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Covid-19 e psicologia sociale | Cosa spinge le persone ad adottare comportamenti di prevenzione. Lo studio Unife

10/02/2021

Scienza, cultura e ricerca

Fin dall’inizio della pandemia medici, mass media e governi hanno sottolineato l’importanza di seguire misure comportamentali di prevenzione contro la diffusione del coronavirus, come ad esempio portare la mascherina, usare gel disinfettante e mantenere la distanza fisica dalle altre persone. Allo stesso tempo, le comunicazioni massmediatiche e di governo hanno sottolineato la pericolosità del coronavirus soprattutto per le persone anziane e dunque la necessità di proteggerle dal possibile contagio.

Partendo da queste premesse, uno studio di psicologia sociale condotto dal ricercatore dell’Università di Ferrara Emilio Paolo Visintin ha indagato da cosa dipenda l’effettiva adesione ai comportamenti di prevenzione da parte delle persone. In particolare, lo studio approfondisce la possibilità che avere a che fare con persone anziane giochi un ruolo nelle scelte comportamentali.

“Data la necessità di continuare ad usare dispositivi di protezione e di seguire le linee guida comportamenti al fine di ridurre la circolazione del coronavirus, questa ricerca suggerisce che messaggi che enfatizzano la vulnerabilità delle persone anziane al coronavirus potrebbero essere efficaci per promuovere comportamenti di prevenzione” spiega Visintin e continua: 
“Questa ricerca sottolinea inoltre l’importanza di relazioni positive tra persone di differenti fasce d’età, e che tali relazioni positive possono contribuire, oltre che al benessere e alla riduzione dei pregiudizi, anche alla salute pubblica”.

La ricerca si è basata sulla somministrazione di un questionario online ad un campione eterogeneo proveniente da varie regione italiane durante il primo lockdown, ad Aprile 2020. La somministrazione è avvenuta anche grazie alla collaborazione di due studentesse del corso di laurea in Scienze dell’Educazione dell’Università di Ferrara, Alessia Migliore e Claudia Navaro. 

“Il questionario indagava i rapporti con le persone anziane prima della pandemia, i pregiudizi verso le persone anziane e i comportamenti di prevenzione contro la diffusione del coronavirus ad esempio, uso di gel disinfettanti, evitare di uscire e incontrare altre persone se non per necessità” spiega il ricercatore.

L’analisi dei dati ha dimostrato come i rispondenti con contatti positivi con persone anziane prima della pandemia e i rispondenti con atteggiamenti positivi verso le persone anziane fossero più propensi ai comportamenti di prevenzione.

“Nella ricerca ho inoltre considerato anche i pregiudizi benevoli verso le persone anziane, che consistono in una visione delle persone anziane con un gruppo omogeneo, dipendente e che ha bisogno di aiuto e protezione. In linea con le aspettative, anche i partecipanti con maggiore pregiudizio benevolo verso le persone anziane attuavano più comportamenti di prevenzione” conclude il ricercatore di Unife Emilio Paolo Visintin.

visintin

Emilio Paolo Visintin è ricercatore all'Università di Ferrara

Per saperne di più:

Lo studio “Contact with older people, ageism, and containment behaviours during the COVID-19 pandemic” è stato pubblicato il 25 gennaio 2021 sulla rivista scientifica Journal of Community and Applied Social Psychology.