Passeggiare stando in casa | Un'indagine che unisce sport e ricerca
Scienza, cultura e ricerca
Il Centro Studi per le Scienze Motorie e lo Sport dell’Università di Ferrara propone, condividendo l’idea dell’Ing. Luciano Rizzi, “Io cammino intorno al tavolo”, una semplice attività di cammino da svolgere in casa per mantenere uno stile di vita fisicamente attivo.
In questo periodo di misure eccezionali che possono indurre stili di vita più sedentari, svolgere attività fisica regolare rimane una strategia importante per mantenersi in salute, migliorare la funzione del sistema immunitario e mantenere più bassi i livelli di ansia e stress percepiti.
Esistono diversi modi per mantenersi fisicamente attivi anche restando a casa. Tra questi il cammino è sicuramente quello più sicuro, economico e alla portata di tutte/i.
Si tratta di un’indagine a cui si può partecipare collegandosi tutti i lunedì, mercoledì e venerdì a un evento creato nella pagina Facebook di Città Attiva accessibile al seguente link.
Inoltre per aderire è necessario:
- misurare la lunghezza del percorso attorno al tavolo o nella stanza (da 9 a 12 mt)
- camminando a ritmo sostenuto in 10 minuti si percorrono 1080 mt
- camminando a ritmo lento in 10 minuti si percorrono circa 800 mt
- ogni 20 secondi (3/4 giri) invertire il senso di marcia per evitare capogiri
- con un cardiofrequenzimetro o scaricando l’applicazione gratuita Heart Rate Free, misurare la frequenza cardiaca al termine dell’allenamento
I dati di tempo, distanza e frequenza cardiaca condivisi dalle/i partecipanti saranno utilizzati per valutare il profilo di salute cardiovascolare e saranno registrati al primo allenamento e dopo 4 settimane di attività in casa.
Ad ogni partecipante verrà chiesto di compilare un breve questionario con lo scopo di raccogliere anche i dati antropometrici e alcune informazioni relative allo stile di vita.
Obiettivo dell’indagine è verificare se una semplice attività di cammino svolta regolarmente, in ambiente casalingo e senza specifiche attrezzature sportive, possa contribuire a mantenere, a livelli adeguati, l’efficienza cardiovascolare di soggetti adulti precedentemente attivi e a migliorare quella di soggetti insufficientemente attivi.