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Unife e AVIS | Insieme per promuovere tra i giovani il valore di donare sangue

08/11/2022

Unife, le imprese e il territorio

Unife e AVIS | Insieme per promuovere tra i giovani il valore di donare sangue
Un fotogramma del video "Non so per chi, ma so perché"

“Non so per chi, ma so perché" e "You can be a hero". Sono gli slogan dei due video realizzati da studentesse e studenti Unife nell'ambito di una convenzione stipulata tra il corso di laurea in Scienze della comunicazione e Avis Provinciale Ferrara.

I video, presentati oggi in una conferenza stampa in Rettorato, saranno al centro di una campagna di sensibilizzazione sulla donazione del sangue presso le scuole del territorio di ogni ordine e grado e all'Università di Ferrara. 

"Al di là degli accordi formali - ha commentato Laura Ramaciotti, Rettrice dell'Università di Ferrara - l'importante è quanto Università e realtà del territorio come Avis riescono a realizzare in sinergia. L'Ateneo non può che farsi promotrice della cultura del dono".

“Avis investe molto sui giovani dell’Università: uno degli obiettivi fondamentali dell’associazione è quello di poter raggiungere fasce di pubblico sempre più ampie. Ringrazio la Rettrice per le occasioni che ci offre”, ha dichiarato il Professor Gabriele Anania, Vice Presidente provinciale vicario di Avis Provinciale Ferrara e referente per i rapporti con l'Università, oltre che docente Unife.

Foto di gruppo alla conferenza stampa di presentazione dei video realizzati dalle studentesse Unife per Avis

Foto di gruppo in occasione della conferenza stampa di lancio della campagna di sensibilizzazione firmata Unife - AVIS

Domenico Giuseppe Lipani, docente del Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Ferrara, coordinatore del corso di laurea in scienze della comunicazione e referente della convenzione per Unife ha ripercorso le tappe del progetto, sottolineando il grande valore che questo ha assunto sia in termini formativi per le studentesse coinvolte, che di risultato. 

Diego Monteleone, Responsabile Scuola di Avis Provinciale Ferrara, ha evidenziato l'importanza degli incontri in presenza che sono in corso nei dipartimenti dell'Ateneo, ripresi dopo lo stop resosi necessario durante la pandemia.

Nel corso dell'incontro è stata inoltre presentata  la nuova convenzione tra Unife e Avis, che consente ai giovani medici in formazione di lavorare, fuori orario di servizio, presso centri di raccolta sangue della provincia.

Infine, le studentesse Benedetta Bregoli e Alice Mainardi, coordinate da Sara Guberti dell'ufficio Servizi e-learning e multimediali di Ateneo, hanno illustrato l'iter di progettazione e realizzazione dei due video.

Non so per chi, ma so perché

Il video rivolto al pubblico più adulto è un corto giocato sul concetto di un filo rosso che si dipana per la città, collegando chi dona e chi riceve, al di là di chi le persone siano, per concentrarsi sul "perché" del dono.

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Sinossi del video "Non so per chi, ma so perché"

L’idea del video si basa sulla leggenda giapponese del filo rosso che ci lega alla nostra anima gemella. In questo caso il filo rosso collegherà chi dona e chi riceve.

Chi dona, nell’atto di raccogliere il filo, sceglie di intraprendere il percorso della donazione. Il POV (Point Of View-Soggettiva) sarà alternato a varie inquadrature del personaggio.

Il corto è stato girato a Ferrara, nei luoghi più caratteristici della città.

I protagonisti del cortometraggio sono principalmente due: il donatore e il ricevente. 

Per scelta non viene mostrato in volto ci riceve, per lasciare il focus sul dono e la sua ragione.

You can be a hero

È pensate per le alunne e gli alunni delle scuole primarie e medie, tramite il concetto della figura eroica.

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Sinossi del video "You can be a hero"

Il target di riferimento per questo video sono bambine e bambini delle elementari.

L’idea del supereroe nasce dal fatto che per loro è facile riconoscere nella figura del supereroe un qualcuno di buono che compie un’azione giusta.

Ecco perché chi dona viene trasformato in supereroe che, dopo aver ottenuto l’idoneità al centro analisi sfreccia nel cielo fino a portare in maniera simbolica la goccia di sangue alla sua ricevente, facendo passare il messaggio che tutte e tutti possono essere dei supereroi.