Valorizzazione di coltivazioni locali tradizionali dell’Alta Valmarecchia per l’individuazione di processi e prodotti eco-sostenibili in campo nutraceutico, cosmeceutico e farmaceutico

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Assegno di ricerca POR FSE 2014 2020 Operazione Rif. PA 2019-12773/RER approvata con 589/2019 cofinanziata dal Fondo sociale europeo Por 2014-2020 Regione Emilia-Romagna

Ricercatore: Dott.ssa Raissa Buzzi

Responsabile scientifico: Prof. Stefano Manfredini

Dipartimento di afferenza: Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie

Il progetto

Sin dalla sua nascita, il settore agricolo costituisce l’antesignano per eccellenza dell’applicazione dei principi dell’economia circolare, proprio per la necessità intrinseca di dare valore ad ogni scarto della produzione. Tuttavia, la trasformazione, in epoca moderna, dei metodi e dei processi di produzione hanno profondamente modificato le filiere generando un enorme quantità di scarti di lavorazione che costituiscono un serio problema economico oltre che ambientale. Ciò, unitamente alle minacce poste dai cambiamenti globali in atto, ha evidenziato come il settore in questione abbia raggiunto un punto critico nel modello dell’economia di filiera lineare e sia chiamato a cogliere le opportunità della circular economy, sfruttando in modo efficiente e razionale le risorse disponibili riducendone al tempo stesso l’impatto ambientale. Ed è in questo contesto che si è inserito l’obiettivo della ricerca in essere, ovvero l’up-cycling di sottoprodotti della filiera agroalimentare al fine di poterli convertire in biorisorse utilizzabili all’interno del settore salutistico, cosmetico e nutraceutico. Lo studio in questione è stato designato al fine di valorizzare aree “svantaggiate” del nostro territorio con particolare riferimento a quello della Valmarecchia. Pertanto, al fine di costituire un’occasione di rilancio per quest’area marginale, l’attenzione è stata rivolta ad uno dei sottoprodotti più abbondanti della lavorazione cerealicola di questa zona: la crusca. In particolare, le varietà di crusca in questione (Terminillo e Rieti), fornite dalla Fondazione Valmarecchia di Rimini e derivanti da processi di lavorazione di grani teneri antichi, sono state sottoposte a processi biotecnologici di fermentazione al fine di valutarne un possibile incremento nel contenuto di molecole ad azione antiossidante spendibili come ingredienti funzionali all’interno di preparazioni salutistiche.

Parole chiave

  •  Economia circolare
  •  Crusca
  •  Biorisorse