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Giurisprudenza | Una giornata in ricordo della "maestra della Costituzione" Lorenza Carlassare

22/09/2023

Vita universitaria

Giurisprudenza | Una giornata in ricordo della "maestra della Costituzione" Lorenza Carlassare
La Rettrice Laura Ramaciotti e la Professoressa Serena Forlati nella Sala Consiliare del Dipartimento di Giurisprudenza

Si è aperta con la cerimonia di intitolazione della Sala Consiliare del Dipartimento di Giurisprudenza alla "maestra della Costituzione" Lorenza Carlassare, la giornata in suo ricordo, che si è svolta oggi venerdì 22 settembre, organizzata dal Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Ferrara, nell'ambito della rassegna Unife per il Public Engagement.

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Un momento della cerimonia di intitolazione della Sala Consiliare del Dipartimento di Giurisprudenza a Lorenza Carlassare. Da sinistra: Paolo Veronesi, la Rettrice Laura Ramaciotti, Giuditta Brunelli, Andrea Pugiotto, Serena Forlati

All'insigne giurista, prima donna titolare di una cattedra di Diritto costituzionale, docente dell’Ateneo estense per oltre vent’anni (dal 1978 al 1999), l'Università di Ferrara ha deciso di dedicare un convegno incentrato sul suo impegno scientifico e civile, nel corso del quale è stato anche presentato il volume a lei dedicato, “Nel segno di Lorenza Carlassare. Testimonianze e ricordi” (Volta la carta, Ferrara 2023), curato dalla sua allieva e dai suoi allievi ferraresi Giuditta Brunelli, Andrea Pugiotto, Paolo Veronesi, membri del Comitato scientifico promotore dell’iniziativa.

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Un momento degli interventi della Rettrice Laura Ramaciotti e della Professoressa Serena Forlati in Sala Consiliare

Ha vissuto il suo ruolo di pioniera con leggerezza: lei stessa lo ricorda in alcune interviste riprodotte nel volume curato dai suoi allievi, Giuditta Brunelli, Andrea Pugiotto e Paolo Veronesi, che ringrazio per avermi omaggiata di questo volume che ho sfogliato con molto piacere e che fa rivivere in un qualche modo nella memoria l’immagine della collega - ha dichiarato la Rettrice Unife Laura Ramaciotti in apertura delle iniziative -. In queste testimonianze racconta di aver raggiunto con molto ritardo il traguardo della cattedra, a dispetto delle sue indiscusse qualità scientifiche, anche per la riluttanza dell’accademia dell’epoca ad 'aprire una diga' ammettendo una donna fra le fila dei professori di diritto costituzionale. Lei però non ha mai recriminato rispetto alla discriminazione subita, segnalando piuttosto di essere rimasta troppo a lungo l’unica donna costituzionalista. Non è solo questo traguardo che spiega la scelta di dedicare a Lorenza Carlassare la Sala consiliare di quello che è oggi il Dipartimento di Giurisprudenza. La sua ricca e importante produzione scientifica verrà ricordata nel convegno organizzato oggi in sua memoria. 
A Ferrara, come del resto nelle altre sedi in cui ha insegnato, questa insigne giurista ha lasciato un segno indelebile nelle molte generazioni di studentesse e studenti che hanno seguito le sue lezioni contribuendo a costruire un contesto didattico e scientifico vivace e stimolante, grazie anche all’intenso dialogo con i colleghi e con gli studenti stessi".

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Un momento del convegno. Da sinistra: la Professoressa Serena Forlati e la Professoressa Giuditta Brunelli

A far conoscere alcuni tratti del profilo autentico di Lorenza Carlassare, del suo lungo percorso scientifico, e di come abbia affrontato con grande autorevolezza i temi cruciali del diritto costituzionale, la Professoressa Serena Forlati, Direttrice del Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Ferrara

Da internazionalista mi viene naturale pensare alla sua lettura dell'articolo 11 della Costituzione, rispetto alla quale ricordo non solo i suoi contributi scritti, ma anche, soprattutto una discussione che lei ha avuto proprio in quest'aula con Letizia Gianformaggio, filosofa del diritto, pochi mesi dopo che io avevo preso il servizio qui a Ferrara come ricercatrice. Si discuteva, se non sbaglio, dei segni di interpunzione, del fatto che i punti e virgola nell'articolo 11 sono stati inseriti tardi nella redazione del testo, sostituendo delle semplici virgole: un dato che, secondo Lorenza, conferma l’esigenza di una lettura integrata delle diverse componenti dell'articolo 11 che lei propugnava. Di quella giornata ricordo anche il piacere di assistere al dialogo autentico, direi entusiasta, fra le due colleghe; il dialogo è sempre stato un tratto distintivo anche dell'insegnamento di Lorenza Carlassare.
Lei stessa ha riassunto perfettamente questo tratto in una delle interviste che sono riportate nel volume 'Nel segno di Lorenza Carlassare', in un brano che mi ha colpito proprio perché mi ha ricordato il modo in cui lei parlava e si interfacciava con il suo auditorio, qualunque esso fosse.
Lorenza dice: “Io non ho mai creduto al fatto che lo studente debba sapere un'infinità di cose. Detesto l'idea di nozione. Mi interessa il 'sapere'. Il sapere si regge su principi; lo studente deve avere chiara la fisionomia di questi principi e maneggiare il legame che li collega gli uni agli altri. I principi sono come degli attaccapanni ai quali puoi appendere le nozioni, ma se non possiedi i principi ti esponi all'anarchia delle parole. Insomma, un'anarchia neppure concettuale ma vocale, lessicale, in cui si parla senza sapere ciò che effettivamente si dice. Le parole affiorano al momento e poi scompaiono senza lasciare alcuna traccia”.

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Un momento del convegno

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