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"Onde Sonore" | Unife e Assonanza promuovono l'educazione all'ascolto con un festival tra musica, arti visive e teatro

15/11/2024

Vita universitaria

Sedici appuntamenti gratuiti in tre giorni, in sette diversi luoghi della città, con una trentina di protagonisti, gruppi musicali, cori, ensemble e orchestre. È ciò che propone la prima edizione di Onde Sonore, Festival dell’educazione all’ascolto, in programma a Ferrara da venerdì 29 novembre a domenica 1° dicembre (il programma completo nel sito onde-sonore.eu).

La manifestazione è promossa da Assonanza, l’Associazione delle scuole di musica dell’Emilia-Romagna e dalla Cattedra Unesco di Educazione, crescita e uguaglianza dell’Università di Ferrara con il patrocinio di Università degli studi di Ferrara e del Comune di Ferrara, il sostegno della Regione Emilia-Romagna e la collaborazione di Teatro Comunale, Conservatorio Frescobaldi, Associazione Musicisti di Ferrara, Scuola di musica Theremin, Corale Vittore Veneziani, Fondazione Scuola di musica Carlo e Guglielmo Andreoli, Associazione nazionale educatori professionali, libreria Tra le note – Libri e Vinili e le case editrici Bibliotheka, Edizioni di Storia e Letteratura e Oligo.

Pur riservando numerosi appuntamenti alla musica, l’iniziativa propone percorsi che dall’“alfabeto delle note” cerchino collegamenti con la narrazione, il teatro, la lettura ad alta voce, l’arte figurativa e il cortometraggio attraverso spettacoli, performance e laboratori. La direzione artistica è del musicista Mirco Besutti, presidente dell’Associazione italiana delle scuole di musica e delegato italiano all’European Music School Union.

"Siamo entusiasti di presentare la prima edizione del Festival Onde Sonore, un'importante occasione di incontro e condivisione culturale, capace di coinvolgere la comunità universitaria, cittadina e le scuole in una riflessione collettiva sul valore dell’ascolto e della musica come strumenti di inclusione e innovazione culturale – afferma la Rettrice dell’Università di Ferrara Laura Ramaciotti -. Si tratta di un'iniziativa che non solo celebra il linguaggio universale della musica, ma valorizza anche il ruolo educativo dell'arte in tutte le sue declinazioni, dal teatro alla lettura, dall’arte visiva alla riflessione sociale. Educare all’ascolto significa, infatti, educare alla comprensione reciproca e alla valorizzazione delle diversità, creando spazi di dialogo e di inclusione in cui ogni voce possa essere ascoltata e ogni individuo possa sentirsi parte di un progetto comune. In questo senso, Onde Sonore non è solo un festival, ma un vero e proprio atto di educazione culturale, una riflessione sull’importanza della cultura come fattore di crescita, di sensibilizzazione e di cambiamento”.

“Onde Sonore è la grande festa dell’educazione musicale nelle scuole, musica come vettore di educazione, di vita insieme, di comprensione reciproca, quindi di pace - dichiara Patrizio Bianchi, Direttore della Cattedra Unesco di Educazione, crescita ed uguaglianza di Unife -. Con questa iniziativa della Cattedra Unesco e di Assonanza, l’Associazione delle scuole di musica dell’Emilia-Romagna, con il sostegno della Regione e il patrocinio della Commissione Nazionale Unesco, intendiamo aprire un canale di dialogo, amicizia e lavoro comune con tutte le scuole italiane, per consolidare la scuola aperta, inclusiva ed affettuosa, di cui siamo portatori”.

“La prima edizione del festival Onde Sonore si distingue per la contaminazione di diversi linguaggi, dalla musica alla letteratura, fino alla pedagogia - commenta Mirco Besutti,  Presidente di Assonanza, Associazione delle scuole di musica della Regione Emilia-Romagna -. Un ruolo centrale è svolto dalle scuole di musica del territorio, che, insieme alle scuole dell’obbligo, offrono una solida opportunità per la pratica musicale di base. La cattedra Unesco dell'Università di Ferrara si conferma come un laboratorio di sperimentazione di nuovi linguaggi e di innovazione. La grande novità è la durata triennale del progetto, che permetterà a tutti i soggetti coinvolti di esprimere le loro competenze, in modo corale”.

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Un momento della conferenza stampa di presentazione del Festival "Onde Sonore". Da sinistra Valentina Mini della Cattedra Unesco di Unife, il Professore e già Rettore Unife Patrizio Bianchi e il Maestro Mirco Besutti.

Un programma ricco e variegato

La manifestazione prevede una serie di eventi dedicati a un pubblico di tutte le età. 

Musica

Venerdì 29 novembre alle 21, nella Sala Wunderkammer di via Darsena, è in programma lo spettacolo musicale La luce danza irrequieta, tratto dal diario della scrittrice olandese Carla Simons, da poco ritrovato in un archivio di Bologna (musiche originali per chitarra di Matteo Minozzi ed Eugenio Polacchini, voce recitante di Irene Guadagnini, produzione della Fondazione Scuola di Musica Carlo e Guglielmo Andreoli di Mirandola). Tra il 1942 e il 1943, negli stessi giorni in cui Anna Frank ed Etty Hillesum scrivono i loro diari, anche la scrittrice ebrea Carla Simons, morta ad Auschwitz nel 1943, annota la quotidianità della tragedia che si consuma ad Amsterdam sotto i suoi occhi in un tragico crescendo. Lo spettacolo è tratto dall’omonimo libro pubblicato da Edizioni di Storia e Letteratura nella traduzione dall’olandese di Francesca Barresi e Lisa Visani Bianchini.

Sabato 30 novembre alle 15, nella Sala Wunderkammer di via Darsena, si potrà ascoltare l’Orchestra giovanile Deltagramma della Civica scuola di musica di Comacchio, diretta da Elia Filippini con la collaborazione dei docenti Giada Dondi, Edoardo Cavallari, Luca Chiari e Devid Pavanati (introduce Patrizio Bianchi).

Alle 18, nel Ridotto del Teatro Comunale, è in programma l’Ensemble d’Archi Barocco del Conservatorio Frescobaldi, nato nel 2011 e diretto da Alessandro Perpich. Alle 21, nella chiesa di Santa Maria della Consolazione, in via Mortara 92, va in scena La magia del Coro, con l’Officina delle Voci, diretta da Michele Napolitano, l’Accademia Corale Vittore Veneziani diretta da Teresa Auletta e il Coro Ecce Nova, diretto da Silvia Biasini. 

Domenica alle 18, nella Sala Estense, la Big Band della Scuola di musica moderna AMF di Ferrara, diretta da Ambra Bianchi, accompagna la presentazione del libro del giornalista e saggista Roberto Franchini Gramsci e il jazz, pubblicato dalla casa editrice Bibliotheka. Nei "ruggenti anni Venti" il jazz irrompe come un ciclone nel ritmo compassato della vecchia Europa, abituata a ruotare a passo di valzer. Quella sinfonia dell’irrequietezza, di sottane corte e gambe in aria, che Josephine Baker trasforma in selvaggia seduzione, si presenta agli osservatori e ai critici come un’orgia di suoni e di movimenti, di evasione e di irrazionalità. 

Incontri

Venerdì 29 novembre alle 18, nell’Aula Magna della Facoltà di Economia, il Festival propone Fare scuola con i nuovi strumenti digitali, un incontro per insegnanti (con proiezioni) condotto da Stefano Manfredi, direttore di Edimill. Al centro dell’incontro le risorse (cartacee e digitali) dei libri di testo, il dialogo con gli studenti usando nuovi contenuti e strumenti digitali, la realizzazione di documenti con un approccio multimediale, l’intelligenza artificiale e il suo insegnamento consapevole.

Sempre nell’Aula Magna della Facoltà di Economia sabato 30 novembre sono in programma quattro appuntamenti. Alle 9.30 Anita Gramigna dell’Università di Ferrara parla di Pedagogia dei confini. Alle 10.30 Biagio Bagini presenta Odio Gershwin, un romanzo sugli anni Venti e Trenta del Novecento nel centenario della Rapsodia in Blu di George Gershwin (Oligo editore).  Alle, 11.30 Paolo Vittoria, pedagogista, docente all’Università di Napoli Federico II, accompagnato da letture dell’attore e regista Paolo Manganiello, presenta il libro L’asino mancino, pubblicato dalla casa editrice Bibliotheka e dedicato ai “ragazzi dell’ultimo banco”, reclutati senza averlo chiesto da una scuola che non riesce in alcun mondo ad accendere in loro la minima curiosità. Alle 16.30 Roberto Alessandrini, docente di Antropologia culturale all’Università Pontificia Salesiana, e Paolo Manganiello, attore e regista, propongono il laboratorio spettacolo L’ora di lezione. La più nota forma di trasmissione e condivisione del sapere viene interpretata come una sorta di teatro che ospita una commedia pedagogica fatta di collaudata drammaturgia. 

Corti e musica per film

Venerdì 29 novembre alle 17, nell’Aula Magna della Facoltà di Economia dell’Università, è in programma la proiezione di cortometraggi Una bella differenza con Paolo Manganiello e Paolo Vittoria e in collaborazione con l’Associazione Nazionale Educatori Professionali. Saranno presentati e commentati i filmati Balbetto quando voglio di Federico Palmieri, La gita di Salvatore Allocca, La festa più bellissima di Hedy Krissane e Buonanotte di Caterina De Mata. Domenica 1° dicembre alle 11.30, nella Sala Wunderkammer, è in programma Fare musiche per film. Un compositore di musiche per il cinema, Marco Biscarini, e il produttore Toni Verona di Ala Bianca si confrontano sulle competenze richieste per dare una colonna sonora alle immagini in movimento.

Omaggio ad Alberto Manzi

Domenica 1° dicembre alle 12.15, nella Sala Wunderkammer, un incontro di parole e proiezioni dal titolo Non è mai troppo tardi rende omaggio al maestro Alberto Manzi a cento anni dalla nascita. Ne parlano Roberto Farné dell’Università di Bologna e Roberto Alessandrini dell’Università Pontificia Salesiana. Per otto anni, dal 1960 al 1968, il maestro Alberto Manzi (1924-1997) ha condotto in tv Non è mai troppo tardi, la più celebre trasmissione educativa della tv italiana. Quelle vere e proprie lezioni per insegnare a leggere e scrivere ad adulti analfabeti, seguite in duemila punti d’ascolto organizzati in tutto il Paese con maestri in presenza, hanno consentito a un milione e mezzo di persone di conseguire la licenza elementare.  

Scuole

Venerdì 29 novembre due appuntamenti riservati alle scuole sono in programma alle 9.30 e alle 11 all’Istituto comprensivo Dante Alighieri. Il primo, Musica per gioco, è rivolto ai bambini da 3 a 5 anni ed è un laboratorio, condotto dalla Scuola di musica Theremin. Il secondo, rivolto agli alunni delle scuole primarie, si intitola Semi d’armonia e propone il testo di una fiaba associato a una composizione musicale contemporanea. L’iniziativa è condotta dall’ Orchestra ParlaSuonando della Fondazione Scuola di Musica Andreoli di Mirandola (Modena), con musiche originali di Luca Pettinato e la voce narrante di Luca Violini.

Dibattiti

Venerdì 29 novembre alle 15, nel Ridotto del Teatro Comunale di Ferrara, è in programma l’incontro-dibattito Una regione piena di suoni. Educare all’ascolto. Intervengono Patrizio Bianchi, cattedra Unesco di Educazione, crescita, uguaglianza dell’Università di Ferrara, Marco Gulinelli, assessore alla Cultura del Comune, Gianni Cottafavi, funzionario del Servizio Cultura, Sport e Progetto Giovani della Regione Emilia-Romagna, Annamaria Maggese, Direttore del Conservatorio Frescobaldi, Annalisa Spadolini, presidente del Comitato nazionale per l’apprendimento della musica del Miur,  Laura Ramaciotti, rettrice dell'Università di Ferrara e Mirco Besutti, Presidente di Assonanza (Associazione delle scuole di musica dell’Emilia-Romagna). Introduce Valentina Mini dell’Università di Ferrara.



Materiali utili

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