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PER UNA CRITICA ALLA DAD

VENGONO QUI PUBBLICATI ALCUNI INTERVENTI DI CRITICA ALLA DAD (DIDATTICA A DISTANZA), FACENDO SEGUITO AD ALTRI INTERVENTI PUBBBLICATI NEL 2020 NEL MINISITO DEL CORSO DI ECONOMIA POLITICA 1 AA 2019-2020. L'OBBIETTIVO E' QUELLO DI FORNIRE ALLO STUDENTE MATERIALE CRITICO DI RIFLESSIONE SULLO STRUMENTO DAD CHE, DIVENUTO OBBLIGO EMERGENZIALE NELLA FASE DI PANDEMIA COVID19, RISCHIA SECONDO PIU' VOCI DI DIVENIRE STRUMENTO STANDARD, COMPLEMENTARE O SOSTITUTIVO, DELLA DIDATTICA IN PRESENZA OLTRE LA PANDEMIA. LE IMPLICAZIONI SONO AMPIE ED IMPORTANTI, DESIDERATE DA ALCUNI MA CONTRASTATE DA ALTRI. LA NOSTRA POSIZIONE E' ETICAMENTE IMPRONTATA ALLA ATTENZIONE E PREOCCUPAZIONE, PIU' CHE AL RIGETTO A PRESCINDERE O, ALL'OPPOSTO, ALLA CONDIVISIONE ACRITICA. NON SIAMO AGNOSTICI, MA RIFLESSIVI ED ESPRIMIAMO UNA APPROCCIO A SUPPORTO DI OGNI RAGIONE CRITICA. PER QUESTO LA RAGIONE DEL TITOLO "PER UNA CRITICA ALLA DAD". CI INTERESSANO LE OPINIONI, I PUNTI DI VISTA, LE POSIZIONI NON NECESSARIAMENTE ORTODOSSE, ANZI CI INTERESSANO QUELLE ETERODOSSE PIU' DELLE ORTODOSSE. SIAMO INTRINSICAMENTE CONTRARI ALLA ORTODOSSIA. SIAMO APERTI QUINDI ANCHE ALLA CRITICA DELLA CRITICA. GLI INTERVENTI QUI RACCOLTI SONO RIPRESI DA SITI WEB, BLOG, RIVISTE ONLINE IN CUI SI SCRIVE SULLA DAD. NON SOLO PER GLI SPECIFICI ASPETTI CHE RIGUARDANO LA DIDATTICA UNIVERSITARIA, MA PER LA DIDATTICA IN GENERALE, COMPRENSIVA DI QUELLA DELLE SCUOLE DI OGNI ORDINE E GRADO.
OPINIONI A CONFRONTO: LA DAD (MATERIALI PUBBLICATI PER GLI STUDENTI AA 2019-2020)
Didattica a distanza: insegnare con le macchine, di Luca Perrone (gennaio 2021)
Con questo contributo sulla scuola all’epoca della sua trasformazione digitale, Transuenze inaugura il filone di analisi e di inchiesta, che ci auguriamo «ricco», dedicato alle industrie e ai lavori riproduttivi, nucleo fondante di quella “«iper-industria» che intitola uno dei percorsi della rubrica. Luca Perrone, storico di formazione ed egli stesso insegnante (e dunque, osservatore partecipante dell’accelerata svolta imposta dall’emergenza Covid ad una delle istituzioni più restie ad adottare il verbo digitale), non si limita a descrivere l’impatto di questa prima onda di «macchine» sul lavoro di insegnanti e discenti, ovvero sulla «qualità» dell’esperienza formativa. Mettendo al lavoro alcuni concetti di Romano Alquati, autore che in questa rubrica ritorna con frequenza, prova a immaginarne gli sviluppi (con visioni che a noi appaiono quanto mai «realistiche»), interrogandosi nel medesimo tempo sulle trasformazioni soggettive della figura docente (nel vivo del più importante ricambio generazionale degli ultimi 30-40 anni) e sulle pratiche di sottrazione o, se si preferisce, degli «effetti contraccolpo» legati alle nuove tecnologie, da parte dei giovanissimi in formazione. L’articolo, in forma interrogativa e per appunti, come conviene ad un vero documento introduttivo d’inchiesta, pone domande su cui ritornare, anche in rapporto con le riflessioni che altre sezioni della rivista stanno proponendo su questo tema, a supporto di un vero lavoro d’inchiesta.
Didattica a distanza e logica dell'emergenza, di Alessandro Palmi (gennaio 2021)
Con questo articolo di Alessandro Palmi, docente di un istituto tecnico e membro dell'esecutivo nazionale Cobas Scuola, prosegue la riflessione sulla scuola nella pandemia e all’epoca della sua macchinizzazione, aperta due settimane prima dal contributo di Luca Perrone (https://www.machina-deriveapprodi.com/post/insegnare-con-le-macchine). Dedicheremo ulteriore spazio ad analisi provenienti dall’interno delle «fabbriche riproduttive», poiché ipotizziamo che queste siano luoghi di precipitazione dei processi di trasformazione e di nuova valorizzazione capitalistica, ma anche della possibile apertura di contro-percorsi necessari per la sua critica. Le domande poste a chiusura dell’articolo, che invita ad attrezzarsi di fronte alla prevedibile nuova spinta «riformatrice» di questa istituzione (il rullar di tamburi futurologico non lascia dubbi in merito), sono senza dubbio da riprendere.
Nello specchio del capitalismo della formazione, Recensione di Luca Perrone al libro del ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi, "Nello specchio della scuola" (il Mulino 2020) (marzo 2021)
.... Nello specchio della scuola vale la pena di essere letto e discusso, e ha un interesse specifico per noi. Bianchi parte dall'assioma dello stretto legame fra l'educazione e lo sviluppo: «uno sviluppo socialmente ed economicamente sostenibile nel tempo si fonda sulla capacità di organizzare le competenze, le abilità manuali e il giudizio critico delle persone, e di trasformare queste in quel valore aggiunto che è la vera ricchezza di una comunità». Valore, ricchezza, persone, organizzazione, sviluppo: parole pesanti, mai neutre...... (dal testo dell'autore)
L’Università indigesta. Note da un’inchiesta, di Francesco Pezzulli (marzo 2021)
Con questo contributo di Francesco Pezzulli riprendiamo il percorso, nell’ambito della rubrica Transuenze, dedicato alle «industrie riproduttive» a cui già erano dedicati due articoli sulle trasformazioni della scuola all’epoca della didattica distanziata (cfr. Didattica a distanza: insegnare con le macchine e Didattica a distanza e logica dell'emergenza). L’autore propone alcune riflessioni, basate su un lavoro di inchiesta, sulla condizione studentesca nell’Università trasformata dalle riforme che, da quella «Ruberti» al termine degli anni Ottanta del secolo scorso a quella «Gelmini» circa dieci anni fa, ne hanno cambiato radicalmente funzioni, tempi, spazi. Il contributo, in particolare, si sofferma sul lato oscuro dell’esperienza formativa ridotta a prestazione; una riflessione utile, a maggior ragione se giustapposta alle retoriche della competenza che fanno da quinta, fin troppo rumorosa, della ristrutturazione post Covid del modello sociale italiano.
Dad sotto indagine (lavoce.info, giugno 2021)
La rivista il Mulino_ La scuola in Emilia-Romagna al tempo della Dad
L'università post covid (Monteduro Nanetti Ruggeri)