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Archeologia | Dal sito più antico delle Alpi nuove informazioni sulle migrazioni dei Sapiens in Europa

22/04/2021

Scienza, cultura e ricerca

Archeologia | Dal sito più antico delle Alpi nuove informazioni sulle migrazioni dei Sapiens in Europa
Archeologi Unife al lavoro nel sito archeologico di Riparo Tagliente, in provincia di Verona

Non 14 mila anni fa, come si è ritenuto fino ad oggi, ma molto più probabilmente almeno 3 mila anni prima, gruppi di Sapiens provenienti da est iniziarono a colonizzare l’arco alpino. Sono gli uomini che hanno contribuito a plasmare il patrimonio genetico umano degli attuali europei.

A ridatare questa tappa, essenziale per costruire la storia e la genetica dei popoli europei contemporanei, è lo studio appena pubblicato su Current Biology da un gruppo di archeologi dell’Università di Ferrara insieme agli atenei di Bologna e di Padova e altri centri di ricerca nazionali e internazionali di paleogenetica e genomica.

La ricerca ha preso in esame il DNA contenuto in una mandibola risalente a 17 mila anni fa, ritrovata durante gli anni ’60 nel sito di Riparo Tagliente, in provincia di Verona, dove le indagini sono oggi dirette dalla professoressa Federica Fontana della sezione di Scienze Preistoriche e Antropologiche del Dipartimento di Studi Umanistici di Unife.

“L’Homo Sapiens arrivò dall’Oriente in Europa circa 45-40 mila anni fa, dando inizio al Paleolitico superiore. Un periodo caratterizzato da forte dinamismo: per diversi millenni, infatti, gruppi di Sapiens si spostarono in tutto il Continente, probabilmente per adattarsi alle condizioni ambientali e alle oscillazioni climatiche. Riuscire a mappare questi flussi migratori è fondamentale per conoscere la nostra storia e il patrimonio genetico dei popoli di oggi” spiega la professoressa Federica Fontana.

Riparo Tagliente, la tappa fondamentale per conoscere il passato dei popoli europei 

“Tra i 33 e 21 mila anni fa ci fu l’ultimo importante evento glaciale che interessò la Terra. Esso stravolse anche il nostro Continente, e le Alpi ne sono una delle principali testimonianze. I più antichi siti preistorici presenti sull’arco alpino, pertanto, sono importanti perché ci offrono la possibilità di datare con esattezza gli spostamenti dei gruppi umani nel periodo della deglaciazione, facendo luce su due “mondi” diversi: l’epoca glaciale e la successiva epoca di riscaldamento globale” continua la professoressa Federica Fontana di Unife.

Per la sua posizione e la datazione dei reperti, Riparo Tagliente è uno dei siti preistorici più preziosi d’Europa: è il più antico sito noto nell’arco alpino dopo lo scioglimento dei ghiacciai. Fu scoperto nel 1958, e dal 1967 l’Università di Ferrara ne dirige gli scavi rinvenendo numerosi reperti, tra cui la più antica sepoltura umana delle Alpi e la mandibola oggetto del presente studio.

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Il sito archeologico di Riparo Tagliente, in provincia di Verona

La mandibola, il suo DNA e il patrimonio genetico degli europei

L'analisi del DNA estratto dalla mandibola di Riparo Tagliente dimostra che l’individuo, un giovane uomo vissuto 17 mila anni fa, presenta affinità genetiche con uomini vissuti in Europa orientale ed Asia occidentale fino addirittura a 19 mila anni fa. Ciò suggerisce che i movimenti di popoli attraverso l’Europa siano precedenti alla ricolonizzazione delle Alpi dopo il picco dell’ultima glaciazione e siano quindi rimasti sempre attivi, anche durante le fasi più fredde.

"I risultati ottenuti aprono nuovi orizzonti sulla ricostruzione delle migrazioni che hanno attraversato l’Europa meridionale e che hanno contribuito a formare il background genetico di tutti gli europei contemporanei: un processo che fino ad oggi si credeva invece legato, anche a sud delle Alpi, all'affermarsi di condizioni climatiche decisamente più miti” spiega il primo autore del paper Eugenio Bortolini di Unibo.

In effetti, anche la ricostruzione dell’inquadramento culturale del periodo, realizzata da Unife grazie all’analisi di altri reperti ritrovati a Riparo Tagliente (strumenti, elementi decorati, sepolture) mostra come le tecnologie e la cultura materiale diffuse nell’arco alpino in quel periodo riflettano importanti cambiamenti che hanno riguardato l’organizzazione della mobilità sul territorio, la confezione delle armi per la caccia e gli stili delle rappresentazioni artistico-figurative.


mandibolaLa mandibola al centro dell'articolo su Current Biology

Il paper e la rete di collaborazioni

L’articolo originale Early Alpine occupation backdates westward human migration in Late Glacial Europe è stato pubblicato il 21 aprile 2021 sulla rivista scientifica Current Biology.

Alla ricerca ha partecipato una vasta rete di istituti nazionali e internazionali. Il Dipartimento di Beni culturali (BONES Lab) dell’Università di Bologna ha coordinato lo studio genetico sulla mandibola, affiancato dall’Università di Padova, l’Institute of Genomics dell’Università di Tartu (Estonia) e l’Università di Tübingen (Germania), l’Istituto di Genetica e Biofisica del CNR, la Katholieke Universiteit Leuven (Belgio), il Consiglio Nazionale per la Ricerca Scientifica della Spagna (IMF-CSIC), Sequentia Biotech (Spagna), l’Università Ca' Foscari di Venezia, il Centro Internazionale di fisica Teorica "Abdus Salam" di Trieste, la Monash University (Australia), l’Università di Firenze e alcuni odontoiatri professionisti. 

La mandibola di Riparo Tagliente è esposta nel Museo di Storia Naturale di Verona e lo studio è stato svolto previa autorizzazione della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio (SAPAB) per le province di Verona, Rovigo e Vicenza, grazie alla disponibilità offerta dal Museo di Storia Naturale di Verona.

Gli autori dell’articolo sono: Eugenio Bortolini, Luca Pagani, Gregorio Oxilia, Cosimo Posth, Federica Fontana, Federica Badino, Tina Saupe, Francesco Montinaro, Davide Margaritora, Matteo Romandini, Federico Lugli, Andrea Papini, Marco Boggioni, Nicola Perrini, Antonio Oxilia, Riccardo Aiese Cigliano, Rosa Barcelona, Davide Visentin, Nicolò Fasser, Simona Arrighi, Carla Figus, Giulia Marciani, Sara Silvestrini, Federico Bernardini, Jessica C.Menghi Sartorio, Luca Fiorenza, Jacopo Moggi Cecchi, Claudio Tuniz, Toomas Kivisild, Fernando Gianfrancesco, Marco Peresani, Christiana L.Scheib, Sahra Talamo, Maurizio D’Esposito e Stefano Benazzi.

Per saperne di più

A cura di CHIARA FAZIO