Innovazioni per l'economia circolare e la decarbonizzazione nelle imprese cooperative a supporto di sistemi manifatturieri avanzati

Titolo del progetto: Innovazioni per l'economia circolare e la decarbonizzazione nelle imprese cooperative a supporto di sistemi manifatturieri avanzati

Ricercatrice: Dott.ssa Emy Zecca

Responsabile scientifico: Prof. Massimiliano Mazzanti

Dipartimento di afferenza: Dipartimento di Scienze Chimiche Farmaceutiche ed Agrarie

Il progetto

Il Green Deal europeo richiede lo sviluppo di un modello economico sostenibile basato sulla creazione di ricchezza, combinando le priorità economiche con le preoccupazioni sociali e ambientali a lungo termine. Per raggiungere questo obiettivo sono indispensabili studi interdisciplinari e approcci olistici capaci di tener conto della non-linearità dei processi. La scienza deve anche rispondere alla domanda sociale di individuare strategie tempestive per intervenire sulle cause (strategie di mitigazione per una riduzione delle emissioni clima-alteranti) e sugli effetti (strategie di adattamento). E’ quindi necessario spostare il centro delle azioni di ricerca, monitoraggio ed implementazione delle attività necessarie al percorso di crescita sostenibile al livello subnazionale, rendendo governi regionali ed enti locali i protagonisti della transizione. E’ chiaro, quindi, che vi debbano essere rapporti sinergici fra azioni politiche e percorsi di innovazione richiedendo una pianificazione ben articolata di strumenti e di regolamenti che spostino l’attenzione su innovazioni industriali e dimensioni ambientali.

Come sostenuto dalla EMF (2015) l'Economia Circolare può essere vista come una strategia aziendale e politica che mira alla riprogettazione della produzione e del consumo attraverso cambiamenti tecnologici e comportamentali pervasivi che ruotano intorno a nuovi materiali, prodotti e processi. In un contesto così delineato l’analisi del tessuto industriale è più specificamente di quello cooperativo. L'adozione e la diffusione dell'innovazione da parte delle imprese sono pilastri fondamentali per la strategia dell'UE sull'efficienza delle risorse e lo sviluppo di un'economia circolare caratterizzata dall'emergere di prodotti e processi (innovazioni tecnologiche, organizzative, di marketing, sociali) che mirino alla chiusura del ciclo e alla maggiore sinergia fra le imprese stesse. Le performance e i modelli circolari non sono diffusi in maniera omogenea fra Paesi e territori, ciò che ne consegue è uno sbilanciamento fra regioni che presentano risultati socio-tecnici predominanti, e regioni che si presentano lontani dal percorso di transizione e ancorate al sistema tradizionale. Per la pianificazione di politiche sistemiche per l’implementazione di un’economia circolare è dunque necessario apprendere i fattori locali di sviluppo della CE, l’orientamento dei consumi e comportamenti produttivi.

Le attività di ricerca prevedono due fasi principali, che si articoleranno a loro volta in due sotto-obiettivi:

  1. Diffusione dell'innovazione: sistemi di eco-innovazione nei territori industriali e biodiversità
  2. Evoluzione dei sistemi socioeconomici a livello regionale e ruolo delle imprese cooperative.

La metodologia prevede strumenti qualitativi e quantitativi volti a mostrare una panoramica completa dei processi di trasformazione industriale (e regionale) in direzione circolare.

Introduzione alla problematica

Il Green Deal europeo richiede lo sviluppo di un modello economico sostenibile basato sulla creazione di ricchezza, combinando le priorità economiche con le preoccupazioni sociali e ambientali a lungo termine. Questo necessita di competenze interdisciplinari e approcci olistici capaci di tener conto della non-linearità dei processi per valutare opportunità e controindicazioni innescate dalle numerose interazioni fra i diversi sistemi coinvolti. La scienza deve anche rispondere alla domanda sociale di individuare strategie tempestive per intervenire sulle cause (strategie di mitigazione per una riduzione delle emissioni clima-alteranti) e sugli effetti (strategie di adattamento). Si è reso, dunque, necessario spostare il centro delle azioni di ricerca, monitoraggio ed implementazione delle attività necessarie al percorso di crescita sostenibile al livello subnazionale, rendendo governi regionali ed enti locali i protagonisti della transizione.

Il raggiungimento di questo obiettivo richiede forti sinergie tra le azioni politiche che mirano a sostenere i percorsi di innovazione verso la convergenza tra paesi e regioni che sostengono la " giusta transizione verso l'economia circolare ", e che richiedono una pianificazione ben articolata di strumenti e di regolamenti che spostino l'attenzione su innovazioni industriali e dimensioni ambientali. Come sostenuto dalla EMF, l'Economia Circolare (CE) può essere vista come una strategia aziendale e politica che mira alla riprogettazione della produzione e del consumo attraverso cambiamenti tecnologici e comportamentali pervasivi che ruotano intorno a nuovi materiali, prodotti e processi. ln generale, l'Economia Circolare è caratterizzata da diverse traiettorie di sviluppo che si verificano a diversi livelli geografici e settoriali, con un conseguente ripensamento sia delle politiche che delle innovazioni.

A questo scopo i "sistemi settoriali di innovazione" e i "sistemi nazionali di innovazione", come sviluppati nel campo dell'economia dell'innovazione, sono concetti rilevanti, data la possibile pervasività dei cambiamenti di CE attraverso i sistemi industriali e di consumo. Le differenze potenziali nelle performance tra differenti aree di applicazione dipendono fortemente dalle caratteristiche del modello, ovvero dal contesto legislativo (ambientale e organizzativo) e dalle caratteristiche dell'innovazione, compresa la biodiversità imprenditoriale. Ciò che ne deriva è il ruolo centrale del tessuto industriale.

Approccio, metodologie e fasi previste

Le attività di ricerca saranno sviluppate in due fasi principali, che si articoleranno a loro volta in due sotto-obiettivi:

Fase 1 - Diffusione dell'innovazione: sistemi di eco-innovazione nei territori industriali e biodiversità

L'adozione e la diffusione di tecnologie all'interno del tessuto industriale rappresenta uno degli obiettivi fondamentali della strategia per l'efficientamento delle risorse e lo sviluppo di un sistema circolare, che miri alla riduzione e al riutilizzo dei rifiuti nel sistema. Questo implica che gli sforzi per il raggiungimento di questi obiettivi debbano riguardare tanto le politiche quanto il lato della domanda. Vengono applicati metodi sia qualitativi che quantitativi (studi di casi, econometria) per valutare le barriere e i driver in relazione alle innovazioni Circular Economy.

Il focus di ricerca sarà particolarmente incentrato su:
> adozioni di innovazioni complementari e alle innovazioni convergenti, compresa la relativa integrazione bioeconomia-CE, per dare priorità alle innovazioni che diminuiscono l'uso dei materiali
> modelli di business, alle metodologie e agli strumenti che portano sul mercato nuove opportunità di business attraverso le innovazioni CE - collegando la produzione e il consumo, per rendere entrambi "circolari"

Fase 2 - Evoluzione dei sistemi socioeconomici a livello regionale e ruolo delle imprese cooperative

Le regioni sono istituzioni economiche e sociali dove una larga parte delle transizioni si sviluppano ed esercitano i loro impatti a causa del decentramento delle politiche, soprattutto in settori quali la protezione dell'ambiente e innovazione. Inoltre, la gestione delle risorse si attua principalmente livello locale. Le performance e i modelli circolari non sono diffusi in maniera omogenea fra Paesi e territori, ciò che ne consegue è uno sbilanciamento fra regioni che presentano risultati socio-tecnici predominanti, e regioni che si presentano lontane dal percorso di transizione e ancorate al sistema tradizionale. Per la pianificazione di politiche sistemiche per l'implementazione di un'economia circolare è dunque necessario apprendere i fattori locali di sviluppo della CE, l'orientamento dei consumi e comportamenti produttivi. 

> Analisi regionale incentrata sul ruolo delle regioni nel definire
> Analisi del gap regionale dei risultati socio-tecnici attraverso strumenti di mappatura per le performance e i processi circolari regionali e delle imprese.

Il progetto si propone di rispondere in maniera puntuale ai fabbisogni delle imprese monitorando i processi innovativi delle imprese cooperative.

  • Costruire una base informativa sulle eco innovazioni in ambiti di economia circolare, energia, clima, per esaminare le relazioni tra innovazioni e performance sociali, ambientali, economiche e definire indicatori di benchmark per l'ambito cooperativo
  • Favorire data mining e disclosure, per aumentare l'efficienza dei processi interni (gestione risorse ambientali) e costruire dataset utili all'ottenimento di certificazioni ambientali di impresa e filiera. Il data mining e disclosure rende sinergica l'azione di digitalizzazione con i processi di green economy volti ad aumentare performance ambientali ed economiche.
  • Comunicare i dati di impresa su eco-innovazione e strategie alla filiera produttiva

Metodologia: Pacchetto integrato di strumenti qualitativi e quantitativi volti a mostrare una panoramica completa dei processi di trasformazione industriale (e regionale) in direzione circolare. Sono previste azioni specifiche che siano in grado di analizzare in maniera puntuale tutti li interessi dei soggetti coinvolti, in particolare:

Analisi qualitativa e quantitativa dello status quo raccolta di dati già presenti volti a comprendere al meglio i sistemi attuali di produzione, consumo e attuazione delle politiche;

attività di brainstorming con stakeholder selezionati saranno utilizzate per isolare gli aspetti più rilevanti che caratterizzano le soluzioni sistemiche circolari a livello regionale;

ideazione, scrittura e somministrazione di questionari specifici a un ristretto gruppo di esperti con esperienza pluriennale nel settore.
analisi statistica di dati di impresa derivanti da surveys, volte ad esaminare l'eterogeneità delle barriere e dei driver per le innovazioni e gli effetti sulle performance, incrociando dati di innovazione e dati di bilancio.
analisi econometriche e le analisi cluster sugli spillover territoriali (mappe di innovazione) sono integrate in modo complementare alle analisi qualitative


I risultati attesi
Costruzione di una banca dati originale, attraverso indagini surveys che integrino le indagini congiunturali Legacoop, che contenga dati ed indicatori ben definiti sui processi di innovazione per la sostenibilità nel mondo delle imprese cooperative. Comprendere il ruolo delle imprese cooperative ne raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità sociale e ambientale.
Analisi qualitativa e quantitativa dei drivers e degli effetti delle innovazioni nel processo circolare, ed eventuali elementi di vantaggio e di svantaggio nel processo di transizione.
Mappature delle innovazioni a livello nazionale e regionale, e analisi spaziale dei gap
Disamina delle strategie innovative su temi di circolarità e cambiamenti climatici


Risultati industriali
Costruzione di una metodologia per la raccolta e analisi dati integrati delle imprese a fini di incremento delle performance, maggiore visibilità esterna dei processi green e ottenimento di certificazioni (EMAS; ISO, nuove certificazioni per l'economia circolare)
Costruzione di una metodologia di conservazione dei dati al fine di monitorare nel tempo l'evoluzione del fenomeno oggetto di analisi.
Collocazione del mondo cooperativo come attore centrale nei processi di investimento dell'agenda 2030, PNRR, Green Deal nazionali ed europei, aumentando le possibilità di finanziamento via Grant e bandi grazie alla maggiore disponibilità di dati e consapevolezza dei processi interni di innovazione e delle performance economiche ed ambientali.

Risultati attesi

Mediante analisi qualitative e quantitative dello status quo e la raccolta di dati già presenti volti a comprendere al meglio i sistemi attuali di produzione, consumo e attuazione delle politiche, il progetto avrà come obiettivi:

  • Costruzione di una banca dati completa, che contenga dati ed indicatori ben definiti sui processi di innovazione per la sostenibilità nel mondo delle imprese cooperative. Comprendere il ruolo delle imprese cooperative nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità sociale e ambientale
  • Analisi qualitativa e quantitativa dei drivers e degli effetti delle innovazioni nel processo circolare, ed eventuali elementi di vantaggio e di svantaggio nel processo di transizione
  • Mappature delle innovazioni a livello nazionale e regionale e analisi spaziale dei gap
  • Disamina delle strategie innovative su temi di circolarità e cambiamenti climatici

Impatto previsto

L’impatto sarà volto non solo ad una migliore comprensione dei processi innovativi in ambito circolare del tessuto industriale italiano, e più specificamente di quello cooperativo, ma si tradurrà anche in indicazioni di policy e in strategie pratiche al servizio delle imprese. In quest’ottica è possibile individuare tre filoni principali in cui il progetto ha un impatto rilevante:

  • Incremento delle performance, maggiore visibilità esterna dei processi green e ottenimento di certificazioni (EMAS; ISO, nuove certificazioni per l’economia circolare)
  • Costruzione di una metodologia di conservazione dei dati al fine di monitorare nel tempo l’evoluzione del fenomeno oggetto di analisi
  • Collocazione del mondo cooperativo come attore centrale nei processi di investimento dell’agenda 2030, PNRR, Green Deal nazionali ed europei, aumentando le possibilità di finanziamento via Grant e bandi grazie alla maggiore disponibilità di dati e consapevolezza dei processi interni di innovazione e delle performance economiche ed ambientali.

Impresa ospitante

Legacoop (ufficio studi) - Roma

Durata: 6 mesi

Ente estero ospitante

United Nations University - Maastricht Economic and Social Research Institute on Innovation and Technology (UNU MERIT) - Paesi Bassi

Department of data analytics and digitalisation

Durata: 6 mesi

Ambito di Ricerca e Innovazione PNR

Il progetto è coerente con gli Ambiti di Ricerca e Innovazione 5.5 - "Clima, energia, mobilità sostenibile" e 5.6 "Prodotti alimentari, bioeconomia, risorse naturali, agricoltura, ambiente" del PNR 2021-2027

Parole chiave

  • Ecoinnovazione
  • Economia circolare
  • Climate mitigation
  • Analisi regionale
  • Imprese cooperative