Notizia

Consorzio di Bonifica di Ferrara | Tre tesi di laurea sul territorio ferrarese. Intervista alle premiate Unife

28/07/2022

Persone

Consorzio di Bonifica di Ferrara | Tre tesi di laurea sul territorio ferrarese. Intervista alle premiate Unife
Da sinistra: Sonia Riccitiello, Silvia De Biaggi, Valentina Peroni

Valentina Peroni, Sonia Riccitiello e Silvia Biaggi sono le laureate che, nel 2022, hanno ricevuto il premio del Consorzio di Bonifica per le loro tesi di Laurea dedicate al territorio ferrarese

Valentina si è laureata in Quaternario, Preistoria e Archeologia con una tesi dal titolo “Studio di distanza biologica della necropoli etrusca di Valle Pega" (Spina)

Sonia si è laureata in Ingegneria Civile con una tesi dal titolo ‘”Analisi del sistema irriguo della bonifica della valle del mezzano e valutazione di recupero energetico mediante impianti mini-hydro”. 

Silvia  si è laureata in Scienze Geologiche con la tesi di laurea da titolo “Stima dei danni da mareggiata: il caso-studio delle concessioni marittime di Lido di Volano (Ferrara)”.

Le abbiamo intervistate per farci raccontare di più del loro percorso universitario e delle prospettive per il futuro. 

Care, benvenute. Partiamo da voi: com’è iniziato il vostro percorso a Unife?

Valentina: io ho iniziato a Padova, dove ho conseguito una Laurea Triennale in Archeologia con una tesi in antropologia fisica. L’interesse per questa branca dell’archeologia mi ha portata poi ad iscrivermi alla Magistrale Quaternario, preistoria e archeologia a Ferrara, perché mi permetteva di dare degli esami in un ambito bio-archeologico e quindi di formarmi ulteriormente come antropologa.

Sonia: Ho frequentato un Liceo Artistico quindi la scelta universitaria che poi ho fatto è stata un po’ atipica. Finito il Liceo mi sono accorta che studiare mi piaceva e che lavorare nell’ambito artistico non faceva per me. Così ho deciso di concentrarmi sulla passione per l’ambiente e le materie scientifiche: così mi sono iscritta alla Triennale di Ingegneria Ambientale a Ferrara e poi ho proseguito con la Laurea Magistrale.

Silvia: Già dalle superiori amavo le materie a tema ambientale, per questo mi sono iscritta alla Triennale di Scienze Geologiche a Ferrara. Poi ho deciso di continuare con la Laurea Specialistica sempre in Scienze Geologiche scegliendo il ramo riguardante il rischio costiero e idrogeologico

Su quali ambiti vertono le vostre tesi?

Valentina: La mia tesi ha come argomento principale uno studio craniometrico della popolazione di Spina, intesa come un emporio commerciale etrusco che sorge nel VI secolo a.C. sul delta del Po, e quindi al centro di importanti scambi commerciali che interessavano tutto il Mediterraneo. Lo scopo della mia tesi è stato quelli di indagare, insieme al Laboratorio di Archeologia dell’Università, la variabilità anatomica e le possibili differenze popolazionistiche all’interno della necropoli di Spina attraverso una serie di misure craniche e alcune manifestazioni di tratti epigenetici. Inoltre, ho cercato di calcolare la distanza biologica tra la popolazione spinetica e altre popolazioni europee.

Sonia: La mia tesi verte nell'ambito tecnologico e idraulico. Ho analizzato la Valle del Mezzano del Consorzio di Bonifica di Ferrara e ne ho studiato la rete idraulica, più in particolare il funzionamento irriguo durante il periodo estivo. Successivamente ho svolto uno studio di fattibilità per un progetto di recupero energetico idroelettrico.

Silvia: La mia tesi riguarda lo studio dell’area costiera del Lido di Volano, una località balneare della provincia di Ferrara. Sono stati studiati i danni da mareggiata subiti dai gestori degli stabilimenti balneari del Lido. Lo scopo finale del mio studio era cercare di aiutare questi gestori per prevenire i danni da mareggiata e quindi ridurre il rischio costiero localeÈ un lavoro che sto proseguendo tuttora in altri Lidi ferraresi, grazie a una borsa di studio dell’Università di Ferrara.

Avete scelto tutte e tre argomenti molto interessanti che indagano caratteristiche del nostro territorio. Cosa vi ha portato a scegliere questi argomenti per la vostra tesi?

Valentina: Le necropoli di Spina sono state scavate nel 900 e ne sono stati studiati prevalentemente i corredi molto ricchi che erano conservati all’interno delle sepolture. Riguardo lo studio delle ossa, e quindi degli individui, c’è molto poco anche di pubblicato. Quindi il fatto di approcciarmi a un tema così poco conosciuto, anche se con il rischio di non ricavare effettivamente dei risultati interessanti, mi ha incuriosita molto. Spina è un luogo unico all’interno del panorama etrusco, le notizie storiche e archeologiche lo delineano come un luogo di frontiera; quindi, trovavo molto interessante cercare di comprendere al meglio la composizione della popolazione che la abitava.

Sonia: Ciò che mi ha portato a scegliere di lavorare sulla rete idraulica della Valle del Mezzano di Ferrara è innanzitutto la tematica della scarsità dell’acqua nel periodo estivo per irrigare, che è nata negli ultimi anni nel territorio. Quello che volevamo fare inizialmente era studiare la rete irrigua di questa valle e trovare un modo per risparmiare la risorsa idrica. Dopo di che, studiando più approfonditamente la Valle, ci siamo resi conto che è totalmente al di sotto del mare e che quindi potevamo ipotizzare un recupero energetico idroelettrico e così abbiamo iniziato con le ipotesi di impianto.

Silvia: Ho scelto la tesi sullo studio dell’area costiera del Lido di Volano un po’ per una questione personale affettiva; fin da bambina ci andavo con la mia famiglia durante il periodo estivo e tuttora è un Lido che frequento. Quindi ho scelto questa tesi per cercare di migliorare un territorio a cui sono molto legata.

Come siete venute a conoscenza del premio?

Valentina: Sono venuta a conoscenza del premio grazie alle pagine social dell’Università. Ho scoperto che la mia tesi rispondeva a tutti i requisiti richiesti quindi ho deciso di partecipare.

Sonia: sono venuta a conoscenza di questo premio tramite dei correlatori che tengono dei corsi nel mio dipartimento e sono all’interno del Consorzio di Bonifica. Notando che la mia tesi rispondeva ai requisiti mi hanno invitata ad iscrivermi.

Silvia: Durante il mio percorso di studi ho avuto l’opportunità di svolgere il tirocinio proprio presso il Consorzio di Bonifica. Guardando le pagine internet dell’ente sono venuta a conoscenza del premio, così ho deciso di partecipare perché mi incuriosiva molto.

IMG-20220422-WA0005 (1).jpg

In foto Sonia Riccitiello che espone la presentazione della tesi

Perché avete deciso di partecipare? Come vi siete preparate?

Valentina: Per quanto riguarda la preparazione, bisognava solo inviare la tesi e vari documenti. Ho partecipato perché era la prima edizione relativo a una tesi di studio archeologico e richiedevano che la tesi avesse come focus il territorio di Ferrara. Ho pensato fosse un’ottima occasione per far conoscere la tesi e le ricerche che ho effettuato.

Sonia: Io ho partecipato sotto la spinta dei miei professori che mi hanno invitata a iscrivermi. Inoltre, vincere penso sia stata un’ottima opportunità per farmi conoscere e introdurre lo studio che ho effettuato sulla rete idrica.

Silvia: Durante il mio tirocinio avevo letto i documenti per partecipare e ho notato che il premio era aperto anche alla laurea in scienze geologiche e che la mia tesi soddisfava i requisiti. Di conseguenza ho deciso di partecipare. È stata un’occasione per far conoscere il mio lavoro a tutto il Consorzio di Bonifica.

Cosa rappresenta per voi questo premio?

Valentina: Questo premio è senz’altro un motivo di orgoglio e di soddisfazione personale non solo per me, ma anche per chi mi ha aiutata durante la tesi che ha richiesto molto impegno. Inoltre, il fatto che sia stato valutato come valido e interessante da persone esterne all’ambito archeologico mi ha fatto molto piacere.

Sonia: Questo premio è stato per me un completamento totale del mio percorso di studi, un passo in più che ha dato una applicabilità a quello che ho studiato e teorizzato. Quindi è sicuramente motivo di orgoglio e soddisfazione personale.

Silvia: Ricevere questo premio è una grande soddisfazione personale, vedere tutto il duro lavoro svolto durante la stesura tesi essere valutato interessante dal Consorzio di Bonifica è il modo migliore per concludere il percorso di studi. Inoltre, essendomi laureata online da casa a marzo del 2021, sono stata felice di avere avuto una giornata dedicata alla premiazione dal vivo.

IMG-20220422-WA0011.jpg

Foto della premiazione

Quali sono i vostri progetti futuri?

Valentina: In futuro mi piacerebbe proseguire la ricerca su questi temi se si dovesse presentare nuovamente l’occasione. Al momento ho preferito proseguire il mio percorso di studi iscrivendomi alla Scuola Specializzazione in Archeologia che mi auguro possa darmi più possibilità di impiego e di realizzazione professionale, anche al di fuori dello stretto ambito di ricerca universitaria. Per questo sto lavorando per una cooperativa archeologica: punto sul fare più esperienze possibili sul campo.

Sonia: Dopo essermi laureata ho cominciato a lavorare nell’ambito delle politiche ambientali. Mi piacerebbe continuare su questi due settori molto simili di bonifica ambientale e bonifica idraulica. Se capitasse entrerei volentieri anche lavorare nel consorzio di bonifica.

Silvia: Anche io, dopo essermi laureata, sto proseguendo il lavoro iniziato con la tesi con una borsa di studio dell’università. Mi piacerebbe scrivere una pubblicazione a riguardo e lavorare nell’ambito della tutela ambientale nel mio territorio.

Che ruolo ha avuto l’università di Ferrara nel vostro percorso?

Valentina: L’Università di Ferrara mi ha dato la possibilità di implementare le mie conoscenze e le mie capacità in ambito antropologico soprattutto per quanto riguarda l’analisi statistica e biologica che prima non avevo avuto l’opportunità di svolgere. Inoltre, analizzare un sito così complesso come quello di Spina è stato molto interessante e mi ha dato la possibilità di conoscere altre realtà al di fuori dell’università come, per esempio, quella del Museo Archeologico di Ferrara con cui il laboratorio ha collaborato.

Sonia: L’Università di Ferrara mi ha formata per tutti i 5 anni di studio. Mi ha dato un’ottima formazione, sono molto contenta del percorso di studi che ho intrapreso. Durante questi 5 anni ho avuto modo di scegliere tra diversi corsi; quindi, ho avuto la possibilità di scegliere il percorso di studi che più mi si addice e alimenta la mia curiosità.

Silvia: L’Università di Ferrara per me ha avuto un ruolo importante e mi ha fatto sentire accolta fin da subito. La facoltà di Scienze Geologiche, avendo un numero molto ridotto di studenti, permette di avere un contatto diretto con i professori che si sono sempre dimostrati disponibili nei confronti dei loro studenti.

Cosa vi sentireste di dire alle/i giovani che vogliono intraprendere il vostro stesso percorso?

Valentina: Ci tengo a dire a coloro che vogliono intraprendere il mio stesso percorso di seguire le loro inclinazioni sempre però con la consapevolezza che è un campo molto difficile per quanto riguarda lo sbocco professionale e che richiede una buona dose di flessibilità.

Sonia: Direi di fare assolutamente il corso se si è interessati all’ambito e se si è appassionati all’ingegneria civile e ambientale. Inoltre, direi di parlare il più possibile con i professori che si dimostrano sempre disponibili e aperti al dialogo e al confronto.

Silvia: Direi loro che Scienze Geologiche è un bellissimo corso, sicuramente faticoso, ma che ti regala tante soddisfazioni. Inoltre, si impara ad utilizzare diversi elementi informatici che sono sempre utili in ambito lavorativo. Sia la Triennale che alla Magistrale ti permettono di eseguire un tirocinio che aiuta molto a capire quale strada percorrere in futuro.

Domanda libera: c’è qualcosa che ci vorreste dire o raccontare a cui tenete e credete sia significativo citare e che non vi abbiamo chiesto?

Valentina: Io vorrei solo aggiungere una cosa che non si dice spesso: l’archeologia è una materia molto trasversale, prende in considerazione molte discipline, è molto sfaccettata, formata da diverse materie scientifiche. È importante secondo me diffondere il messaggio che l’archeologia non si limita al semplice scavo, ma è molto di più.

Sonia: Vorrei solo aggiungere che grazie allo studio della mia tesi ho avuto modo di conoscere meglio il territorio in cui vivo. Grazie alla tesi ho scoperto le bellezze del territorio ferrarese.

Silvia: La mia è più una curiosità che mi piace condividere: il corso di Scienze Biologiche offre la possibilità di partecipare a diverse escursioni, e sono molto interessanti. Grazie a queste sono diventata una grande amante della montagna soprattutto delle dolomiti dove mi piace molto praticare trekking. 

Intervista a cura di Ginevra Criveto, tirocinante del corso di laurea in Scienze e Tecnologie della Comunicazione.

Se ti è piaciuta questa notizia, iscriviti a Unife News e ricevi ogni mese la newsletter di Unife, con nuovi contenuti e aggiornamenti.