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Covid-19 | Studio Unife individua possibili geni coinvolti nella risposta al vaccino

19/12/2022

Scienza, cultura e ricerca

Qualità e durata della risposta immunitaria scatenata dal vaccino anti-SARS-CoV-2 (o dal virus stesso) sembrano essere legate ad alcuni geni chiave e a selezionate varianti geniche presenti nella popolazione. Ѐ quanto emerge da uno studio condotto dal team del Professor Donato Gemmati e della Professoressa Veronica Tisato del Dipartimento di Medicina Traslazionale e per la Romagna di Unife.

“Questo risultato si aggiunge alle ricerche su Covid-19 pubblicate del nostro gruppo. I geni individuati (TP53, ABO, APOE, ACE2, HLA-A, CRP) e una loro profonda caratterizzazione genomica, potrebbero essere estremamente utili per predire lo sviluppo di una risposta anticorpale al vaccino o al virus definibile weak o strong e/o short- o long-lasting, nell'ambito di differenti popolazioni ed etnie” sottolinea Gemmati. "Oltre a questi geni, nello studio abbiamo individuato altri geni e aplotipi informativi che stiamo ulteriormente investigando in casitiche pazienti Covid-19 in collaborazione con i colleghi dell'Azienda Ospedaliera di Ferrara".

Il risultato è stato ottenuto anche grazie alla disponibilità del personale del Centro Emostasi e Trombosi Unife e altro personale Unife e Azienda Ospedaliera di Ferrara, che si sono prestati al prelievo di sangue e analisi genetica dopo doppia dose di vaccino anti-Sars-CoV-2 per la valutazione dei livelli e della dinamica di anticorpi circolanti anti-spike IgG e neutralizzanti.

Studio prof Gemmati

Dinamica e livelli degli anticorpi circolanti (IgG) nei 195 soggetti vaccinati, suddivisi per follow-up (15-90giorni, 91gg-190giorni) . In alto a destra la lista dei geni investigati significativamente associati con i livelli di IgG

“Il reclutamento ha coinvolto 230 persone di cui 195 selezionate per lo studio (tutte vaccinate con doppia dose Pfizer o AstraZeneca), è durato circa 12 mesi e l'intervallo di valutazione della risposta anticorpale post-vaccino è stato di circa sei mesi. Una analisi stratificata per sesso ed età ha inoltre attribuito alle femmine una risposta anticorpale al vaccino leggermente superiore particolarmente se valutata nei primi 90 giorni del follow-up (T1 nel lavoro pubblicato). Questo è stato valutato sia in termini di livelli circolanti di IgG che anticorpi neutralizzanti contro la spike protein del virus per entrambi i vaccini anche se AstraZeneca mostrava livelli di anticorpi circolanti significativamente inferiori a Pfizer senza influire sulla protezione da COVID-19” continua Gemmati.

La ricerca sarà parte integrante di una tesi di dottorato in Medicina Molecolare XXXV ciclo discussa nel prossimo 2023 dal titolo “Basi genetiche della risposta individuale al vaccino anti-SARS-CoV-2: Studio UniFe-AzOspFe”.

Il Professor Donato Gemmati

Il Professor Donato Gemmati del Dipartimento di Medicina Traslazionale e per la Romagna di Unife.

 

Per saperne di più

Lo studio genetico intitolato 'Host Genetics impact on SARS-CoV-2 vaccine-induced immunoglobulin levels and dynamics: The role of TP53, ABO, APOE, ACE2, HLA-A, and CRP genes' è stato pubblicato il 30 novembre su Frontiers in Genetics.

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A cura di CHIARA FAZIO