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Salvare l’Adriatico dalla plastica | Al via il nuovo progetto europeo NET4mPLASTIC

21/03/2019
Salvare l’Adriatico dalla plastica | Al via il nuovo progetto europeo NET4mPLASTIC

 

 

Mettere in campo le nuove tecnologie per contrastare l’inquinamento da macro e microplastiche in spiagge, sedimenti e habitat marini del mare Adriatico. È l’obiettivo del nuovo progetto europeo Interreg NET4mPLASTIC, che prende il via proprio in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua (22 marzo 2019, ndr) con il kick off meeting di Trieste.

“Nonostante l’accumulo di microplastiche in ambiente marino sia ormai una preoccupazione globale su cui vi è sempre più attenzione, i dati relativi al fenomeno a livello locale sono ancora molto limitati. Ciò rappresenta un grosso limite per la comprensione del rischio e la conseguente tutela della zona” spiega il professor Umberto Simeoni, coordinatore Unife del progetto.

 

A sostenere la raccolta e l’analisi dei dati, appunto, le nuove tecnologie:

“Al fianco delle procedure di indagine e campionamento più tradizionali, basate sulla mappatura di quattro macro-aree sperimentali dalle diverse caratteristiche geomorfologiche, utilizzeremo un modello numerico che simulerà i processi di trasporto marittimo, così da identificare eventuali zone di concentrazione delle plastiche che tengano conto della portata fluviale e delle condizioni del mare. Inoltre, saremo supportati dalle immagini dei droni e di specifiche piattaforme poste sulle imbarcazioni, che ci permetteranno di identificare in tempo reale la presenza di plastica in mare” precisa il professore.

 

Le analisi chimiche e biologiche svolte alla foce dei fiumi, in ambiente marino, sulla spiaggia e su campioni di esseri viventi (piante, alghe, bivalvi, crostacei, etc) permetteranno di identificare la tipologia e la possibile origine delle plastiche, e di conseguenza anche il possibile impatto sulla salute dell’uomo.

“Tutti i risultati e i dati del progetto saranno integrati in una piattaforma online. Così, potranno essere utilizzati per sviluppare uno strumento di previsione dell’accumulo di plastiche e un sistema di allarme rapido utile alle autorità locali e agli allevatori di crostacei” conclude Simeoni.

 

I progetto NET4mPLASTIC punta su una rete di competenze trasversali e internazionali. Insieme all’Università di Ferrara e all’Università di Trieste, la partnership prevede il coinvolgimento dell’Università di Spalato (Croazia), di diversi enti territoriali italiani - la Regione Marche e l’Istituto di sanità pubblica veterinaria delle regioni Abruzzo e Molise - e croati - l’Istituto didattico per la sanità pubblica e l’Istituzione pubblica per il coordinamento e lo sviluppo del distretto di Spalato Dalmazia - e di due aziende del settore, la Hydra Solutions SRL e la Prosoft LTD.

 

Il progetto ha una durata di 30 mesi ed è cofinanziato per 2.106.844 euro dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale nell'ambito del programma di cooperazione territoriale europea transfrontaliera Italia-Croazia.

Per maggiori informazioni visitare il sito web www.italy-croatia.eu.