BALAMÒS TEATRO E IL PROGETTO “PASSI SOSPESI” INVITATI ALL’INAUGURAZIONE DEL NUOVO ISTITUTO PENITENZIARIO DI ROVIGO

ultima modifica 23/02/2016 09:14
Lunedì 29 febbraio 2016 l’inaugurazione del nuovo Istituto penitenziario di Rovigo, con la presenza del Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Del Rio, di Santi Consolo, capo del DAP - Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, di Enrico Sbriglia, Provveditore dell’Amministrazione Penitenziaria per il Triveneto, e di altre autorità regionali e locali.
BALAMÒS TEATRO E IL PROGETTO “PASSI SOSPESI” INVITATI ALL’INAUGURAZIONE DEL NUOVO ISTITUTO PENITENZIARIO DI ROVIGO

Foto di scena dello spettacolo "Cantica delle donne"

 

In considerazione dell’ormai decennale attività svolta presso le carceri di Venezia dall’Associazione Balamòs di Ferrara tramite il progetto teatrale “Passi sospesi”, realizzato con la collaborazione e il partenariato scientifico del Centro Teatro Universitario di Unife, il Provveditore per il Triveneto Enrico Sbriglia ha inviato un invito ufficiale all’inaugurazione allo scopo di presentare ad autorità e mezzi di comunicazioni locali e nazionali l’attuale programma di lavoro di teatro e i risultati fino ad oggi conseguiti. Con l’intento, si legge ancora nell’invito, di valutare “l’opportunità di ipotizzare ulteriori iniziative che riguardino il lavoro presso la nuova struttura”, evidenziando quanto già sia stato realizzato nel mondo del carcere del Triveneto tramite l’esistente progettazione teatrale “dando spesso un senso concreto ed utile al tempo della pena”.

Il progetto "Passi sospesi", avviato nel 2006, ha consentito di consolidare nel tempo un significativo e ampio percorso di educazione e formazione tramite il teatro che in più occasioni ha integrato il lavoro svolto da Michalis Traitsis di Balamòs teatro presso il CTU. Oltre al partenariato scientifico e allo studio su obiettivi e risultati, frequenti sono infatti a tutt’oggi gli scambi di esperienze fra allievi universitari, detenuti e detenute, e – ultimamente – studenti delle scuole medie inferiori di Ferrara, che rafforzano l’immagine stessa di una Università non semplicemente impegnata a formare “saperi tecnici” ma persone. Il teatro infatti offre l’opportunità di confrontarsi, viversi, vedersi all’interno di un gruppo, nel quale si propagano affettività, conflitti, regole. Mirando di conseguenza, la pratica del laboratorio teatrale, a stimolare uno stato di benessere con particolare attenzione al processo che l’individuo e il gruppo attraversano, riempiendolo dei propri contenuti, materiali, sogni, fantasie, fantasmi.

L’attuale invito a Rovigo rappresenta dunque un’implicita condivisione di tali presupposti educativi, tanto più necessari all’interno della complessa realtà carceraria, e un altro importante riconoscimento dopo l’apprezzamento di “Passi sospesi” da parte dell’allora Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel 2013, il successivo premio dell’Associazione nazionale critici di teatro e le più recenti collaborazioni con il Ministero della Sanità e dei Servizi Sociali della Grecia.

All’inaugurazione di lunedì 29 saranno presenti Michalis Traitsis, responsabile del progetto “Passi sospesi” e Daniele Seragnoli, direttore del Centro Teatro Universitario.