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Emergenza Covid-19 e imprese | L'indagine su oltre 130 piccole e medie imprese

13/04/2021

Unife e le imprese

L'emergenza Covid-19 ha influito anche sulle piccole e medie imprese dal punto di vista economico-finanziario, del marketing, del lavoro e dell’occupazione, della ricerca e sviluppo, dell’innovazione e della sostenibilità ambientale.

A passare in rassegna gli impatti della pandemia sul sistema economico è l’indagine “Il rinascimento post- lockdown. Le sfide e le scelte delle imprese”, condotta su più di  130 piccole e medie imprese del settore manifatturiero di undici Comuni fra Bologna, Modena e Ferrara. La ricerca è stata realizzata fra ottobre 2020 e febbraio 2021 da Università di Ferrara, Centoform, VZ19, PhormaMentis e patrocinata dai Comuni su cui è stata condotta la rilevazione (Cento, Terre del Reno, Pieve di Cento, Castello d’Argile, Bentivoglio, Sala Bolognese, Crevalcore, San Pietro in Casale, San Giovanni in Persiceto e Finale Emilia).

L’indagine, presentata sabato 10 aprile nel corso di un evento online, ha restituito un campione di PMI diviso in due: da un parte le PMI che si attendono un miglioramento della situazione rispetto al 2020 e dall’altra parte le aziende che prevedono un peggioramento, con un terzo del campione che prevede un calo del fatturato di oltre il 10%.

La stessa situazione emerge analizzando la propensione agli investimenti e alla ricerca e sviluppo delle aziende: dall’analisi emerge un cluster di PMI manifatturiere propense a fare investimenti (di natura digitale e ambientale e legati alla ricerca e sviluppo) e un cluster di imprese più “attendista”, fermo e preoccupato del futuro. Emerge per tutti un clima di incertezza di contesto che rende complicate le scelte di investimento e di potenziamento dei canali distribuitivi ed in generale dell’attività di marketing.

“Dall’indagine emerge un tessuto di PMI che ancora sta reggendo alla pandemia in corso. Ci sono imprese (circa il 30% del campione) in difficoltà che occorre attenzionare, così come ci sono molte imprese (+50%) che mostrano dinamismo e su cui occorre aumentare gli sforzi pubblici per sostenerne la crescita e lo sviluppo, sia in termini dimensionali, sia sulla ricerca e sugli investimenti di natura tecnologica e ambientale”, commenta il Prof. Giovanni Masino, Vice Direttore del Dipartimento di Economia e Management di Unife.

L’incontro, introdotto e moderato da Chiara Pancaldi, Direttrice di Centoform, è stato l’occasione per lanciare alcune sfide che secondo i promotori potrebbero essere perseguite sul territorio oggetto dell’indagine. Un ruolo fondamentale è stato identificato nell’investimento pubblico sulla formazione e sulle politiche attive del lavoro, che potrà essere portato pienamente a frutto solo attraverso un dialogo tra i diversi soggetti del nostro Ecosistema territoriale (Formazione, Imprese, Scuole, Università).

Secondo Stefano Maccaferri, Amministratore Delegato di Centoform:

“L’indagine mostra come un terzo delle imprese preveda per il 2021 un calo degli occupati, concentrato nell’area della produzione. Serve quindi un rafforzamento delle politiche attive del lavoro rivolte a coloro che perdono il lavoro e allo stesso tempo occorre continuare ad investire sulla diffusione della cultura tecnica, a partire dalle scuole e dall’orientamento scolastico fino alla formazione superiore attraverso ITS-IFTS-Università e all’aggiornamento per i lavoratori attivi sulle nuove competenze richieste dalle sfide della digitalizzazione e della sostenibilità ambientale.

Il territorio dovrà poi farsi trovare pronto rispetto alle opportunità che si presenteranno con il Recovery Found e con la nuova programmazione europea 2021/27.

”In questi ultimi anni il ruolo del pubblico nel sostenere le imprese è aumentato e crescerà ancora di più grazie al Recovery e alla nuova programmazione europea - afferma Sergio Maccagnani del Consiglio di Amministrazione di Invitalia - La sfida è quella di sostenere con liquidità le Pmi in difficoltà e di incentivare le innovazioni delle imprese sugli sviluppi tecnologici e ambientali, grazie anche a un lavoro che si sta compiendo di semplificazione delle normative, in special modo in materia di aiuti di Stato, con l’UE. I Sistemi territoriali, formati da istituzioni, imprese, enti di formazione, professionisti devono organizzarsi per essere pronti a cogliere le nuove opportunità per fare rete, per diffondere competenze e saperi”.

L’incontro è stato concluso dall’Assessore allo sviluppo economico della Regione Emilia-Romagna Vicenzo Colla:

“La sfida della nostra Regione è l’investimento sulla cultura tecnica. Questo significa potenziare la formazione, come noi stiamo facendo con un investimento straordinario di oltre 20 milioni di euro per il 2021/22 per potenziare i corsi volti a fornire ai giovani le competenze tecniche e scientifiche (ITS, IFTS e i percorsi di qualifica). Occorre poi creare nuovi luoghi dotati di strumentazioni tecnologiche e apparecchiature moderne che possano essere usufruiti da tutte le scuole e gli Enti formativi per aumentare le competenze territoriali. Allo stesso tempo, sulle PMI, è fondamentale proseguire e rafforzare le misure per garantire liquidità alle imprese anche attraverso una revisione degli strumenti finanziari e di equity, investendo sulle filiere e sulle reti di impresa”

 

Informazioni utili

Il video dell’evento sarà pubblicato sul profilo Linkedin e sul sito di Centoform. Gli esiti dell'indagine possono essere richiesti via mail a chiara.pancaldi@centoform.it  (tel: 0516830470)