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Le falsita' di Prodi e dei suoi prodi

Aggiornato 16 aprile 2020

 

Le falsita' di Prodi e dei suoi prodi


L'intervista di ieri mattina di Prodi ha avuto un effetto devastante sul dibattito su cosa fa l'europa per la crisi e sul Pd.


Prodi ha raccontato falsita' e tutti lo hanno seguito ad iniziare dal Pd di Zingaretti.

Prodi ha detto che sarebbe un grande errore non dire si al Mes senza condizionalita'.

Italia Viva sempre a favore del Mes (Renzi e Marattin), hanno rilanciato, il Pd targato Galli Letta con l'aiuto di Cottarelli aveva aperto la strada ad inizio aprile che poi se fosse per Gualtieri sarebbe stata imboccata da subito la strada Mes come dicono al Mef, e cosi ora anche Zingaretti dice si al Mes, confermando cio' che io ho sempre pensato di lui.

Le falsita' di Prodi e dei suoi prodi sono queste:

- Il Mes prevede un prestito e non un regalo, ed i soldi vanno restituiti

- Non ha interessi zero il prestito, saranno interessi minori di titoli emessi da noi, ma sempre interessi da pagare che sono non certo negativi come quelli tedeschi

- Essendo prestito fa crescere il debito italiano ed assieme ai 25 miliardi spesi a marzo, i 50 annunciati per aprile e la caduta del pil andremo nel 2020 oltre il 150% deb/pil, anche oltre il 160% dipende quanto cade il denominatore (-9,1% stima del FMI per 2020). Aggiungiamo anche i 400 miliardi di garanzia per crediti delle banche alle imprese. Faranno debito anche questi a regime se utilizzati

- Le regole senza condizionalita' del mes per spese sanitarie entro il 2% del pil, 36 miliardi circa, non significano che poi fuori emergenza non si debbano fare politiche di rientro dal debito, oltre che restituire con gli interessi i soldi prestati, quindi come e' scritto chiaro nel documento eurogruppo le regole si applicano dopo l'emergenza anche per il pregresso quindi anche per quei 36 miliardi e dovremo fare austerita' per anni come ha fatto la grecia.

- Se si supera il 2% del pil per spese si deve firmare ora un memorandum ! E lo si deve firmare in ogni caso se le spese non sono sanitarie in senso stretto (e non facciamo i furbetti a far passare in sanita' spese che sanita' non sono!)

- Inoltre ricorrere al Mes e' segnalare ai mercati che siamo in sofferenza piu' di altri (non tutti accederanno al mes, forse la spagna e pochi altri!) e quindi gli interessi futuri sul debito gia' in essere  aumentera' ..

Quindi l'aiuto del Mes non e' un pasto a gratis, si paga adesso e si paghera' dopo, Prodi ed io suoi prodi raccontano balle !!!  

Cio' che sarebbe necessario e' che le spese per affrontare la crisi dovrebbero essere monetizzate via Bce  non provvisoriamente ma per sempre, con acquisto titoli perpetui! Anche i coronabonds dovrebbero seguire la stessa strada! 

Chi lo scrive chiaro e tondo tutto cio' ? 

Sui mass media passano solo fake news sul Mes !
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Note dopo una lunga discussione sul blog a cui partecipo
Cari amici
Ho riflettuto e riletto tutto il nostro scambio delle ultime ore e devo dire che sono sempre più convinto di ciò che ho scritto sopra.
Per essere schietti e personalizzare io credo che la strategia presentata dall'amico ......  e quella su cui si direziona il Pd (neppure mi interessa discutere di Renzi e company) sia profondamente errata e direi masochista per il nostro paese.
1. Non e' con l'approccio dei prestiti da restituire che si trova soluzione ai nostri problemi che cresceranno con debito/pil in aumento, con la decrescita del denominatore e crescita del numeratore
2. Tutto l'accordo dell'Eurogruppo e' basato sulla logica del prestito, il recovery fund e' solo una chiacchiera che è stata inserita per dare un contentino e farci illudere, mentre noi andiamo avanti con questa illusione, loro preparano il trappolone sul Mes che apparentemente sara' in parte senza condizionalita' ex ante ma con serie e gravi condizionalita' ex post perche' il Mes e' costruito dal punto di vista dei creditori che assoggettano i debitori. Se noi prendiamo a prestito anche un euro saremo debitori e stop; sarà la lenta agonia per noi che già siamo messi male dopo venti anni di non-crescita, ma almeno per ora non abbiamo debiti sull'estero. (col Mes ci graveremo di un debito - piccolo ma emblematico per credibilità ! )
3. L'affermazione che vede sul tavolo tecnico l'attenzione a non caricarci di una condizionalità "violenta" la trovo gravissima per due ragioni:
a) da "no condizionalità" siamo passati a "condizionalità light", ed ora a "no condizionalità violenta", .. fra breve passeremo a si condizionalità perchè un pò di regole per il futuro ci vogliono perchè noi non sappiamo darcele e quindi bene ce le diano dall'estero (vi ricorda qualcosa? Vincolo esterno per rimetterci in riga?);
b) far discutere di technicalities nei tavoli tecnici dove noi siamo rappresentati dai tecnici del Mef, e' come mettere le nostre vite in mano ai torturatori che sono quelli che hanno curato gli interessi altrui. Non separo tecnica e politica e diffido al 100% da chi adotta questo approccio. Le scelte politiche non sono altro dalle scelte tecniche e non esistono scelte tecniche neutrali e oggettive. Sono convinto che i tecnici del Mef adottano un paradigma che è del tutto analogo a quelli della tecnocrazia europea, e lo fanno in modo consapevole perchè provengono da una identica scuola di pensiero economico, sostanzialmente derivata dalla cultura economica liberista degli anni ottanta e novanta ed in contrasto netto con quella classica-keynesiana. Il Pd e' intriso di questa cultura come gran parte di chi sostiene la logica del +europa. I vari Letta Cottarelli Galli Gualtieri Padoan Bordignon etc etc etc  e potrei continuare con politici ed economisti vicini anche troppo a noi sono tutti personaggi che hanno introiettato anche in modo consapevole il paradigma dei conti in ordine, delle regole di bilancio, dell'idea prima l'offerta poi la domanda. Giocano tutti per l'avversario!
4. Le negoziazioni partono tutte da scelte sugli obiettivi, sui tavoli di confronto, su cosa si mette al tavolo e dai rapporti di forza che sono rapporti di classe.
Sedersi al tavolo dove si discute di prestiti e di Mes come piatto forte è già un errore madornale. Quell'accordo dell'Eurogruppo non avrebbe dovuto essere firmato da Gualtieri.  Al summit si sarebbe dovuto andare con un nulla di fatto e non con quel testo. Abbiamo cosi compromesso la negoziazione possibile. Questo e' l'errore grave compiuto da chi guida il Mef e da chi ha dato l'ok! Non so se sia Conte od altri !
5. Ora sul tavolo del summit ci sono i prestiti ed il Mes, mentre il recovery fund e' la foglia di fico per nascondere neppure in modo velato la logica del prestatore contro quella del debitore. I francesi otterranno qualcosa pro casa loro come sempre han fatto, gli spagnoli negozieranno elemosine tedesche e noi rimarremo col cerino in mano con nostro debito al 160% ed i nostri spread, confidando e sperando nell'aiuto temporaneo di una Bce clemente, che non e' comunque a guida Draghi
6. La strada e' segnata, io temo. Non possiamo uscire perchè non esiste un piano B e neppure ci sono forze politiche credibili per un piano B. Non possiamo che stare dentro bevendo la cicuta che ci faranno bere illudendoci che sia uno spritz macchiato campari o aperol a seconda dei gusti (a questa sara' ridotta la nostra libertà di scelta)
7. Per quanto riguarda me mi tengo la mia libertà di rifiutare lo spritz e di sputare sul piatto preparato ... mi spezzerò ma non mi piegherò alla ideologia che vince, mi terrò la mia di cui sono fiero e non la svendo per un piatto di lenticchie! Quando la Germania ci avrà spolpato con l'aiuto degli illusi del +europa potrò comunque affermare che ciò è avvenuto si, ma non con il mio consenso ! E poco avrei potuto per evitare ciò.