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Definizione del RISCHIO SISMICO

Recentemente (mese di settembre) è stato pubblicato sul sito del Dipartimento della Protezione civile e su quello del Ministero dell’Istruzione (MI) il volume entitolato: “La Protezione civile in Italia”. Il testo fornisce tocca diversi argomenti che riguardano le attività che svolge il Dipartimento della Protezione civile e la fragilità del territorio italiano rispetto ai diversi rischi (calamità naturali). Ritengo utile riportare la definizione del RISCHIO in generale e dal quale si valuta il RISCHIO SISMICO.
La protezione Civile in Italia
Formazione di base in materia di protezione civile Legge n. 92/2019 sull’introduzione dell’insegnamento scolastico dell’educazione civica. il RISCHIO significa la stima in termini di potenziali vittime e feriti, distruzioni e danni (Esposizione) che potrebbero accadere in un certo periodo di tempo (Pericolosità) a un sistema o a una comunità (Vulnerabilità). Si tratta di una stima basata sui analisi probabilistici che tiene conto di Pericolosità, Vulnerabilità e Esposizione. La definizione aggiunge anche la capacità di fare fronte al fenomeno (Cultura) (equazione 1): R = f (P, E, V, C) (1) f: il rischio è funzione di 4 fattori o variabili P: pericolosità o (H: Hazard) E: esposizione V: Vulnerabilità del sistema (vite e beni esposti) C: capacità di risposta i primi tre fattori sono direttamente proporzionale al rischio mentre l'ultimo (C) è inversamente proporzionale. il RISCHIO può essere riferito a un singolo evento di scenario oppure a tutti gli eventi che potranno avvenire, con le relative probabilità di accadimento, in un certo periodo di tempo: 1, 10, 50, 100 anni,....), in una data area geografica. Si precisa che la valutazione del rischio occorre richiede una conoscenza precisa della finalità dell’analisi, e dunque come si vuole esprimere il pericolo (scenario o pericolosità), quali elementi esposti considerare (edifici di abitazione, infrastrutture, beni culturali, ecc.), quale grandezza e quale metrica adottare per effettuare la valutazione ed esprimere il risultato della valutazione. La stima del RISCHIO stabilisce il livello del RISCHIO nei confronti di una causa tipo: terremoti, frane, vulcani, eventi meteorologici estremi,.. ecc.). Quindi la valutazione del RISCHIO o dei RISCHI è una procedura molto complessa, al punto che non è possibile adottare sempre approcci probabilistici rigorosi ed è necessario ricorrere a procedure semplificate. Nel libero è presente un glossario molto ricco di termini dal quale riporto la definizione di alcuni termini riportati in (1). Pericolosità: livello di scuotimento atteso, calcolo probabilistico, su roccia per un determinato periodo di riferimento. Esposizione: La presenza di persone, infrastrutture, abitazioni, capacità produttive e altri beni materiali situati in zone a rischio. Vulnerabilità: Le condizioni determinate da fattori o processi fisici, sociali, economici e ambientali che aumentano la suscettibilità di un individuo, di una comunità, di beni o sistemi agli impatti dei pericoli; Capacità: L’insieme di tutti gli elementi di forza, gli attributi e le risorse disponibili all’interno di una organizzazione, di una comunità o di una società per gestire e ridurre i rischi di disastro e rafforzare la resilienza.