Digestato, Cover Crops e Operazioni Colturali per aumentare la Sostanza Organica del Suolo (DICO SOS)

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PSR 2014-2020 REGIONE EMILIA-ROMAGNA Misura 16.1.01 - Gruppi operativi del partenariato europeo per la produttività e la sostenibilità dell'agricoltura.

Domanda di sostegno n. 5517300

Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR)

Responsabile Tecnico-Scientifico: Giuseppe Castaldelli (Unife)

Responsabile del progetto: Marco Rivaroli (Fondazione per l'Agricoltura F.lli Navarra)

Capofila: Fondazione per l'Agricoltura F.lli Navarra

Partner del progetto

Università degli Studi di Ferrara
Centro Ricerche Produzioni Animali Soc. Cons. p.A.
Gherardi Ravalli Modoni Nicola
Società Agricola Tiziana di Preti Tiziana e Gherardi Nicola s.s.
DINAMICA Società Consortile a Responsabilità Limitata

Contributo totale: € 249.979,38

Contributo regionale: € 205.672,18

Finanziamento destinato a Unife: € 74.463,63

Durata: 15 mesi, dal 01/02/2023 al 31/05/2023

Sito web del progetto

Il progetto

Gli obiettivi del progetto sono la definizione del ruolo della sostanza organica del suolo nella riduzione dell’inquinamento da nitrati e la riduzione dell’utilizzo di diserbanti in colture, come il mais, minacciate dagli effetti dei cambiamenti climatici, attraverso pratiche agronomiche conservative associate all’utilizzo di crover crops e digestato, come suggerito dal nuovo piano strategico nazionale per la PAC 2023-2027.

Il progetto si colloca nell’ambito della produzione vegetale di colture annuali in aree vulnerabili ai nitrati ed aree interne. L’applicazione di pratiche agronomiche conservative, quali semina su sodo e minima lavorazione associate all’utilizzo di cover crops e digestato, favoriscono l’aumento della sostanza organica del suolo, aumentando la ritenzione idrica e riducendo i fenomeni di lisciviazione. Meno nota nella pratica è invece la relazione tra contenuto di sostanza organica e il rischio di perdite di nitrati dai suoli. Tale relazione ha una doppia natura, fisica- idrogeologica e microbiologica. All’aumento del contenuto di sostanza organica di un suolo aumenta la ritenzione idrica e di conseguenza diminuiscono sia il ruscellamento che la percolazione e quindi anche il rischio di trasporto di nitrati. Meno intuitiva ed esplorata è la relazione tra aumento del contenuto di sostanza organica e rimozione dei nitrati in eccesso tramite il processo microbico di denitrificazione.

Il progetto si sviluppa attraverso linee operative differenti ma complementari quali:

  1. Applicazione di tecniche di agricoltura conservativa
  2. Definizione di un protocollo di utilizzo di cover crops per ridurre l’impiego di diserbanti per tutelare sia le acque che il suolo
  3. Applicazione di digestato locale per incrementare ulteriormente la sostanza organica e favorire la biodiversità del suolo

Inoltre, il progetto si avvale di campi dimostrativi della Fondazione Navarra in cui dal 2017 sono state confrontate le pratiche agricole conservative con quelle tradizionali. Questo consentirà di avere a fine progetto una fotografia del loro effetto su un arco temporale di 7 anni.

Per trasferire al settore agricolo quante più informazioni possibili sugli effetti dell’applicazione delle pratiche agronomiche proposte verrà valutata la sostenibilità sia economica che ambientale attraverso gli strumenti di studio come il Life Cycle Assesment.

Attività

Azione 1: Pratiche agricole per aumentare la Sostanza Organica del Suolo e caratterizzazione dei prodotti. L’attività sperimentale verrà condotta sia sui campi della Fondazione Navarra nei quali verranno messi in atto 4 diverse pratiche agricole.

• TESI 1: lavorazioni convenzionali con aratura a 40 cm con apporto di digestato (pratiche tradizionali)
• TESI 2: lavorazioni minime senza inversione degli strati con apporto digestato
• TESI 3: conversione da lavorazioni tradizionali a semina su sodo con apporto di digestato in copertura
• TESI 4: semina su sodo con apporto di digestato in copertura

Azione 2: Monitoraggio rimozione nitrati e diffusione erbe infestanti. Il monitoraggio dell’effetto delle pratiche agronomiche sulla prevenzione dell’inquinamento da nitrati riguarderà le tempistiche e modalità di distribuzione del digestato e i relativi effetti sulla prevenzione dell’inquinamento da nitrati.

Azione 3: Caratterizzazione dei suoli. Questa azione, coordinata da CRPA, prevede lo studio dei suoli presenti nei siti dimostrativi e il monitoraggio del contenuto di sostanza organica e di qualità biologica del suolo all’interno delle varie tesi in dimostrazione.

Azione 4: Valutazione sostenibilità ambientale ed economica. Verranno valutati i seguenti aspetti:

  1. indicatori di sostenibilità degli impatti ambientali generati dalle tre strategie di coltivazione (convenzionale con aratura, minime lavorazioni, semine su sodo)
  2. indicatori della sostenibilità economica dei sistemi di gestione agronomica proposti messi a confronto con quelli convenzionali

Risultati attesi

I risultati attesi aspirano a ridurre il rischio d’inquinamento da nitrati in aree vulnerabili attraverso l’aumento di disponibilità di sostanza organica nel suolo e alla stesura di un protocollo per l’inserimento delle cover crops negli avvicendamenti colturali per ridurre l’utilizzo di diserbanti. Questi risultati sono coerenti con il nuovo Piano Strategico Nazionale 2023-2027 che si pone come obiettivo quello di ridurre i fenomeni di erosione e degrado del suolo, applicando pratiche agricole conservative, e di ridurre il rischio di inquinamento e degrado delle matrici ambientali attraverso l’utilizzo di tecniche innovative volte a minimizzare l’uso di input in campo.

Le aziende agricole avranno la possibilità di disporre di protocolli innovativi di gestione agricola che consentiranno di mantenere/incrementare sia la produttività che la sostenibilità ambientale aumentando l’efficienza di utilizzo di input e riducendo allo stesso tempo le perdite di nutrienti verso il comparto acque e limitare l’uso di diserbanti.

Impatto previsto

La sinergia fra operazioni colturali a basso input, cover crops e digestato consentirà alle aziende agricole di essere più resilienti per affrontare i cambiamenti climatici in maniera pratica ed economicamente sostenibile. L’incremento della sostanza organica del suolo e della sua biodiversità favorirà un maggiore apparato radicale in grado di sfruttare al meglio le risorse disponibili senza depauperarle, mentre l’uso di cover crops consentirà un allargamento delle rotazioni e la copertura del suolo per un tempo maggiore, riducendo anche fenomeni di lisciviazione dei nutrienti nelle acque di falda.

Per le aziende agricole partecipanti, aziende agricole di aree contigue con caratteristiche pedologiche simili, aziende della bassa padana che conducono piani agronomici simili, i risultati del progetto possono comportare:

  • Aumento del tenore di sostanza organica e della fertilità dei suoli con miglioramento delle proprietà chimico-fisiche e biologiche, che garantiscono una maggior resilienza agli eventi climatici estremi
  • Riduzione degli input non rinnovabili e dei relativi costi di approvvigionamento (consumi di carburante, concimi di sintesi, fitofarmaci, ecc.)
  • Riduzione dell’impronta carbonica della azienda e dei suoi prodotti grazie alla riduzione degli input non rinnovabili e al sequestro di carbonio nel suolo
  • Valutazione della sostenibilità economica ed ambientale dei sistemi agricoli innovativi proposti

Parole chiave

  • Agricoltura conservativa
  • Cover crops
  • Digestato
  • Sostanza organica
  • Riduzione dell’inquinamento da nitrati
  • Denitrificazione