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Diritto pubblico dell'informazione - 6 crediti

a.a. 2013/2014 - 2012/2013 - 2011/2012 - 2010/2011 - Prof. Gianluca Gardini

Il corso

Gli argomenti del corso si sviluppano a partire dall'analisi e dall'interpretazione dei principi costituzionali relativi alla libertà di informazione (art. 21 Cost.) e delle comunicazioni (art. 15 Cost.), cercando di ricostruire il quadro normativo di settore e l'applicazione che ricevono le regole in materia di informazione nel nostro ordinamento.

In particolare, il corso illustra le problematiche giuridiche relative alla raccolta, gestione e diffusione delle informazioni, dedicando specifica attenzione alla disciplina dei singoli settori interessati (stampa ed editoria, radiotelevisione, telecomunicazioni, spettacolo, internet); all’analisi normativa si accompagna l’esame del ruolo degli operatori del sistema dell'informazione, i quali, garantendo il rispetto delle norme vigenti, contribuiscono ad assicurare la correttezza e la completezza nella circolazione della conoscenza, anche alla luce delle regole di deontologia professionale.

 

La prima parte del corso esamina i principi costituzionali su cui si fondano le libertà di informazione (attiva, passiva, riflessiva), e muovendo da questi presupposti, si sofferma sull’analisi del diritto di cronaca e delle sue articolazioni (cronaca giudiziaria, critica, satira, responsabilità da intervista). Vengono poi presi in considerazione i limiti espliciti e impliciti alle libertà di informazione, ricavabili dal dettato costituzionale, a cui fanno capo altrettanti diritti di carattere individuale (onore nelle sue diverse dimensioni, il diritto di immagine, il diritto alla riservatezza e all’identità personale), nonché interessi di natura collettiva (ordine pubblico, esigenze di giustizia, prestigio delle istituzioni e, in particolare, i segreti), da cui derivano corrispondenti restrizioni all’esercizio delle attività informative. Questa parte, inoltre, dedica specifica attenzione al tema dei “nuovi diritti” che scaturiscono dalla diffusione di internet e dall’affermarsi delle nuove tecnologie.

La seconda parte il corso affronta la regolamentazione settoriale in materia di telecomunicazioni, radiotelevisione, stampa e editoria, spettacolo (cinema e teatro), internet. In questa sede vengono altresì esaminati la struttura e funzione degli organi di vigilanza, l’impiego dei media durante le campagne elettorali, la comunicazione istituzionale e degli enti pubblici.

La parte finale parte del corso analizza la struttura e la funzione degli organi di vigilanza, centrali e decentrati, che operano nel settore della comunicazione. Da ultimo, viene affrontata la questione del riparto di competenze Stato-Regioni in una materia tendenzialmente unitaria com’è quella dell’ “ordinamento della comunicazione”, introdotta per la prima volta nel novero delle competenze legislative concorrenti delle Regioni con la riforma del Titolo V della Costituzione

 

Esame

L'esame è scritto ed orale e verte sugli argomenti indicati nel programma. La prova scritta integra la valutazione finale di profitto, e determina l’ammissione alla prova orale.

 

Testi per l'esame

 

-               G. Gardini, “Le regole dell’informazione. Principi giuridici, strumenti, casi”, Milano, Bruno Mondadori editore, 2009 , euro  24.

 

Si consiglia, inoltre, la lettura di alcune leggi e sentenze illustrate nel corso delle lezioni, i cui testi sono scaricabili dal sito della casa editrice Bruno Mondatori.

Ulteriori materiali per l’approfondimento di specifiche parti del programma verranno indicati nel corso delle lezioni.