Servizio di Psichiatria di Consultazione e Liaison

Storia

L’interesse verso la dimensione mentale oltre che somatica dell’uomo rappresenta in medicina uno dei temi più dibattuti, a partire dalla tradizione meccanicistica e dualistica della scuola di Knidos, a quella monistica della scuola ippocratica di Cos.  

 

È negli Aforismi che Ippocrate definisce il ruolo del medico, del paziente e degli avvenimenti che accadono (quindi degli eventi) come variabili significative da tenere in considerazione nei processi di salute e di malattia ("Breve è la vita, lunga l’arte, l’occasione è fugace, l‘esperienza è difficile. Occorre che non solo il medico sia pronto a fare le cose che devono essere fatte, ma che partecipino il paziente, le persone accanto a lui e gli accadimenti intorno").

 

È ancora Ippocrate che, nelle Lettere sulla follia di Democrito, sottolinea che "…se il corpo soffre la mente non desidera più applicarsi nella virtù; la presenza di una malattia offusca terribilmente l'anima e coinvolge nella sofferenza anche il pensiero".

 

Tali binomi, sanciti maggiormente dal paradigma cartesiano di "res cogitans" e "res extensa" hanno tuttavia portato ad una medicina d’organo sempre più tesa alla meccanicizzazione dell’uomo e della malattia, secondo una visione     organicistica e parcellizzata della malattia fisica e ad una visone "encefaloiatrica" e "cerebrocentrica" della psichiatria.

In tempi più moderni, a partire dagli inizi del '900, si fa strada la necessità di mantenere un approccio globale verso la persona affetta da patologia somatica e di approfondire la conoscenza dei correlati psicologici delle malattie.  È del 1902 la costituzione, negli Stati Uniti, del primo reparto psichiatrico in un ospedale generale e degli anni '20 la nascita della Psichiatria di Consultazione  e Collegamento (definita anche di Liaison) come branca specificamente rivolta alla valutazione e trattamento di problemi psicologici di pazienti affetti da malattie somatiche.  Proprio in tale disciplina, sviluppatasi presto anche in altre parti del mondo, si pongono le premesse per istituire e diffondere modelli teorici e assistenziali applicati alle diverse branche medico-chirurgiche. Negli anni '50 e '60, l'oncologia, la cardiologia, l'ostetricia e la ginecologia, e la dermatologia, rappresentano le discipline più interessate al fenomeno.  In esse vengono applicati in maniera diretta e precisa i principi di base della Psichiatria di Consultazione:

 
  • necessità di valutare l'influenza delle variabili emozionali nell'esordio delle malattie (patogenesi psicosomatica);
  • necessità di studiare gli effetti dell'interazione tra fattori psicologici e fattori biologici (psicobiologia);
  • necessità di un training educativo del medico a riconoscere i problemi psichiatrici e psicosociali dei pazienti affetti da malattie fisiche, quindi a mettere in atto opportune terapie;
  • necessità, infine, di sviluppare ricerche sperimentali in tali aree.
 

Grazie al diffondersi di tale cultura, strettamente correlata alle vicissitudini della medicina psicosomatica, oggi la Psichiatria di Consultazione e Collegamento ha una sua dignità all'interno della Psichiatria e Servizi di Psichiatria di Consultazione si ritrovano nella maggior parte degli Ospedali, anche in Italia.  Del tutto recentemente (Aprile 2003), infatti, l'American Board of Psychiatry and Neurology (ABPN) ha approvato l'accreditamento della disciplina (definita Medicina Psicosomatica) come sub-specilaity della psichiatria, al pari delle altre sub-specialties quali la Neuropsichiatria Infantile, la Psicogeriatria, la Psichiatria Forense , la Psichiatria dei Disturbi da Alcool e Sostanze. L'Accreditation Council for Graduate Medical Education (ACGME) ha reso attiva la subspecialty di Medicina Psicosomatica dal Giugno 2003. 

 

A Ferrara il Servizio si è attivato nel 1991 all’interno dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria S. Anna e, in seguito del Dipartimento di Salute Mentale, nello sviluppo di un programma di linee-guida diagnostico-terapeutiche omogenee su tutta la Provincia per la Psichiatria di Consultazione e Collegamento nell’Ospedale Generale.

Sede

Il Servizio è collocato all'interno dell'Azienda Arcispedale S. Anna, presso la Sezione di Psichiatria, sede della Struttura Complessa (Unità Operativa) di Clinica Psichiatrica (Tel. 0532-237129, Fax 0532-212240) ed è facilmente raggiungibile in auto e con mezzi pubblici.

Mission
La mission del Servizio di Psichiatria di Consultazione e Collegamento è di incrementare il riconoscimento e il trattamento delle patologie psichiatriche che colpiscono persone affette da malattie mediche (comorbilità psichiatrica), sia nel setting dell’Ospedale Generale sia della Medicina Generale.  L’intervento consulenziale psichiatrico riguarda interventi programmabili e non urgenti.

Gli obiettivi primari del Servizio sono rappresentati da: 

  • garantire gli interventi più propriamente di consultazione non urgente 1 e la "presa in cura in transizione" 2  delle persone con patologie mediche ricoverate in Ospedale sia in regime di degenza che di day-hospital;
  • effettuare un collegamento stabile con il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) dell’Azienda USL, responsabile degli interventi psichiatrici d’urgenza al Pronto Soccorso e nei Reparti Medico-Chirurgici dell’Azienda Ospedaliera Universitaria S. Anna, come definito dal protocollo d’intesa tra l’U.O di Clinica Psichiatrica e l’U.O. di Emergenza-Urgenza;
  • facilitare il collegamento (o liaison) e la comunicazione con le diverse équipe terapeutiche, agenzie sanitarie e servizi che si prendono o si prenderanno cura della persona ammalata dopo la dimissione (Dipartimento di Salute Mentale, Medico della Medicina Generale, Servizi Sociali, SERT, Medicina Legale, altri servizi specialistici dell’Ospedale Generale);
  • sviluppare programmi di interazione-integrazione e formazione del personale medico e infermieristico per il riconoscimento e la gestione delle più frequenti problematiche psichiatriche secondarie alle patologie mediche (ad es., delirium, disturbi depressivi).
  • facilitare, attraverso i contatti con le strutture mediche, in particolare la Medicina Generale, un’attenzione maggiore alle problematiche sanitarie dei pazienti con patologia mentale grave.

Organizzazione

 

Il personale è attualmente costituito da uno psichiatra dedicato, supportato da figure psicologiche e in formazione psichiatrica. Le informazioni relative all’apertura del servizio e alle attività svolte sono precisate nel catalogo delle Attività di Psichiatria all’interno della carta dei servizi dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Arcispedale S. Anna

Documenti  Utili 

Ulteriori informazioni utili sulla organizzazione dei servizi di Psichiatria di Consultazione e Collegamento sono reperibili all’interno del sito della Società Italiana di Psichiatria di Consultazione, mentre le linee-guida e lo statuto ufficiale della disciplina e i programmi formativi per la specialità in Psichiatria di Consultazione sono reperibili al sito dell’Academy of Psychosomatic Medicine, l’Organizzazione ufficiale statunitense della Psichiatria di Consultazione e Liaison. Ulteriori informazioni rispetto all'importante ruolo svolto da questa area della psichiatria sono reperibili nel recente documento, The Psychological care of Medical Patients: A Practical Guide, messo a punto congiuntamente dal Royal College of Psychiatrists e dal Royal College of Physicians nel Regno Unito. 

1 Si definisce URGENTE l’intervento psichiatrico non programmato che il medico psichiatra di guardia è tenuto ad effettuare in tempi brevi (da mezz’ora a 6 ore) a seguito di una richiesta a partenza da un collega di un reparto o dal Pronto Soccorso dell’Azienda Ospedaliera, dopo aver valutato con lo stesso collega la pertinenza dell’urgenza. La richiesta deve in questi casi essere inoltrata telefonicamente e comunque seguita da richiesta scritta con descrizione precisa delle caratteristiche cliniche che fanno propendere per un’urgenzai e che definisce appunto urgente (inderogabile) l’intervento psichiatrico

 

2 Si definisce "presa in cura in transizione o transizionale" il lavoro di continuità terapeutica che viene fornita ad una persona effettivamente in cura per patologia diversa (ad es., infarto del miocardio), ma che al contempo necessita di un intervento specialistico psichiatrico