessandro Balboni, Stefano Bonnini, Laura Ramaciotti, Marco Amelio e Davide Urban

Prosegue la collaborazione tra Università di Ferrara, Ascom Confcommercio e Comune di Ferrara nell’ambito dell’Osservatorio Economico sui grandi Eventi.

L’iniziativa, che vede attivamente coinvolto il Dipartimento di Economia e Management di Unife come partner “tecnico”, è nata a febbraio 2023 con l’obiettivo di realizzare studi per valutare l'impatto economico generato dall'Ateneo stesso e dai grandi eventi sul territorio comunale di Ferrara.

In questo contesto, si è conclusa l’indagine sulle abitudini di vita e di consumo degli studenti di Unife, realizzata intervistando direttamente studentesse e studenti iscritte/i ai corsi di laurea. Emergono ora le prima evidenze empiriche di questo studio statistico realizzato con l’obiettivo di ottenere una fotografia aggiornata sulla situazione economica, abitativa, lavorativa degli studenti, ma soprattutto sull’impatto economico della loro presenza sul territorio del Comune di Ferrara.  

“Gli studenti iscritti a corsi di laurea dell’Università di Ferrara nell’anno accademico 2022/2023 sono stati 28.355 – afferma la Rettrice Unife Laura Ramaciotti -. Nove studenti su dieci provenivano da fuori Ferrara, a conferma della crescente capacità del nostro Ateneo di attrarre persone sul territorio comunale. In quattro anni, cioè dall’a.a. 2018/2019 all’a.a. 2022/2023, gli iscritti sono aumentati del 30%, dato record a livello nazionale. Si pensi che l’incremento degli iscritti alle università italiane negli ultimi 10 anni è stato del 10% (0,1% se ci si limita alle università tradizionali) e quello degli Atenei dell’Emilia Romagna del 21% (seconda solo alla Lombardia che ha fatto registrare il 24%). Attraverso l’indagine sulle abitudini di vita e di consumo degli studenti Unife si stima che l’indotto economico complessivo imputabile alla presenza degli studenti sul territorio sia stato di oltre 149 milioni. Quasi un terzo di tale importo riguarda il mercato degli affitti, per cui la categoria che contribuisce maggiormente è quella degli studenti fuori sede con 116 milioni di indotto. I risultati di questa indagine, frutto della collaborazione con Ascom e Comune di Ferrara nell’ambito dell’Osservatorio Economico sui grandi Eventi, confermano che il nostro Ateneo svolge un ruolo che va oltre alle sue funzioni di formazione e divulgazione di conoscenze, e di ricerca scientifica. Unife contribuisce alla crescita economica e sociale del territorio interagendo in modo sinergico con la società e le istituzioni, come nel caso dell’Osservatorio, ma anche attraverso l’indotto economico portato dagli studenti sul territorio. In definitiva, il nostro Ateneo sta contribuendo al ringiovanimento della popolazione, contribuendo alla crescita del tessuto economico circostante, ma anche dal punto di vista culturale, organizzando iniziative ed eventi scientifici di grande richiamo nazionale e internazionale a beneficio anche dei propri studenti.”

"L’Università di Ferrara – spiega Alessandro Balboni, Assessore ai Rapporti con l'Università - è uno dei motori culturali, economici e demografici della nostra città. La crescita consistente delle immatricolazioni degli ultimi anni ha dato una scossa all'economia cittadina ma oltre ai dati sull'indotto economico va tenuto conto dell'attrattività che Ferrara ha acquisito, dell'apporto culturale dell'Ateneo e degli orizzonti di innovazione e sviluppo che Unife al nostro territorio. Soprattutto dobbiamo considerare che un numero sempre maggiore di giovani fuorisede scelgono di rimanere una volta conclusi gli studi, un ulteriore valore aggiunto che dobbiamo valorizzare sempre di più".

“Con questa indagine si compie la seconda parte dell’accordo strategico che vede la nostra collaborazione con Unife e Comune di Ferrara – dichiara Marco Amelio, Presidente provinciale Ascom Confcommercio Ferrara -. Il volano economico generato è significativo sia per la città che per il forese ed ancora più importante rispetto al valore aggiunto economico complessivo di un sistema che stenta ancora a riprendersi. Di qui la necessità anche in funzione dei consumi evidenziati di un nuovo Piano di Valorizzazione del Commercio di vicinato che si muova da un lato nella promozione e nello sviluppo delle economie e dei servizi di prossimità e dall’altro permetta a questo sistema universitario, peraltro in costante aumento, di rimanere sul territorio innestando forze fresche e nuove progettualità in territorio che vive un’emergenza demografica. 

“Nell’ambito dell’Osservatorio dell’Economia questo appuntamento rappresenta un ulteriore tassello di valenza scientifica e statistica che permetterà di mettere in campo una serie di convenzioni legate alle attività di vicinato, alla persona, alle associazioni sportive, culturali e di intrattenimento sulle quali stiamo lavorando in questo 2024 – commenta Davide Urban, Direttore generale Ascom Confcommercio Ferrara -.  Il concetto di Città accogliente ed aperta è proprio al centro della nostra riflessione in queste settimane.  Le economie di prossimità costituiscono il cuore di una città ampia vitale in grado di accoglierei modo ampio e completo i flussi di visitatori (universitari e non solo ovviamente)”.   

Stefano Bonnini, Professore associato al Dipartimento di Economia e Management precisa: “Il questionario, somministrato via web dal 25 settembre al 10 novembre 2023, è stato visualizzato da 20.662 studenti, dei quali 13.936 hanno partecipato all’indagine rispondendo alle domande, per cui il tasso di partecipazione è stato del 49%. Il campione di rispondenti si è rivelato rappresentativo della popolazione degli studenti Unife rispetto al genere, al tipo di iscrizione, al tipo di corso di laurea e al dipartimento del corso di laurea. La stima dell’indotto complessivo è di 149 116 824 €, di cui 46 milioni per l’affitto, 17 milioni per utenze e pranzi, 32 milioni per il tempo libero e altre attività (sport, spettacoli, eventi, cene e aperitivi) e 53 milioni per consumi (generi alimentari, abbigliamento, libri,…). Gli studenti fuori sede che alloggiano a Ferrara (43% della popolazione studentesca) contribuiscono con 116 milioni (78%), oltre 9500€ pro capite, mentre i pendolari (37%) con 27 milioni (18%), oltre 2500€ pro capite. Confrontando i dati con quelli dell’indagine condotta nel 2019 (a.a. 2018/2019), risulta un incremento dell’indotto del 62%, imputabile in parte all’incremento di studenti (+30%) e al tasso di inflazione (+17%) ma anche ad una maggior propensione a spendere, come risulta dall’incremento della spesa media pro capite reale (al netto dell’inflazione) in particolare dei fuori sede, ancor più dei pendolari.”