Due giornate con Instabili Vaganti

ultima modifica 07/05/2024 18:14
Il 10 e l’11 maggio, presso il Centro Teatro Universitario, si terranno un workshop e uno spettacolo teatrale per discutere, attraverso il teatro, di confini e attivismo.

 

Can Borders generate WarsI due momenti, progettati dal CTU, si inseriscono nell’ambito del Progetto di Terza Missione del Dipartimento di Studi Umanistici “GLI STUDI PER LA PACE NEL TERRITORIO DI FERRARA”, coordinato dal prof. Alfredo Morelli e organizzato dal Laboratorio per la pace di Unife.

IL WORKSHOP

Il workshop, gratuito ed aperto a tutta la cittadinanza, sarà condotto da Instabili Vaganti, duo artistico multidisciplinare bolognese che opera a livello internazionale nella creazione e produzione di spettacoli, performance, video e installazioni. È riservato ad un massimo di 25 allievi. Si terrà venerdì 10 maggio (mattina: 10.30-13.30, pomeriggio: 14.30-17.30). Per iscriversi contattare la segreteria del CTU all’indirizzo ctu@unife.it

Il lavoro nasce dalla pluriennale esperienza di Instabili Vaganti nell’affrontare tematiche di forte attualità, di denuncia e attivismo sociale, attraverso il teatro fisico, la performance e la multimedialità. Durante le lunghe tournée in Cile, Messico, Uruguay, Corea, Cina, India, la compagnia ha lavorato in contesti di forte criticità politica, in luoghi di confine e a contatto con differenti culture. Si focalizzerà l’attenzione sul teatro come strumento di denuncia sociale e, allo stesso tempo, come mezzo di espressione della libertà creativa del performer che potrà interagire con differenti forme d’arte. I partecipanti seguiranno il training fisico, ritmico e vocale ideato dalla compagnia per acquisire gli strumenti necessari a ricostruire un’Agorà, una Polis, intesa come struttura fondante del teatro stesso e come luogo ideale dove esprimere una pluralità di opinioni. Il workshop rappresenta un’azione concreta per stimolare nel performer una presa di coscienza del suo ruolo politico nell’ambito di un teatro civile-emozionale, che può farsi carico delle problematiche globali presenti nella società contemporanea producendo una reazione positiva, in quanto artistica e poetica.

LO SPETTACOLO

Lo spettacolo Lockdown memory, di Nicola Pianzola e Anna Dora Dorno, rientra a pieno nella categoria del teatro della realtà, capace di far dialogare i nuovi linguaggi multimediali con quelli della scena, attraverso una collaborazione a distanza con artisti da tutto il mondo. Appunti testuali, note visive, partiture fisiche e musicali, conversazioni in zoom e scene di vita quotidiana degli artisti coinvolti sono i frammenti drammaturgici in divenire che rimbalzano nelle pareti di una stanza asettica in cerca di un unico spiraglio, quella finestra virtuale aperta su un mondo, che ha dovuto marcare i propri confini, a causa delle misure imposte dal contenimento della pandemia. Dalle proprie scrivanie gli attori in scena curano anche la regia video, rivivendo i diversi momenti e le situazioni createsi durante il Lockdown, tra Iperconnessione e isolamento, dando voce alla delicata situazione sociale dei paesi degli artisti coinvolti: dalle proteste del movimento Black lives matter negli Stati Uniti alla rivolta sociale in Cile, dall’esodo di massa dalle megalopoli indiane al ritorno alla normalità, dopo la tragedia, nella città di Wuhan.

 

Lo spettacolo andrà in scena sabato 11 maggio alle ore 21. A ingresso libero con prenotazione obbligatoria, tramite email (ctu@unife.it).

INFO E CONTATTI

Centro Teatro Universitario, Via Savonarola 19, Ferrara. Tel. 0532 293452, email: ctu@unife.it

Scarica la locandina.