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Paleolitico | Dallo studio delle ferite su uno scheletro di 17 mila anni fa la prima prova di conflitto tra gruppi di umani

21/05/2025

Scienza, cultura e ricerca

Paleolitico | Dallo studio delle ferite su uno scheletro di 17 mila anni fa la prima prova di conflitto tra gruppi di umani
Disegno ricostruttivo di Mauro Cutrona del sito di Riparo Tagliente ai tempi della sepoltura

Fu colpito da armi da lancio, probabilmente lance leggere o frecce dotate di punte in selce, nell’ambito di interazioni violente tra gruppi rivali. Ѐ quanto raccontano le tracce presenti sui resti ossei di “Tagliente 1”, individuo ritrovato nella sepoltura che i ricercatori dell’Università di Ferrara scoprirono nel 1973 nel sito paleolitico di Riparo Tagliente, in Veneto.

Lo studio delle lesioni ossee recentemente condotto da un team di ricercatrici e ricercatori dell’Università di Ferrara in collaborazione con i colleghi delle Università di Cagliari e Siena è al centro di una pubblicazione che descrive la prima evidenza diretta di conflitti tra gruppi umani in questa regione, una delle più antiche per Homo sapiens.

La Professoressa Federica Fontana del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Ferrara, direttrice responsabile delle ricerche nel sito, ha fornito il contributo per la contestualizzazione del ritrovamento e dei nuovi risultati dello studio:

“Le evidenze rinvenute a Riparo Tagliente potrebbero riflettere uno scontro tra gruppi in espansione verso nuovi territori alpini, resi accessibili dal miglioramento climatico successivo all’Ultimo Massimo Glaciale. Inoltre, precedenti studi sul DNA dello stesso individuo sepolto avevano rivelato la più antica presenza nella penisola italiana di un profilo genetico presentante affinità con popolazioni del Vicino Oriente, che in seguito divenne l’ascendenza di cacciatori-raccoglitori più diffusa in tutta Europa”.

Professoressa Thun analizza resti ossei
Le Professoresse Ursula Thun (a sinistra) e Federica Fontana (al centro) del Dipartimento di Studi Umanistici di Unife insieme al Professor Antonio Guerreschi (a destra) precedente direttore/responsabile delle ricerche nel sito di Riparo Tagliente Museo di Storia Naturale di Verona.

Le ferite prodotte da armi da lancio: un’indicazione di conflitti tra gruppi

L'analisi dei resti scheletrici di questa sepoltura ha evidenziato la presenza di incisioni lineari nel femore e nella tibia, compatibili con lesioni da impatto causate da armi da lancio, come lance leggere scagliate con un propulsore o, più probabilmente, frecce tirate con l’arco e dotate di punte litiche composite compatibili con quelle in uso durante l’Epigravettiano recente, aspetto culturale del Paleolitico finale a cui la sepoltura di Riparo Tagliente è attribuita.

“Le prove di violenza interpersonale nel Paleolitico sono rare, ma possono offrire importanti informazioni sull’esistenza di conflitti nelle società preistoriche di cacciatori-raccoglitori. Le ferite da proiettile suggeriscono scontri tra gruppi e sono state identificate principalmente tramite elementi litici conficcati nelle ossa. Recentemente, lo studio delle tracce da impatto di proiettili (PIMs – Projectile Impact Marks), soprattutto su resti ossei di animali cacciati, ha permesso di riconoscere lesioni da proiettile anche in assenza di frammenti litici inglobati” spiega il Professor Vito Sparacello dell’Università di Cagliari, che ha identificato le tracce, curato le descrizioni antropologiche e ha curato la prima stesura dell'articolo.

lesione da arma riparo tagliente

Un modello 3D della superficie (a destra) e un'immagine macro (a sinistra) mostrano la posizione e l'aspetto delle lesioni scoperte nella parte posteriore medio-prossimale della tibia sinistra. Le due lesioni analizzate tramite microscopia 3D e SEM sono etichettate (A e B). La scala è di 10 mm

“Le analisi condotte tramite microscopia elettronica a scansione e microscopia 3D dimostrano che il femore e la tibia dell’individuo Tagliente 1 presentano chiari segni di impatto da proiettile provenienti da direzioni diverse. Ciò potrebbe indicare la presenza di più aggressori o che la vittima si sia mossa tra un colpo e l’altro. Queste evidenze escludono la possibilità che le lesioni siano frutto di un incidente di caccia” commenta la Professoressa Ursula Thun del Dipartimento di Studi Umanistici di Unife, che ha effettuato lo studio al microscopio delle tracce ritrovate e ha contribuito alla loro interpretazione, in collaborazione con Francesco Boschin e Iacopo Crezzini dell’Università di Siena.

“Dati etnografici indicano che i cacciatori-raccoglitori nomadi tendono a mantenere rapporti pacifici con i gruppi vicini, privilegiando forme di cooperazione, reciprocità e strategie di gestione delle tensioni. Nonostante ciò, situazioni di sovraffollamento o competizione possono portare a conflitti” aggiunge Vito Sparacello.

analisi balisticaRicostruzione della traiettoria balistica dei proiettili.

Riparo Tagliente: un sito-chiave per la conoscenza dei modi di vita delle popolazioni paleolitiche

“Riparo Tagliente è uno dei giacimenti preistorici più significativi d'Europa. Situato nel comune di Grezzana, in provincia di Verona, il sito ha restituito numerosi reperti che testimoniano la presenza umana nel Paleolitico medio e superiore, con occupazioni attribuite sia a Homo neanderthalensis sia a Homo sapiens.
Le indagini archeologiche, condotte dall'Università di Ferrara a partire dal 1967 nei depositi del Paleolitico finale (Epigravettiano recente), e in precedenza dal Museo di Storia Naturale di Verona (dal 1962), hanno portato alla luce una stratigrafia ricca di reperti, tra cui
strumenti litici, resti faunistici, elementi di decoro personale su conchiglie marine e incisioni con rappresentazioni di animali e geometriche su pietra e osso.
Di particolare rilievo la scoperta della sepoltura umana parzialmente conservata, dal bacino ai piedi, datata tra 17.000 e 15.500 anni fa, i cui resti sono oggetto del presente studio
” precisa la Professoressa Fontana.

Riparo Tagliente continua a essere oggetto di scavi e studi. Il sito rappresenta una finestra privilegiata per comprendere le dinamiche sociali, culturali e adattative dei gruppi umani nel Paleolitico superiore. Le ricerche ancora in corso offriranno ulteriori opportunità per approfondire la conoscenza di questo eccezionale sito preistorico. 



Per saperne di più

L’articolo “Projectile weapon injuries in the Riparo Tagliente burial (Veneto, Italy) provide early evidence of Late Upper Paleolithic intergroup conflict” è stato pubblicato sulla rivista scientifica Scientific Report il 28 aprile 2025.

Le autrici e gli autori sono: Vitale Stefano Sparacello (Università di Cagliari), Ursula Thun Hohenstein (Università di Ferrara), Francesco Boschin (Università di Siena), Jacopo Crezzini (Università di Siena), Antonio Guerreschi (Università di Ferrara)  & Federica Fontana (Università di Ferrara) 

Lo studio è stato svolto su autorizzazione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza, grazie alla disponibilità del Museo Civico di Storia Naturale di Verona, dove i resti della sepoltura di Riparo Tagliente erano conservati. Questi sono oggi in esposizione presso il Museo Archeologico Nazionale di Verona.

A CURA DI CHIARA FAZIO