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Didattica a distanza: insegnare con le macchine, di Luca Perrone (gennaio 2021)

Con questo contributo sulla scuola all’epoca della sua trasformazione digitale, Transuenze inaugura il filone di analisi e di inchiesta, che ci auguriamo «ricco», dedicato alle industrie e ai lavori riproduttivi, nucleo fondante di quella “«iper-industria» che intitola uno dei percorsi della rubrica. Luca Perrone, storico di formazione ed egli stesso insegnante (e dunque, osservatore partecipante dell’accelerata svolta imposta dall’emergenza Covid ad una delle istituzioni più restie ad adottare il verbo digitale), non si limita a descrivere l’impatto di questa prima onda di «macchine» sul lavoro di insegnanti e discenti, ovvero sulla «qualità» dell’esperienza formativa. Mettendo al lavoro alcuni concetti di Romano Alquati, autore che in questa rubrica ritorna con frequenza, prova a immaginarne gli sviluppi (con visioni che a noi appaiono quanto mai «realistiche»), interrogandosi nel medesimo tempo sulle trasformazioni soggettive della figura docente (nel vivo del più importante ricambio generazionale degli ultimi 30-40 anni) e sulle pratiche di sottrazione o, se si preferisce, degli «effetti contraccolpo» legati alle nuove tecnologie, da parte dei giovanissimi in formazione. L’articolo, in forma interrogativa e per appunti, come conviene ad un vero documento introduttivo d’inchiesta, pone domande su cui ritornare, anche in rapporto con le riflessioni che altre sezioni della rivista stanno proponendo su questo tema, a supporto di un vero lavoro d’inchiesta.